Lei era l'unica a non conoscere lui e il suo mondo, troppo occupata a vivere nel suo di mondo fatto di libri, eroi romanzeschi, grandi amori e lito fine. Finchè un giorno il suo mondo non verrà distrutto dalla realtà... Justin Bieber. Lui era l'unico che riusciva a farle provare cose mai provate prima, l'unico di cui bramava il tocco... Lui era l'unico.

Lui era ancora lì, perfetto come sempre. Mi guardava con un'espressione divertita e teneva, come suo solito, le mani nelle tasche lasciando che i pollici fuoriuscissero accarezzando il tessuto dei suoi jeans. I suoi occhi neri come le tenebre mi squadravano da capo a piedi. Un brivido percorse la mia schiena, ne avevo abbastanza.
-Cosa vuoi lurido demone?!- sussurrai a denti stretti sostenendo il suo sguardo sporco dei suoi innumerevoli peccati. Lui alzò le spalle inclinando di poco la testa da un lato senza mai staccare lo sguardo dal mio.
-Voglio te, piccolo angioletto- sussurrò sogghignando e sorridendo in modo terrificante. Serrai la mascella assottigliando gli occhi e scossi la testa.
-Non sono legata all'inferno come te- sussurrai a mia volta sorridendo e alzando le spalle come aveva fatto poco prima lui.
-Sei troppo sicura di te, angioletto- cantilenò il biondo per poi avvicinarsi a me a passo svelto. Lo guardai confusa. Mi stampò un bacio sulla fronte per poi darmi le spalle e io feci un passo indietro sgranando gli occhi. Stavo per urlargli contro ma la sua voce mi bloccò. -Ci vediamo presto- disse per poi scomparire in una nube di fumo nero.

Chi sapeva che un viaggio a Stratford avrebbe potuto rovinare la mia intera vita?
Mio fratello mi aveva avvertito di stare alla larga, ma perchè avrei dovuto ascoltarlo dopo tutto quello che mi ha fatto passare?
Chi sapeva che sarei diventata il bersaglio di un omicidio dopo il suo errore?
Lezione imparata. E' fondamentale seguire i consigli delle persone che ti amano e si preoccupano di te più di tutto. Soprattutto se sono le uniche a essere rimaste nella tua vita.
Mantenere la guardia alta, pensare in fretta e, soprattutto, mai fidarsi di qualcuno.
Non importa quanto fortemente questa persona si innamori di te.

Se prendessimo dei teenagers , di entrambi i sessi, con caratteri differenti, modi diversi di pensare... Che accadrebbe?
C'è il ragazzo timido, quello secchione, quello bipolare e naturalmente quello stronzo. Le ragazze? Semplice ; quella timida , quella secchiona quella bipolare e naturalmente quella stronza.
Quello su cui ci soffermiamo a pensare è come si attrarranno questi giovani ragazzi e ragazze? Bella domanda, sicuramente la risposta sarà ancor più sorprendente...
Dalla storia
Guardai più volte il libro mentre mi soffermavo a pensare a lui, dato che in ogni singola parola riuscivo a trovare un collegamento con quel ragazzo misterioso... Mi sistemai gli occhiali che erano leggermente scivolati sul mio naso ,sentì la porta aprirsi e guardando la finestra vidi il riflesso del ragazzo dagli occhi color nocciola avvicinarsi a me.

-Tratto dal prologo
Raggiunse l'ufficio e senza bussare entrò velocemente. «Hey mamm- si bloccò difronte all'immagine che si ritrovò davanti agli occhi -oh santissimo dio» continuò scioccata nel trovare sua madre seduta sulla preziosa scrivania a baciare un ragazzo molto più giovane di lei. "Era meglio restare a casa" fu la prima cosa che Chanel pensò, mentre lo sguardo dei due si poggiò velocemente sulla ragazza.
-Tratto dal 4° capitolo
«E' imbarazzante da chiedere, come cosa» disse insicuro, soffiando nella sua tazza. «Ti prego, dillo senza troppe cerimonie» affermò esausta, quella situazione cominciava a renderla nervosa. «Ho bisogno che tu finga di essere la ragazza che frequento» Per poco Chanel non si affogò con la cioccolata calda.
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Spero che la storia vi piaccia!
Un bacio (:
-Giuly

"There's three of him.."
“Tu stai uscendo solo con uno di me, ricordati, piccola, ce ne sono tre.”
“Sai che esco fuori di testa quando accadono cose come questa. Letteralmente ! Ho una scusa, Bella !”
TRAILER : http://www.youtube.com/watch?v=kZUrp4LvA44&hd=1

And nothing was the same.

-Annabel, il figlio del presidente per un intero mese sarà ospite qui, forse tu non hai capito quanto sia importante questo per il mio albergo. - 
-Si signore, ho capito perfettamente.- 
-Perfetto. Ho deciso di assegnarti la sua suite, tu la pulirai e tu la sistemerai.. e se il signorino Bieber verrà a lamentarsi di qualcosa, di ciao ciao al tuo lavoto, intesi?- 
-Certo signore. Ho capito. La ringrazio e sono certa che non la deluderò.-

"Sei la cosa più luminosa entrata nella mia vita" disse con gli occhi lucidi, le gote arrossate per il freddo e l'animo a pezzi, anche se mai quanto il mio.
"Allora perché lo hai fatto?" dissi evitando alla mia mente il ricordo di quell'imbarazzo provato, quella vergogna di essere stata tradita ed averlo saputo alle spalle di tutti.
"Ero diventato cupo e disperato, avevo paura di perderti, il tuo amore mi a tenuto vivo" cercò di avvicinarsi più a me e prendermi le mani ma non glielo permisi.
"Sei sopravvissuto senza di me" ricacciai indietro le lacrime che minacciarono di solcare il mio volto e mi ricomposi.
"Il peggio è accaduto, ho sbagliato, e non posso prometterti di smettere di farlo, ma voglio che tu sia felice Sam, e voglio che tu lo sia con me" non posso dire che quelle parole non mi abbiano toccato o smossa neanche un po' e quando ami qualcuno finisci sempre per perdonarli tutti gli errori, ma non credo che questa volta potrebbe essere così.
Lui cambierà per lei, ma lei non per lui
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Trailer: http://www.youtube.com/watch?v=HN_ubWWfTZE&feature=youtu.be

Lei, Sophie Adams diciassette anni.
Ha una situazione economica disastrosa, vive con il fratello Andrew di ventidue anni che la costringe a prostituirsi per guadagnare i soldi necessari per arrivare alla fine del mese.
Lui, Justin Bieber diciannove anni.
Dopo un violento litigio con la madre, la sua unica famiglia e l'unica donna di cui si fida veramente, cerca un modo per scaricare la rabbia e cosa meglio del sesso?
Tutti a Los Angeles sanno che c'è un appartamento che ogni sera ospita delle prostitute, ed è proprio qui che Sophie 'lavora' e dove lui è diretto.

«Ti è piaciuto, non è vero?» sorrisi voltandomi verso di lei e poggiando la testa sul braccio.
La ragazza davanti a me scoppiò a ridere, come avessi appena detto una battuta.
«Non male.» disse, infine, lasciandomi spiazzato.
«Non male?» alzai un sopracciglio, piuttosto sorpreso per il suo commento, l'avevo sbattuta come non avevo mai fatto con nessun'altra e non ero stato solo bravo, ero stato tremendamente divino. Ne ero certo. «Solo questo?»
«Dico solo che c'è di meglio.» la vidi coprirsi il seno con le lenzuola, mentre si voltava verso di me.
«Meglio di questo?» dissi indicandomi con il dito.
La vidi trattenere una risata con una smorfia.
«Mh, credo di si.» fece spallucce. «Non preoccuparti Bieber, non tutte possono pensare che tu sia il Dio del sesso.» nessuna ragazza aveva mai negato che io lo fossi, nessuna. Risi a quel suo commento - che consideravo totalmente falso - prima di allungarmi verso di lei e iniziando a mordicchiarle il collo.
«Allora, credo proprio che qui qualcuno abbia bisogno di rivedere i propri dubbi.» sussurrai spostando le lenzuola che dividevano i nostri corpi nudi.

Da:Sconociuto
Quella maglietta lascia intravede tutto...mi piace il pizzo.
Appena finito di leggere quel messaggio sento un respiro caldo sul collo.
E' qui...lui che mi ha sempre osservata è qui....
Continua a soffiarmi sul collo e io mi sento avampare.
Mi mette le mani sulle spalle ed inizia ad accarezzarmele.
Scende giù...

Aspirò l'ultimo tiro di sigaretta, per poi buttarla a terra acciaccandola con il piede, espirò il fumo contraendo la mascella, era così fottutamente odioso e sexy nello stesso momento.
Odiavo il suo carattere menefreghista bastardo, ma più che altro odiavo il fatto di trovarlo sexy.
Così, occupata anche io nei miei pensieri, scossi la testa e buttai anch'io la mia sigaretta ormai finita, entrando.

«Chi è?» chiesi tremante, con la gola nel cuore.
«Siamo delle guardie del Re, apri questa porta immediatamente! » parlò una voce grossa e sembrò che stesse per ammazzarmi solo con quelle parole.
Aprii la porta lentamente e quello che vidi fu l’incubo di cui tanto temevo.

«Sono Justin…Ma non sono una persona normale, anche se sei nuova mi dovresti conoscere, tutti mi conoscono anche se non mi hanno mai trovato e mai lo faranno.»