[dal primo capitolo] Vedete, il problema di essere un Halliwell è proprio questo: tutti si aspettano sempre grandi cose da te – il che può anche essere una passeggiata se ti chiami Wyatt, visto che lui riesce a sterminare quindici Demoni in altrettanti secondi (secondi, capito? Non minuti, ore o anni. Secondi!), ma per me la cosa non è ugualmente semplice. [...]
Sono vivo. E non conosco nessuna Bianca. E Wyatt non è malvagio, è solo il solito fratello impossibile da raggiungere.
Non è malvagio, non è malvagio, non è malvagio...
{Chris/Bianca}

Non l'avrebbe più rivisto.
Non avrebbe mai saputo se era sopravvissuto.
Non avrebbe mai più sentito la sua voce calda e bassa, così sensuale.
Non l'avrebbe più baciato.
Non avrebbe più accarezzato quel corpo marmoreo che tanto lo faceva impazzire.
Non avrebbe più guardato quegli occhi neri, che un tempo gli incutevano timore e ora gli tramettevano solo desiderio.
Non avrebbe potuto dirgli che lo amava.
E questo bastò per farlo morire, ancora prima che il colpo mortale gli venisse inflitto.
Strinse gli occhi e pianse, una sola lacrima intrisa di tutto quel dolore e della rabbia.
Una voce ovattata. "AVADA KEDAVRA!"
Il cuore di Harry cessò di battere...

Ovunque fossero, sull'orologio di Molly, la lancetta di quei due era sempre lì; sì, c’era una sola lancetta per due, perché Molly Weasley sapeva che sarebbero sempre stati nello stesso posto. Si muovevano praticamente in simbiosi, i suoi figli; mai, però, avrebbe immaginato che un brutto giorno non sarebbe più stato così.
[...]
«Mh, siete per caso dei patiti dei prodotti Weasley & Weasley?» Tirò ad indovinare: perché, beh, quei due avevano tutta l’aria di due bambini che tutto possono avere tranne che buone intenzioni. I due gemelli annuirono all’unisono «Anche!»
«Ma non è questo il motivo per cui siamo qui, giusto Eric?»
«Giusto John! Detto senza mezzi termini, vuoi indietro tuo fratello, vero?»
«Oh, se è vero!»
[...]
«È semplice, tanto che neanche tu avrai problemi a capire come usarla.»
«Simpatica quanto un troll nel suo periodo rosso del mese, noto.» Bofonchiò tossicchiando sottovoce George. Gli occhi verdi dello spirito si ridussero a due fessure taglienti quanto il suo tono di voce. «Hai detto qualcosa, Weasley?»
«Io? Niente!»

"Con la tortura si ottiene tutto, non è vero?"
"Con la tortura non abbiamo ottenuto niente."

Qualcosa è andato storto, il giorno della Battaglia di Hogwarts.
Qualcosa non è stato messo in conto da Albus Silente.
Chi non vuole morire come un eroe, spesso vive abbastanza da diventare a sua volta il cattivo.
Harry Potter non voleva morire.
Il Giorno dell'Oscurità ha inizio.
-
Indice:
1) Alba; Harry Potter, Voldemort.
2) Eclisse; Hermione Granger, OC, Harry Potter.
3) Tramonto; Ron Weasley, Harry Potter.
.
Storia partecipante al Contest "The Darkness Within", indetto da _Malika_ sul Forum di EFP.

INTERATTIVA || Conclusa
Loro sono molte cose.
Sono i membri di ricche famiglie Purosangue;
Sono Prefetti e Caposcuola;
Sono Capitani ed eccezionali membri delle Squadre di Quidditch;
Sono gli studenti più brillanti e quelli più affascinanti;
Loro sono i più chiacchierati e ammirati: sono la Confraternita di Hogwarts.
E tu? Tu vuoi entrare?
Beh, non tutti possono... Solo i migliori riescono ad entrare nella Confraternita.

Tratto dal secondo Capitolo:
"[...] Ancora una volta hai una scelta da fare, Hermione. Puoi continuare a crogiolarti nell’idea che i cattivi siano cattivi e basta, oppure puoi provare a guardare oltre. [...] Puoi continuare a pensare di conoscere Malfoy oppure puoi provare a conoscere Draco Malfoy.”
Per una volta, per la prima volta nella sua vita, Hermione si sentì superficiale.

Tratto dal primo Capitolo:
Aveva sperato, persino pregato, che la fine della Guerra portasse un pò di buon senso nella zucca vuota di quella donna, e invece, dopo aver dovuto digerire di malavaoglia la dissacrante autobiografia non autorizzata di Albus Silente, ora le toccava leggere altre fandonie volte solo a spalare fango e vomitare veleno sulla sua già precaria relazione con Ron. Rita Skeeter era una donna che viveva di menzogne e godeva nel rovinare vite e reputazioni di rispettabili maghi e streghe che avevano la sfortuna di finire tra le sue grinfie.
[...]
Mini-Long di 5 Capitoli

Hermione Jane Granger e Draco Lucius Malfoy sembrano due ragazzi come altri ma nessuno sa chi sono in realtà. Sono agenti speciali italiano ed inglese che si incontrano a scuola e scoprono di dover lavorare insieme nel sconfiggere il loro nemico. Da allora i ragazzi, che da prima si erano odiati, avevano incominciato ad avvicinarsi per far trasformare l'odio in qualcos'altro.

Una mia rivisitazione del 7° libro, scritta tempo fa e che ho finalmente trovato il coraggio di pubblicare. Spero che non sappia troppo di "già visto"...
La mia storia si separa dalla trama originale nel momento del litigio tra Harry e Ron, solo che questa volta Hermione non prenderà le parti di Harry...
[...]
< No! Harry non farlo... HARRY! > Urlò disperata Hermione.
Il moro si bloccò, ormai lontano dieci metri da loro.
Lentamente, si voltò. Ron e Hermione, che rimasero paralizzati da ciò che videro. Harry aveva gli occhi rossi e gonfi. Le lacrime gli solcavano le guance.
< Addio... Amici miei... >
[...]
< Malfoy... che stai facendo? >
Draco puntò la bacchetta verso di lui, con lo sguardo alto e fiero.
< Quello che mi hai detto! Scelgo la mia strada... >
[...]
Io sono qui per Ginny, per Ron, per Hermione, per Luna, per Neville, per i miei genitori, per Sirius, per Remus, per Silente... Per tutti coloro che hanno lottato insieme a me e che hanno dato la loro vita affinchè io possa porre fine a tutto questo... E non li deluderò...

Le giratempo sono un'antica tecnologia dei Signori del Tempo. La loro distruzione durante la battaglia al Ministero ha creato dei problemi nel flusso temporale, che solo il Dottore può sistemare.
La Seconda Guerra Magica è finita da qualche mese e Hermione Granger si gode la ritrovata tranquillità e il suo ultimo anno di scuola finché in un pomeriggio di Novembre non si imbatte in qualcosa di strano: cosa ci fa una vecchia cabina telefonica della polizia nell'unico villaggio completamente magico della Gran Bretagna?

Quando Hermione Granger vede Draco Malfoy in difficoltà durante un'uscita a Hogsmeade, proprio non riesce a trattenersi dall'aiutarlo, anche contro il parere dei suoi amici. Ma l'immancabile eroismo della Grifondoro non si sposa bene con il solido orgoglio del Serpeverde e Malfoy non può assolutamente accettare che una Mezzosangue si intrometta in quel modo senza pagarne le conseguenze. E quando una piccola vendetta si ingigantisce fino a far scontrare i due ragazzi, è inevitabile che le conseguenze diventino sorprendenti...

La vita di Andromeda Black, un personaggio la cui storia è stata appena accennata dalla Rowling nei libri, ma che a me è sempre piaciuta.
Dal primo capitolo:
Una femmina. Un’altra femmina. Quei lunghi mesi erano finiti così, con un’altra delusione. Ecco cosa provava in quel momento Cygnus Black: delusione. È un fatto strano, pensò. Delusione è una parola femminile, mentre orgoglio è maschile. E, per la seconda volta, Cygnus non avrebbe potuto presentare con orgoglio alla famiglia un erede maschio che portasse avanti la Nobile e Antichissima Casata dei Black.
***
I primi 25 capitoli erano già stati pubblicati qualche anno fa, li sto sistemando e ripubblicando per poi portare a termine l'impresa.

Quattro anni dopo la fine della seconda guerra magica, ritroviamo Draco Malfoy sotto custodia di Auror e Innominabili, imprigionato e privo di poteri. Qualcosa sembra muoversi nel mondo magico, dove gruppi di Mangiamorte scampati alla cattura, vengono ritrovati e incarcerati. Hermione Granger e Harry Potter verranno richiamati all'ordine per aiutare le indagini, anche se entrambi preferirebbero dimenticare il dolore e le perdite della guerra.
"-Brutto essere senza poteri, vero?-
-Sembri dimenticare che la mia condanna non è permanente, Granger.-"

un principe e un mago, due facce della stessa medaglia, con un destino in comune, riportare la magia nel regno di Camelot.
[dal testo]
“sapete Artù Pendragon, voi siete un gran egoista! Pensate che vi sia tutto dovuto!” il moro si alzò in piedi e continuò “ Ma è normale, siete cresciuto nella comodità, sempre servito e riverito, non sapete com’è doversi guadagnare qualcosa! Mi dispiace dirvelo sire, voi non sapete nulla sulla gratitudine!” Merlino prese la sua roba e si diresse verso la porta
ArtùMerlino MerlinoGalvano ArtùGinevra