In una notte in cui tutto sembra andare storto Stiles è solo nel parcheggio di una pizzeria con la batteria scarica. Ci penserà il bell'addetto al soccorso stradale a salvarlo e cambiare le cose.

Questa storia nasce dal prompt demenziale dato dalla pagina di Facebook "Sterek Prompt".
Dal testo:
"“No! Non è una figata e non è bello… come faccio a farti capire… ah ecco ci sono, sei nel letto con la tua morosa, state per andare al sodo ma laggiù non succede nulla...”
La testa di Scott si spostò a destra e a sinistra esattamente come quella di un cagnolino confuso, era idiota, troppo e più se ne accorgeva più non si capacitava di come potessero essere così in buoni rapporti loro due."

[fic per Nathara Bain, altamente senza senso; baby Derek]
Stiles spalancò la bocca quando si rese conto che, rannicchiato sotto alcuni cuscini, c'era un bambino, apparentemente addormentato.
Stiles ne intravedeva solo i capelli neri, tutti arruffati, e una manina che sembrava tenesse in bocca.
-E lui chi è? - domandò ad alta voce, avanzando di un passo nella sua direzione.
-Derek. - rispose con assoluta semplicità Peter, guadagnandosi delle occhiatacce dagli altri.
Stiles si voltò verso di lui tanto velocemente da farsi male il collo, la bocca spalancata in un'espressione incredula.
-Che cosa?! -
-Stiles... - cominciò Cora, in tono ragionevole, ma dei piccoli suoni provenienti dal divano la zittirono.
In estremo silenzio, tutti osservarono il bambino che si stava lentamente svegliando.
Stiles guardò a bocca aperta il bimbo mettersi lentamente seduto, facendo cadere i cucini da cui era sommerso a terra. Lo vide stropicciarsi gli occhi con i piccoli pugni, sbadigliando in modo tenero.
Sembrava avere circa quattro anni.
Quando i suoi occhioni verdi, incredibilmente assonnati, incrociarono quelli increduli di Stiles, il ragazzo non ebbe più dubbi che quel bambino fosse Derek.
Questo tuttavia non rendeva la situazione meno assurda.

Di come Derek scopre il fantasmagorico mondo delle FF...
Dl testo:
Derek era sempre stato un lupetto curioso e, almeno nei confronti delle sorelle, quasi invadente, per questo, quando notò la lucetta laterale del portatile ancora accesa, non poté resistere.
Sollevato lo schermo, si accorse che il computer non si era spento ma era stato solamente messo in standby.

Ormai da 2 settimane, a Beacon Hills vengono ritrovati dei cadaveri con evidenti segni di morsi.
Tuttavia non è questo che angoscia e porta Stiles a mettersi al volante della sua jeep, facendola correre a velocità folli lungo le strade della città: per la prima volta è stato escluso dal branco, troppo preoccupato per la sua incolumità.
Il ragazzo si sente tradito, ferito e arrabbiato, un mix di emozioni pericoloso quando stai sfrecciando ai 120 Km/h durante un temporale.
E si sa che negli incidenti, è sempre chi non c'entra nulla a farne le spese.
Distrutto dal dolore, Stiles viene portato via dal luogo che lo fa soffrire da una persona inaspettata, che spera di aiutarlo: Derek.
Trascinato in una marcia estenuante verso una meta sconosciuta, con l'aiuto del mannaro riuscirà a riprendere in mano la sua vita e a dargli un nuovo significato?
"Dalla storia"
- non mi spettavo un'uscita simile al pub – disse il ragazzo.
- sono un maestro di bugie da bar – ribattè l’altro.
- era l’unica che ti è venuta in mente? - chiese Stiles.
- l’alternativa era dire che eri il mio ragazzo – rispose Derek.
|STEREK SLOW BUILD| |FANART|

Tratto dalla storia:
"[...]C’erano giornate impegnative, afose, calde, umide ed appiccicaticce.
In quelle giornate a Derek piaceva tornare a casa da lavoro e lasciare che il suo compagno si prendesse cura di lui, che lo massaggiasse, allontanando dai suoi muscoli intorpiditi la stanchezza della giornata, facendolo sospirare sollevato.
Che Stiles si prendesse cura di lui in ginocchio sul pavimento, nudo e col capo chino o sul letto alle sue spalle, vestito nella sua amata felpa rossa, a Derek non importava, quello che davvero importava era che il suo ragazzo si fidasse di lui, senza ripensamenti o esitazione e Stiles, il suo compagno, si fidava di lui e tanto.[...]"

Derek si sfrega gli occhi stanchi e guarda fuori dalla finestra, scoprendo il cielo già scuro. «Rimango ancora un po'» risponde senza dirle che, in effetti, da quella sera non ha proprio un posto dove andare. «Posso prenotarti una camera in hotel per il momento» ribatte la ragazza dimostrando di conoscerlo più di quello che lui immagina.
«Grazie, posso farlo io.»
«Puoi anche venire da me» gli propone con sorriso malizioso.
Derek ridacchia per la prima volta in quella lunga giornata. «Poi le malelingue dicono che hai ottenuto il posto perché ti fai il tuo capo.»
«E allora? Che parlino pure, so di essere qua perché sono brava.»
«Hai ragione, sei in gamba, ed è per questo che non verrò da te» ribatte Derek con una punta di dolcezza nella voce.
«Va bene. Posso ordinarti almeno la cena? Devi mangiare qualcosa, oggi non hai pranzato.»
«Okay, mi andrebbe una pizza.»
Erica esce dall’ufficio per rientrare poco dopo. «Arriva tra venti minuti. Sicuro di non voler compagnia? Se ne sono già andati tutti.»
«No, tranquilla, vai pure.»
«Va bene, buona serata.»
«Erica» la richiama Derek «grazie.»
La ragazza sorride e se ne va.

5 volte in cui le dita magiche di Stiles risolvono il mal di testa di Derek+ 1 volta in cui le dita magiche di Derek si occupano di Stiles.
John pensa che Derek non avrà bisogno di nessun antidolorifico finché Stiles sarà in circolazione e per la prima, anzi la centesima, volta si trova ad ammettere che non sarebbe male se suo figlio continuasse ad essere intorno a Derek Hale almeno per il prossimo millennio.

Derek si era trasferito a Beacon Hills da nemmeno un mese per motivi di lavoro, ma non aveva creduto di riuscire a trovare qualcosa di interessante in così poco tempo. O forse sarebbe meglio dire qualcuno. Era arrivato nel suo nuovo loft già arredato da solo una settimana quando la sua lavatrice, che il venditore della casa gli aveva assicurato essere nuova, gli era esplosa. Si era rivolto immediatamente ad un idraulico che, appena visto l’elettrodomestico, gli aveva dato una pacca sulla spalla dicendo che non c’era più nulla da fare. Derek per poco non gli aveva staccato la mano a morsi. Aveva resistito altri cinque giorni prima di rendersi conto che non aveva più niente da mettersi. Era passato per caso davanti a quella lavanderia a gettoni e, sorpreso da quella piacevole scoperta, aveva caricato la roba sporca in due grosse borse e aveva deciso di passarci prima di andare a lavoro. Era entrato poco dopo le otto e aveva trovato dietro ad una specie di bancone un ragazzino che sembrava tutto pelle e ossa ma con un grande sorriso che sembrava illuminare il locale.

«Abbiamo un grosso problema per quanto riguarda il tuo “problema”!» disse Derek, fissandolo dritto negli occhi e facendosi sempre più vicino con passo calcolato.
«Il mio prob… no, di che stai parlando De... aspetta… non dirmi che mi hai sentito oggi a scuola? Mentre, sì, mentre io…» balbettò il ragazzo diventando rosso in viso con una rapidità incredibile.
«Mentre davi di matto per l’ansia di perdere la verginità? Di nuovo? Sì, Stiles, ti ho sentito ed ora sta diventando un grosso problema.» 

Liam Payne è sicuro di tante cose nella sua vita. È un fotomodello di successo, le donne gli cadono ai piedi e non c'è nulla che la sua agente, Melanie, possa dire per fargli rinunciare ai festini nella rumorosa New York. Lui vuole divertirsi e vivere ogni giorno con la spensieratezza dei suoi venticinque anni. Tra tutto quel che potrebbe mutare con il tempo, è certo di una cosa essenziale: non s’innamorerà mai. Tutto inizia a vacillare quando è costretto a riparare all’ennesimo scandalo mettendosi a disposizione di una giornalista che non sembra propensa a scrivere un articolo a suo favore.
[Zayna/Liam - Zayna!MtF; Danielle/Eleanor]

"Peter era l'alpha perfetto per Stiles.
C'era un'unica cosa di Peter Hale che infastidiva Stiles Stilinski.
Derek Hale".
Sterek, Omega Verse, AU
Stiles ha sempre odiato il rapporto di subordinanza tra alpha e omega.
Fortunatamente Peter, soldato abile e divertente, è un'Alpha fuori dal comune, che fa sentire Stiles semplicemente se stesso e non un omega.
L'unico problema di Stiles è il nipote di Peter, Derek Hale, che sembra odiarlo incomprensibilmente.
Ma quando una disgrazia si abbatte su Stiles e l'unico in grado di poterlo aiutare sembra essere Derek, tutto cambierà.
E le cose si faranno drammaticamente complicate.

Erano anni che le cose a Beacon Hill sembravano andare per il verso giusto. Ma come al solito, complice il solito Peter che ha disseminato guai un po' per tutta la Contea, l'ennesimo problema arriverà a turbare la quiete di Derek che si ritroverà, dall'oggi al domani, a dimenticare ben nove anni della sua vita.
Cosa ha realmente dimenticato? Com'era cambiata la sua vita in quegli anni che gli sono stati cancellati?
E soprattutto, riuscirà a ricordare?

“Perché sei uscito?” domandò cercando di sembrare spazientito, ciò che venne fuori fu un gracchio terrorizzato. Derek mantenne gli occhi chiusi e la mascella contratta. “Dovevo uscire”.
“Potevi fare del male a qualcuno” gli fece notare Stiles. “Non l’ho fatto” tagliò corto. Stiles non sembrò voler mollare la presa, “sì, ma avresti potuto”.
Derek riaprì gli occhi e lo guardò bieco. “Per questo, ero alla tua porta”.
Stiles è andato al college, ma poi è tornato a Beacon Hills. Nel frattempo, ha studiato per diventare un druido e, di conseguenza, l'emissario di Scott: purtroppo questo è l'unico legame che lo lega all'Alpha.
E' stato dimenticato, ma è stato ricordato, per un po' ha creduto che le cose con Lydia potessero funzionare... ma alla fine ha spinto via tutti, con l'idea che non può più essere dimenticato se nessuno lo conosce veramente.
Una notte, dopo sei mesi di ritorno a Beacon Hills, si ritrova di fronte alla villa degli Hale con un cambiamento a portata di mano.
Qualcuno ha fatto il suo ritorno portando guai dietro di sé, assieme ad una rosa. Qualcuno che Stiles non ha mai dimenticato.
[STEREK, notAU!BeautyandtheBeast - minilong]

Walter deve recuperare troppi argomenti in letteratura e viene praticamente costretto a prendere ripetizioni pomeridiane con neo-professore Theo Raeken. Giovane, inesperto e sognatore: la preda perfetta per le sue battutine. Le lezioni porteranno però dei metodi... innovativi.
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" “Oh professore” gli disse gongolandosi sulla sedia con un sorrisino sul volto, “ci conosciamo così bene, non serve chiamarmi per cognome. Sei molto giovane, potrei anche chiamarti Theo, vero?” "
***
“Ah si? Chiami il preside e mi fai sculacciare perché ti ho rubato le caramelle?”. Lo derise e sbuffò una risata smorzata sulla linea del mento perfetto di Theo, più alto di lui di qualche centimetro. Lo derise e sbuffò una risata smorzata sulla linea del mento perfetto di Theo, più alto di lui di qualche centimetro. [...]Lo fissò in silenzio per qualche secondo, piegò la testa di lato e sorrise malizioso,:
“Non ho intenzione di lasciare al preside questo onore".
***
“Chi era Rimbaud?”. Una domanda secca, Walter aggrottò le sopracciglia non capendo dove volesse andare a parare il professore, quindi si permise qualche attimo di balbettio ma spalancò gli occhi ancora una volta quando uno schiaffo sul sedere lo costrinse di più verso il truciolato.