Harry Potter ha sconfitto Voldemort e dovrebbe essere in pace, ma lui sa che in pace non lo sarà mai: la mente non riesce a quietarsi neanche quando le sue mani si colmano dell’amore di Ginny. Draco Malfoy si limita a sopravvivere e non gli riesce molto bene. Non condividono nulla, non si sono mai più rivisti, se non a volte nei sogni di Harry, quando Draco appare riverso nel sangue che esce da ferite che lui stesso ha provocato. Un giorno, di mala voglia, si trova a dover torchiare Malfoy. L’incontro scatenerà una reazione a catena che porterà Harry ad interrogarsi sul mondo che ha contribuito a creare, su sé stesso e le sue paure. Invece Malfoy dovrà decidere se togliersi uno strato di dolore alla volta e tornare a vivere, anche a costo di fidarsi dell’unica persona che è capace di ferirlo, curarlo e poi ferirlo ancora. Harry sarà la cura giusta per le ferite di Malfoy oppure quest’ultimo lo pregherà di spingere il coltello più a fondo per scrivere la parola fine? N.B. La storia narra di un rapporto complesso e affronta tematiche delicate come tentato suicidio, alcolismo e fragilità psichiche.

Troppi orrori, troppe morti e troppo dolore hanno costellato la vita di Harry Potter, il quale, una volta sconfitto Voldemort, decide di rinunciare alla bacchetta e di inoltrarsi in una vita da perfetto Babbano.
Ma cosa succederebbe se Harry scoprisse che non è stato il solo a fare questa scelta?
Mentre la vita da chirurgo del Bambino Sopravvissuto continua in modo più o meno tranquillo, Draco Malfoy, matricola alla Clinica Privata di Londra, al penultimo anno prima della laurea, farà di tutto per avvicinarlo.
-Remake della storia-

|| 4 capitoli || COMPLETA ||
Dal capitolo I: Ad un certo momento, vide entrare un giovane uomo che dal modo in cui si muoveva, pareva sprizzare sicurezza da tutti i pori...
...Lo guardavano tutti: per forza! Era di una bellezza conturbante, quasi fastidiosa...
...'Dio, ti prego. Fa' che non sia lui'...
Si sedette al tavolino di Merlin, e gli porse la mano con un luminoso sorriso. "Tu devi essere...lui!"
'Come non detto. Grazie, Signore!'

E se l'agnello fosse il leone? Se Bella fosse una potente strega? Come reagirebbero i Cullen nel scoprire un mondo a loro ignoto? Le minacce che incombono a quale mondo appartengono?

-Si chiama Isabella...- disse Renée
-Bella...- replicò Edward
-Si è davvero stupenda- convenne Carlisle
-No...- insistette il piccolo -Isabella è troppo lungo... Bella basta...-

{post5x13, sorta di postApocalisse, Merthur, 121/121 + epilogo}
Dal capitolo 85:
Gli sarebbe piaciuto come l’aveva pensato secoli prima, quando era morto fra le braccia del suo amico, non ancora consapevole che sarebbe tornato, con Merlin, sempre, sempre con lui.
In fondo, non aveva mai desiderato null’altro.

Isabella è un licantropo ed ha vissuto tutta la sua vita nella riserva Quileute, insieme ai suoi simili. Ha accettato di essere vincolata a Jacob, legato a lei tramite imprinting, ed al branco, eppure, conoscere uno dei Cullen la porta ad interrogarsi sulla sua vita ed instilla il dubbio nel suo cuore. Finché Jake non lo scopre, e la ferisce così come le aveva giurato che non avrebbe mai fatto. In fuga dal branco, Isabella deve trovare il modo di gestire un ex fuori controllo, e la rete di bugie che ha costruito per nascondere il suo segreto al vampiro che ama.

Una ragazza con un passato tormentato che vive in un paesino e un produttore stanco della città chiassosa.
La musica li unirà, portandoli a provare qualcosa l'uno per l'altra

"La ballata della zitella e del fuorilegge" è stata scritta in inglese da Alby Mangroves e tradotta in italiano da beate.
Questa è la presentazione dell'autrice "A volte, di notte, camminava per la sua radura e guardava il cielo, sperando che lei stesse vedendo la stessa luna piena, le stesse stelle brillanti." Questa è una storia di seconde opportunità e di cuori intrepidi.
Siccome il nostro EFP è meno tirchio in fatto di spazi, aggiungo un altro pezzetto di storia:
La prima volta che la vide, fu anche l’ultima volta che andò in città esclusivamente per i suoi affari.
Da quell’incredibile, fatidico giorno di tanti mesi fa, aveva fatto ogni viaggio sostenuto dalla speranza di vederla.
Rischiava la sua libertà, forse la sua stessa vita, ma doveva venire.
Oltre che "di cuori intrepidi", è una bella storia. Leggere per credere.

|| M e r t h u r || M o d e r n - F a n t a s y A U || W o l f U n i v e r s ||
Restiamo ancora in tema lupi (ho una fissa per questo meraviglioso animale🐺)
Ideata insieme a Merlin_Colin_Emrys
Merlin è un orfano, cresciuto tra famiglie adottive e orfanotrofi. Non sa nulla della sua famiglia e delle sue origini, e l'unica costante nella sua vita è un vivido sogno che lo tormenta ogni notte. Stesso posto. Stesso ragazzo. Stesse parole: "Io ti troverò!" Non sa nulla di lui, finché una notte il misterioso ragazzo compare a casa sua. Il loro incontro scatenerà qualcosa che Merlin mai avrebbe creduto possibile, scoprendo verità sul suo passato e su sé stesso.

Fu solo a lavoro, solo soletto in una libreria deserta e poco frequentata, che si ricordò del giornale che aveva nella borsa. Non avendo molto da fare e avendo sistemato gli ultimi arrivi già da qualche oretta, si permise di essere una normale persona con normali interessi e recuperò il giornale, dalla cui prima pagina tuonava con fare minaccioso “Megxit: a rischio la corona?”. Sbuffò, quasi tentato di rimettere in borsa il quotidiano, se non proprio buttarlo, ma si fermò col braccio a mezz’aria, attirato dal nome sull’editoriale in prima pagina: Arthur Pendragon. Ed ecco che gli partì una risata isterica, totalmente fuori luogo, che gli meritò un’occhiataccia perplessa dell’unico signore di mezza età presente in biblioteca – che, a dirla tutta, gli ricordava un po’ Gaius. Non poteva trattarsi di lui. Lui che non si era degnato di tornare con conflitti mondiali, epidemie, osava tornare perché un principe aveva deciso di trasferirsi oltremanica? Questo era il colmo! Un Pendragon a commentare le vicende di un Windsor.

Dopo la disastrosa festa di compleanno, Edward decide di mollare Bella e scompare. Bella però si rifiuta di essere trattata così e decide di vendicarsi. Nel frattempo comincia una serie di fatti strani: neonati, vampiri impazziti...

- In patologia , un tumore (dal latino bla bla bla) o neoplasia (dal greco bla bla bla) è, nella definizione di tizio caio e sempronio, una massa anormale di tessuto che cresce in eccesso e in modo scoordinato rispetto ai tessuti normali, e persiste in questo stato dopo la cessazione degli stimoli che hanno indotto il processo. - ridacchio sollevando lo sguardo dallo schermo del mio computer e puntandolo sull’ammasso di muscoli seduto sul mio letto che mi osserva con un’espressione contrariata - Peccato che io non abbia potuto utilizzare Wikipedia al posto di quei mattoni all’università, non pensi? Sembra tutto più semplice , avrei potuto dormire un po’ di più. Ricordi con che occhiaie andavo in giro Emm? - torno ad osservare la pagina web con ancora il sorriso sulle labbra.
Lui non risponde e so che non lo farà. Riesco a vederlo con la coda dell’occhio : seduto in una posizione rigida che continua a fissarmi. Lo ignoro e riprendo a leggere. Dopo qualche minuto di silenzio mi arrendo, punto i miei occhi nei suoi ed attendo. Mi trafigge ancora per qualche secondo con lo sguardo, poi finalmente parla.
- Dovresti smetterla. - questo è tutto ciò che dice.

Storia scritta in seguito al finale della 4a stagione. Bellamy nello spazio, Clarke che cerca di sopravvivere sulla terra e Octavia intrappolata nel Bunker. Gli anni sono trascorsi lentamente e ognuno di loro ne rimarrà segnato in qualche modo, il ritorno a casa per Bellamy sarà più duro di quanto si aspettasse e anche per Clarke sarà difficile tornare alle vecchie abitudini, riusciranno mai a trovare il modo per intrecciare cuore e mente? Chi sono e cosa vogliono in realtà quelli della Eligius? La sopravvivenza è un gioco crudele. Vi auguro una buona lettura, spero che la storia vi piaccia e non siate avide/i di commenti e consigli!. SereEl

Chiusero i fantasmi del passato all’interno di cassette di sicurezza. Non l’aprirono per molto tempo, cercarono sempre di scordare, dimenticare, andare avanti. Era difficile, ma ogni giorno quelle immagini si allontanavano, permettendogli di sorridere un po’ di più. Solo la notte restava il momento della giornata peggiore, il buio faceva da cornice perfetta a quei sogni carichi di rimpianti e paure. E anche il destino, che a volte si diverte a giocare e a fare male, prese di mira quel passato che volevano lasciarsi alle spalle. Tutte le cose, allora, si fecero difficili.
La cassetta di sicurezza si aprì, le emozioni esplosero e tornarono quegli incubi tremendi.
E mentre un uomo e una donna cercavano disperatamente di andare avanti con la loro vita, correvano, si agitavano, dimenavano le braccia e le gambe, quelle catene li tenevano lì, legati a quel passato, incatenati a immagini nere e paurose. E, come i fulmini che squarciano il cielo, tornarono anche le grida a spaccare i timpani, nel silenzio di una stanza buia.