Con disappunto muove il musetto da un lato all’altro agitando i capelli lisci e sculettando si avvicina al divano, ci getta sopra la borsa e, porca della miseriaccia ladra, si toglie la giacca lasciandola sul bracciolo. Con le mani in tasca aspetto che si volti verso di me con la stessa inquietudine di un condannato a morte che attende che cali l’ascia del boia e, come già temevo, il colpo di grazia arriva, dritto e preciso, però non dietro al mio collo, ma di fronte a me, e al di sotto della cintura. Tiro fuori le mani dalle tasche per osservarle ancora. No che non ci stanno, ma forse con entrambe riesco a circondarne almeno una.
«Be’, che stai facendo lì impalato?» Impalato? Quindi se n’è accorta! «Dammi una mano.» Veramente sono appena arrivato alla conclusione che mi servono tutte e due.
Sollevo lo sguardo. Però qui si gioca scorretto, coniglietta, non te ne puoi stare di fronte a me con le mani ai lati della tua scrivania e piegata in avanti sbattendomi in faccia le tue tette di zucchero filato.
«Se dobbiamo lavorare insieme, le nostre scrivanie sono troppo distanti. Aiutami, voglio metterla di fianco alla tua.

Mahel è un'allegra ragazza di 16 anni, il cui nome le è stato dato dalla madre, una scrittrice di libri per ragazzi, prendendo ispirazione da un personaggio delle sue stesse storie. Nonostante Mahel odi il suo nome, si ritroverà nell'universo delle fiabe di sua madre, per aiutare il co-protagonista Lagharta alla salvezza del mondo. Sembra una storia fantasy come le altre, ma non lo è... Perchè Lagharta non è un eroe come tutti gli altri. E odia Mahel dal più profondo del suo cuore.
Ho messo rating piuttosto alto, in quanto ci sarà la presenza di alcune scene abbastanza crude. Ringrazio in anticipo per la cortesia che chiunque vorrà riservarmi nel leggere ^^

Una ragazza in fiamme, una maledizione eterna e una verità che non può essere raccontata.
Fiamma si ritroverà intrappolata in un mondo dal quale non riuscirà uscire, sottoposta a una scommessa di libertà dovrà trovare la soluzione, o imparare a vivere a Pentagos.
{La ff non girerà attorno alla scommessa, sono solo i capitoli iniziali, bensì su tutto ciò che ne comporterà dopo}

La vita di Sofia era diventata una commedia. Si trovava nuda, su un palco, circondata da maschere.
Le maschere di due uomini che, in un climax crescente, erano entrati prepotentemente nella sua vita, stravolgendola e facendole provare sensazioni che non credeva nemmeno potessero esistere.
Una di cartapesta, bianca ed inquietante, che nascondeva il volto di un uomo sconosciuto, sbagliato per lei, che l'aveva protetta e si era preso cura di lei, come mai nessuno prima di allora.
L'altra fatta di sguardi insolenti, occhi feroci, mani che si artigliavano arroganti sulla sua pelle, parole sempre insidiose, vene che pulsavano con violenza. Una maschera di arroganza che nascondeva un uomo che solo a tratti mostrava una natura diversa, una natura che si ostinava a tenere celata, una natura che le aveva fatto battere il cuore e sentire quelle farfalle nello stomaco per le quali avrebbe ingerito volentieri dell'insetticida.

Amici fino alla morte ed oltre; nemici controvoglia. Musica, amore e morte nella metà sbagliata degli anni '90, scaraventati avanti volontariamente per non poter più tornare indietro.*
La tregua tra la Ragione ed il Caos durava da troppo tempo; quando si accorsero dell'errore, corsero ai ripari, e l'Immemore e l'Innocente si trovarono faccia a faccia, dopo anni di ricerche, per riportare la situazione in parità.
Un errore troppo grosso, la persona sbagliata, un imprevisto che non doveva assolutamente accadere.
Storia scritta nel 1997, e l'epico tentativo di riscriverla senza snaturarla.
Spero qualcuno apprezzi.

Lei una ragazza senza più speranze, nel baratro più totale...
Lui il Principe di Demoni, unico e solo ad accogliere la richiesta di aiuto di lei...
Helena non sa a quale prezzo pagherà il demone,pronto a tutto pur di averla...
Amore, passione, tortura... Questa è la mia storia

[Storia strettamente correlata ad "Unconventional Beauty - A Fior di Pelle"]
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Jason e Isabelle; ancora loro, ancora alle prese con la vita, ancora alle prese con l'amore.
Sono passati ormai sei mesi da quando hanno dovuto separarsi, sei lunghi mesi in cui è successo di tutto. Le loro vite sono cambiate, sono state stravolte, sono diventate l'opposto di ciò che erano. Eppure, sotto tutti i chili di cambiamenti, Jason e Isabelle sono ancora gli stessi.
O forse no..?

Un saluto a chiunque stia leggendo! Inizierò col dire che chiunque si impressioni leggendo racconti horror o macabri, farebbe meglio a rinunciare alla lettura di questa storia. Si tratta di un racconto che un giorno spero di poter pubblicare realmente, che racchiude in sé molte creature mitologiche dark più o meno famose, e ciascun personaggio si ispira a persone che fanno parte della mia vita. È ambientata ai giorni nostri, in America, ma ho preferito non definire un luogo specifico, almeno per ora. Saranno comunque presenti flashback risalenti agli anni 20 del 900, periodo storico in cui nacquero le prime società segrete, quali la Massoneria. Ciascuna razza appartiene ad un clan e ciascun clan corrisponde ad una lettera dell'alfabeto greco. Cosa accomuna tali creature? La ricerca della fatidica "ambrosia": la bevanda dell'immortalità e della forza suprema. Chiunque è disposto a tutto pur di ottenerla, ma in un mondo così falso e corrotto esiste ancora chi ha il coraggio di opporsi al sistema e combattere in nome della pace: gli Omega. E sarà proprio su questo gruppo eterogeneo di ribelli appartenenti a diverse razze, che la storia sarà incentrata. Di non tutti gli Omega, però, ci si può fidare...

[NUOVO RIENTRO]
18 Vite.
18 Possibilità. 18 Morti. 18 volte nasco, cresco e muoio.
Ogni vita devo ricominciare da capo. Ogni volta mi spengo. E subito dopo rinasco, fino a che non mi rimarrà solo una vita.
Ogni volta lui mi trova e mi uccide. Fino a quando non potrò più tornare.
Ogni volta la sua mano trema sempre di più.
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The Soul... (dal primo capitolo):
"Persone si fermarono e accorsero, in una folla agitata. Un lampo viola passò davanti ai miei occhi appannati e vedendo il mio sangue una luce illuminò quegli occhi ametista di desiderio irrefrenabile... sicuramente frutto della mia immaginazione.
Prima di svenire, per non riaprire più gli occhi, guardai il mio braccio.
Apparve un bel 18, rosso fuoco, come un tatuaggio, che si trasformò lentamente in un 17.
Oh, meraviglioso, avevo appena iniziato e già una vita era andata. Davvero, davvero stupendo. E spirai."
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... And the Hunter (dal capitolo 2):
"Sorrise dal suo angolino buio, e il terrore mi invase. Aveva un'aria molto, molto, mooolto da cattivo ragazzo.
Si tolse il passamontagna.
Ora sì, che ero spacciata. Ormai l'avevo visto in faccia."
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Caterina è una privilegiata: nata in una delle più ricche famiglie italiane, è cresciuta nel lusso e a venticinque anni vive senza preoccupazioni.
O almeno, questo è quello che appare agli occhi dei più.
In realtà, nella vita di Caterina c'è molto altro: conoscenze precluse alla maggior parte delle persone, e doveri di cui farebbe volentieri a meno. Ma soprattutto, un'antenata talmente prestigiosa e controversa da far sì che le sue azioni si ripercuotano sulle sue discendenti a distanza di secoli. Su Caterina, che a causa di quell'antenata ha sulla testa una sentenza di morte e invece vorrebbe tanto vivere.
[Dal Capitolo 1]
Attraverso il riflesso dello specchio scorgo il quadro appeso alle mie spalle: una tela insolita, in cui si vede una donna dai lunghi capelli biondi stesa a terra, in fin di vita, mentre i suoi aguzzini continuano a infierire su di lei. ‘Il giusto martirio di Lucrezia Borgia’ è il titolo.
‘Il lato oscuro della storia’, preferisce chiamarlo mio padre. Ricordo ancora il giorno in cui mi mostrò questo quadro per la prima volta e mi raccontò come nacque la nostra dinastia. Avevo quattro anni.

Dall'ottavo capitolo "Le ombre di un angelo":
“Erik…”,come risuonava leggero il mio nome sulle sue labbra . “ Il primo bacio, il mio primo bacio… sei stato tu a darmelo”.
Rideva, godeva della sua gioia ed io con lei. Non avrei mai potuto desiderare di più delle sue labbra vergini schiudersi per me.
“Tu mostri così tanto amore per me, ed io non ricambio altro che i tuoi baci… Sono un’ingrata!” esclamò con profondo dispiacere.
“No Christine, come puoi dire questo… Io ti amo e che tu ricambi il mio amore è più di quanto potessi sperare per un uomo come me che non merita neanche una tua carezza. Sapere di essere il primo e solo ad averti baciato è una gioia più che grande per me”. Mi guardava con occhi rapiti e schiavi delle mie parole, non c’era gratificazione maggiore di quella per me. L’ho desiderata così tanto che se anche mi rifiutasse l’amerei per altri cent’anni.
“Di’ che sarai mia per sempre, di’ che lo vuoi!”
“Si, lo voglio “ rispose con trasporto “Lo voglio con tutte le mie forze”