Dal testo:
"Mickey guarda il rosso di sottecchi. Quando Ian dice cose del genere, cose strane, sente sempre il petto chiudersi in una morsa fastidiosa ed una strana sensazione alla bocca dello stomaco.
Qualche idiota, Mickey lo sa, direbbe che si preoccupa per Ian."

"Sei tornato" non c'era stupore nel suo tono di voce, era una semplice constatazione.

- Stiles gli prese la manina e gli baciò le dita, facendolo ridere.
-Amore, perché non giochi con i bambini della tua età? I bimbi grandi a volte sono... - stronzi - … un po' irruenti. -
Jamie sospirò triste, abbassando lo sguardo.
-Ma a me quel bimbo grande piace... volevo che fosse mio amico... -
Stiles lo guardò, dispiaciuto.
-Lo so, amore. Ti capisco, anche a me era successa una cosa simile alla tua età. -
Jamie sollevò di scatto lo sguardo, sorpreso.
-Davvero?! -
Stiles annuì, con un piccolo sorriso.
-Quando andavo alle elementari ed ero in prima, come te, mi piaceva un bambino più grande, che faceva quinta. Volevo che fossimo amici ma lui non voleva, diceva che ero troppo piccolo per poter giocare con lui. Mi cacciava sempre via e spesso mi spingeva.-
[Sterek;single fathers AU]

Una è un incidente, due una coincidenza, tre uno schema e quattro... un fottuto guaio: ovvero come Stiles Stilinski si ritrovò innamorato dell'odiato Derek Hale

5 volte in cui Derek dorme, più o meno consciamente, con Stiles.
+ 1 in cui Stiles si stufa di questa situazione.
[Sterek]

[Eyewitness]
[Eyewitness; Philkas; post 1x04]
La violenza con cui lo respinge non è tanto diversa dalla violenza con cui lo desidera.

Ogni mattina in America uno sfigato si sveglia, sa che deve correre più in fretta del figo di turno o le prenderà di brutto. Ogni mattina in America un figo si sveglia, sa che deve correre più in fretta dello sfigato o non riuscirà a spaccargli il culo. Ogni mattina in America non importa che tu sia un figo o uno sfigato: è meglio che cominci a correre.

01. Tre cose che Shireen ama di Rickon: non l'ha mai trattata come una principessa, le racconta degli unicorni, Cagnaccio
Rickon/Shireen | molti headcanons | possibili au

La regina sul trono di Spade, aveva una corona d’oro, pietre preziose come monili ed era vestita di stoffe pregiate.
La regina nel Nord, aveva una corona di ferro, stretta nel petto, lividi come gioielli e le fiamme negli occhi.
[...]
Gli occhi umidi, ma restia a piangere, perché una regina non piange, non era così che si diceva?
Non era importante, Jeyne era una regina quanto era una moglie …
Il suo Re era morto, suo marito, il suo amato.
[Jeyne Westerling| Casate Westerling e Spicer| Jeyne/Robb|Post-Nozze Rosse| Post-Resa di Delta delle Acque]

Nel tempo la tua immagine di Derek è slittata da un lato all'altro della tua coscienza, confusa dalle azioni che gli hai visto compiere e dalle cose che sai di lui, annebbiata dalle cose dette in malo modo e da quell'infinità di cose che Derek non dice, né a Scott né tantomeno a te, probabilmente neanche a sé stesso.
All'inizio è stato facile incolparlo di ogni cosa, cedere alla tentazione di pensare che il suo arrivo in città avesse significato l'inizio di tutti i problemi.
Che non è così semplice lo sai anche da solo, che Beacon Hills era già marcia quando Derek era ancora innocente e le case bruciavano con le persone al loro interno senza che nessuno si rendesse conto di quello che significava, quando nessuno di voi sapeva dei preconcetti e dell'odio che alimentavano quelle fiamme, ma quando Derek è arrivato non sapevi, non capivi.
E Derek è misterioso, scuro e pieno di ombre, e di vuoti che i rapporti di polizia sulle tragedie del suo passato, quelli che hai letto di nascosto, non possono riempire.
Derek è una cosa da investigare, e tu senti quel tremolio alla bocca dello stomaco, quell'eccitazione un po’ ossessiva di capire.

"Di vino, di poesia o di virtù: come vi pare. Ma ubriacatevi." C. Baudelaire
Londra, anni '90.
È la Londra dei sognatori senza eroi, di quelli che le rivoluzioni le hanno in testa, è la Londra degli amori agli angoli delle strade e della musica che salva, dei vagabondi e dei bugiardi, di quelli che non sono capaci di sognare se non è buio, degli invincibili.
Sotto il cielo d'ardesia di un secolo che brucia e si consuma come una sigaretta, s'intrecciano le vite di Gail, Sam, Thèo, Jeremy, Elizabeth; ciascuno di loro trova il modo di evadere dalla prigione di una vita troppo stretta, cancellando il dolore nell'alcool, nel sesso e nella droga, vincendo un mondo che non comprendono. C'è chi ha bisogno di dimenticare il passato per tornare a vivere, chi insegue qualcosa controvento, chi vuole riscrivere la storia, chi trova universi dentro accordi di chitarra, chi perde qualcuno che credeva sarebbe stato suo per sempre.
Questa è una storia di ossessioni, di fantasmi e di passioni feroci come un uragano; ma, fortunatamente, è anche una storia d'amore.

Osserva come gli è stato insegnato, perché deve farlo, ne va della sua famiglia.
[..]
Quando sarà abbastanza grande da ricordare, sarà un predatore dell’inverno, non si lascerà traviare da memorie bambine, ricordi assassini.
{Stark!centric • dramatic, angst • drabble • triste, davvero triste • winter is coming}
«C’era stato un tempo, in cui si credeva che negli Stark di Grande Inverno vi fosse il sangue di lupo; nelle gelide praterie del Nord, dall’Incollatura sino alla Barriera, ogni uomo, donna o bambino, concordò sempre in quell’affermazione.»

«Io non ti appartengo. Io appartengo a me stessa.»
Lo sguardo negli occhi di lui la impietrì. «Potresti fare di meglio» le disse premendo la bocca sulla sua, con forza. Per un istante era tornata a Idris, di fronte alla tenuta dei Fairchild, quando Sebastian l’aveva baciata e l’aveva fatta sentire come se stesse precipitando nelle tenebre, in un tunnel senza fine. Ai tempi aveva pensato di avere qualcosa che non andava. Di non poter baciare nessuno che non fosse Jace. Di essere lei quella strana.
Questa volta fu diverso. C'è un punto di rottura in ogni persona, quando il tutto diventa troppo da sopportare e la tua anima si spezza inevitabilmente.

« Sta lontano da lei » lo avvertì Jake.
« Non è di tua proprietà » rispose Embry. Ma cosa diavolo stava succedendo?!
« Lei è mia » ringhiò Jacob
« Non è solo tua » sputò Embry, quasi fosse indemoniato. Non lo riconoscevo e non era mai accaduto che due fratelli litigassero per l'imprinting di uno.
Jacob impallidì e iniziò a tremare, io lo guardavo con occhi sgranati senza capire cosa significassero le parole di Embry.
Il branco era diventato stranamente silenzioso; Bill spostava ansiosamente il suo sguardo da Embry a Jacob, da Jacob ad Embry.
Sam assunse la sua espressione più risoluta e stava per intervenire e separarli, quando Embry parlò.
« Non è solo il tuo imprinting, Jacob » ghignò Embry soddisfatto, sotto gli occhi increduli del branco.

Salve a tutti. Sono Lisa e un giorno mi è venuta voglia di scrivere a proposito di un rapporto che ha eccitato un po' tutti, si sa. La storia si sofferma su più personaggi, ma i principali sono due: un'alunna dell' Hills Road Sixth Form School, Alex, e il docente di Psicologia, Mr. Tompson.
Questo non vuol dire che sarà la solita solfa, assolutamente.
Dal settimo capitolo:
Il tipo dell'esteta è per Kierkegaard il seduttore, rappresentato dal personaggio di Don Giovanni, il leggendario cavaliere spagnolo prototipo del libertino. Don Giovanni non si lega a nessuna donna particolare perché vuole poter non scegliere: il seduttore è sciolto da ogni impegno o legame e vive nell'attimo, cercando unicamente la novità del piacere. Egli seduce migliaia di donne senza riuscire ad amarne davvero nemmeno una. E' la figura che incarna la sensualità, l’erotico.- Tutti quei termini, quegli aggettivi, non facevano altro che ricordarmi quanto fossi stata stupida, ingenua e irrazionale.
Il mio Don Giovanni era Mr. Tompson. Non l'avevo mai visto sotto quel punto di vista e ancora continuavo a farlo. Il problema sorgeva ogni volta che chiudevo gli occhi e sentivo il suo odore pervadermi. Miseriaccia!