[...]«Cinque...», gli cadde lo stomaco. «Cinque giorni? Mi hai rapito per cinque giorni?».
«Guarda, potrebbe aiutare se tu smettessi di pensare a tutto questo come a un rapimento –».
«È un rapimento».
«E iniziassi a pensarlo come a una, uhm, vacanza. Che i tuoi amici che ti vogliono bene hanno voluto che tu avessi».
Chris chiuse la bocca.
«Tu vuoi che io consideri essere portato in questo luogo dimenticato da Dio contro la mia volontà una vacanza?».
***
Chris and Darren passano un po' di tempo insieme. Succedono delle cose.

"Poi iniziò a sentire il desiderio di toccarla. Anche da sopra i vestiti, nessun problema a riguardo. Solo sfiorarla. Allora prese a fermarlo per le braccia, sorridendo impercettibilmente nel constatare la consistenza delle ossa sotto l'epidermide, iniziò a passargli oggetti tenendoli tra le dita, quasi vicino all'attaccatura del palmo, così che il contatto fosse inevitabile. Nel momento in cui fu costretto a sollevarlo di peso quasi si sentì mancare il fiato nell'avvertire il calore quasi ustionante che emanava nonostante i vestiti.
In seguito, fu solo un peggiorare."

C'è una cosa che i fratelli Hudmel hanno in comune: l'odio per l'alcol. E seppur per motivi diversi, questo li spingerà a stringere una particolare alleanza.
[scritta per la challenge organizzata da The Gleeky Couldron]

Al primo anniversario della morte di Sherlock, John si presentò davanti alla tomba del suo migliore amico: non andava spesso al cimitero, non occorreva andare lì per ricordarlo ed omaggiarlo, nè tantomeno serviva a lenire la sofferenza e la solitudine che provava. Tuttavia, una volta presentatosi davanti alla lapide nera, passarono pochi istanti prima che allungasse la mano destra sopra di essa: accarezzò la scritta dorata con la punta dell'indice in un gesto spontaneo più che simbolico e bisbigliò poche parole. "Torno in Afghanistan. Goodbye, Sherlock".

Kurt Hummel è un ragazzo studioso che ama follemente leggere. I libri per lui sono i suoi migliori amici. Ogni pomeriggio si reca alla biblioteca del paese per potersi rilassare immergendosi tra le pagine di qualche romanzo, ma, un giorno, un incontro con qualcuno di speciale cambierà ogni cosa.

Seguito di "The Bishop Revival - Subject 214782". Due anni dopo le vicende narrate, una nuova minaccia incombe sulla Divisione Fringe e sul gruppo degli X-Men. Questa nuova minaccia arriva dal Lago Reiden, e rischierà di mettere in pericolo Olivia e suo figlio Peter

E le nostre bravate, te le ricordi, Kurt? Ogni memoria si è tatuata nella mia mente ed ancora oggi sorrido a pensarci. Arrivammo al St. Benedict lo stesso giorno. Due bambini di cinque anni, due cuccioli di uomo senza nessuna base su cui crescere. Abbiamo fatto affidamento solo l’uno sull’altro. Vicini di letto un po’ per fortuna un po’ per caso. Tu, con quel tuo vizio di succhiarti il pollice che non riuscivano a levarti ed io, con la mania di prendere due bastoncini e sbatacchiarli ovunque per creare del ritmo. Due bambini nati per restare assieme. Due bambini che si amarono ancora prima di sapere cosa questo voleva dire. Due bambini che il fato si è divertito ad allontanare ed avvicinare come due futili marionette peccatrici. Io e te. Ti ricordi, Kurt?

Storiella un po' demenziale e cross over sul fatidico incontro tra gli Sherlock e John della BBC con Holmes e Watson dei film di Guy Ritchie.

Perché se i saiyan sono grandiosi a combattere, non è detto (anzi, è scientificamente provato) che bravi lo siano anche per tutto il resto. Goku, Vegeta, e qualche ardua problematica con l'oscuro marchingegno detto "telefonino".
« Vegeta, non è trapanando la tastiera a ditate che riuscirai a far funzionare quel cellulare ».
« Taci, gallina! Ma cosa vuoi capirne tu! », berciò Vegeta, stizzito, « Io sono il principe dei saiyan, so benissimo come accendere questo cellu... cel... cella... ».
« Cellulare, Vegeta. Cellulare ».
« E io cosa ho detto?! ».
« Ah, signore ».

C'è un ricordo, in mezzo a tutti quelli che Snape ti ha donato, che la notte della battaglia finale non avevi notato. Ora è tutto finito Harry, sei di fronte il Pensatoio e hai la possibilità di vederlo. Ma sei sicuro di riuscire ad affrontarne le conseguenze? (Severus/Harry | traduzione a cura di Unbreakable_Vow)

Molly amava passare tempo con Sherlock. Davvero. Anche se spesso questo equivaleva a trovarsi in mezzo a situazioni strane e discorsi imbarazzanti.

La mutazione è la chiave dell'evoluzione. L'uomo non è al gradino più alto della scala evolutiva, oltre c'è il mutante. Persone come Logan e Ororo Munroe. Persone apparentemente normali, ma con poteri che le rendono speciali. Mutanti, X-Men. Un gruppo che cambierà la vita di Peter Bishop e Olivia Dunham, che la muterà radicalmente.

In uno sperduto villaggio dell’Inghilterra, al tempo di re Giacomo Stuart, circolano strane voci sul conto del giovane conte Kurt di Hummel, unico discendente di una antica e potente famiglia: si dice che sia un mostro sputato dall’Inferno, che abbia una corte formata da diavoli e streghe, che nel suo castello siano spariti molti giovani e fanciulle di bell’aspetto.
Eppure, ciò che Blaine Anderson, nuovo servitore alle dipendenze del conte, dal passato triste e doloroso, si trova davanti è una creatura dalle innaturali sembianze angeliche, in perenne ricerca della vera bellezza circondato da servitori tormentati da fantasmi del passato o da diavoli che divorano loro l’anima.
Quando, nella fiaba, la Bestia è un Angelo col cuore di Diavolo, quando il bacio del vero amore non dona la vita ma la toglie, quando persino le streghe possono piangere, rinchiuderti in una torre di perfezione sembra essere l’unica cosa che può donarti la pace che non trovi.
Liberamente ispirato alla vicenda di Erzsébet Bathory.

« Ce la faccio da solo, davvero. » le dissi, muovendomi con le braccia avanti verso dove avevo sentito aprirsi la porta. Trovai a tentoni una mano che mi si poggiò sul petto. Di colpo le mani divennero due e mi tastarono il viso con velocità, soffermandosi tra i miei indomabili capelli ricci e le ciglia lunghe. Mi passò due dita sulle labbra e lungo il collo, per poggiarsi infine sulle mie spalle.
« Piacere: Kurt. Anche se lo sai già amo fare le presentazioni per bene. » dalla persona dinanzi a me provenne una voce acuta, strana, con un timbro talmente particolare da essere immediatamente riconoscibile e allo stesso tempo difficile da identificare.
« Credevo che fossi un ragazzo. » esclamai, senza pensare a quanto potesse suonare offensivo ciò che avevo appena detto.
Sentii una sorta di risatina scuotere il corpo di fronte a me.
« Io sono un ragazzo, infatti. » rispose.

[A Very Potter Musical]
Darren stava giocando con la sorpresa dell'ovetto Kinder.
Brian stava chiaccherando con Lauren, che rideva crepapelle.
Brian Rosenthal dormiva, accoccolato affianco a Joe Moses.
Joe Walker stavano cantando la canzone di Cho, mentre Bonnie ballava.
Jamie lanciava in aria una pallina antistess ridendo e facendo smorfie.
Non c'era dubbio.
Gli Starkid erano mitici.