[seminarist!Levi x Eren]
Il pesante libro universitario giaceva aperto sul tavolo, nell’angolo più isolato del locale dove era solito fermarsi a studiare. L’essere fuori città assicurava tranquillità a quel posto, anche se quel tipo, il nuovo cameriere, era forse un po’ troppo rumoroso.
Levi sorseggiò la sua bevanda calda, mentre fuori la temperatura era forse a meno di dieci gradi. Il calore gli rilassò i muscoli e gli stemperò la gola, che dopo quella lunga camminata al freddo pizzicava in maniera fastidiosa.
Riprese in mano la matita e tornò a leggere quel noioso ultimo capitolo, tentando di non dare troppo peso a quegli occhi che si sentiva addosso.
Occhi grandi, verdi come non ne aveva mai visti, che di tanto in tanto si posavano neanche troppo distrattamente su di lui. Sono l’ultima persona che dovresti guardare in questo posto, ragazzino.

[Eren/Levi] [Canon!Verse]
"Io ti dovrò uccidere.”
Silenzio. Eren poteva quasi sentire il suo cuore battere all’impazzata.
“Se perderai il controllo, da gigante, io dovrò ucciderti. Ho fatto una promessa, te lo sei dimenticato?”
“No, certo che no.”
“E allora come puoi essere così egoista e chiedermi una cosa simile?”
Eren si sentì colto alla sprovvista, perché a quello non ci aveva mai pensato.
“Io non-“
“Mettiamo che io faccia come dici tu,” lo interruppe Levi, senza distogliere lo sguardo dal suo. “Poniamo il caso che io decida di godermi il poco tempo che mi resta su questa terra. Con te. Come potrei trovare la forza di adempiere a quella promessa?”

Suonai seguendo le sue di dita, mettevo le mie ovunque fossero state le sue un istante prima, per rincorrerle, per sentire se magari quei tasti ancora ne trattenessero il calore.
Risi, quando le mie mani, goffe, si scontrarono con le sue, risi. Non mi importava che il suono ogni tanto risultasse sgraziato, ridevo lo stesso.
Stavo suonando il piano.
Stavo suonando insieme a lui.

Levi/Eren | Ackerman brothers AU
Mikasa e Levi sono fratelli. Eren Jaeger è il migliore amico della prima e la vittima delle molestie sessuali del secondo.
"Una delle pochissime cose che aveva realizzato, però, era anche una delle cause maggiori del suo problema.
E in questo momento era seduto a cavalcioni su tale causa del problema. "

Levi x Eren
Reincarnation!AU: Levi è un pilota e istruttore di volo i cui sogni notturni sono monopolizzati da un giovane a lui sconosciuto, che incontra casualmente dietro il bancone di un bar.
“Provate a indovinare il suo di nome, che non è più facile del mio!” disse Armin istigando i tre piloti.
“Ah sì? Marco? Jean?” Mike e Hanji ricominciarono con la sfilza di nomi, e il giovane sorrideva negando ad ogni loro tentativo. Il suo sorriso era così luminoso che Levi credeva di rimanerne accecato, e la sua voce era la stessa che ogni notte ansimava nelle le sue orecchie.
“No, siete lontani!” disse il ragazzo, ridacchiando insieme al collega.
“Eren.” Sentenziò Levi.

Una piccola ErenxLevi senza pretese..
Dal testo:
“Rivederlo dopo tutti quegli anni fu strano.
Strano, e allo stesso tempo assolutamente ordinario. Come se il tempo non fosse mai trascorso. Almeno per lui.”
Tag: AU Comunità per minori – kid!Eren – teacher!Levi

Un nuovo anno è alle porte e Eren e Mikasa si preparano ad affrontare il primo giorno nella nuova scuola. Una ff scolastica col nostro Eren alle prese con la sua prima cotta..
Dal testo:
"Questo è troppo. Non riuscendo a trattenermi oltre, avanzai risolutamente verso di lui, pronto a chiedergli quale cazzo fosse il suo problema. Quando un solo piede di distanza ci separò, abbassai lo sguardo per fissarlo dritto nei suoi occhi. Dopodichè, mi bloccai. Le parole morirono tra le mie labbra mentre fissavo quelle pozze grigio ardesia. Sembrava come guardare dentro un temporale in piena regola."

“Ron, stai meglio ora? Mi hai fatto preoccupare…”.
“M…miser…miseraccia, Harry…Hermione lui ha…”.
“Lo so, Ron, lo so”.
“E Malfoy lo stava…”.
“Lo so Ron, lo so”.

Sei anni dopo il matrimonio di Elaine e Blaise, Draco e Hermione non si parlano ancora. Lei è una brillante Medimaga del San Mungo, lui un promettente Auror del Ministero, ma qualcosa sta per cambiare. Qualcuno sta commettendo una serie di efferati delitti nel cuore pulsante della Londra Magica ed Harry Potter è deciso a scoprire di chi si tratti, per farlo avrà bisogno di tutto l’aiuto possibile, compreso quello dell’Ordine della Fenice.
Il viaggio non sarà facile e porterà Draco e Hermione a forzare il limite invalicabile che si sono costruiti attorno negli anni, e a tentare di ricostruire da capo qualcosa che forse non esiste più.

La guerra non si è ancora conclusa: mentre Harry Potter cerca disperatamente gli ultimi Horcrux, Voldemort conquista Hogwarts, ora sua roccaforte. La popolazione magica vive nel terrore, nascondendosi in piccoli gruppi e cercando di sopravvivere nonostante le continue incursioni dei Mangiamorte.
In questo clima di terrore e violenza, l’Ordine della Fenice, o almeno ciò che ne rimane, come la creatura da cui prende il nome tenta di risorgere dalle sue ceneri, accogliendo sotto la sua ala protettiva chiunque ne abbia bisogno ma, soprattutto, chiunque sia disposto a combattere.
Hermione Granger milita tra le fila del Bene, prima combattente in ogni battaglia. La sua concentrazione, però, vacilla quando Draco Malfoy, pur avendola riconosciuta nonostante il suo travestimento, la lascia libera di scappare. Perchè? E cosa nasconde lo sguardo grigio di quel ragazzo?
La guerra è ormai alle porte: un'ultima possibilità, una sola speranza, per chi nella vita ha fatto solo scelte sbagliate. E, forse, per chi ha ancora la possibilità di commetterle.
Ispirato a "Espiazione", di Ian McEwan

Una mini long natalizia
Ispirata dal film Nine month, e rivisitata per l'occasione
Draco ed Hermione sono una coppia ben affiatata
Ma qualcosa arriva inaspettata a sconvolgere la loro routine
Dal prologo:
....
Il mio cuore perse un battito, non ero brava a mentire e, mordendomi il labbro mentre scomparivo veloce nel bagno, cercai di recuperare.
- Si, si .. Tutto bene, nessun problema, sono solo un po' stanca. -
Lo sentii rispondere
- Potevi dirmelo, avrei rimandato la cena. -
Dentro di me un tumulto, poi continuò con tono preoccupato
- In effetti ho notato che da qualche giorno hai delle occhiaie profonde e sei un po' pallida, magari sarebbe utile ti facessi vedere. -
Per poco non m strozzai con la mia stessa saliva.
" Si era accorto? E da quando era così attento, che sospettasse qualcosa? "
Mentre rieccomi sintonizzata sul canale della " Granger picture ", sentii delle voci provenire da basso, sicuramente gli ospiti erano arrivati.

[Nightmare]
Nancy si precipitò nella camera da letto aprendo con violenza la porta e un nuovo grido le graffio la gola.
Emily era in piedi nel suo lettino verniciato di bianco, i lunghi capelli rossi scompigliati dal sonno ad incorniciare il visetto terrorizzato. Le mostrava il braccio grassoccio dove tre segni rossi paralleli sembravano bocche derisorie che graffiavano Nancy con la loro presenza urlandole nella mente un nome sinistro e nero come l'entità che avvertiva premere nella sua mente, scatenando i vecchi ricordi.
La donna urlò di nuovo stringendo la bambina e il sangue le inzuppò il viso mentre premeva la guancia sui quattro graffi, simili a portali per i suoi ricordi, ognuno libero di volteggiare nella stanza portando la firma di una sola, singola parola.
"Krueger" bisbigliò e i quattro graffi luccicarono rendendo reale ciò che aveva solo pensato, tangibile come il sangue di sua figlia ciò che era rimasto seppellito nei suoi ricordi.
Una bassa risata graffiante riempì la stanza e Nancy sentì il cuore perdere un battito. Si voltò verso la porta, gli occhi grigi dilatati dal terrore, verso il ticchettio che risuonava contro lo stipite, simile ad artigli sulla vernice.

Questo è il prequel di 'Niente è più dolce della vendetta'.
Dalla storia:
Li percepii sedersi e, infatti, poco dopo attaccarono bottone: -Hey, bambola, da dove vieni?- chiese quello che sembrava il più grande dei tre.
Tutti gli occhi delle persone del locale erano puntate su di me e potevo sentirli perforarmi il collo con lo sguardo, ma non me ne curai più di tanto e, chiudendo lentamente il menù, alzai gli occhi per posarli sui tre tipi seduti di fronte a me: -Chiamami ancora 'bambola' e per venirti a prendere a calci dovrò farmi un viaggetto nell'aldilà. Tra l'altro, non sono cavoli tuoi le mie origini, bambolo- risposi con un sorrisetto sulle labbra.

[Nino/Ohno (Ohmiya)]
"Ohno non è un idiota: o almeno non lo è tanto quanto le persone spesso credono che sia."

-Ti prego, Granger, fallo per me, lei non è cattiva, è solo un po'... possessiva-
-Ok, ma se sgarra un'altra volta la crucio-
Piccola Draco/Hermione senza alcuna pretesa.
Mi piacerebbe lasciaste un commentino, giusto per potermi migliorare qualora ce ne fosse bisogno :)