Nata come oneshot ispirata al fanbook "Wreck" di Reapersun, ho deciso di trasformarla in una raccolta di racconti a rating rosso, dedicate quasi esclusivamente alla coppia Sherlock e John, smut e PWP principalmente. Non il luogo ideale se cercate di pensieri approfonditi e filosofeggiamenti sfrenati, insomma.
Aggiunta la storia n. 29, Il licantropo e il detective: dopo aver scoperto che John è un licantropo, la vita torna a scorrere come prima, ma quando ottobre si avvicina di nuovo, Sherlock e John hanno un aspro diverbio su come gestire la licantropia di quest'ultimo.

Non riusciamo più a vederlo, noi, il tempo che scorre inesorabile, troppo presi da questa mania di egoismo che ti assale.
Allora ti fermi.

Doveva essere un giovedì il giorno in cui si erano incontrati la prima volta. Doveva esserlo per forza, perché ricordava cosa aveva mangiato per colazione: uova strapazzate, solo l'albume con un pizzico di sale, due fette di pane bianco in cassetta senza crosta e un bicchiere di latte, e quella era la colazione del giovedì. Il giovedì era bianco. Era bianca la colazione, bianca la camicia che indossava, bianca la sua anima, come un foglio che attendesse parole per essere riempito... |Destiel|AU|

E' un bacio senza senso, uno scambio di effusioni destinato a perdersi nella polvere di un mondo ormai giunto ai suoi ultimi giorni.
Troppo amore ti ucciderà, ti ha già ucciso ma non t'importa, non puoi lasciarlo andare...
2014'verse.

"Gli pare di sentire la voce arrogante di Arthur risuonare tra quelle pareti, la sua figura seduta al tavolo, il cipiglio serio tra gli occhi blu.
Il suo modo di poggiare i palmi sul tavolo, mentre con lo sguardo lo sfida a contraddirlo. La sua risata, la sfumatura della sua voce mentre chiama il suo nome.
Quell'inflessione sulla prima sillaba iniziale che sapeva di casa. Di vita.
Sono ricordi sfumati, appartenenti ad un passato che mai più tornerà."
[Spoiler 5x13] Ambientata subito dopo gli avvenimenti di Avalon... che farà Merlin? Come affronterà il suo dolore?

-L'Apocalisse si è trasformata in un mito sfatato, ma la vittoria ha un peso inaspettato. Dean e Castiel, divisi e soli, non hanno trovato la pace. Eppure l'angelo non vuole arrendersi e decide di donare all'Uomo Giusto una via d'uscita dai suoi incubi. Ma il risultato sarà lontano da ogni peggior aspettativa: ciò che risveglia è un groviglio che si rimette in moto, trascinandoli entrambi in un pericoloso viaggio onirico.-
Dal Capitolo 1:
So che seguirai la maschera rossa in ogni tuo sogno, rendendolo il tuo calvario personale.
Ti conosco, Dean.
Se non puoi rimediare agli eventi, te li carichi sulle spalle.
Tu credi ancora che il tuo posto sia l'Inferno.
Ti proverò che sbagli.
Se vuoi affogare in incubi densi di occhi rossi, visi urlanti, corpi divorati dall'oblio, allora dovrai portare anche me.
[L'intera storia è dal punto di vista di Castiel]

Sherlock ritrova un suo vecchio conoscente dopo tanti anni e dovrà far riemeregere sentimenti sopiti, emozioni che a lungo ha dovuto nascondere e dimenticare.
Una sola storia, vista da più occhi.

-In realtà avrei bisogno del vostro aiuto, tesorini. O meglio, non io, ma Castiel.- spiegò.
Dean sbarrò gli occhi e sentì una punta di apprensione farsi spazio nel suo petto. –Castiel? Che è successo?-
Gabriel spostò il peso del corpo da una parte all’altra, a disagio.
-C’è stato un incidente durante un combattimento con i demoni e…

È la fine dell'Apocalisse: Sam si è lasciato cadere nella gabbia con Michael e Lucifer, Bobby è morto e Dio decide di riportare indietro Castiel, privandolo però dei suoi poteri. Non ha nessun altro Dean accanto, se non quello stesso angelo caduto.

Un Dean in pericolo e un certo angelo che compare in suo aiuto in risposta alle preghiere del cacciatore. C'è qualcosa di diverso in Castiel stavolta, Dean se ne accorge guardandolo e cominciando finalmente a credere che i miracoli, quelli veri, esistano e siano davanti ai suoi occhi.
Destiel

Dean lavora nel settore vendite e si è appena trasferito nel quartiere, e il suo vicino è definitivamente matto da legare.
Dal capitolo 30: Dean strinse le palpebre. “Non sono adorabile, i copriteiera sono adorabili.”

"All the lonely people, where do they all come from?"
All the lonely people, where do they all belong?" - Eleanor Rigby; The Beatles

Aveva promesso a Merlin che non si sarebbe più avvicinato; non esageratamente almeno. Ma come poteva farlo quando toccava a lui servirlo?
Aveva promesso di non toccarlo, sfiorarlo e fargli alcunché. Ma erano le sue mani a vestirlo, lavarlo e a curargli le piccole ferite.
Lo sfiorava in modo impercettibile, leggiadro.
Lo toccava con gesti delicati, attenti. Il calore delle esili dita si trasmetteva sulla sua pelle ed esse scivolavano sul suo corpo con gentilezza. Tocchi premurosi sulle ferite lievi, piccoli sorrisi di incoraggiamento e cortesia. Gli occhi luminosi e vitali.
Ma c’era troppa frustrazione e disagio tra loro. Era tutto così palpabile da poter essere tagliato con un coltello.
Merlin non mentiva ai suoi occhi, non negava quello che era successo e non poteva dimenticare come credeva avesse fatto lui. Semplicemente tentava di non pensarci.
I suoi sorrisi, le sue attenzioni e la sua fedeltà erano sincere, ma non poteva ignorare quando il valletto tremava leggermente nel momento in cui si avvicinava troppo o il contatto diventava troppo intimo.
Poteva vedere quelle immagini scorrere nei suoi occhi, vive e reali.
Poteva vedere le sue pozze chiare inumidirsi ed il tocco rallentare e vacillare.

[Dean/Castiel]
Dean e Castiel passano un weekend insieme. Ma tutto è destinato a finire.

Dalla storia:
“Mi dispiace tanto” sussurri al suo orecchio, chiudendo gli occhi perché non vuoi che la sua vista contamini i ricordi che, d’ora in poi, custodirai gelosamente e dei quali vivrai, morendo tu stesso un po’ alla volta.
Vivrai di ricordi.
(One shot dal punto di vista di Merlin, Merthur)