Potrei raccontarvi di me,adesso. Cercare di riassumere al meglio l'essenza del mio essere in queste poche righe.
Potrei,ma non ne verrebbe fuori null'altro che un racconto parziale,incompleto probabilmente errato.
Chi sono io me lo chiedo ogni giorno nella mia vita,ed ogni notte mi rispondo con parole sempre diverse,tutte vere.
Posso dirvi,però,chi è Mab.
Mab è la Regina delle Fate. E' la fata dei sogni. Nella mitologia, Mab era l'entità che garantiva il contatto tra i mondi. Fu venerata anche come Dea dei guerrieri nel ciclo di Ulster. Il suo aspetto di madre/guerriera era fortemente associato alla Tripla Dea Madre. La festa Pagana di Mabon fu ed è celebrata in suo onore, ogni anno all'Equinozio autunnale (21 settembre). Durante questa ricorrenza chi voleva diventare Re doveva invocare la potente Regina Mab ed essere invitati dal potente spirito a bere il suo idromele. Questo avrebbe assicurato al Re una moglie, dei figli e una iniziazione ai misteri delle donne.
Eppure non è buona. E' dispettosa e cattiva. E'
una strega.
Mab è tante cose,tutte diverse e tutte vere.
Proprio come me.
Benvolio: Chi è la regina Mab?
Mercutio:E' la
fata che fa sognare e non è più grande della figuretta del cammeo che sta
sull'indice del consultore municipale. Viene sul naso di chi dorme, tirata da
una muta di piccoli atomi; il suo cocchio ha i raggi delle ruote fatti con
lunghe gambe di ragno, il mantice con le ali di cavalletta, i filamenti con
umidi raggi di luna; la sua frusta è un ossicino di grillo, lo sverzino un filo
d'erba; il suo cocchiere è una zanzara con un mantello più piccolo della metà di
un di quei bruchi tondi che si annidano nelle dita delle ragazze oziose; il
cocchio, poi, è un guscio di nocciola lavorato dallo scoiattolo legnaiolo o dal
vecchio tarlo i quali da tempo immemorabile sono i carrozzieri delle fate. E
così, una notte dopo l'altra, la regina Mab galoppa attraverso i cervelli degli
amanti e li fa sognare d'amore, sulle ginochia dei cortigiani perchè sognino
riverenze, sulle dita degli avvocati perchè sognino di parcelle o sulle labbra
dele dame perchè sognino baci; e intanto Mab gliele guasta di bolle, stizzita
perchè troppi dolciumi han fatto loro il fiato cattivo. Alle volte galoppa sul
naso di un uomo di corte che così sogna di annusare la supplica, oppure viene
con una codina di porco a fare il solletico al naso di un curato perchè sogni di
risquotere un'altra decima; talvolta trotta sul collo d'un soldato, e questo
sogna di nemici sgozzati, di brecce, d'imboscate, di spade di Toledo, di botti
fonde cinque braccia, e poi gli fa rullare un tamburo negli orecchi, lo sveglia
di soprassalto e dopo avrgli fatto tirare due o tre bestemmie per paura lo
lascia riaddormentare. Questa è proprio quella Mab che di notte intreccia le
criniere dei cavalli e riduce i crini fatali in peli luridi e unti che quando si
strigano portano sciagura. Quella è la strega che quando le ragazze stanno
supine, salta loro sulla pancia perchè imparino a saper portare il loro peso.
Questa è quella...
Romeo: Basta, basta, Mercutio, basta. Parli di
niente.
Mercutio: e' vero, parlo di sogni. Sono creature della vana
fantasia, sottile quanto l'aria e più incostante della brezza che ora si diletta
con i geli del settentrione e ora stufa sorride al rugiadoso mezzogiorno
Da "Romeo e Giulietta" di W. Shakespeare - Atto I, scena IV
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