Una carezza, prese a lambire dolcemente il corpo di lei, che teneramente si lasciò viziare da quel magico tocco. Hermione Granger, sette anni prima, non avrebbe mai avuto idea di trovarsi in quel momento lì con quello che tutti sapevano fosse il suo più grande nemico.
Come tutto era cominciato? Nessuno dei due era ancora consapevole di come quella loro avventura era cominciata. Entrambi erano però consapevoli del sentimento che li legava in un modo che assolutamente nessuno si aspettava, nemmeno i due diretti interessati.
Draco Malfoy ed Hermione Granger, strettamente legati da un forte sentimento.
Strano, eppure..

[Questa storia fa riferimento a "il principe mezzosangue" ed a "i doni della morte" interpretati in modo molto differente dagli originali.]
“Guardami.” Hermione, che stava con la testa china e continuava a piangere, sollevò il viso specchiandosi negli occhi di Draco. “Sopravvivremo a tutto questo.” allungò la mano destra per stringere il braccio di Hermione, portandoselo vicino alle labbra e posando poi quest'ultime sulla cicatrice che Bellatrix le aveva inciso. Hermione a quel gesto parve calmarsi e smise di piangere. Draco le lasciò il braccio e lei ne approfittò per fare lo stesso; usò entrambe le mani per sollevare la manica della camicia di Draco, scoprendone il Marchio Nero e si chinò a baciarlo. Poi si allontanò e tornò a guardare il giovane serpeverde negli occhi color ghiaccio, che già avvertiva il cuore più leggero e colmo di una gioia mai provata. “Ci prenderemo cura l'uno dell'altra e saremo sempre pronti a sanare le nostre cicatrici, me lo prometti?”
“Te lo prometto, Hermione.”

Sette notti, sette sogni tutti con un solo protagonista, sette luoghi del castello. Ma saranno davvero sogni?

«Non ricominciare con l’idea di farmi sposare Hermione Granger. Io non la voglio, lei non mi vuole, punto!»
«Tu puoi anche non crederci, ma io SO che quella sarebbe la soluzione giusta a tutti i nostri problemi!»
«Padre – Draco ricomincia con pazienza a spiegare l’acqua calda a suo padre – per me non sarebbe un gran dramma sposarmi con lei o con qualunque altra strega. Io sono abituato all’idea del matrimonio come contratto politico-commerciale, ma lei la pensa in tutt’altro modo, ritiene di dover sposare uno di cui è innamorata. Sicuramente finirà con un quattrocchi, suo collega dell’università.»
«Ma che ti costa farle la corte e farla innamorare di te?»
«No! Non lo farò. Non è una sciacquetta qualsiasi. Se io le faccio la corte e lei mi sposa si aspetterà da me fedeltà e tutto il resto! Non intendo cacciarmi in un simile guaio! Che cosa non ti è chiaro? Posso sposare lei, o qualunque altra, solo a patto che la mia vita non ne risulti del tutto rovinata. Se questo non è possibile non se ne fa niente!»
«Vorrà dire che andremo in bancarotta per consentirti di sollazzarti tra le cosce di qualche sgualdrina!»

- Chiudi gli occhi -
La sua voce era vetro freddo sulla pelle e il suo respiro schegge di cristallo che le penetravano dentro, ferendole il cuore.
Sussultò impercettibilmente mentre sentiva la sua presenza spostarsi lentamente di fronte a lei.
Non aveva bisogno di alzare lo sguardo per capire chi avesse parlato. Quella voce era sempre presente, nei suoi incubi più terribili come nei suoi sogni più inconfessabili.

Fred Weasley era stato l’unico uomo della sua vita.
Non Ron, Fred.
Aveva pensato per anni di essere innamorata del suo rosso amico.
Invece, in pochissimo tempo, alla Tana e poi dappertutto, aveva scoperto l’amore di Fred.
Spiazzante.
Allegro, incontenibile, lussurioso, segreto.
Impaziente.
***
«Sai che, Theo? Ho deciso di farmi la Granger.»
«Davvero? Non ti importa più il suo sangue sporco?»
«Ho detto che voglio farmela, mica sposarla.»
«Penso che non dovresti.»
«E perché mai? È femmina, decente, in più c’è il piacere della sfida, dato che non sembra una tanto facile. Perché non dovrei?»
«Non so che dirti. Mi sembra una con cui non si scopa senza conseguenze.»
«Le conseguenze ci sarebbero se sbagliassi l’incantesimo contraccettivo. Vuol dire che ci starò attento.»

" Siamo ritti sull'orlo di un precipizio, guardiamo giù nell'abisso, ci sentiamo sofferenti e storditi. Il primo impulso è quello di sfuggire al pericolo, ma inspiegabilmente restiamo. Poichè la ragione cerca con ogni mezzo di tenerci lontano dal precipizio, proprio per questo noi inesorabilmente ci avviciniamo ad esso. Non c'è in natura una passione più diabolicamente impaziente di quella di colui che, tremando sul'orlo di un precipizio, medita di gettarvisi. " E.A.P.

Alla fine della guerra, Hermione torna a casa sicura del suo futuro, tornare a scuola con i suoi amici e conseguire i MAGO. Ma un pomeriggio, nella sua casetta londinese fa una scoperta che farà crollare ogni sua certezza.

un cortissima ff di come Draco reagisce nel vedere la cicatrice che sua zia ha lasciato sul collo di Hermione.

Durante le vacanze di Natale, al sesto anno, Hermione si ritrova da sola ad Hogwarts. Harry e Ron sono alla tana e i genitori a sciare. La notte della vigilia, complice la tristezza per la storia tra Ron e Lavanda, si ritrova coinvolta da chi non si sarebbe mai aspettata.