"Ora, la SHIELD ha un nome lungo, ma nessuna di quelle lettere sta lì per “segretezza”; ciò non toglie che lo scopo di un’agenzia segreta dovrebbe essere quello di mandare avanti i fenomeni da circo in costume per continuare ad agire indisturbata in segreto."

A Sakura e Ino...
(Dal testo...): Incrociò lo sguardo di Sasuke che continuava a fissarla, senza mai staccare gli occhi ossidiana dal suo corpo. Si sentì nuda davanti a lui, vulnerabile, ma stranamente non le interessava.
Fissò le sue mani grandi: avrebbe voluto sentirle sul suo corpo. Fissò la sua bocca: avrebbe voluto sentirla sulle sue labbra, mentre gli strappava gemiti di piacere. Scosse la testa in modo prepotente, Hinata aveva rischiato di rimanere investita e lei pensava all’Uchiha? Che razza di amica era?
“Noi siamo rimaste a piedi, ci dareste un passaggio?”
“E cosa ci dai in cambio?” chiese Sasuke.
“L’onore della mia presenza..” fece acida lei.
Sasuke sorrise malizioso, e diede una gomitata a Naruto.
Enjoy!

[Logan/Rogue]
La sera del suo diciassettesimo compleanno, parecchie ore dopo la fine della festa a sorpresa che gli altri mutanti della scuola le hanno organizzato, Logan si materializza in camera sua con un pacchetto malamente incartato tra le mani.

(NaruHina) Una piccola storia che ho scritto durante il pomeriggio, divertendomi. Fate sapere.
[...] Arrossì ulteriormente sentendo gli occhi delle persone che passavano, guardarla.
Ma perché la fissavano? Lei, lei che aveva sempre fatto tutto per non essere guardata, che si era resa invisibile persino agli occhi della persona che amava. Ma, razionalmente parlando, chiunque avrebbe guardato una ragazza , in mezzo allo stagno del parco comunale completamente immobile che veniva bagnata ulteriormente da un cagnolone bianco che si divertiva, felice. Se ci fosse stato Shikamaru, le avrebbe fatto gli applausi per il suo razionalissimo ragionamento, peccato che il soggetto pensato fosse troppo pigro per farlo. [...]
[...] Dovresti smetterla di inseguire uno come me…” continuò Naruto. “Io so fare solo questo, inseguirti, non smetterò ora né mai…” rispose prontamente la Hyuga. “Dovresti smetterla di perdere tempo…”. “Che cosa stai dicendo?” sussurrò Hinata. “La verità, una come te non deve perdere tempo con uno come me…”. Il rumore di uno schiaffo riuscì a sovrastare il rumore dell’acqua. [...]

Hinata vive col fratello, Neji, con cui ha un rapporto tenebroso e violento.
Passerà tantissimi momenti di terrore e di paura, di dolore, ma quando la vita ti volta le spalle e capisci che devi fare qualcosa per rialzarti e rimanere in piedi, accadono le cose più belle e inaspettate.
Una storia autobiografica, quindi con un leggero OOC.
Dedicata alla mia migliore amica The cinu.

[Fanfiction partecipante all'iniziativa del Collection of Starlight "Addobba l'albero con il COS!"]
Non voleva ammetterlo, ma un po' gli dispiaceva passare Natale in missione. Non tanto per lui - a parte sua madre, non aveva nessuno con cui festeggiare -, ma per la sua fidanzata, che sembrava piuttosto giù di morale.
[Ben Ten: Ultimate Alien; Kevin/Gwen]

Notte, dolce notte, placida oscurità. Amava il calare delle tenebre, l’acuirsi dei timori e della stanchezza. Tanti piccoli impauriti tremanti nel buio, sfiniti dal sonno avrebbero ceduto, scordando per un attimo le loro paure. Avrebbe accarezzato le loro manine penzoloni, avrebbe tirato loro i piedi, sarebbe sbucato fuori da armadi, porte, da sotto i letti, da ogni pertugio e li avrebbe fatti urlare di terrore.
Le loro strilla acute e genuine erano ambrosia pura.
Ogni giorno, ogni notte, Pitch pregustava quei momenti di puro piacere fisico.

“Sai...” ruppe il silenzio che si era creato “... mi domandavo se, dato che è sabato sera, eri con qualcuno, oppure te ne stavi da sola a casa...” sul suo viso comparve un sorrisetto percettibilmente malizioso, ma allo stesso tempo curioso.
Oh. E questa frase? Si sentì, inevitabilmente avvampare, poco, ma abbastanza da farle colorare un poco le guance. Scosse appena la testa. Doveva assolutamente chiudere quella porta, però senza essere scortese e maleducata “Perchè non raggiungi Sakura, ovunque tu l'abbia lasciata” gli rispose.
Naruto alzò appena un sopracciglio “Per caso, mi stai cacciando?” chiese corrugando la fronte.
[NaruHina][Modern!AU]
[Happy Birthday Fly12 ♥]

Un fastidioso rumore come di una scarica elettrica la distrae dalla sua lettura: rivolge lo sguardo nella direzione dalla quale proviene il suono molesto e rimane stupita nel realizzare di non essere più sola in quella piscina. A poca distanza da lei, infatti, è comparso come per magia un uomo sulla quarantina, capelli neri, occhi color ghiaccio ed un sorriso simile a quello del Ken col quale giocava da piccola insieme ad Amy.
Jack Harkness incontra per la prima volta l'Undicesimo Dottore ed il suo seguito.
[Partecipante alla seconda sfida della Staffetta in Piscina della LJ community "Piscina Di Prompt" per la squadra delle Calzelunghe]

– Io qua dentro sarò anche solo un numero, signor Holmes, – disse l'Alpha alzando i pugni chiusi davanti a lui – ma non ho le mani legate. –
Abbassò infine le braccia e rilasciò un lungo sospiro. Sherlock non trovò niente d'intelligente da dire e così, per una volta in vita sua, tacque.
– Adesso le è chiaro perché non condivido gli obbiettivi dei miei compagni? – gli fece il verso con amara ironia.
Sherlock voltò la testa, lo sguardo perso nella nebbia mattutina che s'intravedeva oltre le sbarre della finestra.
Non aveva mai voluto questo e quella chiacchierata non faceva che alimentare il suo rifiuto nei confronti di quell'istituzione sociale imposta da un governo distopico. Ma non era certo arrivato fin lì senza calcolare i rischi. E se doveva andare fino in fondo, l'avrebbe fatto solo con quell'uomo, quell'Alpha che gli mostrava con fierezza i suoi dolori e le sue paure e rifiutava la finta libertà impostagli.
Sherlock se ne rese conto chiaramente in quel momento: sapeva non poteva esserci nessun altro se non Alpha 221B dell'Istituto Baskerville.

Alpha/Omegaverse.
In un mondo fantascientifico dominato dagli alfa e fatto di leggi impietose e coercitive verso gli omega, Sherlock disprezza e occulta da sempre, e con ogni mezzo, la sua vera natura: nessuno può dominarlo, nessuno può reclamarlo.
Fino all'arrivo di un alfa diverso dagli altri, uno con gli occhi mansueti e un cuore luminoso che non può appartenere a nessun altro.

Madre Natura – o Dio, visto il contesto – vuole che più sia grande una creatura, più tempo sia necessario per la gestazione; come le elefantesse, che restano gravide per due anni. E se la creatura in questione è grande “approssimativamente quanto il Crysler Building”, quanto potrebbe volerci? Diciamo… quattro anni? Più o meno il tempo che passa da quando Dean viene “salvato dalla perdizione” al momento in cui recupera l’anima di Sam, sì.

John e Sherlock discutono di sesso.
[Traduzione a cura di Yoko Hogawa della serie Two Coffees One Black One With Sugar Please di Linpatootie - Parte III]

Pepper Potts stava affogando.
Affogava nella consapevolezza di essersi macchiata le mani di sangue, nelle menzogne, nella disperazione, nella solitudine. Aveva creduto di poter sopportare qualsiasi cosa, aveva creduto di poter diventare davvero qualcuno.
E adesso era qualcuno – il suo nome era sulla bocca di chiunque – ma affogava.
Attenzione! Disturbo della doppia personalità.
[ V classificata al contest Il seme della follia indetto da Akamint ]
[ Post Pepperony, TashaPepper ]

Sherlock vuole condurre uno studio di qualche tipo sul sonno. John pondera di soffocarlo con un cuscino.
[Traduzione a cura di Yoko Hogawa della serie Two Coffees One Black One With Sugar Please di Linpatootie - Parte I][Bromance]
[Account ricreato a nome dell'autrice originale come da regolamento. Le 8 recensioni già ricevute sono state comunque salvate, tranquilli ;D - Yoko H.]