Dal testo: "Una mano grande e calda gli accarezzò la schiena percorrendo la spina dorsale, fino a terminare l'avanzata sul suo sedere in un'intima carezza che lo costrinse ad aprire gli occhi.
- Ti odio. - borbottò quando andò ad incontrare due gemme d'ossidiana proprio a pochi centimetri dal suo viso.
La mano era ancora sul suo sedere e... Spock.
- Spock. -"
[Facente parte della serie "A friendship that will define you both"] [Star Trek 2009]

“Saremo energia in questo cosmo sconfinato, alla fine. E come energia noi ci incontreremo, scorrendo nel flusso dell'universo, per l'eternità.” [Spock/Kirk || Slash || Star Trek: generazioni]

Spock!Prime e il giovane Spock parlano ancora di Jim...
Dedicata a Naky 94

Che cosa gli rimaneva da fare, dunque? Nulla, solo aspettare. E magari pregare che la zuppa non fosse troppo calda.

"[...]Tuttavia non riuscivo a sopportare l’idea che in così tanti mesi fosse svanito nel nulla. Certo, Holmes ne aveva le capacità, ma non lo ritenevo leale nei miei confronti, e ciò provocava in me un’enorme frustrazione, che si ripercuoteva sul mio comportamento rendendomi scorbutico e poco propenso alle parole. E quando la rabbia svaniva prendevano il suo posto la preoccupazione e il terrore di averlo perso per sempre, magari a causa di un qualche nemico a me sconosciuto, miglia e miglia lontano da me."

"Già, probabilmente si rilasserà molto di più qui da solo, tra i suoi simili!" aveva commentato sarcasticamente Bones, ricevendo in risposta una delle sue tipiche alzate di sopracciglio.

Svegliarsi accanto alla persona amata è un privilegio che molti danno per scontato; per Kirk, invece, era un dono immenso ed inaspettato, ma Spock sapeva sorprenderlo come pochi.

One-shot ispirata a Exit Song - Sum 41 che racconta in prima persona i pensieri di Sherlock Holmes durante il matrimonio di Watson con Mary, in Sherlock Holmes - Game of shadows, di Guy Ritchie.
Holmes potrebbe risultare un po' OOC, ma diciamo che queste sensazioni che prova avvengono durante i suoi sprazzi d'"umanità", che lo rendono per qualche momento un comune mortale.
Dal testo:
« Tutt'oggi voglio illudermi che mi abbia stretto non perché malfermo sulle gambe, data l'ubriacatura non indifferente della sera precedente, piuttosto perché mi voleva con sé. Davanti alla sua futura moglie, a parenti, amici e conoscenti, Watson sceglieva me.
Sotto la comune decenza, sotto il volere della sincerità della funzione, sotto lo sguardo brillante di Mary, egoisticamente voleva sentirmi vicino.
E io ci sarei stato. »

Uno scritto privato di Sherlock Holmes in cui descrive Watson. Gli occhi di Watson, precisamente.
One-shot scritta col favore di Halloween e la notte, nata in due ore e pubblicata in dieci minuti.
Dal testo: « Ma torniamo al punto: venne portato da me questo giovane uomo: il viso tanto cotto dal sole da sembrare cuoio, un'evidente zoppia che interessava la gamba sinistra, la spalla corrispondente anch'essa evidentemente ferita e magro, magrissimo, probabilmente reduce di una qualche malattia – che dopo ho scoperto essere stata gastroenterite.
Insomma, non proprio l'ideale di bellezza di uomo, conciato com'era.
Eppure gli occhi, quelle bastarde schegge di ghiaccio, mi colpirono fin da subito con la forza di un pugno nello stomaco. »

Fanfiction ambientata nel secondo film di Sherlock Holmes - Game of Shadows, di Guy Ritchie.
Pov del fedele ed affascinante Dottor Watson.
Quali sono state le vere emozioni del dottore quando il brillante Sherlock Holmes ha rischiato di morire sul treno che poi avrebbe portato la compagnia in Svizzera? Cosa pensava John, quando Sherlock pareva non risvegliarsi più?
E dopo? Se durante una loro conversazione si trovassero a parlare e John confessasse? Confessasse cosa, poi?
Dal prologo:
« Ma ciò che John Watson ancora non sa, è che la mente di Holmes, indubbiamente affascinante e seducente, non perdona. E tutti, prima o dopo, ne cadono vittime, come un qualunque insetto cade vittima della tela di un ragno. E se ne cade vittima, poi non ne esce. Anzi, ne rimane catturato per l'eternità. »
Dal primo capitolo: « Watson si sentiva già uno di quei sopravvissuti: Gli occhi vacui, traboccanti di ciò che la vita aveva mostrato loro fino a quel momento e la consapevolezza che da quel momento in avanti, come loro, avrebbe dovuto vivere con mezzo corpo. »

Nell’intimità del loro alloggio, Jim si lascia andare a malinconici pensieri.
[Post Star Trek - Into Darkness]

Quella era l'ultima volta che si permetteva di pensare a Jim, al suo Jim, al suo T'hy'la... Il Kolinahr avrebbe spazzato via tutto quanto e lo avrebbe finalmente epurato dalle emozioni.
[Star Trek: The motion Picture - ispirato al romanzo canon di Gene Roddenberry -]
[Pre-slash]

[Chris Pine/Zachary Quinto]
[Chris Pine/Zachary Quinto][Chris Pine/Zachary Quinto][Chris Pine/Zachary Quinto][Chris Pine/Zachary Quinto][Cast Star Trek IX/Heroes]
Gabriel!Sylar!Zachary Quinto/Chris Pine
Chris conosce a memoria l'essenza racchiusa nelle belle ed attraenti forme di un uomo dagli incredibili occhi cioccolato fondente ed i capelli perennemente in disordine. Ne conosce ogni spigolo, ha accettato il grigio ed il nero, ed ha modellato il bianco.

Risorgo prima dell'inizio della nuova stagione con cinque drabble di cento parole l'una, dedicate una ad ogni personaggio. Ognuno di loro è perfetto nel suo genere e con poche parole tento appunto di tirar fuori la loro perfezione.
Spero di aggiornare frequentemente (ovvero: spero di pubblicarne una al giorno!)

“Un uomo un giorno mi disse: essere liberi significa avere un posto in cui tornare, sia esso una casa, una famiglia, un amore. La mia casa è l’Enterprise, la mia famiglia è il mio equipaggio e l’amore… sei tu”
[Post Star Trek - Intodarkness]