Il mio nome è Itachi Uchiha. Se ve lo state chiedendo, non ho mai ucciso i miei genitori e non ho mai lasciato il mio paese. Non sono neanche un ninja, sono un normale studente universitario di Tokyo. Beh ‘normale’ per modo di dire, sono il sex simbol della mia scuola, ho miriadi di ragazze sempre ai miei piedi e non sono proprio un santarellino, non so se mi spiego… La mia vita procedeva senza problemi, con una ragazza diversa ogni settimana, almeno fino al giorno in cui il mio “adorato” fratellino ha portato in casa un suo compagno, Naruto.
[ItaNaru]

Mentre il nostro eroe sta completando il suo programma di riabilitazione, delle strane forze si manifestano nel mondo della magia. E allo stesso tempo una nuova apprendista strega cambierà radicalmente la vita dei nostri protagonisti

[UrbanFantasy]
》 Titolo precedente: "Uccidi o vieni ucciso"
[PRIMO ARCO]
Il ritorno di uno spietato killer allarma di nuovo la città e non solo.
Lucy adora uccidere più di qualunque altra cosa al mondo e sicuramente non smetterà dato che ha passato tutta la sua esistenza a farlo.
Ma le cose cambieranno e sarà proprio a causa di una delle creature che più odia che in lei si innescherà quel processo di cambiamento che la porterà a scoprire un mondo che non ricordava di aver mai conosciuto, ma che purtroppo una volta tempo addietro aveva vissuto.
Natsu ha sempre vissuto in maniera tedia la sua vita, monotonia che neppure il suo migliore amico è quasi più in grado di spezzare, specialmente da quando anni prima ha perso suo padre.
Ma presto la sua vita prenderà un risvolto inatteso, tanto da stravolgere la sua quotidianità e tutte le sue certezze, per sempre.
Tutto merito di un fatale e sconvolgente incontro, voluto niente meno che da quel destino, testardo e maledetto.
》 AVVISO: contenuti violenti e tematiche delicate. Presenza di linguaggi scurrili. Sconsigliata la lettura dei più sensibili e influenzabili.
》 Revisionata ripresa: 01.05.2017
》 Aggiornamenti: storia troncata.

Shinichi è finalmente tornato adulto, ed ha dovuto affrontare con Ran l'argomento "Conan". Lei, delusa, deciderà di allontanarsi da lui per un po', mentre i sentimenti di Shinichi sbiadiscono piano piano.
Una sera, in uno dei soliti furti di Kaito Kid, quest'ultimo apparirà diverso, più provocante, e addirittura sensuale ai suoi occhi. Cosa succederà quella sera? E dopo di essa, come andrà a finire? Shinichi ama ancora Ran?

Non era la prima volta che lo ritraevano in un articolo sui suoi furti, la cosa che gli pareva strana erano le urla della ragazza che, era risaputo, odiava con tutta se stessa Kid, in quanto figlia del comandante del commissariato di polizia di Shibuyacho.
- non mi pare nulla di che –
Disse girandosi verso di lei
- leggi, cretino! –
Continuò lei irritata dal suo comportamento indicando il titolo a caratteri cubitali
KAITO KID, NUOVO PALADINO DELLA GIUSTIZIA?

[Pre LawLu, Au!Percy Jackson e gli dei dell'Olimpo 302 parole]
Se c’era una cosa che aveva imparato in sei anni di permanenza al Campo Mezzosangue, era questa: mai, mai fidarsi di un figlio di Afrodite. Ti farà finire in situazioni imbarazzanti, sessuali e non.
Per somma sfortuna di Law, uno dei pochi pseudo amici che aveva (anche se preferiva definirlo più compagno di imprese) era Kid, poco cervello, pochi muscoli ma tanta stupidità. Una cosa in comune con le sue sorelle.
E con le sorelle aveva un’altra cosa in comune: la passione per il romanticismo da far venire le carie agli Harmony.

Trafalgar Law è il re del sarcasmo, Rufy non lo capisce, ma gli piace lo stesso. Ace e Sabo sono due mamme chiocce e noi li amiamo per questo.
Dal testo:
Mentre si soffiava del fiato caldo tra le mani coperte dai guanti, Trafalgar Law si ritrovò a pensare che era davvero stupido il modo in cui si sentiva. Aveva venticinque dannatissimi anni, ed era fuori da una dannatissima palestra di kick-boxing, di sera e nel bel mezzo della settimana, con le temperature rigide di gennaio, quando avrebbe potuto essere a casa a studiare, e solo perché un ragazzino l’aveva raggirato in modo da fargli promettere che sarebbe andato a vedere il suo incontro.
{Lawlu}

Allen non volle proferire parole superflue: semplicemente strinse la mano che Tyki gli aveva teso. Intrecciando le dita con le sue, Tyki lo aveva coinvolto in una danza lenta, soave, senza musica che ne dettasse il ritmo. Gli unici suoni ad udirsi erano i loro respiri e l’errante, lentissimo procedere dei loro passi sul pavimento, assuefatti l’uno all’altro in un abbraccio appena accennato, simbolico.
[E, dopo due anni, Poker Pair.]

*FanFiciton partecipante alla Yuri&Yaoi's Week indetta dal Fairy Piece*
***
Si guarda attorno, i Mugiwara ci sono tutti, e bene o male tutti si stanno alzando indenni. Tutti tranne… il suo cuore perde un colpo quando si accorge che lui non è con loro.
A mano a mano che non riesce a trovarlo la pressione sale, la testa inizia a girare fino a che non prova a chiamarlo, la stoica calma mandata al diavolo. Non intende perdere un’altra persona cara.

Accanto al finestrino vi era l’ultimo ragazzo, e sembrava annoiato come lui. Ironia della sorte, era l’unica persona che Luffy ritenesse interessante fra tutte quelle presenti. Saranno forse stati i suoi capelli neri, o il pizzetto dell’ennesimo colore; forse era la linea della sua mascella, forse i due orecchini dorati che pendevano dallo stesso orecchio; o forse ancora poteva essere il suo portamento, quell’aria annoiata che sembrava stargli bene addosso quasi fosse diventata parte di lui. Continuò a fissarlo fino a quando, senza preavviso, quello alzò lo sguardo verso di lui.

- Ehy! Razza di incosciente! - Rendendosi conto che Kaito non era intenzionato a pilotare il deltaplano e salvare entrambi da una possibile e disastrosa collisione con il terreno, Shinichi decise di prendere le redini della situazione, sperando che la sua immancabile aura da nano porta-sfiga non influisse anche in quella situazione. Sarebbe stato complicato per la Polizia ricostruire gli avvenimenti che avevano portato ad un doppio suicidio addormentato cui una delle vittime era solita svelare i casi. Ma chissà, magari la sua caratteristica sfortuna non valeva se era nel corpo diciassettenne. Chissà.
***
Un tripudio di emozioni per entrambi, non forzato e soprattutto umano, forse erano questi momenti in cui si sentivano davvero tali, come se il loro compito non fosse soltanto risolvere enigmi, soffrire la morte dei propri cari o sgominare malvagie organizzazioni, non a soli diciassette anni.

[LawLu 107 parole ]
Quella storia non aveva assolutamente senso. Ma Trafalgar si ritrovò a cedere di fronte a quella sorriso e, con lo sguardo rivolto al cielo, si ritrovò a desiderare qualcosa di cui non era degno.

{ Double Drabble | one-sided NaruGaa }
«Gaara-sama» lo chiamò la bambina «perché hai tatuata la parola “amore” sulla fronte?»

Tenma credeva che avere una relazione fosse qualcosa di bello, di necessario per maturare e crescere, non pensava minimamente a tutte le altre sfaccettature. Aveva imparato a sue spese che essere fidanzati significa tenere il telefono sempre acceso, anche di notte, sul comodino. Essere fidanzati significa lavarsi i denti anche quattro o cinque volte al giorno e girare con i pacchetti di gomme alla menta nello zaino per essere sempre pronti ad un bacio. Essere fidanzati significa trovare del tempo libero anche quando non c'è un attimo di tregua dagli impegni ed avere l'ansia nella scelta dei vestiti. Essere fidanzati con Kyousuke, in particolar modo...

Tenma Matsukaze era un ragazzino assai particolare. Poteva essere definito anche "strano" o addirittura "fuori di testa" a causa della sua indole allegra che gli impediva categoricamente di considerare i lati brutti di una qualsiasi faccenda. Perchè è molto piú facile arrendersi allo sconforto anziché cercare una via d'uscita. Per questo motivo i suoi amici e le persone che lo conoscono bene lo definiscono "coraggioso" o addirittura "intrepido". Ma come ogni persona, anche la piú solare e semplice conserva in cuor suo un segreto oscuro. E quello di Tenma Matsukaze è davvero uno fra i piú terribili.