Die my darling, Hida/Tema.
Sweet freedom, Tema/Hina.
Little crazy blonde, Shika/Tema.

-E anche se tu trovassi questa persona solo per te... poi saresti capace di non farla più scappare?
-Certo.- che strana domanda. La persona solo per lei era fatta per rimanere al suo fianco.
Non se ne sarebbe mai andata.

-Questi frammenti, perchè cadono? Cosa si è rotto lassù nel cielo?
Itachi guardò fisso suo fratello, quasi lo vedesse per la prima volta.
-Non sono frammenti, otouto... è il cielo che piange.- rispose, un peso gravoso sul cuore.
Sasuke lo guardò prima spaesato, poi sorridente.
-Ma no, nii-san, è impossibile. I fiocchi di neve sono bellissimi e rendono tutti felici, non possono essere lacrime.

A Shikamaru la sporcizia fa già abbastanza ribrezzo, in quel buco maledetto, senza anche dover provare quel rimasuglio di pudicizia adatto ai borghesi, alle persone libere.
(...)
Kiba Inuzuka non resisterà a questo inverno implacabile, che non ha più nulla di bianco.

Al contrario, i capelli di Naruto erano completamente lisci e grondanti acqua.
Incurante del dramma del suo allievo, Kakashi aveva allegramente dichiarato che sarebbe uscito in ricognizione, e aveva abbandonato i due ragazzi sotto un albero frondoso e soprattutto asciutto.
L'acqua nel cervello aveva impedito a Shikamaru di fermare il sensei, e nemmeno di ricordarsi i disastrosi ritardi per cui l'uomo era noto.
Se ne ricordò qualche ora dopo, dopo aver dato il suo giacchetto a Naruto per fargli asciugare i capelli, sotto un albero che non era più così asciutto.

-Congratulazioni, zio.- dico, ridendo e sorridendo insieme, mentre la sposa versa calde lacrime da quegli occhi scuri che non vedono, ma che in questo momento guardano solo lui.
Sorrido. Sorrido.

Sorrideva, Kankuro, continuava a sorridere, con l'espressione statica delle sue marionette, per coprire il dolore che lo lacerava dentro.
Dedicata a BENJI.

Neji/Hinata: Once upon a time, there was a bird who loved a shadow.
Kabuto/Shizune: Vita e Veleno.
Kiba/Hanabi: Imbarazzo tutto Hyuuga.
Sasuke/Karin: Galline Rosa.
Kimimaro/Juugo: Fuoco freddo.
Sasuke/Hinata: Stalker?
Orochimaru/Sasuke: Una promessa è un debito.
Kabuto/Sasuke: Lascia che giochino.
Sasuke/Naruto: Fine.

E da un'altra parte, c'era lei. Io ero lei, Lei era Io. Vicina che la potevo sentire respirare la mia vita, abbastanza lontana da non essere vista, né sfiorata dalle mie dita pallide.

Troppo ferito dalla vita per poterla ferire a sua volta, ma ora lo sapeva. Il sangue era l'unica cosa che gli potesse dare pace. Per il compleanno di Fettuccia!^^

-Ecco, hai sorriso. Prima che piangevi, pensavi al Pakistan? Non devi piangere. È la nostra terra, torneremo a prenderla.- me lo dice con un sorriso così fiducioso che non posso non sorriderle a mia volta. Non ho mai notato come siano bianchi i nostri sorrisi.

E le vide. O meglio, non le vide, ma chi meglio delle bolle di sapone sa far notare la propria trasparenza?(...) Morirono, ad una ad una, perchè è così la vita delle farfalle, non possono essere libere abbastanza per goderne.

-Onii-san.-chiamò Sasuke.-Se soffio le bolle contro il cielo, faranno solletico alle nuvole?

-Lei starà con me per sempre,sensei?-
Che domanda stupida,Anko,quando sai già la risposta...
-Vivrò per sempre. Ti ricorderò per sempre.
-Si ricordano le cose passate.
Tu passerai.
{Momenti tra Anko e Orochimaru. Che non torneranno più, nè vorranno essere ricordati.}