-Vedrai che ti piacerà, è pieno di belle ragazze.-
-E di bei ragazzi.-
Sbuffai roteando gli occhi al cielo. Possibile che ai miei non andasse giù il fatto che fossi bisessuale? Loro dicevano che avevo una rotella nella mia testa che non andava come doveva andare, affermavano convinti che loro erano una coppia modello da cui prendere spunto, senza nessun ingranaggio mal funzionante. Peccato che la loro lingua funzionasse fin troppo bene.
Anche ora che eravamo in macchina non facevano altro che dirne di tutti i colori. Ragazzi qui, ragazzi là, ragazzi che ce l'avevano lungo quanto la canna di un fucile. Sentii l'ennesima risatina occupare l'aria e decisi di non farci caso, presi le mie cuffie e mi sparai una canzone dei Green Day a tutto volume. Al Diavolo i miei e le loro fottutissime battute.

Finale alternativo della quinta stagione: Sono trascorse poche ore da quando Sam Winchester ha sacrificato la sua vita intrappolando Lucifero e Michele nella gabbia. Dean rimasto solo sul campo di battaglia della sventata Apocalisse ,invoca l'aiuto di Castiel...
-Promettimi che non mi farai dimenticare il tempo trascorso con te … -
- Lo prometto- Era un patto solenne, più che una debole promessa e come ogni patto di tale gravità,doveva essere sancito con l’incontro delle loro anime. Con un bacio…
Delirio Destiel nato dall'ascolto ripetuto di "Angel"dei Judas Priest

Frank è un uomo, cresciuto in fretta, è un uomo che deve guadagnare per vive, un uomo che da il proprio corpo e guadagna, il suo scopo sono i soldi nulla di più.
Nell'attesa del suo prossimo cliente ripensa a ciò che l'ha portato a vendersi, un flashback e poi tutto ritorna alla realtà.

Malato. Quel ragazzo era malato.

Ricordava perfettamente, ancora ora, il momento preciso in cui gli si spezzò, in senso non troppo poco letterale, il cuore.
~
La maggior parte dei suoi problemi erano scomparsi, come il fumo dello spinello che si dissolveva nell’aria. Frank ora non stava bene, quello no. Era soltanto più sereno.
E aveva voglia di coccole. Aveva voglia di Gerard.
~
Frank e Gerard stanno insieme. Più o meno. C’è qualcosa che non va tra loro? E cosa sarà?
Se volete struggervi l’anima e trovarvi una scena lemon questo è il posto giusto (?) LOL.
[FRERARD – RAITING ROSSO! ]

« Quindi tu non suoni la chitarra.» deduco ripensando a quella povera e innocente chitarra nelle sue mani pallide.
« No, canto» sorride un pò imbarazzato.
« Mi piacerebbe sentirti.» ammetto ma me ne pento quando punta i suoi verdi occhi nei miei, merda.
3mila wat mi percorrono la schiena, i suoi occhi sono fottutamente stupendi, magnetici. non posso distogliere lo sguardo da lui.
Continuiamo a scrutarci e a volte a sorriderci, poche parole. La cosa dovrebbe essere imbarazzante ma non c'è un filo di imbarazzo nell'aria.

Ecco una differenza sostanziale tra lui e Gee. Gee era un uomo, maturo, adulto, che ragionava come tale. Frank invece era al primo anno, era ancora un ragazzino infantile che non sapeva da che parte girava il mondo, che aveva ancora paura del giudizio degli altri. Che aveva ancora paura di essere guardato come se non fosse all’altezza di niente.
E forse era vero.
Io ti...

Frank è un ragazzo scapestrato e caotico che, spinto dal desiderio di racimolare qualche guadagno, decide di accettare il lavoro di modello per il disegno dal vero all'Accademia di belle arti.
Gerard è uno studente riflessivo e sognatore dall'incredibile vena artistica ma con un blocco psicologico che gli impedisce di esprimersi come vorrebbe.

"-Non ci pensare neanche Way… -
Si bloccò sentendo quella voce saputa e calma. E niente ti fa più incazzare di qualcuno che ti parla con voce saputa e calma quando sei già nervoso di tuo.
-Fanculo Frank – sputò acido.
-Mhm? – Frank alzò gli occhi alla rivista – Ma grazie amore. Nervosi? –
Non rispose. Una mano scattò in mezzo ai capelli, grattando il cuoio.
-Ti va di parlarne? –"
Un momento di rabbia, ma quanto potrà resistere Gee, davanti a Frank?

Gerard non poteva lasciarsi andare. Perché altrimenti erano morti entrambi. Gli avrebbe voluto dire che doveva credere in lui perché quella era l’unica cosa che contasse, che lui credeva in Gerard ed era l’unica cosa che riuscisse a mantenerlo sano di mente.
Avrebbe voluto dirgli che loro erano più forti di tutto questo, di ogni cosa che gli si parasse sulla loro dannata strada, ma le parole sembravano valere davvero poco quando tutto sembra crollarti intorno.
[KillJoys!AU; Gerard Way/Frank Iero. Scritta per il p0rn fest #4 di fanfic_italia]

Frank sentì il cuore accelerare i battiti e l’agitazione salire quando quelle parole giunsero alle sue orecchie.
Ma..ma cazzo,sembravano perfette per quel momento, tanto che sentì qualcosa muoversi dentro di sé, facendolo sentire quasi in dovere di fare qualcosa.
E lui sapeva benissimo cosa.
Frerard!

[Sequel di "The (After) Life Of the Party"]
"Sei sicuro di stare bene, Frankie? Sei pallido."
"Tranquillo è tutto okay, stamattina ho solo un pò di nausea, ma sarà per qualcosa che ho mangiato."
L'altro rise di gusto, facendo voltare il più basso. "Ultimamente mangi per quattro, sembri incinto. Certo che poi ti viene la nausea, non so neanche come fai."
"Ah ah, simpatico." Rispose Frank, sarcastico.
[Mpreg - AU molto AU - Fluff da morire]

Mi giro e fisso il cane. Ha la lingua di fuori e lo sguardo un po' ebete. Non mi stupisco Frankie ci sia andato subito tanto d'accordo.

“Spogliati”
Frank sbattè le palpebre, credendo di aver capito male “Ma io..c-cosa?”
Gerard ridacchiò nel suo orecchio mandando brividi sulla schiena di Frank “Hai capito benissimo” Mormorò facendo scorrere una mano sul suo ventre vestito “Spogliati”
*Frerard Sconcia*