SOSPESA
Se c’è una cosa che amo di Londra, è la pioggia.
Quelle piccole gocce d’acqua che cadono imperterrite sull’asfalto, sembrerà strano, ma mi rilassano. Il loro rumore è musica per le mie orecchie. Ed amo l’odore che si cela dietro alla tempesta, della quale nessuno riesce a percepire la bellezza.
E’ fantastico starsene al riparo, magari con una cioccolata calda, e vedere la gente che corre da una parte all’altra cercando di coprirsi sotto i cornicioni dei negozi o dei palazzi.

"Mi fai le coccole?" Gli chiesi
"è? La santarellina della mia ragazza vuole che gli faccio le coccole?"
"Perchè, non vuoi?"
"Certo che voglio!"
Mi prese dai fianchi ,mi mise sopra di lui e iniziò a baciarmi. Iniziò a sbottonarmi la camicia da notte e..

Jessica Wood è una ragazza di 16 anni, quasi 17, che per il divorzio dei genitori e costretta a trasferirsi a Londra, dai nonni.
E' una ragazza bella , magra, ne alta ne bassa , media :D
Ha i capelli castano chiaro quasi nel biondo ed ha due occhi stupendi color miele .
Un giorno incontrerà Harry Styles nella sua scuola e non solo, prima si odieranno , però poi con il passare del tempo cambierà tutto .

Mi sedetti sulla sabbia affianco ad Harry, guardando con lui il tramonto "Parlami di lei."
"Di Rose?" rise, sorpreso. Si fece subito serio, continuando a guardare un punto fisso davanti a lui "Lei era perfetta: tutto quello che un ragazzo può desiderare in una ragazza."
Fece una pausa, mentre io mi pentivo di aver voluto sapere...
Ma ormai era troppo tardi.
Potevo solo rischiare "E se adesso fossi lei." presi un respiro profondo "E ti chiedessi: parlami di Belle."
Lui sorrise, voltandosi. Mi accarezzò il viso, posando la fronte sulla mia "Belle? Lei è la ragazza che ho scelto. Quella che amo. Quella con cui voglio stare per il resto della vita."
Mi prese il viso tra le mani, baciandomi dolce.

Tutto inizierà da un sogno, non molto chiaro.
Lei conoscerà un ragazzo, all'inizio non sarà tutto rose e fiori fra di loro, ma chi lo sa, forse un giorno insieme potrà cambiare tutte le cose...

Cinque ragazze. Cambridge. Tutto normale, no?
Sì, forse è anche un po' troppo noioso, però...
Non sarebbe tutto un po' più divertente se, come compagni di stanza, due di loro, si ritrovassero i One Direction?
Uhuh... e visto che mi piace incasinare la vita ai miei personaggi, perché non aggiungere un pizzico d'amore qua e là?
Voilà, una FF piena di colpi di scena, sbaciucchiamenti e... Buona lettura!

E quando Louis si sentiva chiamare,sapeva che Harry aveva bisogno di aiuto.
Allora andava a soccorrere l’amico,per lo più inventandosi l’ennesima bugia.
“Si lui è gay,e noi stiamo insieme.” Ormai il copione lo conosceva a memoria.
Ogni volta che Harry chiamava il suo migliore amico Louis,ogni volta che urlava il suo nome,era perché voleva uscire dalla situazione che si stava creando quando qualcuna tentava di filtrare con Harry e lui non era interessato.
Allora mettevano su questa messa in scena,fingendosi gay.
Un po’ era così,pensava Louis,forse lui era un po’ gay.
Forse non era solo il copione,forse davvero voleva stare insieme ad Harry.
Però,ogni volta che sfiorava le sue labbra,dopo aver recitato quella fatidica frase,oltre alle farfalle,che dico,gli pterodattili nello stomaco,Louis si sentiva usato,ingannato.
Consapevole che sarebbe stato sempre e solo un copione da recitare.

Cinque ragazze,fan,con poche speranze di incontrarli.
Cinque ragazzi,famosi,che non sanno della loro esistenza.
Cosa accadrà? L'amore li farà incontrare,scontrare,innamorare. 
Andranno in contro a dei problemi,ma si sa,l'amore non è bello se non è litigarello.
Su twitter sono @xsrslymate,recensite recensite recensite. 

In quel momento lui non era il mio idolo. non era il ragazzo che più desideravo da anni.. Non era il cantante che appena apriva bocca mi faceva volare. No in quel momento era semplicemente Harry.

Riassaporai ogni angolo del suo corpo senza tralasciare neanche una parte. Dovevo farlo. Perché sapevo che se ne sarebbe andata. Mentre ci sfioravamo e baciavamo lei pronunciò quelle parole. Due parole e cinque lettere. “Ti amo”. Non aveva il diritto di farlo, non poteva farmi soffrire più di quanto lo facesse già. Era una tortura. Ma la verità è che ero innamorato di lei. E più si allontanava da me più sentivo quella forza di attrazione verso di lei. Come una calamita. Quando finimmo di fare l’amore il suo viso era colmo di lacrime. E lì capii che non c’era più nulla da fare. Mi addormentai sul suo petto. Avrei voluto restarci per l’eternità. Adoravo quando lo facevo e solitamente lei mi accarezzava dolcemente i capelli e mi baciava la fronte ad ogni minima occasione. Ma non fu così quella volta. E Dio solo sa il perché. Il giorno dopo mi svegliai e lei non c’era più. La mia intera vita ora non aveva più senso.