IbuTaku/RanTaku
La prima volta che ho visto Shindou sorridere, sorridere veramente, è stata quando un ragazzo dai capelli rosa ci è venuto a trovare ad uno dei nostri allenamenti...

TakuRan
(...) Shindou si sistemò meglio sull'asciugamano guardando distrattamente i suoi compagni giocare sul bagnasciuga e urlò l'ennesimo "preferisco stare qui!" a Tenma che puntualmente gli urlava di andare da loro. L'ennesimo respiro prolungato, l'ennessimo sbuffo. Guardò distrattamente il cellulare per vedere l'ora e tornò a guardare i suoi amici, Kirino continuava a cercare di affogare Kariya che gli aveva fatto l'ennesimo scherzo e Shindou si ritrovò a ridacchiare. (...)

HiroMido / RanMasa (e famigliola felice che ormai è sempre nei miei pensieri XD)
< Emh....Hiroto? > lo chiamo piano e lui si volta verso di me sorridendomi stancamente
< Masaki buon giorno > borbotta
< Tutto bene? > chiedo e lui annuisce
< E' solo che Ryuuji non ha ancora fatto il caffè > borbotta ed io alzo un sopracciglio, Midorikawa di solito si alza prima di tutti proprio per far trovare il caffè già pronto al suo compagno...

TakuRan
< Ancora non ho capito come hai fatto a non perdere la testa contro quel deficente che continuava ad insultarti! Fossi stato io al tuo posto lo avrei picchiato! > commenta il mio ex migliore amico ed attuale fidanzato entrando in camera mia.
< Bè, io ho un autocontrollo eccezionale! > gli dico entrando a mia volta...

TakuRan
Il suono del citofono è quasi coperto dalle urla di sette bambini e di cinque ragazzi che sono intenti a giocare nel salotto dei coniugi Kirino, i genitori di Ranmaru. Si sono riuniti com'è loro consuetudine per festeggiare il compleanno del più piccolo della famiglia, uno dei tanti cuginetti del rosa.
< Vado io > dice uno degli zii e si avvia verso la porta, nel frattempo con la coda dell'occhio vede il suo nipote preferito nascondersi la palla sotto la maglietta a mo di pancia per non farla prendere ai suoi cuginetti più piccoli e ridacchia mentre un'idea gli si insinua nella mente, spera solo che al citofono sia chi crede lui.

[ Questa fan fiction partecipa al contest "let's go have some craic" di Ceffelatte e Bloody Alice ]
KyoRan
"Perchè mi sono lasciato convincere?" è la decima volta che questo pensiero va a formarsi nella mia testa mentre seguo il mio compagno per il centro commerciale affollato. Guardo distrattamente l'ennesima vetrina piena di palline colorate, di babbi natali e di nastrini sbrilluccicanti e sbuffo piano per non farmi sentire.
< Direi di provare a vedere in quel negozio! > la voce del mio compagno mi fa tornare velocemente alla realtà...

TakuRan (ambientata nella serie Galaxy)
(...) Mi mordo il labbro e il primo singhiozzo mi scuote, non sono stato capace di portare a termine il mio sogno fino in fondo, io volevo solo giocare con Shindou e invece lui adesso è lì, negli alloggi dell'inazuma japan ed io sono qui, nella mia stanza. Non potrò stargli vicino questa volta...se lui piangerà, se avrà bisogno di me io sarò lontano, e questo perchè non sono abbastanza forte, abbastanza bravo per giocare in quella squadra. La cosa che mi fa più rabbia è che hanno preso quei deficenti, ma se hanno scelto loro al posto mio vuol dire che io sono anche peggio..

TakuRan - song fict
Tutta questa confusione, il brusio delle persone che parlano tra di loro gioendo del fatto che abbiamo, anzi..che avete appena vinto la partita più importante di tutte sconfiggendo il quinto settore. Io cerco i tuoi occhi e riesco ad incrociarli solo per un breve istante, ma questo basta a mandarmi un brivido lungo tutta la schiena.

TakuRan
< Ragazzi, difesa! > urlo allo stremo delle forze, ci stanno battendo...anzi...ci stanno letteralmente schiacciando! Mi alzo in piedi dopo essere caduto in ginocchio e inizio a correre verso la nostra area, sento il mio respiro rimbombarmi nelle orecchie.
< Non passerai! > la voce del mio migliore amico mi arriva come ovattata, ma l'urlo che lancia poco dopo mi arriva forte e chiaro alle orecchie. Alzo lo sguardo sul punto dove dovrebbe trovarsi Kirino e lo vedo sdraiato per terra, immobile.
< Kirino! > ed ecco che l'ultima stilla di fiato se ne va, corro verso di lui e non mi curo più della partita.

< Più veloce, devo andare più veloce > la mia voce si perde nell'aria mentre i miei occhi cercano di abituarsi alla velocità e a tutto questo bianco dovuto alla neve. Ad un certo punto però mi sbilancio troppo e cado all'indietro lanciando un urlo, sbuffo e tento di rialzarmi per ricominciare tutto da capo.

RanMasa
Sarà che ha litigato per l'ennesima volta con Kirino, ma stavolta è stato diverso, dopo quell'ultima litigata i due non si sono più parlati. E si che Kariya quel giorno aveva voglia di fare tutto, tranne che litigare con il rosa, ma con la sua solita sfortuna e stupidità ha fatto sfociare il discorso in una battuta cattiva che ha fatto infuriare Kirino, stavolta sul serio.
Riusciranno questi due a fare pace anche stavolta?

Zanark x Gamma
Il profumo delle rose mi riempie i sensi, chiudo gli occhi e affondo il viso nel mazzo inspirando forte. Mi sono state donate da Einamu che, per fare una gentilezza a tutti, ha regalato mazzi di fiori. Quel ragazzo è fin troppo gentile per quanto mi riguarda, ma devo ammettere che ricevere queste rose mi ha fatto piacere....anche perchè sono belle quasi quanto me.

Lyserg x Marco
Lyserg era tranquillamente immerso nell’enorme vasca ed aveva completamente dimenticato il mondo esterno, lo shaman fight, i combattimenti, la signorina maiden, Hao, Marco……Marco???
< Oh mio dio M-Marco che cosa diavolo ci fai in bagno?> chiese arrossendo vistosamente
< Devo parlarti! > gli rispose il più grande senza notare l'imbarazzo del più piccolo

HiroMido + Kariya
Kariya rinuncia immediatamente e, capendo la situazione, non insiste per la ciambella. Lui però la vuole, la desidera, ha proprio bisogno di una ciambella, sono le quattro del pomeriggio e lui deve fare merenda! Potrebbe addirittura morire se non ha la sua ciambella, ok...forse questa è un'esagerazione, ma lui deve averla, punto e basta!

ATTENZIONE. spoiler per chi non ha ancora visto il trailer di Thor 2
< Loki, per tutti i tuoi crimini io ti condanno...> la voce di Odino tuona per l'enorme sala mentre suo figlio adottivo è in piedi al centro della sala in una posa fiera e uno sguardo di sfida.
< A cosa, alla tortura? Alle prigioni? Non c'è nulla che possa piegarmi! > dice sfontato e suo fratello sospira pesantemente, nemmeno legato e imprigionato Loki si degna di stare in silenzio.