Il tintinnio della campanella risuonava per l’enorme appartamento, un suono fastidioso per il suo udito sopraffino.
Di fatti, quel rumore gli provocava un forte mal di testa...

Pura come l’animo di un infante.
Pura come un sorriso.
La neve è così…
…Candida come te…

Un triste frammento di se stessi.
Un momento di dolore che ha preso vita dall'inchiostro di una penna.

Ricordi il nostro primo incontro?
Sì, anche se ne ho un ricordo vacuo.
Che cosa rammenti?
Il tuo viso…il tuo sorriso…i tuoi occhi…il tuo profumo di fiori di campo e nulla più... Inu no Taisho / Izayoi

Ormai sei parte della mia longeva vita, sei divenuta una persona importante piccola Rin, anche se la nostra è una convivenza fatta di soli sguardi e di cenni. Alcune volte avrei voluto sentire la tua voce fanciullesca ma ora non importa va bene così, mi bastano i tuoi solari sorrisi che hanno il valore di mille parole...

L’inizio di una nuova esperienza ti segna fin nel profondo dell’animo, ti fa crescere, come quella che hai vissuto tu…mia piccola ningen. Ricordo il tuo primo giorno di scuola...

Eccomi a osservare il lento cadere della pioggia, la luminosità di un lampo che con forza squarcia il tetro cielo in tempesta. Ascolto il suo rombo che incute timore verso le povere creature...

Ormai mi sono abituato a lei, alla sua muta presenza. Sono passati sette mesi da quel giorno, quando Kagome mi consegnò questo scricciolo umano. Ora la osservo, mentre è seduta in cucina a bere il suo latte. Ho dovuto lottare e non poco affinché lo bevesse...

Il tempo è un essere crudele per chi ama.
Per chi prova un sentimento forte verso una persona diversa da te, un essere sovrannaturale.
Un’Inu Youkai...

Ecco lo sapevo quell’insulsa nigen l’ha rifatto di nuovo.
Pensai, mentre mi chinavo a prendere un bicchiere rotto a terra, intanto sentivo lo scalpitio dei suoi piedi nudi corre per casa...

Tutto era cominciato per uno strano e bizzarro scherzo del destino, quando vivi un’esistenza da solo è normale che il freddo silenzio ti sia compagno. Ma ora non più, anche se non ho sopportato lo scalpiccio dei piedi infantili in una casa, come anche quella vocettina squillante che ti perfora i timpani. Non ho mai potuto soffrire la presenza di un ningen, immaginatevi un loro cucciolo...

La pioggia scendeva lenta e inesorabile, sui vetri di una finestra di un bellissimo appartamento. Il suo abitante era seduto su di una poltrona accanto ad un caminetto oramai spento, rendendo il luogo freddo e inospitale, ma a lui questo non importava. Ogni tanto guardava delle foto, mentre portava alle labbra un bicchiere pieno di whisky. In quelle foto vi erano lui in compagnia di una donna, erano felici, infatti, poteva vedere i loro visi contenti d’avanti la macchina fotografica. Posò il bicchiere su di un tavolino lì accanto, e cominciò ad accarezzare la superficie liscia di quell’immagine...

Cos’è?
Quello che senti nel profondo del tuo animo, quando incroci lo sguardo di una persona? Di quella persona che giorno, dopo giorno ti sta accanto.
Cos’è?
Quel turbinio che avvolge il tuo cuore fino a farlo corre veloce, come un cavallo impazzito?
Amore?

I ricordi sono come cicatrici. Essi rimangono indelebili nel nostro cuore… …nella nostra anima… Frammenti di un lontano passato Che non tornerà mai più...

Mutare.
Sì, in questi ultimi anni sono mutata, sia nello spirito che nel corpo. Un tempo i miei pensieri erano frivoli e senza valore, come il volare di una farfalla sulle corolle dei fiori di campo. Come lo scorrere di un ruscello di montagna, dove io pescavo qualche piccola trota, il mio pasto durante quel lungo viaggio...