Aurelio è partito dalla sua città due anni or sono, in fuga dalla sofferenza, prendendo a vagabondare senza meta e senza pensieri. Ora ci torna, deciso ad affrontare i ricordi e le persone che l'hanno condizionato e segnato, per "imparare a coccolare il suo dolore", a conviverci.
Per poi, forse, andare avanti.
Ho capito di essere inadeguato.
La prima volta è stato quando ho mosso gli occhi.
La seconda quando ho scoperto di volere ciò che non avrei dovuto.
[Partecipante al Challenge "Dal nome alla storia" indetto da NonnaPapera]

Sono passati trentasei anni da quando l'antico Tiranno è stato abbattuto e il regno è stato liberato. Apparentemente, però, le guerre non sono cessate, e le condizioni dei soldati non sono migliorate di molto.
Hyidsol, donna soldato, per sfuggire alle violenze notturne dei suoi commilitoni, trascorre le notti con le cosiddette "donne di piacere", scoprendo solo in loro un'emozione di cui la sua vita è del tutto scevra.
Ma la vita di un soldato del Regno non è mai così semplice...
[Classificata seconda al contest "Luis Royo contest - storie Originali erotiche"]

Luce e Luna sono due finte identità all'interno di una sorta di gioco di ruolo, che raggruppa gente in fuga dal mondo esterno, e sono amanti. Luna vuole spingere Luce ad andare oltre la finzione, a provare a costruire una vita insieme.
-Buon pomeriggio, Luna. Oggi qualcosa brilla nei tuoi occhi.
-È un desiderio. Ieri non sei venuta.
-Ieri non c'ero.- disse, e le sue iridi si adombrarono.
-Ma ora ci sei. Vieni con me.
Luna le prese la mano; ella obbedì, docile e sorridente, alzandosi e lasciandosi condurre.
-Dove andiamo?
-Fuori.
[Questa storia si è classificata quarta al contest "Only yuri"]

"Era stato facile convincerla: due baci sussurrati e le carezze invitanti delle feste, lei che con voce spenta diceva andiamo e tu che le mentivi -sei la più bella della festa."
A CerealSoup, un singhiozzo della sofferenza umana.

A Miss Dark, per il suo compleanno.
Sono solo soffi
-talvolta lo penso-
che ti sfogliano le dita
ed arrivano a me

"Il caso ha ceduto facilmente alla mia collezione di grimaldelli" (S. Freud)
A Dora, ribelle incompresa.

«Da dove vi viene, dicevate, questa tristezza strana,
che sale come il mare sulla roccia nera e nuda?»
— Quando il nostro cuore ha fatto una volta la sua vendemmia
vivere è un male.
Un cinico, perduto, maledetto alcolizzato viene accolto da lei, calda come una stella e come la speranza. Ma "non è amore, è solo calore"...

"Vertiginoso è il piacere, una vertigine all'altezza dello stomaco."

Incredibile a dirsi, sintesi naturale e autentica di uno schizofrenico anno della mia vita.
Di pugnalarmi il cuore
ho tentato
troppo a lungo

A Luka
"Nella sacra prigione c'è da restare per un po', o non la puoi capire."

"Guardale i capelli! Non si vedevano dai tempi della Grande Depressione!"

Altro racconto introspettivo, ossessivo e scuro.
“Ho ucciso” mormorò.
L'uomo rabbrividì.
“A coltellate. Era bellissima. Il suo sangue mi colava nelle mani, a fiumi, a pressione. La odiavo, Dio, la odiavo a morte. Tu non immagini quanto fosse dolce, saporito il suo sangue!”

"Quella mattina, mi svegliai con un brandello di morte al posto del cuore."

Ho scritto questo racconto qualche mese fa, ma lo pubblico solo ora. L'ho sempre classificato come uno "scuro racconto introspettivo", e sono curiosa di vedere che ne direte voi...
La osserva con aria truce, di sfida, girandole intorno. E' minaccioso, acquattato come un felino che terrorizza la sua preda. E la donna, eternamente attonita, è bellissima nella sua pelle candida, divinamente ornata dall'elegante abito nero. Uno sguardo di spavento incerto. Un accenno di orrore che incrina appena lo spettacolo sospirante delle labbra vermiglie. Un'invisibile ruga ch'egli ha con tanta inclemenza svelata. Tutto lamenta ai suoi orecchi una sfida, ironicamente invita ad uno squarcio.