A volte può bastare un misero dettaglio a far nascere un ricordo. Quello al quale Violet rimase appesa per molto tempo era costituito dalle luci lampeggianti percepite attraverso le palpebre chiuse e l’assordante rumore di una sirena a pochi passi dal suo corpo steso supino. La ruvida sensazione della guancia appoggiata alla superficie umida del manto stradale, mani sconosciute che la toccavano delicatamente e il sapore ferroso di sangue fresco in bocca erano le ultime cose che ricordava prima di aver perso i sensi.

Due buste identiche, in due appartamenti diversi, indirizzate a due persone con qualcosa in comune.
Sherlock sapeva che il suo incontro con John Watson aveva finito per cambiare in modo irreversibile la sua vita, ma non pensava che sarebbe mai arrivato a tanto. Era bastato uno sguardo, una firma, e tutto era cambiato di nuovo.
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Dal testo:
"In piedi al suo fianco, con indosso uno dei suoi maglioni più belli, c’era John Watson; tangibile e reale come il vuoto che era stato in grado di lasciare nella sua vita. Gli aveva bloccato il polso e lo fissava con sguardo languido senza dire una parola."
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[Sherlolly] [Parentlock]

La scoperta non è immediata, piuttosto è la lenta consapevolizzazione di una realtà che lo diventa procedendo per gradi, assumendo forma concreta con dettagli macabri. L’accettazione arriva più tardi, a diciassette anni.
E sua sorella, ormai, le cose che fa e le mille cose che non è, sono diventate la sua oscura, segreta ossessione.
[Parentlock Sherlolly]

-D-d-dove sono? Cosa è successo?- chiese con la voce ancora arrocchita dal lungo sonno, ad una figura leggermente chinata in avanti e il cui volto era in ombra, ma che riconobbe immediatamente, anche se c’era qualcosa di strano nella sua figura.
Forse era per l’abito d’alta sartoria blu sgualcito o per la barba lunga e sciatta di diversi giorni, ma…

Non so bene dove collocare questa storia. Forse dopo la 3x02. Vi accorgerete della mancanza di Mary. Lo so. Io la adoro, ma questa storia è nata senza il suo personaggio, per cui ho continuato. Perdonatemi.
E' una Sherlolly nata lentamente. Sherlock sta scoprendo di permettersi delle emozioni, è all'inizio del suo cambiamento. Non ne è del tutto consapevole, ma sa che qualcosa in lui sta cambiando.
Un evento in particolare, lo porterà a qualcosa che non si sarebbe mai aspettato.

“L’ultima volta che ho mangiato patatine in giro per le strade di Londra di notte è stata con mia sorella.” Esordì Sherlock.
“Euros” pronunciò Molly. Nel suo tono un lieve accenno di apprensione, era la prima volta che usava un termine di parentela parlando di lei.

“ - Dimmi che è solo me che vuoi. Che è a me che pensi quando è notte e sei nel tuo letto. Che sono le mie braccia che vorresti quando hai freddo e i miei baci quando sei triste. Dimmi che è solo il mio volto che cerchi fra la folla e che sono solo i miei occhi a farti battere il cuore. Dimmi che c’è solo il mio nome inciso nella tua anima e che niente e nessuno può toglierlo da lì. Dimmelo, Hermione! Dimmelo e io troverò la forza di fare quello che sto per fare, perché, anche dopo, io sappia sempre che tu sei stata mia. -
Ma Hermione non riusciva a rispondere. Il suo corpo era scosso dai singulti e il suo volto brillava alla luce della luna come se fosse cosparso da tanti piccoli diamanti.
Con la sua voce flebile riuscì solo a dire tre parole – Ti amo, Draco. –
A lui sembrò bastare, perché chiuse gli occhi e, con infinito dolore, disse la parola che più di ogni altra non voleva far uscire dalle sue labbra.
- Oblivion! –”

Questa storia contiene SPOILER riguardanti la 4° stagione di Sherlock, per cui se non lo avete ancora visto...aspettate a leggere.
Si sviluppa nei mesi successivi alla fine dell'ultima puntata, immaginando come Sherlock e Molly vanno avanti con le loro vite, dopo gli utimi accadimenti.
Sherlolly di base.
Spero di non deludere nessuno. E' la mia prima storia e di certo ho tanto da migliorare.

Prendete la figlia del Salvatore del Mondo Magico, appioppatele una cuginetta a cui fare da baby sitter e mettetela sulla strada di una folle impresa suicida alla ricerca di fortuna e gloria. Datele una migliore amica con l'intelligenza della madre, l'astuzia del padre e il carattere della nonna paterna. Datele un ex ragazzo inopportuno, un mistero o due da risolvere e un paio di fratelli da schiantare.
Agitate, non mescolate e spruzzate tutto con un bel po' di Malfoy, Lucas Malfoy.
NG Post Bellezza del Demonio. [Lucas Malfoy/Lily Luna Potter]
[I personaggi di Lucas Altair Malfoy, Lyra Joanne Narcissa Malfoy non sono presenti nella Saga della Rowling per motivi più che ovvi e sono da considerarsi di proprietà dell'autrice]
Lyra sorrise. «Sei stata grande, li hai zittiti tutti».
«Non mi si avvicinerà nessuno per il resto dell’anno, ma ne è valsa la pena. Non credo di essermi mai sentita tanto bene».
Lyra le strizzò l’occhio e la prese sottobraccio. «È genetico. Non puoi farci niente».
«Stai ancora parlando del fattore Potter?»
«E di che altro?» rise Lyra, trascinandola su per le scale.

Hermione aveva sempre pensato che quando fosse rimasta a guardare un pezzo della sua vita che se ne andava avrebbe avuto le mani grandi e un po’ impacciate di Ron a tenerle le spalle per impedirle di scoppiare in lacrime prima del tempo e le timide scuse di Harry nelle orecchie, per farla arrabbiare e distoglierla da quella tristezza desolante che segnava il confine tra il passato e il presente. [...]
Stracciò il foglio di giornale e lo gettò nel lavello, dove l’acqua che colava dal rubinetto lo ridusse a un cencio fradicio prima ancora di trascinarlo nello scarico.
Raccolse con l’indice un ricciolo di carta ancora asciutta.
Fra il disegno a grandezza naturale di un ricciocorno e la mappa degli spostamenti degli sciami di gorgosprizzi, chinarsi a carezzare una fotografia virata in seppia che racchiudeva un pezzo di sé ormai perduto.
Sorrisi ed efelidi come schegge di sole.
Sapreste dire «mai più?»
Segue da Choices, Vol. 1 - Path of Blood

Editata e Ri-pubblicata; E se Draco avesse accettato l'aiuto di Silente? E se, il ragazzo, entrasse a far parte dell'Ordine della Fenice? E se Hermione venisse incaricata di proteggere Draco? Chi vivrà? Chi morirà? Dove sono gli Horcrux? Come andranno le cose? Chi finirà con chi? Piton è buono o cattivo? Quanto può essere difficile dimenticare i propri pregiudizi? Quanto può essere difficile vedere il proprio mondo caderti addosso?
Tratto dal settimo capitolo:
«Se pensi di dormire qui, toglitelo dalla testa.» mugugnò Draco, cambiando posizione e socchiudendo gli occhi. Lei non fu colpita dalla frase in sé, bensì dal tono in cui lo disse: non era scontroso. Non era serio, era semplicemente stanco. Senza aspettare il suo consenso, si rifugiò sotto le lenzuola e si voltò dall’altra parte.
«Notte, Granger.»
Storia attualmente in revisione.

Sesto e penultimo anno.
Cosa succederebbe se Harry decidesse di non rivelare ad Hermione il compito che Silente gli ha affidato?
{Dal II capitolo.
«Non una parola con nessuno.» voleva essere una minaccia, ma mi esce fuori più come un'implorazione.
{Dal VI capitolo.
Guardo il mio volto allo specchio e mi accorgo di quanto io mi odi. Odio me stesso con tutto me stesso. Odio l’uomo che sono diventato. Incapace di prendere decisioni se non per la paura di morire. Capace di fare del male a chiunque pur di salvarsi la pelle.Le lacrime scorrono dure, infedeli, come me.
{Dall'VIII capitolo.
E ridiamo, ridiamo come se lui non fosse Malfoy e io non fossi la Mezzosangue che si divertiva a punzecchiare.
Ridiamo perché è la cosa più naturale da fare.

Un'ossessione.
Un chiodo fisso.
Proprio quello che doveva evitare.
Ma era così, e non poteva farne a meno.
Non solo la desiderava.
La voleva.
E doveva averla.
In tutti i sensi.
Obbligandola ad amarlo.
Ma una volta ottenuta tutta lei stessa, una volta posseduta quella preda così ardita, cosa ne farà?
Si sa, non esiste cura ad una dipendenza, una volta provata se ne vuole sempre di più, e per timore Hermione sarà costretta ad obbedire.
"Si stava facendo pensieri ben poco casti su una delle persone che più odiava e lo sapeva, ma c'era un ché di eccitante in quel pensiero, che in tutte le altre ragazze che si era passato mancava: lei era irraggiungibile, o quasi."
"Era un sadico. Un bastardo. La trattava come un oggetto, la prendeva quando voleva e non le dava modo di opporsi. Lo odiava, con tutta sé stessa. Ma aveva paura, paura per sé e per le persone a lei care. Non sapeva se e quando avrebbe smesso, ma ormai lo sentiva: non avrebbe smesso mai."

Cosa sareste disposti a fare pur di vedere realizzato il vostro sogno più grande?
Draco e Hermione si troveranno davanti a questo interrogativo e la risposta che entrambi daranno sarà una e una soltanto. Pur di ottenere quello che vogliono metteranno da parte l'odio reciproco e anche l'orgoglio perchè niente è più importante dell'obiettivo finale.

Estratto-
"Sentì delle mani afferrarle le spalle ed allontanarla bruscamente :-Sta' attenta Mezzosangue.-
Riconobbe subito la sua voce grazie al soprannome dispregiativo con cui l'aveva chiamata. Si ritrovò davanti un ragazzo biondo che la guardava con un cipiglio severo, con quei suoi occhi color del ghiaccio.
Lui non avrebbe dovuto trovarsi li, ma in casa sua, accuratamente sorvegliato, se non addirittura ad Azkaban. Perchè era ritornato ad Hogwarts?"