Faceva freddo. Un freddo fottuto da tremare e battere i denti e la luna se ne stava lassù senza calore come un lampione fuori misura. Gli si stavano congelando le caviglie sotto alle calze a rete oltre alla punta del naso che cercava disperatamente di nascondere nel bavero della pelliccia. Emiliano decise che il lavoro poteva andare a farsi fottere quella sera. Si chinò per sfilarsi le tacco dodici e si avviò verso la tavola calda dietro l'angolo tenendole in mano. Non credeva di incontrarci un artista in quel posto desolato sotto le luci al neon. Incontrare un tipo che con un simile candore gli chiedesse di essere suo modello invece che suo amante.
Non credeva nella nascita di un qualcosa di così tanto profondo da andare a scavare nell'anima e coinvolgere il corpo in una folle corsa all'immortalità, una tela dopo l'altra. Pensava che incontri simili capitassero solo nei film.

“Peculiarità comune ai docenti dell’Accademia Internazionale Larisa Yelizaveta, è l’attenzione alla potenzialità della persona. Ogni studente avrà l’opportunità di seguire un percorso di studi personalizzato in un ambiente protetto.
L’Accademia offre la sicurezza di un futuro a giovani dal presente incerto.”
La lettura giunge al termine.
Il silenzio regna, forse è rispetto o forse sottomissione.
L’uomo prosegue.
“Il nido.
Le fusa.
Il calore.
Placare i sensi attraverso un odore.
Sono tratti caratteristici..."
Il tono diventa grave, accusatorio.
C’è disapprovazione, nelle sue parole.
“Del mondo animale."
Scrutare, provocare.
Mettere a nudo.
"Perciò l’Accademia non si occuperà soltanto della vostra istruzione scolastica.
Qual è il valore di un uomo istruito, se abbandona le proprie letture, per soddisfare i capricci del corpo?"
Mortificazione.
"E ancora.
Qual è il valore di un uomo costretto a perdere proficue strette di mano, perché obbligato a calarsi in una tana per poter placare imbarazzanti lamenti?”
Umiliazione.
Indegnità.
"Perciò esiste l'Accademia.
Questo Settembre diamo il benvenuto a cinque nuovi Omega.
Alla fine del loro programma...
Saremo lieti di stringere la mano a cinque nuovi, UOMINI!"
L’applauso nasce incerto.
Come il sorriso di Yuuri.
Poi, sfocia.
Forse, c’è speranza anche per lui.
|Omegaverse|

ATTENZIONE: Questa storia è assolutamente inadatta a chi non ama lo slash esplicito e nuoce gravemente ai maschi eterosessuali, cui fin d'ora la sconsiglio.
Seguito di "Ultima notte a Dakar" (però si può leggere tranquillamente come storia a sè stante): Il sergente Stein è finito a Manaus a fare un corso di sopravvivenza in ambienti tropicali estremi. Il legionario semplice Mark Stevens, da sempre innamorato di lui ma per vari motivi respinto, lo segue facendosi inviare allo stesso corso.
Tra una cosa e l'altra, i due finiscono per attirare l'attenzione di un individuo che ha un giro di lottatori clandestini. Impossibilitato a convincerli con le buone, l'uomo li farà rapire, sperando di convicerli poi in qualche modo a combattere per lui. Peccato che non abbia ben capito di che pasta sono fatti i due...

Carlos, schivo, scontroso e da poco trasferitosi a Londra, schiavizzato in uno dei tanti ristoranti della città, in attesa della sua occasione.
Ethan, eccentrico, iperattivo e giusto un po' maniaco, fuma compulsivamente sigarette e sfrutta la sua ironia da quattro soldi per rimediare sesso facile.
Due persone così diverse, ciascuna con alle spalle passati ingombranti e ferite ancora aperte, potrebbero forse trovare nella casualità di un incontro ciò di cui avevano bisogno.

Alec era nei guai, in guai grossi.
Cinquecento mila dollari.
Come avrebbe fatto a racimolare quella somma, regalo di una notte di bagordi?

New York, 1933.
Sono gli ultimi giorni del Proibizionismo ed è fuori da un fumoso nightclub ancora illegale che Jake, il buttafuori, incontra Monroe, un ricco produttore di Hollywood in visita alla città per il suo compleanno.
Jake é un pugile la cui carriera da professionista è stata stroncata nel pieno del successo.
Monroe tiene in pugno alcuni colleghi nella speranza che la sua attrazione per gli uomini non venga smascherata.
Tra i due c'è subito intesa e Jake ha solo questa notte prima che Monroe torni in California.
DAL TESTO: «E se ce ne andassimo da qualche parte solo io e te?» propose, incrociando le braccia sul petto. «Da qualche parte al chiuso e al caldo, magari. A divertirci fino a quando non sorge il sole? E poi via, ognuno per la sua strada.»
NOTA: storia erotica con coppia slash. Chi non gradisce è pregato di non aprire. [2/2]

"Tu chi sei?"
Non avrei mai creduto che una semplice domanda potesse fare tanto male e farmi sprofondare nel più profondo abisso. Togliermi il respiro e costringermi a ricacciare indietro le lacrime.
Ho 18 anni e non piango da quando ne avevo dieci …
Eppure non ce l’ho fatta a guardarlo in viso e sono scappato dicendogli semplicemente “Scusa ho sbagliato”.
Se avessi saputo che sarebbe finita così non gli avrei mai permesso di entrare a piedi pari nella mia vita.
Tutta la vita e le certezze di Joshua crollano nell'attimo in cui Theo, il suo ragazzo, dal suo letto d'ospedale gli rivolge quella domanda.
Un incidente in moto e tutto quello che avevano condiviso quell'estate spazzato via in un attimo.
Il loro amore è davvero finito oppure il cuore di Theo continuerà a cercarlo disperatamente?
E Joshua perdonerà mai Theo per averlo dimenticato?

|Dal testo| -Iwaoi-
"Che vuol dire che ti sposi?!".

[Riren]
La prima cosa che Eren pensò fu che due iridi del genere non potevano assolutamente essere legali. Parevano aver rubato al cielo in bufera della vernice e quelle pagliuzze azzurre, rendevano il tutto ancora più raro. Quasi stupefacente. Come si fa a riprodurre con gli acquerelli un colore così particolare? Ci avrebbe sicuramente provato.

Il mio nome è Indigo Night Skyler, lo so ho un nome assurdo.
Mia nonna, una vecchia hippy ha voluto chiamarmi Indigo Night, per via del colore dei miei occhi e dei miei capelli, dice che quando mi ha visto ha pensato a una “notte indaco” che cazzo vuol dire lo sa solo lei …
Infine mia madre per completare l’opera non poteva darmi un nome normale? No, mi ha chiamato Skyler che a quanto pare è un nome sia maschile che femminile.
Adesso non possono più sbagliarsi sul mio sesso, ma quando ero piccolo spesso sono stato scambiato per una bambina ed ero costretto a ribadire che ero un maschio.
Poi se sono venuto su con qualche disturbo della personalità, come mi accusa qualcuno, non possono lamentarsi ...
Come tutti non fanno che ricordarmelo ho quasi 18 anni, sono etero e ho avuto diverse relazioni, ma nessuna è mai durata, perché non prendo mai niente sul serio soprattutto la fedeltà.
Pensavo che ormai niente avrebbe potuto mutare le mie idee soprattutto in fatto di sesso, ma il mio incontro con Axl ha messo a dura prova tutte le mie convinzioni compresa quella che io e Angie saremmo rimasti migliori amici per sempre.

|Dal testo|
". . . Perchè non mi hai chiamato, Tooru?"
Ecco la domanda che gli fece stringere gli occhi con forza, e aggrapparsi quasi con le dita al tessuto del divano. L'aveva anche chiamato per nome, ed era il suo segnale per dire che era serio.
"Perchè saresti venuto da me. Perchè tu mi raggiungi sempre"

-legata a 'Feelings uspoken', ma può essere letta anche da sola-
Se qualcuno avesse chiesto ad Iwaizumi Hajime quale fosse il suo più grande problema, avrebbe risposto senza alcun dubbio: Oikawa Tooru.

|Dal testo|
"No Oikawa, non mi piaci"
Sono queste le parole che Iwaizumi rivolge al ragazzo prima di sparire all'esterno dello spogliatoio, e Tooru sente il respiro mancare, che lo lascia senza la possibilità di muoversi.
Sorride appena, ancora confuso, e poi sente naso e gola bruciare, segno che le lacrime sono pronte a bagnare le sue guance.
Oikawa ha sempre dato per scontate alcune cose: gli alieni sarebbero arrivati a breve per renderlo il loro sovrano; avrebbe continuato a giocare a pallavolo in eterno; ed Iwaizumi sarebbe sempre rimasto accanto a lui.
(...)
Non avrebbe mai creduto che proprio l'ultimo punto sarebbe stato l'unico da dover cancellare.

ATTENZIONE: ESSENDO SLASH ED EROTICA, QUESTA STORIA CONTIENE SCENE DI SESSO TRA UOMINI DESCRITTE IN MODO ESPLICITO. CHI NON GRADISCE IL GENERE È GENTILMENTE PREGATO DI NON LEGGERE.
Si potrebbe pensare che arruolarsi nella Legione Straniera in seguito a una delusione d'amore sia una cosa un po' demodé. Non è di questo parere il nostro protagonista, che scaricato dal suo partner fa proprio quello. Peccato che nella Legione conosca un altro uomo e i problemi ricomincino...

*ispirata a più strip* [omegaverse]
***
Perché voi siete così. Come benzina e fuoco: esplodete appena innescata la scintilla.