Seguito di Just a Job.
Isabella si troverà ad affrontare Bill una seconda volta. E questa volta, cosa accadrà?

Si sentiva ancora una bambina, piccola, immatura. Come poteva solo lontanamente pensare di compiere un salto talmente grande da gravare sulla sua intera vita?

Una ragazza si troverà faccia a faccia con i suoi idoli: i Tokio Hotel, che l'aiuteranno a passare il periodo più brutto della sua vita. E uno di loro la farà innamorare perdutamente. Premetto che è la mia prima FF, se vi ho incuriosito con la presentazione leggete la storia !! Baci !! Martina.

-Io non potrei mai andare, Tom- disse Melanie con la voce tremante -Sai cos'è che odio io, invece?- sussurrò appena -Io odio aver così maledettamente bisogno di te- si asciugò una lacrima e continuò -Ho bisogno di te ogni giorno di più. Ho bisogno di sapere che sarai sempre al mio fianco, accanto a me e accanto a Daniel- si strinse nelle spalle -Non vorrei nient'altro-
{Sequel di "Per sempre adesso"}

Odiava quel ragazzo con tutto il cuore. Lo odiava perché si vestiva esattamente come lui, ascoltava la stessa musica che ascoltava lui e perché gli rispondeva a tono. Lo odiava perché era tremendamente fragile da colpire, cascava sempre al suolo. Lo odiava soprattutto perché non era un ragazzo e perché lo faceva sentire in colpa di tutto quello che gli aveva fatto in quei mesi.
Avvisi: OOC, AU, lemon, language, no-slash
A/N: I personaggi della storia non mi appartengono e non interpretano i loro reali ruoli. Tutto ciò che è scritto è puramente inventato ed è mio. Perciò non copiate e avvisatemi qualora prendeste la storia per postarla in altri posti.
Point of view: estraneo alla storia

- Stupida - - Cretino - - Idiota - - Deficiente - - Giuro che se non te ne vai do fuoco a tutta la tua collezione di cd! - - Provaci e ti formatto il pc dello studio dove ci sono tutte le tue tracce vocali del nuovo album! - - Ti odio! - - Io preferisco essere morsa da 24.000 lupi affamati che sopportarti ancora per un istante! - - Ma perché se ne dicono così tante dietro? - - Sai cosa vuol dire essere innamorati? - squote la testa - Ho solo sette anni - già, alle volte lo tratto come se stessi parlando con uno della mia età dato che è mille volte più maturo della sorella.

Amo stravolgere le storie. Vediamo cosa sarebbe successo se i nostri gemelli preferiti non avessero mai incontrato Georg e Gustav, se i Tokio Hotel non si fossero mai formati.

Tutto ad un tratto sento le sue labbra avventarsi sulle mie,passo la mano dietro al suo collo per poterlo tenere stretto a me così per sempre,il suo corpo finisce sul mio senza che me ne accorgessi,attimi,parole appena sussurrate,gemiti Le tue mani si insidiano dentro alla mia camicietta."amore vuoi?"sorrido "si,con tutta me stessa"[...] Faccio per entrare in salotto quando una persona mi afferra."che cazzo fai!?"mi mette una sua manaccia sulla bocca "ferma è meglio non andare in salotto"ma ora questo perché cazzo bisbisglia!!mi indichi il divano,non si vede un gran che ma distingo molto bene un Bill chino sul qualcuno e della braccina che penzolano dal bracciolo del divano."oh mannaggia!"senza fare rumore cerchiamo di uscire dalla stanza. "potresti almeno dirmi grazie!"non ne vedo il motivo "e perché dovrei scusa?!"lo vedo girarmi le spalle "io e te non andremo mai d'accordo!!"[....]

Il mio taxy,sfreccia lungola strada,sono uscito mezzo bagnato ma non me ne frega niente,mi sono vestito in fretta e furia non avevo il tempo di asciugarmi.Arrivo davanti alla porta e suono "Bill ti sei dimen....Tom" "quanti anni ha Allyson?" "entra"ci sediamo sul divano,ti vedo nervosamente sfilarti e infililarti un anello che porti al dito,non ci faccio caso mi avvicino a te e ti fermo le mani intrecciandole con le mie "quattro"lascio le tue mani "allora tu mi hai tradito" "no" "come no?ah ok eri già qui quando l'hai concepita...ti prego spiegami" "no"mi appoggi una mano sulla guancia,chiudo senza accorgemene gli occhi era troppo tempo che la tua pelle non veniva a contatto con la mia "è tua figlia Tom"apro gli occhi di scatto [Sequel di "e tu saresti?!"]

Snow è una ragazza semplice ma molto infelice,siccome il suo ragazzo Mark la tratta male. Una sera però le cose cambiano grazie alla neve.

Il viaggio non sarebbe durato molto, ma in quel lasso di tempo Bred, avrebbe spiegato alle sue due figlie il motivo del trasferimento in Germania. Non era stata una scelta facile per Bred, visto che amava la sua New York. Ma questa sarebbe stata la miglior cosa. Electra era contraria nel trasferimento, come in fondo anche Khloe. Avrebbero lasciato tutto, amici, scuola e gli ultimi ricordi della madre.

Era passato un anno. Esatto, già un anno era trascorso dal giorno in cui avevo conosciuto i Tokio Hotel. E quasi un anno era passato dalla mia relazione con Tom che, magicamente, eravamo riusciti a mantenere solida. Certo i problemi non mancavano, ma qual'era quella coppia che non ne aveva?
[Sequel di "Looking for happiness"]

-mi avevi detto che eri diverso!!! che non eri come gli altri! ma erano tutte bugie, e io come una stupida ti ho creduto!!- piangendo mi allontanai da quella scena che pensavo non avrei mai visto. -No! Giorgia ti posso spiegare! non è come pensi!- mi prese per un braccio ma io mi divincolai dalla sua stretta tirandogli uno schiaffo. -io odiavo i tedeschi e tu lo sapevi! ma nonostante tutto pensavo che tu fossi diverso dagli altri che non avreisti mai fatto una cosa di quel tipo! io ti ho dato la mia fiducia...evidentemente ho fatto male- non gli lasciai neache il tempo di rispondere che mene andai decisa più che mai a prendere un aereo per tornare in Italia! Bè spero di avervi incuriosito con questo piccolo spezzone della mia ff. leggete! baci! PS: so che l'inizio non è molto coinvolgente...ma dal 4° capitolo incomincia il bello! vi chiedo solo un pò di pazienza *_*!

Finalmente Bill e Sara sono davvero fecili,il loro amore è riuscito a superare gli ostacoli ed ora insieme al piccolo Yoki vivono la loro vira in serenità...almeno questo è quello che credono loro ma il destino si sa gioca brutti scherzi(continuazione di "solo io e te")

“ Mi dici che ti è successo ora!” urlò allarmato.
Io lo scrutai per un po’. Scrutai la sua fronte corrugata. Le sue labbra increspate. Il suo sguardo preoccupato. Poi ricominciai a piangere voltando la testa dall’altro lato.
“ Ho fatto proprio bene a cercarti.”
“ Mi stavi cercando?” mormorai.
“ Si. Avevo l’impressione che ti avrebbero fatto ancora del male.”
Mi voltai verso di lui, ammirando il suo profilo. “ Ma perché vieni qui?” continuò.
“ Io qui ci vivo.” sussurrai incrociando il suo sguardo pieno di orrore.