Recensioni per
Il duca e la ragazza.
di Lady_Sticklethwait
ciao, |
Oddio! E chi sarà mai questo losco figuro ? Non oso pensare che sia qualche malintenzionato. Spero proprio di no. Comunque bentornata,non sai quanto mi è mancato il mio Colin ,cucciolo cuccioloso . |
Ciao lady sono contenta che tu sia ritornata, tuttavia voglio darti un parere sincero: io amo la tua storia ma ci sono momenti, come in questo, dove scrivi ma non racconti. |
Oddio *w* |
Un altro capitolo così e mi ritroveranno per strada ad urlare "Coooooolin, dove sei?". |
ciao ^-^ |
Colin parla e non ascolta Liz e viceversa. Questi due sono davvero incorreggibili. Colin vuole fare l'eroe e Liz, scoperto l'arcano, vorebbe aiutarlo ma la sindrome dell'eroe è dura da sconfiggere, purtroppo. La scelta di divorziare non piace alla nostra Liz che, dopo aver scoperto chi è il marito non vorrebbe più questa separazione...ed ora, malgrado tutto sia seguendo il piano iniziale, non è contenta. Ora sono proprio curiosa di vedere cosa succederà. Buone Vacanze. |
Wow ! Finalmente il mio cucciolone ammette di essere geloso !! Che tesoro .... Uffa,però ! Io non vedo l'ora di vederli tubare come due colombi ,e invece gliene succede sempre una , |
Lady!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!!! caspiterina!!!!!!!!!!! ma perchè concludere in questo modo la scena con mille scintille??! I due fanno i fuochi d'artificioooo!!!!!!!!! |
Devo dire che è un capitolo molto inaspettato, ma suscita parecchio interesse... |
Buongiorno Lady,
Ho letto la tua storia fin qui in questi due giorni, e adesso mi sento pronta per inserire una recensione. Una recensione in gran parte positiva, perché se questa è la tua prima ff sei molto dotata (ho notato anche che migliori stilisticamente capitolo dopo capitolo), ma Dovevo dirti tutto ciò che mi sta passando per la testa. Riassunto delle puntate precedenti: La parentesi sulla nave mi ha lasciata perplessa: ribalta il ritmo della narrazione, e lei non è credibile nel suo contesto storico. Non serve che lo argomenti, e aggiungo che oltretutto non valeva la pena di partire imbarcandosi come mozzo se bastava aspettare due settimane. Essere una donna forte non vuole dire fare scelte impulsive assolutamente prive di senso. Lizzie è una vera selvaggia, per ripetere le tue parole, ma se tu lo dici come vezzeggiativo, io lo riprendo con una punta di scetticismo: si arrampica sugli alberi, dà calci alle persone, si arruola come mozzo travestita da uomo, ha come animale domestico un coniglio che lascia libero per casa (probabilmente con un domestico che lo insegue per raccogliere lo sporco che lascia in giro), è una bella donna ed è intelligente ma con il suo essere grezza non coltiva queste doti e non le mette in risalto. E' rude, non è forte. Liz Bennet, che Jane Austen l'abbia in gloria, lei sì era una donna forte: in gamba, intelligente, educata ma anche capace di far intendere al povero Darcy il suo disprezzo. Si distingueva dalla massa di damine ottocentesche e conquistava le lettrici per la sua forza di carattere, ma non aveva bisogno di alzare le mani o di fare gesti clamorosi per affermare la sua superiorità. Insomma, aveva più... classe. E così mi sono tolta un peso. Poi, un grosso merito che ha la tua storia è la trovata del matrimonio. Lui mascherato perché non vuole rinunciare alla sua libertà è una trovata che stacca la tua storia dal marasma delle altre in senso positivo. Hai detto che lui è un libertino, quindi hai le basi per sperimentare. Ad esempio lui potrebbe essere un po' meschino (e tenersi mascherato perché questo gli fa comodo per vivere ancora la vita loca da single) e da marito mascherato sondare il terreno per capire se lei gli permetterebbe di avere tutte le amanti che vuole o no prima di svelarle la sua identità. Poi starci male perché è oggettivamente una bastardata nei confronti di Elisabeth (per un anelito di vita da parte della sua etica e perché inizia a provare qualcosa per lei) e farlo riscattare. Fare un po' di ombre nei personaggi non è peccato, sembra che molte scrittrici non lo capiscano. Così si rende la storia meno prevedibile, più profonda, complessa. Te lo consiglio, allenati a scrivere di personaggi non perfetti. I loro lati negativi e i loro limiti li renderanno diversi dagli altri, e più veri. Se è questo che stai cercando di trasmettere io non l'ho colto nella sua interezza, perchè lui non fa altro che essere dolce (braccialetto di fiori) ma non c'è la parte meschina di dire "la lascio soffrire per i miei sporchi comodi", nemmeno inizialmente. Che idea pallosa ha della vita da libertino? Torniamo poi a Lizzie e alla sua strana tendenza ad autoinfliggersi situazioni imbarazzanti: lei è appena sposata, e giustamente la prima cosa che fa è andare a casa del duca giovane e sexy per cui ha una cotta stratosferica senza il marito. Gli sporca la camicia e ancora una volta il suo buonsenso le suggerisce che non c'è problema nell'avventurarsi sola con lui nelle cucine (tra l'altro nel 1800 dame e signori non venivano mai lasciati soli, era sconveniente. C'era sempre almento una serva a osservarli. Loro sono sposati, quindi no problem, nessuna cameriera li sta pedinando, ma lei non che lui è suo marito. Non pensa che sia sconveniente imboscarsi con lui?) e dopo tutto questo... si sconvolge perché lui tenta di baciarla? Caso due, Ruark è un grezzone che l'ha baciata a forza (cosa molto scandalosa all'epoca) e lei accetta comunque un suo invito? Che volesse vedere Colin o che si sentisse sola è una spiegazione che comunque non regge, perché se ci teneva tanto poteva chiedere a Kitty o a Samuel (che è sparito) di invitarla ad un ricevimento, organizzare uh ballo, ospitarla nella casa di campagna, qualunque cosa per strapparla alla monotonia e magari aguzzare la vista alla ricerca del bel duca dei suoi sogni, invece va alla battuta di caccia dove si stupisce che Ruark le salti addosso. Ricorda me al liceo: avevo un amico che mi faceva la corte, ma malgrado non mi interessasse per niente mi facevo fregare dal suo "da amici" e accettavo i suoi inviti. Mi ritrovavo in una situazione imbarazzante dietro l'altra e passavo la giornata chiedendomi perché ero stata così sciocca. Solo che io avevo 15 anni, lei ne ha 23, e sia per l'età sia per il contesto storico in cui vive mi aspetterei da lei una maturità maggiore in queste cose. Se volevi descrivere queste situazioni avresti dovuto usare un'ambientazione liceale ad esempio, o avvertire all'inizio della storia che non ci sarebbe stata attendibilità con il periodo storico. E poi perdinci è sposata! Se volesse farsi l'amante è un conto, ma il tempo delle mele per questi piccoli misunderstanding è scaduto! E un'altra cosa: Elisabeth non sopporta le oche della sua epoca, e fin qui può avere ragione, ma un gruppo unito è forte, anche se si tratta di uno stormo di ochette starnazzanti. Per questo non può fare tutto quello che le passa per la testa, come mettersi i pantaloni e piegarsi a novanta mostrando tutte le sue curve e non aspettarsi ripercussioni. Lei fa tutto quello che le pare, da vera maschiaccia, e non le accade nulla. Ma nel vero 1800 se questo singolo gesto si fosse risaputo, qualche vecchia duchessa lardellosa ne sarebbe rimasta sconvolta (a buon motivo) e l'avrebbe depennata dalla sua lista di inviti. In breve, Elisabeth si sarebbe ritrovata emarginata, sola come una lebbrosa e allontanata da tutti quelli che volevano preservare una buona reputazione. Immagino che pure Kitty le avrebbe voltato le spalle, a meno che non volesse rimanere con lei in un angolo ai balli, invitata solo per formalità e poi schifata da tutti. Invece tutte le ambientazioni e tutte le persone si sono appiattite sullo sfondo e capitolo dopo capitolo ci si ritrova davanti a un palcoscenico in cui gli unici due che si muovono sono Liz, troppo aggressiva, Colin, bel principe azzurro dalla doppia personalità, e ogni tanto il bruto Ruark che armato di clava movimenta la situazione. Kitty, Samuel ed eventuali parenti e amici sono svaniti, ogni capitolo è un tubare continuo ed Elisabeth fa tutto ciò che vuole senza conseguenze. Non sono una stronza, scusami per le parole che possono suonare dure all'orecchio di chi scrive e ci si impegna, ma spero che ricorderai il messaggio -o i messaggi- che ho cercato di trasmetterti e ci penserai su, senza contare la forma. Ho scritto per due ore abbondanti perché credo che tu abbia davvero del potenziale. Continuerò a leggere, ovviamente, anche se un po' suona da minaccia. Spero che tu non ti offenda, e che in futuro riprenda in mano questa storia e la rielabori, perché è creativa e la leggerei volentieri. E perché darebbe un senso a questo papiro che ho scritto. |
Lady, a me il capitolo piace. Più lungo, più ricco di informazioni... Certo, anche la presenza di Colin aiuta =p |
Ed eccoci di nuovo qui, con un capitolo, splendidamente descrittivo, ma con scarsi eventi. Ruark, come al solito, lo odio. E in effetti, mi aspettavo, non so, un ballo romantico/assassino (?) tra Elisabeth e Colin. Evabè. Bene, il ricattatore è riconducibile a quello sporco e odioso del padre di Elisabeth. E chi avrà macchiato di sangue la lettera? |
ciao, |
Non è male questo capitolo. Ruark è come il prezzemolo e Liz non sa come fare per liberarsi di lui e portare a termine la sua vendetta. Un vero peccato che l'oggetto del suo desiderio non sia lì ma la attenda in un posto più appartato. La lettera, comunque, promette tempesta. Liz ha riconosciuto lo stemma come quello del padre e pare chiaro che vogliano incastrarlo, o almeno così sembra. |