PROLOGO
Questa è la storia di due ragazze allison e viviana unite dall'amore per lo stesso gruppo musicale: i one direction.. la loro è abbastanza monotona ma un giorno tutto cambierà grazie a una litigata che viviana farà con sua madre...

Questa è una storia (naturalamente INVENTATA da me)...che parla della mia storia d'amore con Zayn, spero sia di vostro gradimento!

Eri il mio migliore amico, ora sei famoso, e ti sei scordato di me. MA IO TI AMO, E TI AMERO' SEMPRE.

Questa è la storia di Nicole, una diciassettenne di Londra innamorata da sempre di Zayn. Si conoscono da quando erano ragazzini ma non hanno mai avuto il coraggio di fare un passo avanti. Solo grazie all' aiuto della migliore amica di Nicole, Ginger, che ha dato ad entrambi una spinta, stanno insieme da più di 2 mesi. Qualcuno molto vicino però cercherà di rovinare la loro relazione. La storia è narrata da Nicole ed è ambientata in estate con il resto della band e altri nuovi personaggi.
E' la prima FF che creiamo (sì, siamo in due) e speriamo che vi piaccia!

Come un passato può rivoluzionare una vita,questo è ciò che accade a Ronnie.

Slash, quindi se non gradite non leggete! la storia parla di harry e zayn, visto che non ne ho viste molte in giro ho deciso di scriverci sopra, ma con una base suvrannaturale. I hope you like it

Iniziò a cantare con la sua voce che toglieva il fiato, sicuro delle parole della canzone “And I won’t let you surrender and I’ll heal you if you’re broken, we can stand so tall together, we make it through the stormy weather, we can go through it all together, do it all together, do it all.

Amber è una ragazza di diciassette anni, vive da più di un anno assieme ai cinque ragazzi più importanti della sua vita: Harry, Zayn, Liam, Louis e Niall. Era innamorata di Liam, ma lui la tradisce e si ritrova ad amare la persona che mai avrebbe pensato di baciare.

IN REVISIONE. CI SARANNO CAMBIAMENTI, LEGGETE :)
Sono qui, in questo spogliatoio, dopo due anni esatti. Due anni da quando ci siamo visti la prima volta. Tolgo la tuta e rimango in body, quello nero che amavi tanto. Tiro un lungo sospiro e esco. Cammino piano lungo il corridoio e sbuco davanti al pubblico che applaude, sorrido. Sono qui, sulla pedana pronta a cominciare. Sono qui pronta a vincere l'oro, pronta a realizzare il mio sogno come tu hai realizzato il tuo. Sono pronta a mantenere la nostra promessa.

Stavo dimenticando come respirare, sicuro.
Si avvicinò ancora di più, ormai ci sfioravamo.
-Ehi Soph, ci credi nell'amore a prima vista?- mi chiese sorridendo.
-Eh?- risposi confusa.
-No, perché io ci credo.-

Quel piccolo riccio, quel dannato piccolo riccio mi sta facendo perdere la testa. Il suo sorriso, i suoi occhi, le sue parole hanno il potere di farmi cambiare umore. Dipendo da ogni suo gesto.
Io sono Zayn e questa è la mia storia...

Finalmente la scuola era finita. Il tempo e l’aria ormai erano da mare e Claire non vedeva l’ora di vedere i suoi amici. Tutte le ragazze andavano dietro ad Harry, lei non era attirata da lui, insomma lavorava insieme a lei. Claire aveva la sua stessa età, 18. Era una ragazza semplice, timida e molto carina, tutti i ragazzi dello stabilimento gli andavano dietro, ma lei non li guardava nemmeno, li considerava ancora bambini. L’estate la passa tutto il tempo con i suoi migliori amici e molto probabilmente incontrerà il suo Lui..

Non risposi a quest'ultima affermazione, decisi solo di mettermi le cuffie, smorzare un falso sorriso e percorrere i pochi metri di corridoio che separavano l'aula di inglese da quella di biologia.
Evitai di pensare al fatto che il ragazzo che mi aveva spezzato il cuore fosse tornato.r

"Faceva freddo, ma andava bene così. Per la prima volta non era da sola a tre chilometri da casa."
 
 

-Ciao.-
La bambina alzò lo sguardo da terra e incontrò un paio di occhi caramellati, dolci, che infondevano sicurezza.
Non rispose al saluto e poi abbassò nuovamente lo sguardo concentrandosi sulle pentoline che stava riempiendo di terra prima dell’arrivo del bambino con i capelli ramati.
Era troppo timida e insicura e si ripeteva nella mente che non doveva rivolgere la parola agli sconosciuti, la mamma glielo impediva sempre.
Il bambino vedendo la resistenza della piccola a rispondergli si sedette a terra accanto a lei.
-La mia mamma sta parlando con la tua e lei ha detto che dovevo venire a giocare con te. Posso?-
La bambina alzò di colpo lo sguardo e annuì.
Stava già capendo che quel bambino non le avrebbe mai fatto del male, era troppo buono e gentile.
Allora il piccolo, dopo aver sorriso alla bambina incominciò ad ammucchiare un po’ di terra.
-Io mi chiamo Liam. E tu?-
La bambina rimase incantata a fissarlo ma poi riuscì a spiccicare quattro parole.
Quel bambino la metteva in soggezione in una maniera pazzesca.
-Rainbow.-