Louis amava essere la bussola che avrebbe portato Harry a casa. Harry amava essere la nave che avrebbe portato Louis a casa. Louis amava essere quella corda che avrebbe portato Harry fuori da un buco nero, Harry amava essere quell'ancora che non avrebbe fatto sprofondare Louis in un buco nero.

“A New York c’è una scuola per make-up artist molto rinomata. Ma è molto costosa. Non ci sono borse di studio e anche se facessi due lavori non potrei mantenermi sia l’affitto che la retta. La mia coinquilina si chiama Nenè e studia medicina. Qualche tempo fa mi ha parlato di un’agenzia particolare. Un lavoro che mi avrebbe permesso di guadagnare tantissimo in poco tempo. Così ho seguito il suo consiglio e ho contattato quest’agenzia. Ho fatto tutti gli esami e sono risultata idonea per affittare il mio utero”.
Louis è immobile. Sembra una statua e non riesce neppure a respirare. Spera che Lottie si metta a ridere della sua espressione e gli dica che quello è tutto uno scherzo. Che non ha davvero intenzione di fare una cosa del genere.
“E.. Sono incinta. Sono appena entrata nel quarto mese .. e aspetto il bambino di Harry e suo marito. Harry mi ha offerto di stare qui per tutto il tempo necessario. Ma andrò via dopo il parto. Con i soldi che mi daranno potrò trasferirmi a New York e frequentare quella scuola.”
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Larry. Accenni: Ziall, Sophiam.
Harry!married Sweet!Louis
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La testa di Sarah sbucò da dietro la porta. Mi salutò, sorridendomi affettuosamente. Non persi tempo con stupidi giri di parole e venni subito al punto: «Chi è Hanry Styles?»
«Harry Styles» Mi corresse. «Ed è quello lì giù nella foto» disse indicandomi il ragazzo dagli occhi verdi e il sorriso adorabile nella foto attaccata alla parete che avevo notato prima. Alla vecchia Marienne non mancava di certo il buongusto.
«Ah, e per la tua sanità mentale, faresti meglio a stargli lontana» aggiunse, probabilmente pensando che non avessi capito a cosa mi riferissi.
Sapevo che questo Harry aveva praticamente rovinato l’inizio della mia adolescenza, ed ero assolutamente d’accordo con lei: avrei fatto meglio a stargli lontana.
***
Mi girai, pronta ad aggredire verbalmente -e non solo- quel deficiente, con tanta foga che quasi caddi. Alzai lo sguardo truce sulla macchina bianca che si presentava ai miei occhi. Guardai il conducente, e mi stupii di trovare il suo volto familiare. Gli occhi verdi mi scrutavano con gentilezza e curiosità, le labbra erano piegate in un sorriso cortese, seppur divertito, e quest’ultimo aveva fatto nascere ai lati della bocca delle tenere fossette.

2 ragazze in una nuava città, che grazie ad un malinteso conosceranno 5 o più bellissime persone. Ed è proprio grazie a loro che riusciranno ad andare avanti dopo un bruttissimo fatto.

Immaginate di vivere in California, precisamentre nella contea di Orange County.
Il vostro nome è Blaire. Nella vita avete tutto...famiglia,soldi,amici ed una buona condotta scolastica.
Un giorno come tanti,però..qualcuno arriva a casa vostra, pronto a stravolgervi la vita...
"-piccola e ingenua Blaire..lo sappiamo tutti e due cos'è che vuoi veramente- la sua voce,poche parole e tanta verità"
Lui,Louis Tomlinson appena uscito di prigione,voi Blaire, una dolce ragazza come tante.

Bridget è una ragazza orgogliosa, sicura di sé che sa sempre quello che vuole, non le importa del giudizio degli altri, cammina a testa alta e quando si tratta di ragazzi è davvero selettiva ma nella vita tutto può succedere si innamorerà infatti di un ragazzo fantastico che sembra quasi un angelo ma quello che Bridget ancora non sa è che il destino le giocherà un brutto scherzo e la metterà di fronte ad una scelta che sarà la più difficile della sua vita...
"Mi lasciai trasportare dalle sue mani, le mie braccia si aggrapparono a lui, una serie di emozioni mi travolsero in quel momento, era come se ci fossimo solo noi, come se non esistesse nessun'altro al mondo, potevo sentire il suo respiro e il calore del suo corpo, stava per succedere le nostre labbra stavano per incontrarsi per la prima volta...

Lou non parla e sua madre pensa che sia malato, ma lei non conosce il suo piccolo segreto.
Harry è uno piscoanalista che vuole capire che cosa blocchi Lou, vuole qualcosa che nessuno ha capito.
E se riuscisse ad avere di più di quanto lui stesso desideri?
"-Io ...- adesso la domanda di prima passa in secondo piano, ha bisogno di sapere altro.
-La tua famiglia conosce il tuo segreto?Non lo dirò a nessuno, posso capire il modo in cui ti senti.-
-Tranne te nessuno sa.-
-Capisco.-
-Questo non lo segni?.-
-Lo farò dopo; ma adesso che so cosa ti blocca possiamo lavorare meglio. Lavoreremo sulla fiducia verso l'altro.-
-Io di te mi fido.-
-Meglio così.- "

a volte le persone che sono nemici possono diventare la tua unica ragione di vita. questo celeste lo scoprirà quando Harry le cambierà la vita entrando nella sua e lasciandone un segno indelebile.

Questa fan fiction partecipa al contest TOXIC LOVE
-Dal Testo-
Liam lascia che la canzone prosegua fino alla fine mentre, rimasto solo in boxer, si dirige verso il letto dagli altri due. Li guarda attentamente prima di decidere che baciare Andy per primo sia la cosa migliore; una volta Harry gli disse: “quando c’è di mezzo una threesome, si bacia sempre quello che ti piace di meno per primo” poi, come il ricciolino facesse a saperlo, per lui è ancora un mistero.

Io sono in piedi fra le sue gambe, apre il cassetto del comodino e ne esce una piccola bustina con delle pillole rosse, mi tira dal colletto e col pollice mi tira giù il labbro inferiore, costringendomi ad aprire la bocca, mi lascia una pillola sulla lingua.
Chiudo gli occhi, sento la lingua pizzicare, la testa girare, e le gambe cedere, sorrido e riapro gli occhi, ha una pillola in bocca anche lei.

" [...] L’unica cosa che desiderava in quell’istante era di potersi mettere nel letto e dormire, nonostante non fossero nemmeno le quattro del pomeriggio e sarebbe stato più naturale uscire a fare una passeggiata che non rintanarsi sotto le coperte come un bambino. Si passò una mano tra i capelli, ormai troppo lunghi da poter essere sistemati con un semplice gesto distratto, portandoseli di lato per evitare che le ciocche more e scompigliate lo accecassero. Si tolse le scarpe nel tragitto verso il letto, e solo quando si fu seduto sul bordo si permise di chiudere gli occhi e liberare un sospiro appesantito da troppi pensieri e paure.
Era un miscuglio tanto denso quanto colloso, vischioso, intrappolava senza lasciar trapelare niente. Se lo sentiva dentro come aria catramosa e amara, inspessiva le sue paure a dismisura, togliendogli quasi la forza di respirare.
Chiuse gli occhi, deglutendo un paio di volte a vuoto.
Era stupido, e molto anche. [...] "
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Emma ed Harry non si conoscono, meglio ancora, entrambi ignorano l'esistenza dell'altro e magari se fossero stati loro a scegliere il proprio destino non si sarebbero mai incontrati. Perché va bene così.
Ma Harry è una persona famosa ed Emma il rifugio perfetto e il destino non è mai come ce lo aspettiamo. Un po' come il mito dell'androgino, pur non sapendolo, Emma ed Harry non avevano fatto altro che cercarsi. Harry la cercava, Emma l'aspettava.
Insieme avrebbero cominciato a "bastarsi".

Louis e Harry stavano insieme dalle superiori. Sapevano tutto uno dell’altro; come baciarsi, quale parte del letto uno preferiva, cosa mangiavano a colazione; erano perfetti insieme no? Ma ce un unico problema nella relazione perfetta: tutto diventa monotono, e Louis era stufo!

In cui Harry studia, va a una festa, succedono cose, Louis spiega. Non necessariamente in quest'ordine.

Non si era accorto che, nella caduta, gli era volato via il cappello e, come l'idiota quale ero, lo raccolsi e glielo porsi, sperando che non mi mollasse uno schiaffo anche lui.
Fu allora che incrociai i suoi occhi e persi un battito.