Siamo di ritorno da Versailles, finalmente. Il sole si sta avvicinando all’orizzonte e il cielo si è tinto di una infinita serie di tonalità di arancione e di giallo, quante nemmeno avrei potuto immaginare che ne esistessero, facendo sì che tutto, attorno a noi, appaia ancora più caldo di quanto non sia già. Non ricordo un’estate così torrida e soffocante, dal mio arrivo a Palazzo Jarjayes. Non credo che sopporterò ancora a lungo questa estate.

Lo studio in cui so trovava era ampio, elegante e ben illuminato; vi era stato accompagnato perché potesse attendere il rientro a palazzo della figlia del Generale. Aveva chiesto di incontrarla, ma gli era stato risposto che lei non era ancora rientrata dalla caserma della Guardia Permanente e che probabilmente sarebbe arrivata a breve e lo avrebbe potuto ricevere proprio lì.

tu mi ami davvero, e io non ti merito.
Ma mi sto rendendo conto
che per me sei importante

Continuava a guardare insistentemente verso una fanciulla dai capelli castani e lunghi i cui riccioli, raccolti in alto da un fermaglio, cadevano dolcemente sulle spalle della giovane. Nel frattempo la voce di Oscar era divenuta come un ronzio,Alain quasi non la sentì più e quando fu sicuro di ciò che stava osservando non potè più trattenersi ...

Una breve one che descrive i loro sentimenti
Oscar e Andre finalmente felici

Ciao ragazze, sono tornata ispirandomi ad una bellissima canzone di De Andrè " Verranno a chiederti del nostro amore". Siamo alle soglie delle rivoluzione e Oscar e Andrè ripensano ad un evento lontano nel tempo, l' inizio del loro amore, nato da un evento che nel manga si colloca molto dopo ( Oscar vede André a torso nudo e ne è attratta). Quelle scelte saranno il preludio di scelte più importanti, scelte "rivoluzionarie" nata dalla consapevolezza di un amore.

Sono qui che ripenso alla mia trascorsa giovinezza, ai miei gironi felici...sono qui che ripenso a lei. Semplicemente perchè quando penso a lei mi ritorna il sorriso e, finalmente, ritornano anche le lacrime. Ma sono lacrime di nostalgica gioia, di commozione.
Ed ora narro i miei suggestivi ricordi, le mie memorie, allo spoco di rivelare a tutti coloro che meritano di sapere quello che era il nostro irraggiungibile segreto. Il mio segreto e il segreto della grande donna di cui sto scrivendo, Oscar François de Jarjayes. Coraggiosa, bella ed intelligente. La mia maestosa rosa bianca...il mio primo, inteso e struggente amore.

Oscar sta per recarsi al ballo dove incontrerà Fersen vestita da donna... piccolo approfondimento della scena e una mia piccola aggiunta dove subentrerà anche André.

Una passeggiata tra gli alberi, sul filo dei ricordi, fino ad un incontro inatteso che cambia tutte le certezze di una vita.

Di tutte le cose create dall'uomo capaci di scuotere l'anima forse la più efficace è la musica. Attraverso essa nascono sentimenti, pensieri, azioni. Eppure spesso avviene il processo contrario, e dalla gamma di sentimenti, pensieri, azioni che ciascuno è in grado di essere può nascere una melodia. Oscar e André e tanti altri che noi conosciamo, immersi in un mondo fatto di note. Questo è quel che leggerete.
AVVISO: al momento, la storia è a rating verde e priva di particolari note, ma dato che non si sa mai dove può andare a parare un autore, sappiate che potrei decidere di cambiare entrambe le cose, in base a dove mi porterà la storia. :)

Nell’ inverno scandinavo, dove la notte depreda le ore del giorno, il Conte di Fersen brancola nei ricordi…E’ uno spettro perduto, è un naufrago disceso negli abissi. Il cuore non ha più ragione di custodire luce, vivere di gioioso dolore. Maria Antonietta è tramontata per sempre.

Marie Therese, Louis Joseph, Louis Charles.
I Delfini di Francia.
Tre bambini destinati a una vita fatta di lusso e di perfezione, eppure, la sorte non ha voluto così.
Tre bambini nati nell'oro e nei diamanti, e morti negli stenti.
Tre bambini innocenti a cui è stato tolto tutto, anche la vita.

Può un sogno avere il potere di cambiare la realtà? Ho sempre amato quest'anime, ed il suo finale non mi è mai andato giù, spesso mi sono chiesta come fosse possibile che nessuno si fosse accorto dei problemi di salute di Oscar e André. Partendo da questo presupposto, mi sono chiesta, cosa sarebbe successo se proprio "il vero generale di casa Jarjayes", magari con un piccolo "aiutino" avesse aperto gli occhi? Cosa sarebbe cambiato?
Questa è la mia prima ff, in verità è la prima volta che scrivo qualcosa in assoluto! Fatemi sapere che ne pensate. Con fanart.

[Questa raccolta partecipa al contest “Drabble in stile II” indetto da Marge86 sul forum di efp.]
Mi sono sempre chiesta - sia guardando l’anime che leggendo il manga – cosa avrebbe mai detto Oscar agli uomini che hanno segnato bene o male la sua vita, il suo percorso di crescita. Ho preso la palla al balzo in questo contest il cui prompt mi concedeva di scrivere in un tempo ormai remoto, andato: perduto.
Il momento in cui lei realizza questi pensieri è indefinibile in termini di tempo: potrebbe essere accaduto sia dopo esser stata colpita a morte, prima di spirare fra le braccia di Alain e Rosalie, in un qualsiasi momento del suo incarico da generale di reggimento o ancora prima, alla corte reale.
Cos'avrebbe mai voluto dire, la nostra Oscar, a tutti gli uomini della sua vita?

(Perdonatemi, ho cambiato il titolo, perchè solo dopo la pubblicazione ho finalmente capito quale fosse quello che ritenevo più significativo...)
La finestra era socchiusa, le tende bianche e leggere filtravano a mala pena le prime luci dell’alba che donavano alla semplice stanza riflessi dorati alternati alle ombre lunghe dei pochi ed essenziali arredi; il silenzio che ancora regnava, insieme alle cromie della luce, creava un’atmosfera a dir poco magica.