"Ricorda Rosie,qualunque ragazzo biondo ti si avvicini,tu non dare confidenza,e chiama Albus" scoppiai a ridere io ero quella che difendeva Albus,quella che rispondeva a tono a tutti,lui era il timido ragazzo bisogno di affetto,mamma si intromise dicendo "Ron! Dai non mettergli già da subito cattive idee in testa!",e ridacchiando ci incamminammo verso il treno per cercare un vagone,iniziava il nostro viaggio.
Il ragazzo si chiamava Scorpius Malfoy,quel nome mi era famigliare ma non riuscivo a ricordare dove lo avessi già sentito; diedi una gomitata ad Albus che mi bisbigliò all'orecchio che quel ragazzino era il figlio di Draco Malfoy,vecchio compagno di scuola dei nostri genitori,che con il tempo aveva chiarito con i Potter,ma che con i Weasley i rapporti erano in disaccordo da anni,il ragazzo mi riservò un sorriso gelido dicendo "Dovresti conoscermi con la fama che ha tua madre,pensavo tu fossi più sveglia",ero pronta a incenerirlo.
E se i Malfoy odiano i Weasley, e i Weasley odiano i Malfoy perché non potrebbero anche innamorarsi? Infondo gli opposti si attraggono..

[Storia Interattiva- Iscrizioni aperte]
1976.
A Hogwarts è l'era dei Malandrini.
Di James, il cervo innamorato che dovrà mettere la testa a posto se vuole conquistare la bella Lily.
Di Sirius, che si è lasciato una famiglia alle spalle e deve costruirsi da solo la sua vita partendo dalle fondamenta.
Di Remus, con il suo piccolo problema peloso mitigato dalla vicinanza dei suoi più cari amici, ma che è sempre in agguato, pronto a ricordargli che non avrà mai una vita normale.
Di Peter, che vive gli ultimi rimasugli di un coraggio che è solo l'ombra di quello degli altri compagni.
Sono gli anni di Regulus, delle sue scelte avventate; di Severus, con la falce del disprezzo e della solitudine a gravargli sul collo; di Rabastan, con i suoi complessi di inferiorità nei confronti di suo fratello; di Barty Jr e della sua lotta contro un padre assente che non ha mai sentito proprio.
Sono gli anni di Nashira, di Alice e Frank, dell'intelligente Lily e dei Prewett, i gemelli delle meraviglie.
Saranno anche i vostri?

Ron/Hermione || 1.2k words || Missing moment de "I Doni Della Morte"
«Resta» lo pregò disperata, afferrandogli il giubbotto con forza e cercando di guardarlo negli occhi, in quegli occhi spiritati e inumani. «Lo avevi promesso» piagnucolò, la voce che le si incrinò di colpo.

"Alti e bassi,abbiamo corso insieme gridando di gioia, abbiamo scalato alte montagne,montagne russe,siamo precipitati verso il basso,il buio profondo,abbiamo poi guardato con occhi fieri,e dall'alto il mondo. Abbiamo viaggiato nel bene e nel male,lontani nella stessa stanza,e vicini più che mai a chilometri di distanza. La vita passa,ma poche cose restano,pilastri fissi dell'esistenza. Tu,fratello mio,sei uno di questi. Non importa cosa ci riserverà il futuro e quali situazioni ci troveremo ad affrontare. So che comunque vada,adesso e sempre...l'uno sull'aiuto e il rispetto dell'altro,potrà contare."
Anton Vanligt

Una canzone, parole in circolo.
Due anime.
Un tempo indefinito.
Una vita stravolta.
https://www.youtube.com/watch?v=VytuHfY-fVM

Continuando a farsi luce con la bacchetta, Hermione vide il serpente avvicinarsi al letto, arrampicarcisi sopra e attorcigliarsi su se stesso, chiudendo gli occhi giallastri.
Mentre si avvicinava per esaminarlo, la creatura prese fuoco, trasformandosi in un'enorme fiamma verde smeraldo che proiettava una lugubre luce per tutti gli angoli della camera.
Proprio in un angolo della stanza cadde la sua attenzione, un angolo nel quale si ergeva una sagoma scura, appena illuminata dalla fioca luce: era alto, robusto, il fisico così snello e perfetto che non sembrava vero.
Alzò la bacchetta per illuminarla, ma questa si schermò il viso dal fascio di luce con la mano. Nonostante ciò riconobbe chi era.... Conosceva solo una persona in tutta Hogwarts che era alto, snello, la pelle d'un candido bianco e i capelli biondi così chiari.
- " Malfoy " - sussurrò - " cosa ci fai tu qui? " -
- " Sono venuto qui per fare una "lezione pratica" di Babbanologia " - disse lui in un sussurro.

[Ten things I hate about you] [Lily/Scorpius]
"Odiarti mi cava le energie, sai com'è: è un lavoro a tempo pieno".
"Allora pensa se mi amassi cosa ti succederebbe".
[Perché le fanfiction stupide non hanno mai fine]

"Il dolore era lancinante, ma Severus cercava di resistere. Vi fu un lampo di luce e qualcosa cadde vicino alla sua mano destra. Forse fu la consapevolezza di essere vicino alla morte che risvegliò i suoi riflessi. Fu questione di un attimo. Pochi secondi prima che Voldemort si smaterializzasse con un urlo di rabbia."
Se Severus, invece di morire miseramente per la disperazione di noi fan, avesse avuto un ruolo ancora maggiore nella sconfitta di Lord Voldemort? Piccolo stravolgimento dei fatti con confronto fra Severus e Harry ;)

Gesti inattesi, parole semplici e inaspettate. Le chiamiamo piccole cose, ma in certi momenti sono tutto. (C. Mangiaracina)
Potrebbe essere una stupidaggine e a guardare bene lo è... ma questo non significa che non nasconda in sé un grande significato, non significa che non sia importante... e questo Draco lo sa.

Non succedeva spesso che Draco Malfoy fosse colto di sorpresa. Eppure era successo, inoltre, non capitava spesso che non sapesse dove lo stavano portando i suoi piedi. Quindi potete immaginare quanto fosse sconvolto quando scoprì che entrambe le cose sembravano accadere nello stesso preciso momento proprio a lui.
"Ti sono mancato signorina Granger?" "Sempre"

La storia gira attorno ad un gioco che si chiama "E se io...."
Draco e Ginny (che sono la coppia principale) inventano questo gioco.....
E' dedicata alla persona che mi ispira Draco... io mi vedo molto in Ginny e.. no.. non è il mio ragazzo...
Buona Lettura !

-“Chi l’avrebbe mai detto che un giorno mi sarei ritrovato in una situazione del genere?
Nessuno, ecco chi.
E come dargli torto?
I Malfoy non chiedono scusa, né tantomeno implorano perdono."-

Scorp... Scorp... Dio, non ce la faccio.
Non riesco proprio a dire il tuo nome.
Però sappi che mi manchi, non riesco a perdonarmi, né a dimenticarti, né a non amarti.
Io non credo nei miracoli.
Ti prego, almeno tu sorprendimi.