[Spartacus: Vengeance]
«Qual è il tuo nome?»
Come sempre, il bambino non aveva risposto ma si era preparato a essere colpito ancora. Stranamente, lo schiaffo non era arrivato, ma sul volto del dominus si era aperto un sorriso feroce.
«Sei orgoglioso. Sei testardo» aveva ghignato. «Sei uno sciocco. E io so come trattare gli sciocchi come te; i cani che si ribellano al padrone e che non obbediscono ai suoi comandi possono restare solo in un posto.»

Spartacus Vengeance , (Agron/Nasir).
Per un attimo, mentre lo osserva andarsene, Agron si odia. Si odia perchè sta perdendo troppo tempo a guardare i muscoli sottili della sua schiena, l’esatta sfumatura della sua pelle, l’ondeggiare delle sue natiche coperte solo da sottile lino chiaro.
Si odia perchè sa già che quella storia finirà male, malissimo. Forse anche peggio.

- Spartacus Vengeance: Agron & Nasir -
Arrivato nel salone centrale, Agron guarda per un po' verso l'esterno ma poi, con la coda dell'occhio, vede qualcuno lungo la scalinata che porta al piano superiore, così, incuriosito, si volta, e le sue labbra accennano ad un sorriso.
Cerco la solitudine.. e trovo te.
Nasir è seduto sugli scalini, la testa china appoggiata alla colonna, lo sguardo perso nel vuoto alla ricerca di una risposta ai dubbi che lo attanagliano da quella mattina.
- Una fanfic nata, in realtà, come chat e scritta a quattro mani da SereZ e Enedhil che ripercorre in due momenti l'inizio ed un punto “cruciale” della loro relazione [Spoiler per chi segue la serie in Italia!]-

prima fanfiction sul mondo di Spartacus. seguirà le vicende della seconda stagione con qualche modifica.
Dal primo capitolo
"Tiberio fissò con occhi sbarrati quella lama così scintillante sfiorare la pelle del collo proprio sul pomo d’adamo, sentì la disperazione montargli dentro e bruciare alla bocca dello stomaco mentre vedeva quel castello di sicurezze costruito negli anni sbriciolarsi come vetro al suolo sotto un paio di occhi intensi puntati nei suoi."

Dal primo capitolo:
Dopo aver sparso sangue romano, anche se non nella quantità che ciascun gladiatore avrebbe desiderato, Agron aveva ottenuto una ricompensa insperata, aveva finalmente potuto conoscere il nome di quella creatura che oramai non riusciva a levarsi dalla testa.
Nasir.
Un nome indubbiamente – per quel poco che aveva imparato in quell’accozzaglia di gente che abitava il ludus – di origine lontana, siriana, se poteva prestare fede alle parole stesse del ragazzo.

Una raccolta di drabble sulla coppia Barca/Pietros, ognuna ispirata ad una divinità del pantheon fenicio-cartaginese, nella speranza di far ricordare questa coppia stupenda, dal destino troppo tragico.

Roma, 2013. A maggio la gente della capitale è chiamata a votare per il sindaco, e fra i tanti partiti ci sono due candidati che vogliono assolutamente vincere le elezioni, per due motivi diversi. Uno è Cesare Ferri, appena laureato in Scienze Politiche alla Sapienza di Roma, discendente di una ricca famiglia che vuole quel posto solo per poi andare sempre più in alto. L'altro è Spartacus, il candidato di una sezione politica di un quartiere periferico di Roma, che si è fatto portavoce dei bisogni della gente comune e che vuole vincere le elezioni solo per far trionfare i valori morali e fermare la corruzione. La campagna elettorale ed i dibattiti sono la vera guerra che attraverserà la città nei prossimi mesi, chi vincerà?

Al fine di pagare i propri debiti, il dominus di Nasir dona lo schiavo alla Casa di Batiatus. Nasir dovrà imparare ad essere uno schiavo del ludus, senza una posizione privilegiata o protezione. Agron si scoprirà attratto dal nuovo schiavo, ma non sarà il solo. Contemporaneamente, la ribellione iniziare a prendere piede.
Traduzione. Agron/Nasir

“Un gladiatore non deve temere la morte…egli la abbraccia, la accarezza, la fotte! Ogni volta che entra nell’arena infila il suo arnese nelle fauci della bestia e prega di aver finito prima che serri le sue mascelle!
Ogni volta che qualcuno di voi scenderà nell’arena, dovrà sentirsi onorato…Onorate voi stessi, onorate il vostro signore.
Combattete e la folla vi adorerà…se morirete, la sabbia dell’arena sarà il vostro letto di morte”
Barça è questo: un gladiatore, uno di quelli per cui la folla urla e si esalta...ma in pochi sanno che dietro alla belva c'è un uomo con dei sentimenti...

E se fra Tiberius e Caio Giuglio Cesare fosse nato qualcosa? Qualcosa che neanche loro si aspettavano?

Mi piace la coppia Nasir ed Agron, ed altri personaggi, ma non volendo che morissero e visto che in attesa di episodi della nostra serie preferita ho fatto una storia “inventata” sulle basi di ciò che ho visto e ciò che vorrei vedere. Spero di non essere l’unica volere una cosa del genere.
Spero vi piaccia…

Lucrezia non è riuscita ad attuare il suo piano ed ora Crisso è ad un passo dal giacere con Ilizia.
Quello che sembrava il destino scritto di due uomini ora sta per cambiare.
Spartacus si trova al cospetto di Licinia.
La donna davanti a lui era la raffigurazione del potere romano.
La sua vita stava per cambiare di nuovo, lontano da quelle mura.
Nessuno sapeva il suo vero nome, nè il segreto che celava.

Voglio provare a fare un esperimento, poi sarete voi a dirmi se è una FF fattibile o una cavolata, una love story tra Agron e Tiberio è da un po’ che mi frullava nella testa ma non sono sicura del risultato e se è, ripeto, fattibile. Io ci provo, sappiatemi dire. E’ ambientato nel momento in qui Spartaco si finge un romano e cattura il figlio di Crasso. Crisso in questa storia è ancora vivo, tutti quelli che nella storia sono morti, qui sono vivi, tranne Duro.
I caratteri dei personaggi possono variare dal telefilm

Salve, popolo di Capua, che gli dei vi benedicano, se in essi riponete fede.
Il mio nome è Gossip Spartacus; il mio obiettivo, quelle di rendere note ai più le verità che i romani e i ribelli preferirebbero rimanessero celate.

Breve raccolta di OS a tema Nagron ovviamente
Il primo bacio lo colse di sorpresa.
Il secondo lo aspettava con più impazienza di quanto lui stesso volesse ammetterlo.
Il terzo decise lui di prenderselo.

- Conservi ancora quella statuetta?- bisbigliò, per non disturbare Nasir, il quale era caduto in un profondo sonno grazie alle erbe contro il dolore di Lucio.
- La conservo per pregare- risposi, sorridendo e arrossendo appena. Non potevo evitarlo quando si trattava di Agron.
- E speri che rispondano alle tue preghiere?-
- Forse non oggi, nè domani, ma un giorno lo faranno.-
- E tu saresti disposta ad aspettare? Per quanto, un mese, un anno, dieci anni? Aspetteresti pur non sapendo cosa hanno in serbo per te, se la morte, la vita o la schiavitù?- mi domandò, avvicinandosi e alzando la voce.
- Ho atteso tutta la vita che qualcuno mi liberasse dalle grinfie del mio padrone e, quando credevo di non avere più speranze, sei arrivato tu a salvarmi. Perciò si, sono disposta ad aspettare. Tutto il tempo che sarà necessario.-
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La ribellione di Spartacus e la lotta per la vita degli ormai ex schiavi raccontata dal punto di vista di una giovane schiava greca, Abira, che si ritroverà a combattere i romani pr guadagnarsi la propria libertà, in una lotta sfrenata e all'ultimo sangue con la grande e potente Roma.

Chi dice che solo gli uomini possono essere gladiatori?

Crisso si mosse nel letto alla ricerca di una posizione comoda, e incontrò lo sguardo di Spartacus che gli accarezzò il viso con una mano, rimirandolo in tutta la sua bellezza e ripensando a come quella notte si era donato a lui.
"Crisso... Vita mia... Vorrei tanto essere una lacrima per nascere nei tuoi bellissimi occhi, passare sulle tue guance e morire sulle tue dolci labbra. Sì, é così che vorrei andarmene, perso in un tuo bacio."
Crisso non seppe cosa dire, così si strinse a lui e poggiò la testa sul suo petto, e dopo che Spartacus ebbe effettuato il percorso da lui descritto strusciando le labbra e disegnandone la via con una scia di baci sul viso del compagno, questi si lasciò cogliere dal sonno, cullato dal cuore dell'uomo disteso accanto a se.

"Ci voleva forza bruta per spezzare la vita di un uomo, ci volevano ferocia e tecnica aquisita con duri allenamenti, ma malgrado questo, come le era stato sempre insegnato, ci voleva molta più forza per trattenere l'anima dentro un corpo, ci volevano pazienza e tenacia per ricucire, rammendare, riparare un corpo danneggiato e straziato".
Una storia che inizia ancora prima degli eventi di "Dei dell'Arena", una storia con una nuova protagonista che rappresenta l'altra faccia della medaglia dei gladiatori e che è il mio personale regalo e tributo al mio personaggio preferito.

Cosa potrebbe mai succedere se i personaggi di Spartacus si trovassero nell'epoca moderna, ancora ragazzini e in una scuola un "pò particolare"?
Tra Crisso che fa il bullo con tutti...
Batiato che vuole diventare preside della scuola
Glabro che punta a diventare sindaco di Roma
Lucrezia e Ilithyia che cercano di aiutare i propri mariti
e Spartacus che cerca giustizia e spera di scappare da quella scuola...
Come andrà a finire?