Recensioni per
Hot stuff
di Hotaru_Tomoe

Questa storia ha ottenuto 297 recensioni.
Positive : 297
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
02/07/17, ore 18:37

Tu dovresti scrivere un giallo... O una storia incentrata (anche quasi esclusivamente) su un giallo, perché tutti gli omicidi che inventi sono molto interessanti. Questo mi ricorda vagamente Hannibal, per la dinamica del delitto, perché la vittima è in posa, per come Sherlock arriva alla soluzione. L'omicida è un narcisista, una deduzione basata su dati oggettivi e che in Hannibal sarebbe frutto di mera empatia o di un'analisi psichiatrica del dottor Lecter. Ma qui Sherlock mette insieme i pezzi in tempo record e tutto perché a Scotland Yard sono i soliti idioti... Comunque sia, la storia poi si sviluppa altrimenti e ai due iniziano a frullare strane idee per la testa.

Lemon sempre riuscitissima, dettagliata ma non volgare. Apprezzo sempre anche questo aspetto, quando scritto bene.

Non so quando volevi che il caso avesse rilevanza ma ne sono rimasta molto colpita, complimenti.
Koa

Recensore Veterano
02/07/17, ore 14:19

Ciao, è la prima recensione che scrivo su questo fandom. Ne approfitto per dirti che amo tutte le tue storie, le divoro nel minor tempo possibile. E questa raccolta mi fa impazzire: è hot, ma non volgare e non è difficile scivolare nel trash in queste situazioni. Non vedo l'ora di leggere un nuovo capitolo, vale anche per l'altra raccolta scattered pictures. Mi piacerebbe leggere una omegaverse e/o una soulmates, ma mi va bene qualsiasi cosa tu scriva. Very good job!!! See ya, C.S.
(Recensione modificata il 02/07/2017 - 02:40 pm)

Recensore Master
01/07/17, ore 20:18

Hotaruccia bella, sono passata a pettegolare sulla pagina e ho letto.
E stanotte la sogno, ahahaha!
Niente, sulle rosse sei insostituibile, come hai fatto a creare un altro scenario per quesat stupenda passionale e incredibile coppia dopo averne già scritte tante, non lo so!
Sherlock schiavo del suo desiderio è la mia versione preferita, per non dire di John militare
l'amore per la divisa è tutto condiviso, credimi.
continua sempre, sarei felice di leggere un capitolo 100
baci hot
Setsuna

Recensore Master
12/06/17, ore 10:40

E sono giunta all'ultima storia di questa raccolta da recensire e finisco con questa che mi sono convinta di averla già letta su AO3, tempo fa ma senza rendermi conto di chi fosse l'autore. L'ho letta di nuovo e con molto piacere e questa volta ben conscia di sapere cosa stavo leggendo. Strano ma vero! XD

Di nuovo tornano elementi noti, un caso complicato e un assassino senza scrupoli, un qualcosa di imbarazzante e un rapporto che si evolve in un modo o nell'altro e che cambia proprio a fronte di quanto accade sul lavoro. Sherlock che posa senza veli per un gruppo di sconosciuti mi pare perfettamente da lui! E mi è piaciuta, anzi l'ho trovata una cosa originale, questo tuffo nell'ambiente dell'arte. Non credo che John possa essere realmente così bravo, ma come espediente narrativo funziona benissimo. E poi ho adorato l'idea di lui che ritrae Sherlock e che all'inizio nemmeno ci riesce perché si rifiuta persino di guardarlo, ritraendo muscoli e corpi a caso. Vedere significa capire quello che prova e accettare. Ed è ciò che avviene. Anzi, anche qui ho apprezzato il simbolismo e il parallelo tra il vederlo sul disegno e l'accattare di esserne innamorato.

Un'ultima considerazione generale. Mi è molto piaciuto leggere questa raccolta, e vedere come il tuo stile si sia evoluto e come la visione dei personaggi sia cambiata col tempo.

Spero di ritrovarne altre in futuro.
Koa

Recensore Master
12/06/17, ore 10:29

Una sola recensione sembra essere quasi poco per questa storia. Ci sarebbero molte cose da dire e tanti aspetti da analizzare con cura e un'attenzione che purtroppo al momento mi manca. Mi soffermo solo sulle cose che ritengo più importanti. Di nuovo si ritrovano John e Sherlock in un universo alternativo, uno dove i protagonisti stanno su due fronti diversi. L'attore e il paparazzo che non fanno che fuggire e rincorrersi a vicenda, si ritrovano qui intrappolati in una relazione inaspettata e molto passionale. Se Sherlock già riesco facilmente a immaginarmelo nei panni della "diva", con i capricci, il talento fuori dall'ordinario ma il carattere pazzo e insopportabile, John si fa appena più fatica a inquadrarlo. Ne esce però il ritratto di un uomo intrappolato in una vita che non vorrebbe ma che per certi versi è costretto a fare. Uno spirito irrequieto, e che cerca il brivido e la sfida, andando a caccia dell'attore impossibile. Mi è molto piaciuto il fatto che sia poi lo stesso Sherlock a dargli la spinta necessaria in avanti. Ciò che lo porta a fare qualcosa che valorizza davvero la sua bravura e ho ammirato anche tanto il concetto dello Sherlock che si mette da parte a pro del bene e della carriera dell'altro. Una crescita caratteriale stupefacente per un uomo come questo Holmes.

Il risultato è l'ennesima ottima storia.
Koa

Recensore Master
12/06/17, ore 10:03

Ieri, tra tutte le altre, ho riletto anche questa e non ho potuto non notare quanto indegna fosse la recensione che ti avevo lasciato. E ho creduto di doverla riscrivere, anche per sottolineare alcuni aspetti che mi sono saltati agli occhi e che ho davvero apprezzato. Rileggendo mi sono ritrovata molto appassionata dal caso. Come è già capitato in altre tue storie che hanno una o più caratteristiche in comunque, spesso succede che i casi si mettano in mezzo alla vita quotidiana del 221b di Baker Street, il che è assolutamente naturale per due persone che vivono insieme e che, di fatto, lavorando anche insieme. Anche se John ha comunque una vita più separata, grazie all'ambulatorio, è chiaro che i clienti e gli omicidi si mettano spesso in mezzo. E ho notato che spesso servono da "spinta in avanti" come in questa storia. Dicevo che ho apprezzato i contorni dell'omicidio. Portano a risvolti comici e imbarazzanti e portano John anche a fronteggiarsi, poi alla sfilata, con uno Sherlock assurdamente bello, ma trovo che in linea generale e sebbene tu non sia scesa nei particolari, penso che sia ben costruito il caso. Un giovane morto in un ambiente molto particolare e che viene da una famiglia di un certo stampo e con ideali ben determinati, che escono dalle deduzioni di Sherlock... è stato tutto costruito alla perfezione. Una nota di merito per i personaggi originali che noto sempre. E non solo l'assassino di turno, ma anche i membri della famiglia o addirittura il tizio alla sfilata e che vorrebbe avere Sherlock sul catalogo.

Ci sono tanti siparietti degni di nota. John che cerca di spiegare che cosa deve fare all'uncinetto a un gruppetto di vecchie signore, è stata una scena impagabile. Così come Sherlock che controlla il lavoro di John, il che crea una serie di situazioni imbarazzanti che non possono non far sorridere.

Mi è molto piaciuto rileggerla, la scena finale del bacio poi è credo la mia preferita. Assieme alla sfilata... l'immagine di Sherlock/Benedict che sfila a quel modo credo vorrebbero avercela tutti.

Koa

Recensore Master
12/06/17, ore 09:48

Da quando ho letto questa storia, ieri, non faccio che chiedermi se oggi ce l'hanno ancora la nutella in Inghilterra... lo so sono domande stupide da farsi! Ma comunque, so che se amassi la nutella probabilmente questa storia l'avrei apprezzata di più. Ma mi sono piaciute comunque alcune cosette, su tutto il fatto che Angelo abbia fatto un po' da cupido. Mi piace l'idea di questo Sherlock completamente innamorato di John, come un adolescente e che non riesce bene a gestire quello che prova. I siparietti mentali tra lui e il Mycroft mentale, saccente e petulante persino lì, sono l'emblema di quello che sta gli sta succedendo nel cervello. E anche se piccole, io apprezzo sempre i viaggi dentro la psiche e le emozioni di Sherlock.

Il finale con la nutella lo si prevede, ma non per questo lo si apprezza di meno.

Alla prossima.
Koa

Recensore Master
12/06/17, ore 09:42

In questa storia che parla di vita quotidiana e di come John Watson riesce a tenere a bada Sherlock Holmes e le sue stranezze, tutto mi aspettavo meno di trovare uno Sherlock demisessuale. Personalmente la sessualità di Sherlock resta un mistero, ancora dopo anni non mi sono chiarita le idee (ma sto tranquilla, tanto i Moffits sono messi peggio di me) ma conoscendo la demisessualità ho sempre creduto si potesse adattare al personaggio. Sono contenta che tu l'abbia usata in questa maniera, lo hai inserito senza spiegare troppo, senza preannunciarlo nelle note e di conseguenza senza far pesare la cosa sul lettore che non si crea aspettative e non si costruisce un background prima di arrivare al dunque. Hai tolto importanza alla sessualità di Sherlock e così facendo ne hai accentuato il significato. La cosa viene fuori tra una schermaglia amorosa e l'altra della felice coppietta, con John arrabbiato eccetera e con questa "condanna" a un mese di astinenza che fa sorridere. Lo dici con molta naturalezza, mettendolo in mezzo al discorso e senza quasi dargli importanza. Ho molto apprezzato perché ora della fine, la cosa non viene sbandierata ma è trattata come una condizione naturale dell'esistenza. Se tutti facessero così a questo modo, si vivrebbe meglio io credo.

Ma oltre a questo, anche questa one shot è molto godibile. Divertente e con piccoli tratti di dolcezza che riguardano Sherlock e che hai inserito qua e là. John un po' mi fa pena. Davvero. Ma perché vivere con un uomo del genere, e io lo so perché vedo gli altri e coloro che mi stanno intorno e in parte vi riconosco John, non è affatto facile. Io non colleziono cadaveri nel bagno, ma mi riconosco nella tendenza a non considerare i sentimenti degli altri. Per questo, anche qui, sono rimasta colpita da Sherlock. Da come si rapporta a John quando capisce di aver sbagliato. Ma anche dalla dichiarazione detta nel sonno, riprendendo parole di Doctor Who e ricordando di come loro hanno iniziato, mi è piaciuto moltissimo. Complimenti davvero. Anche perché rimane spazio per il divertimento e per una scena più rating rosso che non ci sta mai male.

Koa

Recensore Master
12/06/17, ore 09:26

Su questa storia ho meno da dirti, ma ho voluto comunque lasciarti due parole perché sono doverose. Di mafia AU credo sia la seconda storia che leggo in assoluto e diciamo che in linea generale non mi piace troppo l'idea e non riesco a farmela andare bene. Ma trovo interessanti alcuni aspetti e che anche qui vengono fuori molto bene, cosa che non mi stupisce. Come il ribaltamento di fronte e questo stare su due lati diversi, per una volta. Parlando da un punto di vista puramente oggettivo, credo che un universo alternativo così imponente e pieno di sfaccettature relazionali differenti, avrebbe forse richiesto una storia più lunga e articolata, magari in più capitoli. Così e messa in una one shot l'ho trovata un po' sacrificata. Anche se lo sviluppo narrativo non ha niente che non vada, è lineare, coerente... è tutto al proprio posto. Ma come dicevo anche prima, è comunque un altro universo e questo ribaltamento di fronte, se così possiamo dire, avrebbe probabilmente avuto bisogno di più approfondimento introspettivo e psicologico e questo per mostrare le diversità, specie nel carattere di Watson che è quello che risulta più fuori dal canone. Ma sono comunque dettagli, ecco.

Ho apprezzato le citazioni, anche sui nomi. O sul numero del campo da golf... Sono quelle piccole cose che fanno sorridere, ma devo confessare che più di tutto ho apprezzato il finale positivo. Che non era per niente scontato che andasse a finire bene.

Insomma, ho letto di recente un'altra mafia au e avevo giurato a me stessa di non leggerle mai più. Ma l'ho fatto e mi è anche piaciuta. Probabilmente tornerò a non leggerle. Ormai è assodato che sei un'eccezione.

Koa

Recensore Master
12/06/17, ore 09:15

In questa storia si mescolano differenti elementi che combinati tra loro ne fanno una storia molto gradevole. L'espediente del caso che si insinua nella vita quotidiana di Sherlock e John e che, guarda il destino, ha a che vedere direttamente col sesso, è un elemento che ho già visto in molte fanfiction (specie nelle one shot di questo stampo, più verso la pwp), ma onestamente è una di quelle cose che non mi stancherei mai di trovare. Anche perché qui l'intromissione è meno invasiva che in altre occasioni, e poi perché nel tuo caso riesce a tirar fuori dei sentimenti interessanti. In John in un primo momento prevale la gelosia, ma successivamente subentra altro come la curiosità e il desiderio di comprendere e di toccare con mano un lato (per lui) inesplorato e sconosciuto di Sherlock Holmes. Tutte le reazioni di John sono filtrate da un'evidente ironia e leggerezza, ma alcune colpiscono direttamente al cuore come il suo voler simpaticamente negare di essere geloso alla sola idea che Sherlock vada a letto con un'altra persona. Ma anche nella scena finale, dove si ritrova ad aver di fronte uno Sherlock che crede di aver rovinato tutto e per tutte le ragioni che sappiamo e che qui restano non dette. John non è gay, ma John ha fatto sesso con lui. Quindi ora che succederà? Naturalmente Sherlock fa le sue deduzioni, sbagliate. Quella scena nella doccia l'ho trovata particolarmente toccante, brava.

Anche in questo caso credo che Sherlock ti sia riuscito benissimo. La scena all'inizio con lui che fa esperimenti sui preservativi e che cerca di testarne la resistenza, è molto comica ma calzata a pennello sul personaggio. Che per magari razionalizzare un po' di nervosismo e agitazione, fa esperimenti scientifici. Non mi è chiaro quali siano effettivamente le passate esperienze di Sherlock, perché sembra abbia avuto altri partner ma da quanto mi è parso di capire non ha mai ricoperto un ruolo passivo. Altrimenti detto, John dovrebbe essere il suo primo, dico bene? Perché tutto quel discorso che fa a John sull'essere riuscito a portare all'orgasmo anche usando solo la voce (e non stento a crederlo) mi è sembrato un discorso che non riguarda direttamente la sfera emotiva e fatto da qualcuno che ha tenuto le cose sotto un ferreo controllo. Ma posso anche sbagliarmi. Ad ogni modo apprezzo il fatto che sia stato lasciato a un'interpretazione più libera.

Alla prossima.
Koa

Recensore Master
12/06/17, ore 09:00

Le AU di questo tipo, che mostrano un differente primo incontro, non sono mai state esattamente il mio pane quotidiano. Questo perché mi fa sempre un po' "strano" il fatto che due persone si possano dire le stesse identiche cose, ma in un incontro differente. Anche se, effettivamente, non c'è nulla di sbagliato in questo. Anzi. Diciamo che è un problema mio.

Dopo questa premessa che ritenevo doverosa, voglio dire che la scena del bar mi è piaciuta tantissimo e questa volta al contrario delle precedenti, sono riuscita a vedere il gif set che ti ha ispirata, prima di leggere la storia. Chi lo ha ideato merita tanta ammirazione e complimenti, perché mi piace in sé il personaggio della barista (io ho una predilezione per gli OC) e poi perché adoro l'idea di uno Sherlock che rifiuta tutti, ma che accetta invece il corteggiamento di John e non solo perché gli piace anche fisicamente, ma perché riesce a sorprenderlo. Pur essendo questo un universo alternativo, i caratteri dei personaggi e ciò che li contraddistingue, rimangono intatti. John è un reduce e un medico che di guerra e morte ne ha vista troppa, ma che comunque non riesce ad allontanarsene e non accetta l'idea di doversi mettere da parte. Cerca un pronto soccorso (purtroppo non conosco le serie a cui ti sei ispirata, ma questi accenni di crossover mi piacciono molto, pur non conoscendo sempre gli altri fandom), e tutti sappiamo quanto possa essere infernale il pronto soccorso di una grande città. Ma basterà? Per tutta la prima parte ci si domanda questo, fino a che non è Sherlock a chiederglielo direttamente, andando al sodo senza tanti giri di parole. Ed è proprio lui che mi è piaciuto molto, forse più di John. Questo Sherlock che rifiuta altri amanti perché banali o idioti, o forse semplicemente perché non sono John, ma che appena dentro l'ascensore si mostra audace e appassionato. Uno Sherlock in una veste più spigliata sessualmente che personalmente associo più a una fase avanzata del rapporto, ma che quando è ben fatto mi fa comunque piacere leggere.

Nota di apprezzamento per il caso e per Mr Hudson che compare del tutto inaspettatamente. L'idea di farli incontrare lì in America e che Sherlock ci sia andato proprio per quel caso che lo lega a Mrs Hudson, è stata davvero brillante.

Un'altra one shot molto ben riuscita.
Koa

Recensore Master
11/06/17, ore 21:09
Cap. 16:

Su questa non ho molto da dire, nel senso che rispetto alla precedente è più una pwp. Devo dirti che oggi pomeriggio quando mi sono fatta tutte le storie di questa raccolta che mi mancavano, ero felice di trovare qualcosa di più leggero dopo "Soffia via la nebbia dalla mia vita". Per chi come me arriva in un ritardo catastrofico, questa alternanza tra angst e storie più leggere aiuta a respirare e a lasciarsi alle spalle un po' di angoscia.

Dicevo, più pwp. Con un porn sempre trattato molto bene, chiaro e delicato. Scorrevole nelle scene più delicate ma sempre appassionato. Il buon vecchio military kink che si fa vedere non può non farmela apprezzare perché io adoro Sherlock che ha un kink per le cose militari. E che va su di giri all'idea di John in divisa. So che in molti la trovano una cosa assurda, ma a me non sembra così fuori dal personaggio come idea. Al contrario. E poi nelle fanfiction tutto è lecito. Fa sempre piacere trovarlo. E poi in questo modo. Perché vedere Sherlock che mette le mostrine di John e che si masturba nella sua camera, guardando la divisa di John... mi ha fatto leggermente fangirlare! Lo ammetto. Nel momento in cui John lo spia da fuori la porta mi ha fatta quasi morire, anche perché quell'accenno di voyeurismo è stato il colpo di grazia.

Il resto della storia è composto da tutte quelle cose, caratteristiche dei personaggi, che fa sempre piacere trovare. John che fa tutto da solo e si fa qualche paranoia. Sherlock che arriva a manipolare John per richiedere attenzioni... particolari che fa piacere ritrovare e che divertono.

Alla prossima.

Recensore Master
11/06/17, ore 20:46

Questa storia ha toni completamente diversi rispetto alle precedenti dove prevaleva leggerezza e romanticismo, dove c'era del sesso ma anche scene di vita quotidiana trattate sempre con ironia. Qui è tutto doloroso e si sprofonda in un baratro di sofferenza che sembra non avere una fine. Sarebbe stato un AU interessante anche per una storia più lunga, ma in effetti i lettori e probabilmente anche tu, saremmo tutti sprofondati nella depressione! XD

La maniera in cui inserisci il realismo magico, che è un qualcosa di sempre delicato perché la magia ha una storia letteraria e di linguaggio tutta propria e diversa dal contesto holmesiano, è molto naturale. Fai sembrare normale ciò che succede a John, sebbene ci sia un contraltare (quello di Mary) che fa da antagonista e si pone delle domande. In questo modo il lettore capisce che la "malattia" di John non è poi così all'ordine del giorno in questo universo. Ma la magia viene sempre usata bene, con oculatezza e dosando ciò che è bene mettere col giusto equilibrio. Su questo: brava, anche se non è una novità che tu ne sia capace.

Per quanto riguarda i personaggi, beh, John è quello che colpisce. Il richiamo, e qui sì che c'è una leggera presa in giro alla terza stagione, ai fatti che accadono sono evidenti. Ma questa è una realtà diversa, in cui, quando ti manca qualcuno, ti accadono cose strane. La felicità che John crede di avere è posticcia e fasulla come il suo matrimonio. Ama sua figlia, ovviamente e tanto che a lungo è la sola gioia che ha, ma il matrimonio è senza amore e non basta e, anzi, di certo anche la bambina patisce tutto questo. E non c'è alcun rimedio a questo. John soffre perché l'uomo che ama davvero se n'è andato, in apparenza perché ha lavoro da fare, nella realtà (che conosciamo bene), Sherlock a Londra non riusciva più a rimanerci. Il dolore di John ferisce meno del suo non capire, del suo ostinarsi a non accettare di amare Sherlock e che il suo matrimonio è finito da tempo. Non so se ti sei ispirata a qualcosa per la nebbia, ma presumo di no dato che non ci sono note in questo senso, ma se è una tua invenzione come credo, complimenti perché c'è molto simbolismo. L'idea di una persona a cui si spegne tutto, vista, colori, olfatto... e in cui tutto diventa grigio, fa diventare la vita di quella persona vuota, è un concetto straordinario. Al punto in cui è John che senso ha vivere? La mancanza di Sherlock ha spento la vita di John, ha tolto i colori e tutto quanto di bello un individuo possa godere.

Per questo l'incontro è tanto bello. Liberatorio addirittura e il loro fare l'amore alla fine molto dolce.

Il finale lascia con una domanda, perché leggendo ho avuto la sensazione che anche Sherlock avesse subito un qualcosa di simile. Che anche lui si sia spento tutto, ma la cosa non viene approfondita e al lettore rimane l'interpretazione. A me piace questa libertà che ci dai.

Una storia stupenda.
Koa

Recensore Master
11/06/17, ore 18:58

Questa è stupenda. Davvero stupenda. L'ho amata tantissimo e tanto che credo sia la mia preferita. Più vado avanti e più amo questa raccolta.

Se nei primi capitoli ero molto colpita da John, ora invece è Sherlock a meravigliarmi. Sono impressionata dal lavoro che fai su di lui. Mi rivedo tantissimo per le cose che dice e come gliele fai dire, per come ragiona fuori dagli schemi dati dalle convenzioni sociali che non capisce e non gli appartengono. Anche qui quello che potrebbe essere un pretesto narrativo in realtà è il frutto di un modo di ragionare tutto suo e forse di chi non sa come si faccia a interagire con gli altri a questo livello. Sherlock non dice, agisce in un modo tutto suo e anche quando palesa finalmente ciò che prova per John, lo fa parlando una lingua tutta sua. Meraviglioso. E brava davvero perché Sherlock e i rapporti sociali non sempre vengono ben delineati dagli autori. Nemmeno Moffat secondo me ci ha capito qualcosa... Ma va beh! Di certo il tuo Sherlock lo amo alla follia e mi ricorda tanto quello di Doyle.

Dall'altra parte invece c'è John. Che mi diverte tantissimo nel suo fare e pensare tutto da solo. Sarebbe bastato aprire la bocca e parlare dei propri dubbi, ma ha paura che tutto svanisca e che questa sorta di sogno notturno, finisca da un momento all'altro. E quindi si perde in astrusi ragionamenti. Tenta di comprendere Sherlock ma fallisce miseramente. Addirittura va via prima perché crede che alla luce del giorno, quell'amarsi non possa esistere. Fa ridere se si pensa che probabilmente, Sherlock era semplicemente troppo abituato a non parlare di quello che prova, per dire qualcosa di giorno.

Comunque, una one shot stupenda. Brava davvero.
Koa

Recensore Master
11/06/17, ore 18:05

Se non si fosse capito mi sto divorando questa raccolta e nel frattempo mi maledico per non averla letta prima! Meglio tardi che mai e ci credo davvero... Son felice di questa immersione totale nel meraviglioso mondo di Sherlock e John, innamorati e contenti. In questo caso, fin dalle prime battute si apre una delle storie più divertenti tra quelle che ho letto finora. Il modo in cui li fai interagire, questo punzecchiarsi sempre e il litigare leggero che hanno spesso... Cavolo mi sembrano Sandra e Raimondo! XD Sherlock come al solito cela dietro la facciata un'insicurezza quasi adolescenziale. Fa proprio tenerezza nel suo non capire questa maniera che John ha di avere a che fare con lui. Di fatto una proposta che in una coppia canonica si ridurrebbe a un "lo voglio" o "no, niente role" qui diventa un caso di stato. Perché Sherlock parla un'altra lingua. Perché ha un modo stabilito di avere a che fare con le persone, anche con John, e dal momento in cui qualcosa che riguarda i rapporti, esce dai suoi schemi e dal territorio che conosce... John lo capisco da un lato, il reagire con passionalità è perfettamente da lui. Ma dall'altro rimango affascinata dalla maniera semplice che Sherlock ha di amare. Lui non ha bisogno di pensare a macheramenti. Per eccitarsi pensa a John e gli basta così.

Questa riflessione e l'incomprensione, porta a una stupenda scena. Ciò che mi ha colpito e il loro venirsi incontro comunque. Trovare un qualcosa che per entrambi sia comodo e facile da capire.

Mi è piaciuto moltissimo, va detto, il bacio che si scambiano mentre giocano al cliente e al detective. Credo che quel pezzo sia una delle scene d'amore più belle che ho letto in questo fandom. E di roba ne ho letta...

Alla prossima.
Koa