Recensioni per
Hot stuff
di Hotaru_Tomoe
Tu dovresti scrivere un giallo... O una storia incentrata (anche quasi esclusivamente) su un giallo, perché tutti gli omicidi che inventi sono molto interessanti. Questo mi ricorda vagamente Hannibal, per la dinamica del delitto, perché la vittima è in posa, per come Sherlock arriva alla soluzione. L'omicida è un narcisista, una deduzione basata su dati oggettivi e che in Hannibal sarebbe frutto di mera empatia o di un'analisi psichiatrica del dottor Lecter. Ma qui Sherlock mette insieme i pezzi in tempo record e tutto perché a Scotland Yard sono i soliti idioti... Comunque sia, la storia poi si sviluppa altrimenti e ai due iniziano a frullare strane idee per la testa. |
Ciao, è la prima recensione che scrivo su questo fandom. Ne approfitto per dirti che amo tutte le tue storie, le divoro nel minor tempo possibile. E questa raccolta mi fa impazzire: è hot, ma non volgare e non è difficile scivolare nel trash in queste situazioni. Non vedo l'ora di leggere un nuovo capitolo, vale anche per l'altra raccolta scattered pictures. Mi piacerebbe leggere una omegaverse e/o una soulmates, ma mi va bene qualsiasi cosa tu scriva. Very good job!!! See ya, C.S. |
Hotaruccia bella, sono passata a pettegolare sulla pagina e ho letto. |
E sono giunta all'ultima storia di questa raccolta da recensire e finisco con questa che mi sono convinta di averla già letta su AO3, tempo fa ma senza rendermi conto di chi fosse l'autore. L'ho letta di nuovo e con molto piacere e questa volta ben conscia di sapere cosa stavo leggendo. Strano ma vero! XD |
Una sola recensione sembra essere quasi poco per questa storia. Ci sarebbero molte cose da dire e tanti aspetti da analizzare con cura e un'attenzione che purtroppo al momento mi manca. Mi soffermo solo sulle cose che ritengo più importanti. Di nuovo si ritrovano John e Sherlock in un universo alternativo, uno dove i protagonisti stanno su due fronti diversi. L'attore e il paparazzo che non fanno che fuggire e rincorrersi a vicenda, si ritrovano qui intrappolati in una relazione inaspettata e molto passionale. Se Sherlock già riesco facilmente a immaginarmelo nei panni della "diva", con i capricci, il talento fuori dall'ordinario ma il carattere pazzo e insopportabile, John si fa appena più fatica a inquadrarlo. Ne esce però il ritratto di un uomo intrappolato in una vita che non vorrebbe ma che per certi versi è costretto a fare. Uno spirito irrequieto, e che cerca il brivido e la sfida, andando a caccia dell'attore impossibile. Mi è molto piaciuto il fatto che sia poi lo stesso Sherlock a dargli la spinta necessaria in avanti. Ciò che lo porta a fare qualcosa che valorizza davvero la sua bravura e ho ammirato anche tanto il concetto dello Sherlock che si mette da parte a pro del bene e della carriera dell'altro. Una crescita caratteriale stupefacente per un uomo come questo Holmes. |
Ieri, tra tutte le altre, ho riletto anche questa e non ho potuto non notare quanto indegna fosse la recensione che ti avevo lasciato. E ho creduto di doverla riscrivere, anche per sottolineare alcuni aspetti che mi sono saltati agli occhi e che ho davvero apprezzato. Rileggendo mi sono ritrovata molto appassionata dal caso. Come è già capitato in altre tue storie che hanno una o più caratteristiche in comunque, spesso succede che i casi si mettano in mezzo alla vita quotidiana del 221b di Baker Street, il che è assolutamente naturale per due persone che vivono insieme e che, di fatto, lavorando anche insieme. Anche se John ha comunque una vita più separata, grazie all'ambulatorio, è chiaro che i clienti e gli omicidi si mettano spesso in mezzo. E ho notato che spesso servono da "spinta in avanti" come in questa storia. Dicevo che ho apprezzato i contorni dell'omicidio. Portano a risvolti comici e imbarazzanti e portano John anche a fronteggiarsi, poi alla sfilata, con uno Sherlock assurdamente bello, ma trovo che in linea generale e sebbene tu non sia scesa nei particolari, penso che sia ben costruito il caso. Un giovane morto in un ambiente molto particolare e che viene da una famiglia di un certo stampo e con ideali ben determinati, che escono dalle deduzioni di Sherlock... è stato tutto costruito alla perfezione. Una nota di merito per i personaggi originali che noto sempre. E non solo l'assassino di turno, ma anche i membri della famiglia o addirittura il tizio alla sfilata e che vorrebbe avere Sherlock sul catalogo. |
Da quando ho letto questa storia, ieri, non faccio che chiedermi se oggi ce l'hanno ancora la nutella in Inghilterra... lo so sono domande stupide da farsi! Ma comunque, so che se amassi la nutella probabilmente questa storia l'avrei apprezzata di più. Ma mi sono piaciute comunque alcune cosette, su tutto il fatto che Angelo abbia fatto un po' da cupido. Mi piace l'idea di questo Sherlock completamente innamorato di John, come un adolescente e che non riesce bene a gestire quello che prova. I siparietti mentali tra lui e il Mycroft mentale, saccente e petulante persino lì, sono l'emblema di quello che sta gli sta succedendo nel cervello. E anche se piccole, io apprezzo sempre i viaggi dentro la psiche e le emozioni di Sherlock. |
In questa storia che parla di vita quotidiana e di come John Watson riesce a tenere a bada Sherlock Holmes e le sue stranezze, tutto mi aspettavo meno di trovare uno Sherlock demisessuale. Personalmente la sessualità di Sherlock resta un mistero, ancora dopo anni non mi sono chiarita le idee (ma sto tranquilla, tanto i Moffits sono messi peggio di me) ma conoscendo la demisessualità ho sempre creduto si potesse adattare al personaggio. Sono contenta che tu l'abbia usata in questa maniera, lo hai inserito senza spiegare troppo, senza preannunciarlo nelle note e di conseguenza senza far pesare la cosa sul lettore che non si crea aspettative e non si costruisce un background prima di arrivare al dunque. Hai tolto importanza alla sessualità di Sherlock e così facendo ne hai accentuato il significato. La cosa viene fuori tra una schermaglia amorosa e l'altra della felice coppietta, con John arrabbiato eccetera e con questa "condanna" a un mese di astinenza che fa sorridere. Lo dici con molta naturalezza, mettendolo in mezzo al discorso e senza quasi dargli importanza. Ho molto apprezzato perché ora della fine, la cosa non viene sbandierata ma è trattata come una condizione naturale dell'esistenza. Se tutti facessero così a questo modo, si vivrebbe meglio io credo. |
Su questa storia ho meno da dirti, ma ho voluto comunque lasciarti due parole perché sono doverose. Di mafia AU credo sia la seconda storia che leggo in assoluto e diciamo che in linea generale non mi piace troppo l'idea e non riesco a farmela andare bene. Ma trovo interessanti alcuni aspetti e che anche qui vengono fuori molto bene, cosa che non mi stupisce. Come il ribaltamento di fronte e questo stare su due lati diversi, per una volta. Parlando da un punto di vista puramente oggettivo, credo che un universo alternativo così imponente e pieno di sfaccettature relazionali differenti, avrebbe forse richiesto una storia più lunga e articolata, magari in più capitoli. Così e messa in una one shot l'ho trovata un po' sacrificata. Anche se lo sviluppo narrativo non ha niente che non vada, è lineare, coerente... è tutto al proprio posto. Ma come dicevo anche prima, è comunque un altro universo e questo ribaltamento di fronte, se così possiamo dire, avrebbe probabilmente avuto bisogno di più approfondimento introspettivo e psicologico e questo per mostrare le diversità, specie nel carattere di Watson che è quello che risulta più fuori dal canone. Ma sono comunque dettagli, ecco. |
In questa storia si mescolano differenti elementi che combinati tra loro ne fanno una storia molto gradevole. L'espediente del caso che si insinua nella vita quotidiana di Sherlock e John e che, guarda il destino, ha a che vedere direttamente col sesso, è un elemento che ho già visto in molte fanfiction (specie nelle one shot di questo stampo, più verso la pwp), ma onestamente è una di quelle cose che non mi stancherei mai di trovare. Anche perché qui l'intromissione è meno invasiva che in altre occasioni, e poi perché nel tuo caso riesce a tirar fuori dei sentimenti interessanti. In John in un primo momento prevale la gelosia, ma successivamente subentra altro come la curiosità e il desiderio di comprendere e di toccare con mano un lato (per lui) inesplorato e sconosciuto di Sherlock Holmes. Tutte le reazioni di John sono filtrate da un'evidente ironia e leggerezza, ma alcune colpiscono direttamente al cuore come il suo voler simpaticamente negare di essere geloso alla sola idea che Sherlock vada a letto con un'altra persona. Ma anche nella scena finale, dove si ritrova ad aver di fronte uno Sherlock che crede di aver rovinato tutto e per tutte le ragioni che sappiamo e che qui restano non dette. John non è gay, ma John ha fatto sesso con lui. Quindi ora che succederà? Naturalmente Sherlock fa le sue deduzioni, sbagliate. Quella scena nella doccia l'ho trovata particolarmente toccante, brava. |
Le AU di questo tipo, che mostrano un differente primo incontro, non sono mai state esattamente il mio pane quotidiano. Questo perché mi fa sempre un po' "strano" il fatto che due persone si possano dire le stesse identiche cose, ma in un incontro differente. Anche se, effettivamente, non c'è nulla di sbagliato in questo. Anzi. Diciamo che è un problema mio. |
Su questa non ho molto da dire, nel senso che rispetto alla precedente è più una pwp. Devo dirti che oggi pomeriggio quando mi sono fatta tutte le storie di questa raccolta che mi mancavano, ero felice di trovare qualcosa di più leggero dopo "Soffia via la nebbia dalla mia vita". Per chi come me arriva in un ritardo catastrofico, questa alternanza tra angst e storie più leggere aiuta a respirare e a lasciarsi alle spalle un po' di angoscia. |
Questa storia ha toni completamente diversi rispetto alle precedenti dove prevaleva leggerezza e romanticismo, dove c'era del sesso ma anche scene di vita quotidiana trattate sempre con ironia. Qui è tutto doloroso e si sprofonda in un baratro di sofferenza che sembra non avere una fine. Sarebbe stato un AU interessante anche per una storia più lunga, ma in effetti i lettori e probabilmente anche tu, saremmo tutti sprofondati nella depressione! XD |
Questa è stupenda. Davvero stupenda. L'ho amata tantissimo e tanto che credo sia la mia preferita. Più vado avanti e più amo questa raccolta. |
Se non si fosse capito mi sto divorando questa raccolta e nel frattempo mi maledico per non averla letta prima! Meglio tardi che mai e ci credo davvero... Son felice di questa immersione totale nel meraviglioso mondo di Sherlock e John, innamorati e contenti. In questo caso, fin dalle prime battute si apre una delle storie più divertenti tra quelle che ho letto finora. Il modo in cui li fai interagire, questo punzecchiarsi sempre e il litigare leggero che hanno spesso... Cavolo mi sembrano Sandra e Raimondo! XD Sherlock come al solito cela dietro la facciata un'insicurezza quasi adolescenziale. Fa proprio tenerezza nel suo non capire questa maniera che John ha di avere a che fare con lui. Di fatto una proposta che in una coppia canonica si ridurrebbe a un "lo voglio" o "no, niente role" qui diventa un caso di stato. Perché Sherlock parla un'altra lingua. Perché ha un modo stabilito di avere a che fare con le persone, anche con John, e dal momento in cui qualcosa che riguarda i rapporti, esce dai suoi schemi e dal territorio che conosce... John lo capisco da un lato, il reagire con passionalità è perfettamente da lui. Ma dall'altro rimango affascinata dalla maniera semplice che Sherlock ha di amare. Lui non ha bisogno di pensare a macheramenti. Per eccitarsi pensa a John e gli basta così. |