Recensioni per
Hot stuff
di Hotaru_Tomoe

Questa storia ha ottenuto 297 recensioni.
Positive : 297
Neutre o critiche: 0


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Recensore Master
11/06/17, ore 15:03

Oh, ok. Dunque, sono profondamente ammirata e termino la lettura di questa one shot con le sopracciglia talmente arcuate per lo stupore e l'ammirazione, che sembro il signor Spock! XD

Si nota sì un evidente miglioramento e più cura nello stile e nella maniera di scrivere, ma ammiro davvero tanto la tua capacità di scrivere lemon o più in generale scene a rating rosso. Non so come tu faccia o quale tecnica usi, ma la fai sembrare davvero molto facile. Quando facile non è. Ma per niente proprio. Come dicevo, pur essendo questo stile forse più acerbo rispetto a quello che hai adesso, tutta la scena è molto fluida e scorrevole. Sono profondamente ammirata dal lavoro che hai fatto. Qui, poi, c'è anche del bondage anche se trattato in maniera molto leggera e all'inizio non volevo quasi leggerla, considerate le note iniziali (questo perché non amo particolarmente il bondage!) ma poi mi sono detta che sarebbe stato un peccato perdersela. Lo hai inserito perfettamente, senza forzature o sbavature ed eccessi. E infatti proprio per via di tanta semplicità e naturalezza, ho fatto più che bene. Ho apprezzato tanto come hai gestito i salti temporali, facendoli sembrare naturali. Dato che il tutto è legato alla maturazione di John di una certa idea le scelte che avevi era o approfondire tantissimo, ma poi avresti rischiato di mancare il punto oppure potevi fare come poi hai fatto ovvero di legare le feste natalizie a una decisione di John importante. Una decisione che riguarda sì il sesso con Sherlock, ma anche la loro vita insieme. Di nuovo, tanta vita quotidiana. Un po' di ironia che non guasta mai, e tanta altra bella roba! XD

Alla prossima.
Koa

Recensore Master
11/06/17, ore 14:37

Purtroppo, essendo io in ritardo di quattro anni circa, non credo di aver capito a quale delle fanart di Reapersun fai riferimento o a cui ti sei ispirata. Ma magari andrò a cercarla su tumbrl. Quindi credo di essermi persa quel qualcosa in più che me l'avrebbe fatta apprezzare ancora di più, se ce l'avessi avuta sotto mano. Ma mi è comunque piaciuta, così come tutte le altre che ho letto in questa raccolta. Come sempre, anche qui, il sesso non pesa per niente e viene scritto in maniera sublime. In questa breve one shot in particolare, dove l'ironia e la comicità delle precedenti, lascia spazio ad altre riflessioni. Forse perché hai spostato il focus su Holmes, levandolo da John ma ha toni differenti.

Ho apprezzato in maniera particolare la parte iniziale, dove Sherlock riflette su quanto è stato lui in passato e sul proprio rapporto col sesso (con gli altri e con se stesso). Credo che quei ragionamenti assumano tutto un altro valore se si considera che li sta facendo proprio mentre si lascia andare con John per la prima volta, ritenendo la cosa quasi assurda. La trovo una cosa molto IC. Una parte della sua caratterizzazione nella quale, quando si parla dello Sherlock della BBC, io credo davvero tanto. Il suo aver rifiutato e forse non esser riuscito a gestire i sentimenti, le amicizie, i rapporti con gli altri e addirittura un certo tipo di rapporto con se stesso, dà un valore differente al suo lasciarsi andare con John. Non ho mai visto John come un principe azzurro e non credo che neanche in questo caso lo sia, al contrario penso che l'innamoramento di Sherlock sia così forte e così tanto radicato dentro di lui, da fargli fare l'impossibile. Una breve analisi, questa, che fa da contraltare a quanto si è visto nei capitoli precedenti che erano per lo più incentrati su John e dove Sherlock appariva filtrato dai suoi occhi e quindi magnifico e stupefacente, forse fragile ma senza che la sua solitudine e incapacità di gestire le emozioni e le relazioni, avesse un peso così significativo. Qui invece abbiamo uno stralcio del passato di Sherlock, forse trascorso più che altro da solo e immerso nei suoi studi o nella sua mente. L'ho trovato davvero molto IC. Non so se (d'altra parte è passato anche un bel po') tu abbia pensato a uno Sherlock asperger, ma ti posso assicurare che mi sono ritrovata in tanti passaggi di questa storia.

Grazie per averla scritta e cavolo avrei voluto passare prima...
Alla prossima.
Koa

Recensore Master
11/06/17, ore 14:22

Anche questa fa parte del gruppetto di OS che ho letto stamattina, tra una cosa e l'altra. E anche questa, se non ho sbagliato a cogliere i riferimenti, è conseguenziale alle due precedenti (?) c'è sempre un riferimento alle mutande rosse, a questo gioco di seduzione che ormai credo che nessuno dei due voglia più smettere di mettere in atto. Però, anche se la storia è breve e va diretta al punto (quasi riprendendo dalla fine della precedente), sono rimasta colpita da una cosa su tutte. In effetti è un particolare che viene fuori in molte tue storie di questo tipo, ovvero il fascino che Sherlock ha su John. Non è un qualcosa di unicamente limitato alla sfera lavorativa, non è solo: "John ha bisogno di avventura --> Sherlock gli dà avventura --> John segue Sherlock ovunque", ma è un qualcosa di molto più complesso e che secondo me tra un fatto e l'altro tu riesci bene a far comprendere al lettore. John è molto più che innamorato di Sherlock, questo è più che amore e più che sesso fine a se stesso, John è completamente, assolutamente e totalmente perso. Cotto e stracotto, ecco. E trovo adorabile il fatto che cerchi di convincersi a rimanere stoico, perché ha delle cose da fare e deve andare al lavoro e ha orari stabiliti, e che vuole rispettare (naturalmente perché ha un senso del dovere e una disciplina), è come se volesse anche tentare di avere una sorta di vita sociale. Lo ha detto molto bene, parlando con Cindy, nel capitolo precedente, Sherlock non ha orari fissi o amici o capi a cui rendere conto. Non è costretto a uscire la mattina alle otto e a fronteggiare le persone sulla metro, ma anche solo i pazienti. In questo è completamente libero e probabilmente anche se si dovesse confrontare con un cliente e questi lo trovasse in una situazione imbarazzante, la sua faccia di bronzo lo aiuterebbe a venirne fuori. Quindi fa sorridere il fatto che John ci provi sempre ad avere una vita oltre al 221b di Baker Street, ma puntualmente si lascia fregare. Perché Sherlock lo ammalia così tanto che potrebbe realmente fargli fare qualsiasi cosa. Se fosse realismo magico, direi che John è sotto incantesimo! XD

So che forse non c'entra un granché con la trama della tua storia, ma volevo fare questa riflessione perché è da qualche capitolo che ci penso.

Alla prossima.
Koa

Recensore Master
11/06/17, ore 14:10
Cap. 3:

Ho provato come un senso di pietà per John in questa storia, naturalmente in senso comico. Perché è tenera l'idea che voglia sì fargliela pagare, ma che si convinca anche che può raggiare Sherlock o che questi non si renda conto di quali siano i suoi piani. E quindi quella che dovrebbe essere una piccola vendettina da nulla, nata per un banale ritardo, si trasforma in un gioco di seduzione e in un divertente ribaltamento di situazioni. Sherlock è, così come nella precedente one shot, un manipolatore nato. Usa la sua furbizia e intelligenza, ma anche la profonda conoscenza che ha di colui il quale è praticamente il suo compagno, per averla sempre vinta. Per certi versi è un bambino nel corpo di un adulto. La storia è molto leggera, divertente e sempre con quell'ironia particolare che fa piacere e che rende il sesso più digeribile e delicato. Anche la scena di questa storia, alla fine, pur essendo passionale e pur essendo John eccitato neanche fosse la sua prima volta, strappa comunque un sorriso e lascia buone sensazioni.

Apprezzo molto, pur annoiandomi in genere, quel pizzico di storia di vita quotidiana che hai inserito anche in questo caso.

Ben fatto davvero. Alla prossima.
Koa

Recensore Master
11/06/17, ore 10:12

Credo di aver presente la fanart a cui ti sei ispirata, mi par sia piuttosto famosa... e credo che all'epoca abbia generato un'orda di altre fanart (e fanfiction) con John e le mutande rosse come protagonisti. Questa, al contrario delle altre e forse proprio per via dell'ispirazione originale, è tra le più prettamente comiche. Eppure invece che cadere nel rischio dell'OOC o in quello di una pura pwp, dai comunque spazio non solo a quello che è il loro rapporto, ormai quotidiano, ma trovi addirittura il tempo per caratterizzare Sherlock a dovere. Personalmente, e su queste cose, me lo immagino esattamente così. Come un diesel. Parte lento e ma poi quando carbura... Sherlock è Sherlock. Un manipolatore, su tutto. Uno che ha il potere di far fare a John quello che vuole e questi si ritroverà sempre e comunque a seguirlo in capo al mondo. E a farsi benedire la determinazione dell'andare al lavoro. Mi ha molto colpita questo Sherlock, anche se è uno Sherlock caratterizzato prima della terza stagione (che per lui è un po' uno snodo importante) trovo che sia molto ben fatto e attinente al personaggio che poi abbiamo conosciuto meglio. Ha davvero molta umanità. E poi, come ho detto, la storia è comica, leggera e divertente.

Alla prossima.
Koa

Recensore Master
11/06/17, ore 10:02

Mi sono resa conto che avevo già letto e recensito alcune one shot di questa raccolta e me ne ero dimenticata completamente, quindi ho pensato di cominciare dalla prima e andare avanti. Questa mi mancava e mi è piaciuta molto. Essendo stata scritta nel 2012 è ovviamente una post Reichenbach, e anche se non viene mai menzionato è chiaro che John sia furioso con Sherlock per un qualcosa di grave. E non mi viene in mente nulla che possa esser lasciato sottinteso e mai specificato e che sia altrettanto drammatico e potenzialmente problematico per il rapporto tra i due. L'idea che non riesca a starci lontano, ma il fatto che una parte di John voglia farlo penare e dargli una sorta di inferno (anche se radicalmente diverso da quello che John ha avuto) c'entra per un lato con il John della serie ma soprattutto mi ricorda una certa idea di John post Reichenbach. Ricordo che all'epoca si è immaginato di tutto su come avrebbe reagito a Sherlock vivo e vegeto e a un possibile ritorno, tanto che nacquero addirittura delle parodie sulle fanfiction che affrontavano l'argomento. Questa tua versione a me piace forse di più di come poi è andata effettivamente... XD Molto passionale, molto emotiva e anche se Sherlock è un po' sullo sfondo le sue emozioni non vengono mai analizzate, arriva persino la sua di emotività e quello che sta provando. Filtrato dagli occhi di un John completamente rapito da quello che sta facendo.

Sono rimasta piacevolmente colpita dall'uso della seconda persona che non ricordo di aver letto in altre tue storie e che sarebbe interessante rivedere, perché dà vicinanza alla psicologia del personaggio e consente maggiore introspezione. E in questo senso la psicologia dei personaggi nella tue storie e lo spazio che dedichi ad essa è notevolmente aumentato, quindi sarebbe interessante vedere questo modo di scrivere adattato a oggi. A meno che tu non abbia di recente già usato la seconda persona e in questo momento io stia facendo una figuraccia... ^.^'' Comunque, ho piacevolmente notato un miglioramento nello stile, non che questa OS fosse brutta ma ho la sensazione che gli ultimi tuoi lavori abbiano un approccio al testo diverso da quello che avevi quattro anni fa. Il che è assolutamente normale per una persona che scrive. Io cambio approccio ogni sei mesi...

I miei complimenti!
Koa

Recensore Master
11/06/17, ore 09:41

“Non mi piacciono le persone che non conoscono il loro posto.”
“E qual è il suo posto?”
“Lontano da te.”

Davvero, è raro che io citi dei passaggi di una storia che ho letto e quando mi capita lo faccio perché una frase mi ha particolarmente colpita. Questo passaggio l'ho adorato. Più in generale mi piacciono le storie in cui uno dei due è geloso, ma ho una preferenza per John geloso perché riesce a tirare fuori punte di possessione davvero notevoli e poi se l'autrice è brava come lo sei tu, allora la situazione diventa ancora più interessante. Quello scambio di battute dice tutto, riassume perfettamente quello che John ha provato per tutta la durata di questa storia. Già la presenza di Irene all'inizio più che aiutare John e dargli una spinta in avanti o a dargli un po' di coraggio, è servita io credo a mettergli addosso un bel po' di fastidio, oltre che una gigantesca pulce all'orecchio. Irene, la stessa che secondo Moffat dovrebbe essere l'adorabile fidanzatina di Sherlock, secondo me è più che altro un personaggio che vede le cose come stanno tra Holmes e Watson. Credo sia, in questo senso, tra i personaggi più obiettivi sul rapporto che lega i due e sul tipo di relazione che hanno, che Conan Doyle offre. E mi piace immaginarmi la tua Irene un po' come quella dello zio Arthur, più che come quella di Gatiss. Spigliata, diretta, opportunista forse, ma molto obiettiva in questo senso. Per certi versi ha ragione a dire a John si sbrigarsi e, destino vuole, che questo motivo di gelosia arrivi proprio dal posto più inaspettato. Scotland Yard, in cui a quanto pare gira anche qualcuno di intelligente e non solo una marea di Anderson! XD Guarda, ho amato ogni passaggio. Anche e soprattutto la scena finale e la dolcezza di Sherlock, i cui sentimenti mi colpiscono sempre con maggiore intensità.

Vado a leggerne un'altra. Nel frattempo, complimenti anche per questa.
Koa

Recensore Master
11/06/17, ore 09:28

Ciao, ho letto questa storia più o meno quando l'hai pubblicata, ma dato che l'ho letta di notte poi l'ho lasciata lì e non l'ho più recensita, rimedio ora con due parole che ritengo doverose. Come ho già forse detto molte volte, giuro non mi ripeto più, è da anni che questo non è assolutamente il mio genere. E infatti per secoli non ho letto nulla a rating rosso (credo di averne lette troppe in passato, quando frequentavo il fandom di Slam Dunk, e ho finito con l'annoiarmi! XD), ma di recente mi ci sto avvicinando di nuovo e se c'è una cosa che mi sono ricordata è che non tutti sanno scrivere lemon o comunque scene lime o di sesso più o meno spinte, e soprattutto non tutti sanno farlo bene. Non come te. Hai davvero una grande capacità di far capire quello che sta succedendo, anche con particolari molto espliciti, ma senza renderlo imbarazzante o volgare. Non ho ancora recuperato tutte le OS di questa raccolta, ma è una cosa che intendo fare perché se sono tutte così allora le voglio leggere una a una. Oggi non ho nemmeno niente da fare... XD

Beh, ma innanzitutto questa. Che mi è piaciuta molto. Sarà per il contesto molto divertente e che conosco (diciamo che mi è noto va) frequentando anime e manga ormai da decenni. I love hotel sono un qualcosa che per chi ha a che fare con la cultura giapponese è cosa nota, almeno per me che sono cresciuta con City Hunter ed è sempre l'occasione per farsi quattro risate anche solo a figurarmi certi posti. In questo caso c'è davvero poco da ridere, ma perché l'assurdità del luogo viene messa da parte e a un certo momento contano soltanto Sherlock e John. Sì, è tutto un po' meh in un luogo del genere, ma quello che quei due provano uno per l'altro non poteva che esplodere a un certo punto e stai a vedere che questo posto assurdo e dal discutibile gusto in fatto di arredamento, in realtà si riveli molto più utile di quello che potrebbe sembrare. E un problema si trasforma in un'occasione per entrambi di sciogliersi.

La maniera in cui si avvicinano potrebbe sembrare più che altro come la piena di un fiume che straripa, rompendo tutti gli argini. O almeno, John l'ho visto così. Molto irruento, ma non esagerato. E questo riguarda tutta la scena in generale. Realistica direi, e con quel pizzico di ironia che aiuta godersi la scena per intero senza che risulti pesante o eccessivamente smielata.

Ho apprezzato davvero.
Koa

Recensore Master
09/06/17, ore 11:28

tu immagina: una povera donna a dieta, Nutella, e i Johnlock
insomma stamattina mi mandi al pronto soccorso a fare la flebo di fisiologica
John tanto mi ha ceduta la sua, che non gli serve più... buon per lui!
che delizia (ovvio!) questa storia della Nutella; ma lo sono tutte le tue erotiche, sei bravissima, hai sempre un fantasia mostruosa e le vari tantissimo.
ma questa mi è rimasta nel cuore, o sulla fetta di pane immaginaia, ecco
John è un tipo da cibo "popolare", è giusto, poi lui mangia in generale
quindi prima o poi ci doveva cadere
splendida la reazione di tutti nel ristorante di Angelo! ma può esistere uno che - (cavoli, ha anche una laurea! ma che ha imparato?^-^) non coonsce la Sublime Crema Spalmabile?
pure Mycroft sa cos'è!
e così per il dolore di Sherlock, John fa l'amore con il sapore... non è il Muller, però
ma vuoi mettere, poi godersi Sherlcok, con le strisce di nutella sù?
mi mgliori l'umore, davvero!
tua, nocciolata ma senza olio di palma,
Setsuna

Nuovo recensore
28/05/17, ore 22:01

Okay, ero piuttosto dubbiosa.
Non che a me non piacciano le PWP (le adoro ehehehe *pervy face*), ma non mi ha convinto all'inizio il modo in cui è stata scritta. Non che sia brutto, ma semplicemente l'ho trovato "strano", ed avevo paura che non mi avrebbe coinvolto.
MAI opinione più sbagliata!
Il particolare modo in cui l'hai scritta rende tutto più coinvolgente, i dettagli più veri rispetto a quasi tutte le fanfiction che io abbia mai letto, e nonostante l'intero capitolo sia esclusivamente una scena di sesso puro e fantastico, i caratteri e i sentimenti di Sherlock e John sono traspariti alla perfezione.
Non posso che dare un 10 tondo e perfetto, come il culo di Sherlock ( ͡° ͜ʖ ͡°), a questa fantastica one-shot.
Ancora complimenti!

Recensore Veterano
19/05/17, ore 18:24

Hai ragione, mi è sembrato di rileggere le prime storie di questa raccolta. Non voglio dire che col tempo la tua scrittura è peggiorata, perché non è assolutamente così, ma vista la trama della serie, sei stata costretta a parlare di Mary e di altre cose pesantissime che nessuno di noi voleva. Per me hai fatto solo che bene a lasciar perdere tutto e scrivere una storia che tiene conto solo delle prime stagioni: la descrizione del love hotel, vista attraverso lo sguardo stralunato di John, è deliziosamente divertente!

Recensore Master
17/05/17, ore 14:01

Bella, bellissima, davvero. Piena di tutto quello che mi piace! Prima di tutto John e Sherlock che in qualche modo sono loro, nonostante tutto. Poi la situazione e l'ambientazione, assurde, esagerate, perfette. I desideri, i segreti, i sogni di entrambi. La scena in cui fanno l'amore è dolcissima ed erotica allo stesso tempo. Lo stile curatissimo, delicato, lento.
Mi è piaciuta davvero tanto, complimenti!
Alla prossima :*

Recensore Veterano
16/05/17, ore 19:50

Ehilà!
Come sempre un ottimo lavoro, le tue storie non deludono mai e questa non è da meno. E poi, inutile nasconderlo, ho un debole per questa raccolta.
Hai un modo fantastico di descrivere quello che Sherlock e John sentono e provano e li trovo sempre molto IC e ben caratterizzati: anche qui, le parti riflessive non mancavano ed erano tutte ben fatte, così come quelle più "hot".
L'idea del love hotel è molto originale, è la prima volta che leggo una ff con questo prompt e il fatto che fossero in Giappone ha reso il tutto ancora più singolare; tu ha scritto benissimo la storia, è stata scorrevole e coinvolgente e sì, è vero, l'atmosfera che regna qui è quella degli inizi, più serena e spensierata, in qualche modo. È stato un bel tuffo nel passato.
Bravissima, alla prossima!
Cami

Recensore Master
16/05/17, ore 16:34

In effetti, come osservi nelle Note iniziali, ho ritrovato qui l'atmosfera spensierata delle prime stagioni BBC, quando tutto era ancora felicemente sgombro da gravi complicazioni. L'unica preoccupazione di Watson era ciò che provava x Sh ed il modo per esprimerlo o, più probabilmente, per non esprimerlo. Incontro nuovamente la tua capacità di scrivere situazioni divertenti, ricche di trovate veramente piacevoli, per cui ci si scopre a leggere ridendo di gusto. Altro che Eurus e Sherrinford, ci vuole anche una sana risata, ogni tanto, per ritornare più leggeri e disponibili sui temi e sulle situazioni più “tristi”. Qui, sei addirittura finita in Giappone, caricando sull’auto quei due, alle prese con il loro bagaglio di complicazioni e di cose non dette e non fatte, per cui diventano come una mina vagante, basta un niente per innescare una reazione a catena. La preparazione del “fattaccio” è quel viaggio allucinante, in cui il povero John è alle prese con condizioni metereologiche avverse che gli causano anche cadute nel romanticismo più rosa. Nel contesto divertente però, hai trovato la maniera di inserire delle osservazioni che di ridicolo non hanno alcunchè. Infatti ho scoperto molto suggestivo quel trovare una sinergia tra i lineamenti di Sh ed il luogo attraversato, un’armonia di tinte fredde, tra il bianco ed il grigio, anche se viene da pensare che, per John, in qualsiasi luogo ci si trovi, il suo coinquilino appaia sempre come l'espressione più artistica a disposizione. E infatti l’allarme scatta quando la sua mente vira verso l’azzurro che richiama subito l’idea di un principe…Quello che succede poi è uno scivolare verso il divertimento più puro con quella cocciuta parte anatomica di John che si comporta in maniera anarchica ma, tutto sommato, normale e l’energia che sprizza dalle scene più “calde”. Io sono ancora con il pensiero a quel corpo di Sh che Watson lascia, a malincuore, tra le braccia dei Custodi, ma qui mi sono divertita davvero molto. Brava.

Nuovo recensore
02/03/17, ore 09:16

Bellissima! Complimenti davvero. Mi sono emozionata leggendola, ho condiviso le stesse emozioni di John passaggio dopo passaggio, quasi mi sono commossa quando il dottore ha capito cosa volessero dire davvero le parole che Sherlock gli rivolgeva.