mi dispiace che sia finita anche questa parte.
nelle carte del processo dra rivede ogni loro singolo momento Lei non tornerà più, lui non è mai riuscito nemmeno a contattarla. Sarebbe dovuto strisciare ai suoi piedi, chiedere spiegazioni, umiliarsi ancora. Se fosse stato un Grifondoro, un coraggioso, l’avrebbe rincorsa, affrontato, invece era un codardo, un insulso Serpeverde senza spina dorsale e l’unica cosa che sapeva fare era stata quella di rinchiudersi anche se il suo cuore, che ancora sanguinava, non la smetteva di ricordargli quanto ancora la amasse.
L’avrebbe amata per sempre, solo lei, il tempo non avrebbe sortito alcun cambiamento. Hermione e solo lei, sarebbe stata l’unica donna che avrebbe amato.
Luc detestava vedere il figlio con quella faccia senza speranza detestava vederlo così inerme senza più alcuno stimolo.
- Il Ministro ha deciso di indire un premio per il miglior legismago e sei tu, quello che ha vinto lui era stato votato da una giuria di esperti; lui: Draco Malfoy, il Mangiamorte redento, la vile serpe senza scrupoli, il raccomandato.
Il suo sogno si era avverato, ora tutti gli riconoscevano i meriti, tutti lo rispettavano, tutti ora, si sarebbero rimangiati la parola.
Certo che lo sono, ma non credo di essere il miglior legismago del Regno Unito - il padre, non capiva, non aveva mai capito che non gli bastava quel riconoscimento lui sperava che a festeggiarlo per quell’ambito premio ci fosse anche lei, la sua Hermione.
No, ormai Hermione non era più sua, forse non lo era mai stata.
- La verità – disse Draco alzandosi dalla sedia su cui è seduto da ore – che non me ne importa nulla: né del premio, né del riconoscimento, né dell’ammirazione del ministro e di chi per lui, non ho nulla da festeggiare -
Lucius impallidì.
-Spero tu stia scherzando?-
-Affatto padre, non c’è nulla che m’importi ora e sì, anche se la cosa non vi piace, non posso farci nulla, la mia vita senza di lei non è nulla, manca-
Lucius sbuffò.-Allora vai a riprendertela se non riesci a vivere senza di lei-
-Se fosse facile come dite, sarei già lì, ma Hermione non è una donna come quelle cui sono abituato a frequentare, le purosangue che sono solite frequentare questa casa e il mio letto. Lei è una pura e con uno come me, non ha nulla cui spartire: io la sporco -.
-Hai finito?- chiese Lucius ora spazientito – perché Draco, mi sono stancato di sentire queste tue strazianti verità.
va a metterti un vestito degno del tuo lignaggio, stampati un sorriso sul viso e menti, quello dovresti averlo imparato negli anni, ma non osare disertare la festa – finì Lucius.
- Io … - cercò di replicare Draco ma non ci riuscì
- o ti metterò sotto Imperius e stai pur certo, Draco, che non sto scherzando – concluse Malfoy Senior.
-Non oseresti- replicò Draco -
-Non mettermi alla prova- rispose Lucius, poi il tono divenne più pacato e perfino Draco si tranquillizzò.
-Mostra al mondo quanto vale un Malfoy. Mostrale di che pasta sei fatto Draco. Questo premio corna tutti i sacrifici fatti e sono certo aprirà una nuova va e un brillante futuro, non lasciarti sfuggire questa occasione; forse cambierà idea, sono certo che ha solo bisogno di tempo, concediglielo.(decisamente non riconosco pu luc è cosi paterno che non sembra lui, e mi s che sta volta lo farebbe d'avvero , ha dato al figlio la scossa )
ora sta a ginny cnvicee laltra testarda e non è facile neppure li lo sconforto regna sovrano è venuto Zabini - annunciò Hermione – il bastardo ha avuto la faccia tosta di dirmi che per lui non ero abbastanza per l’amico e che è solo per questo che mi ha fatto la guerra per mesi, ti rendi conto?-
Hermione urla, Ginny sa che lo fa perché ha bisogno di sfogarsi. È logico, non può solo piangere, deve anche urlare e confidarsi, è una donna ferita. Ginny si sente in colpa perché non ha insistito per rimanere con lei in quella casa, ma con Harry e il bambino non poteva permetterselo e Hermione era irremovibile, non si sarebbe mai mossa dalla casa di sua nonna con la possibilità che Draco la trovasse.
Però se Zabini c’era riuscito … cercò di scacciare quel pensiero e sperò con tutto il cuore che Hermione non vi avesse fatto caso.
-Ti rendi conto, è venuto quello stronzo e non quel verme che stavo per sposarmi - si era sbagliata, la strega più dotata degli ultimi vent’anni aveva usato ancora una volta il suo brillante intelletto ed era arrivata alla sua stessa conclusione. Malfoy ancora una volta aveva sbagliato e benché dichiarasse al mondo di amare Hermione non si era battuto per riconquistarla, non si era nemmeno preso la briga di andare da lei e chiedere chiarimenti sul perché l’avesse lasciato all’altare. Apatico aveva subito gli eventi.
Possibile che dovesse essere lei e Lucius a risolvere i problemi di quei due? Si domandò.
(concordo completamente con la rossa)Non mi importa - replicò chiudendo la missiva che Ginny le aveva porto pochi istanti prima.
- Che vuoi dire? - domandò.
- Che sono molto felice, ma non mi importa non andrò – rispose.
- Oh invece tu andrai e come Hermione - ribadì Ginny – non esiste che rimani ancora qui, in questa casa a sprecare lacrime per quello. Per una giuria di esperti sei risultata il legismago più in gamba dell’intero Regno Unito. Tu, Hermione Granger, la più brillante strega che io conosca e non rimarrai qui a commiserarti, andrai a quel galà in tuo onore e mostrerai all’intero mondo magico di che pasta sei fatta -
- Io Ginny … -
- Non voglio sentire altre assurdità, andrai al galà così è deciso a costo di portarti di peso e stai certa che non mi fermerò davanti a niente-
Hermione si ributtò sulla poltrona rattoppata della sua cara nonna,non replicò più a Ginny; annuì sconsolata, la conosceva bene e quando Ginny si metteva in testa una cosa era più testarda di un mulo.(perfortuna cè la rossa )
poi pensa all’onore, al compiacimento per aver definitivamente smagliato il casato dei Malfoy da ingiurie e chiacchiere.
Solo per questo è felice, solo per questo alla fine si è convinto ad andare al galà e ritirare il riconoscimento. Per il resto non gli importa, è ore che pensa a come lei ha appreso la notizia.
Cosa ti aspettavi Draco, che si complimentasse con te per aver vinto un premio a cui lei stessa ambiva?
Illuso, non ti ha cercato prima per scusarsi del suo gesto e non lo farà ora, per complimentarsi con te.Non ti ha mai amato, almeno non come speravi, perché se lo avesse fatto, non ti avrebbe abbandonato come uno stupido davanti a tutti.
No, non ti ama.Alla fine ricadeva sempre nello stesso errore, lei occupava tutti i suoi pensieri.La vita senza Hermione era una vita vuota, inutile. L’avrebbe dovuta odiare con tutto se stesso, ma era impossibile: lui la amava, ancora, sempre di più.
(che muli entrambi hanno il medesimo dubbio ossia che l'altro non lo ami)
Lucius sciolse l’abbraccio e guardò suo figlio negli occhi: erano identici ai suoi.Lui e Draco erano due gocce d’acqua, simili sia nel fisico sia nel carattere ma ora, un ombra offuscava suo figlio e lui era disposto a tutto per cancellarla; era perfino sceso a patti con se stesso contattando la Weasley, la Signora Potter, tutto, perché riuscisse a convincere la Granger, Hermione, a venire in quel luogo.
Era sicuro che non servisse altro, bastava solo che si incontrassero ancora una volta. Era certo che bastasse quello per farli chiarire, quei due erano solo testardi, cocciuti e orgogliosi.
Che vuoi?- lo dicono insieme, nello stesso istante. Impallidiscono entrambi.
Questa Ginny me la paga, pensa Hermione.
Lucius non avrebbe dovuto immischiarsi, non ha ancora imparato che sono un uomo ora e so cavarmela da solo. Si dice Draco, anche se non è affatto convinto.(invece di benedirli e fare loro una statua se la prendono con chi ha permesso loro di spiegarsi)
Draco si sente sconfitto, lei lo detesta, ora, nemmeno lo insulta più come un tempo, semplicemente lo ignora.
- Vattene - la voce di Hermione è fredda, dura, quanto è diversa dall’ultima volta che l’ha sentita.
-La porta è sigillata- ribadisce Draco, cercando di sciogliere il nodo che gli si è formato in gola.
Hermione si gira di scatto: è furiosaDraco scuote il capo e accenna a una risata, questa però è più simile a uno sbuffo.
- Si sono messi d’impegno – disse l’uomo.
- Lucius Malfoy e Ginevra Weasley che collaborano, inaudito – ribadì Hermione – come se questo cambiasse qualcosa – dichiarò acida.
Draco sentì gli occhi bruciare, il cuore smise di battere.
-Era un piano per umiliarmi? – la domanda uscì all’improvviso, pronunciò quella frase senza rendersene conto, lasciando così, parlare il cuore e non il cervello.
Hermione è spiazzata:
Che cosa stava blaterando?
Per chi l’aveva presa? Come osava?
- Come osi? - urlò – Io non sono come le oche che sei abituato a frequentare, Malfoy -
- Malfoy - replicò Draco – non meno di due settimane fa stavi per diventare mia moglie e ora, ti rivolgi a me chiamandomi per cognome, sei assurda Hermione –
- Assurda?! Io sarei assurda e tu, sentiamo Draco, come saresti, tu?- domandò livida, le labbra tremavano dall’ira- Non ti è importato niente, non ti è mai importato di me e il tuo comportamento non fa che confermarlo-.
Non me ne faccio nulla dei premi e il tuo sarcasmo è ingiustificato. Dovrei essere io quello indignato con te. Sei tu, che mi hai lasciato all’altare. Sei tu, quella che si è presa gioco di me , che mi ha illuso e umiliato. Sei tu, quella che dovrebbe chiedermi scusa, invece, ti permetti di sbeffeggiarmi, quando sai benissimo che non ti avrei mai tradita -
Hermione lo guarda sconvolta, che sta dicendo? Lui l’avrebbe tradita, era logico che l’avrebbe tradita; se non ora , l’avrebbe fatto in futuro.
Morgana, perché era diventata così pessimista? Già, se lo ricordò il motivo, lui non le aveva mai detto che l’amava, come osava ora indignarsi in quel modo per essere stato abbandonato all’altare?
-Lo so benissimo?- domandò con sarcasmo – e spigami Draco, perché lo dovrei sapere, mi hai forse dimostrato fedeltà? Ti sei fatto abbindolare dal tuo amico, è probabile che presto ti consolerai con una purosangue degna di starti affianco. Cosa te ne fai di me, ti ho solo agevolato il compito, visto che sei tanto codardo da non renderti conto che io e te non siamo fatti per stare insieme- finalmente ce l’ha fatta finalmente si è tolta un peso dallo stomaco.
Lui sgrana gli occhi.
È questo il motivo?! È per questo che l’ha lasciato non per quelle foto, ma solo perché è convinta che la stesse sposando per gioco e codardia di non saper tornare indietro.
-Sei pazza! Lo sai benissimo che sei l’unica che ho mai amato in vita mia, l’unica- le parole escono dalla bocca di Draco come un fiume in piena, (finalmente dra perde il suo controllo sulle emozioni ed esplode mostrandole )Sei una vigliacca- urlò – Non puoi addossarmi le colpe di tutto, capito Hermione?! Non puoi pensare che ti tradirò e per questo lasciarmi senza avermi prima confidato le tue paure-.
Merlino eravamo perfetti insieme, io ti amavo. Io ti amo e tu, hai distrutto tutto, lei lo guarda senza riuscire a dire mezza parole.
La scosse con vigore e senza alcun preavviso la baciò con prepotenza, con necessità.
Hermione non si scostò, lo desiderava anche lei quel bacio impetuoso. Quel bacio sciolse ogni cosa, il suo cuore riprese a battere furioso nel petto.
Davvero mi ami?- domandò in un sussurro tra un bacio e un altro.
- Immensamente- rispose Draco, stringendola al suo petto con fare protettivo.
- Scusami - disse ancora Hermione, Draco la scostò dal suo petto guardandola negli occhi, sorrise.
-Ti scuserò solo quando diventerai mia moglie , Granger – replicò lui.
-Va bene, ma vorrei una cosa privata: solo i nostri genitori e pochi fidati amici (mi auguro che abbiano ringraziato gli artefici della loro ritrovata armonia)
Draco mi ha scongiurato di tenerti d’occhio e se ti venisse in mente di scappare ancora , ho l’ordine di impastoiarti – disse Ginny tenendo tra le mani il mazzolino di fiori di campo e roselline.
Hermione scoccò uno sguardo ostile a Ginny, questa non parve turbata, anzi la ignorò.
- Non oseresti- replicò Hermione prendendo tra le mani il mazzolino per poi portarlo al naso: annusò il dolce e inebriante profumo che sapeva di ricordi felici, di gioia, d’amore … della sua cara nonna Emma.
- Non mettermi alla prova
La piccola chiesa che ha scelto Hermione è per lo più vuota, pochissimi sono gli invitati: i suoi genitori e zia Andromeda con Teddy sono gli unici parenti che ha invitato, quelli di Hermione sono un po’ di più, le sue cugine, che l’altra volta non c’erano, sono sedute nelle panche alla destra del coro del paese.
Pochi sono gli amici : i Potter, Paciock e la fidanzata, alcuni Weasley e quella stramba della Lovegood, per lui ci sono solo Daphne e Theo , che è ora l’unico testimone, Pansy e Blaise.
Era indeciso sull’invitarlo o meno, però alla fine era stata Hermione a convincerlo
-Il tuo amico è malato- le aveva detto- però era convinto di farlo per il tuo bene, ancora non ho ben capito come faccia la Parkinson a starci insieme, è contorto-
Per fortuna tutto si era risolto
che bello |