E adesso vediamo come reagirà il biondo al ritorno della riccia
Sei mesi prima. Camera d’albergo – Firenze.
Si era scolato tutto il firewhisky del mobile bar dell’Hotel e non aveva intenzione di smettere; da quando la Granger era uscita dalla stanza che condividevano non era più riuscito a interrompersi: continuava a bere. L’alcol offuscava la mente, non lo faceva pensare, solo così avrebbe dimenticato.
Illuso! Era impossibile dimenticare le sue labbra calde che sicuramente ora, baciavano un altro. Scaraventò con forza il bicchiere doveva annebbiare la mente o sarebbe impazzito.(decisamente è in preda alla sbornia e sopprattutto alla gelosia divorante che non lascia tregua e lei d'altronde non è pronta per vederlo in quello modo completamente ubriaco)
Aveva bevuto troppo, lo sapeva, a stento era riuscita a stare in equilibrio sui trampoli che si era messa ai piedi. Dannata la sua femminilità che l’aveva portata a comprarsi scarpe immettibili e dannatamente scomode. Arrivò con fatica alla porta della sua stanza con passi piccoli e lenti.(chi bella vuol comparire un po di male deve soffrire)Granger? - la richiamò con voce dura, che ti ha fatto quel damerino?- urlò
Hermione sentì le gote infiammarsi, si stava preoccupando per lei, era convinto che il legismago Italiano Marco o Matteo, ancora non si ricordava il suo nome, le avesse mancato di rispetto.
- Non mi è stato storto un capello, Malfoy- replicò - Che ti è successo?- domandò ancora il legismago facendo un passo, le scarpe scricchiolarono ancora e le sue iridi si abbassarono di colpo sul pavimento. Sollevò di scatto lo sguardo per incrociare gli occhi di Hermione che fece una smorfia buffa, quasi vergognandosi. - Sono caduta Fammi vedere ?– disse Draco afferrandole il braccio e portandola fino alla poltrona dove la fece accomodare.
Hermione si sentiva stana, lui le teneva la mano questa era morbida e fresa, un brivido scese lungo la schiena al solo sfiorarsi, sperò che non sollevasse lo sguardo in quell’istante perché era certa di essere rossa in viso.
Stupida.- Per fortuna è solo un graffio in superficie Vieni ti medico - disse Draco facendola sussultare, lei sembrò restia.- Non fare la stupida Granger, anche tu l’avresti fatto per me - disse Draco. - Tra noi non cambia nulla, anche se ti medico questa ferita- aggiunse in un sussurro – tu mi detesti ed ioI suoi occhi indugiarono sulle labbra che Draco si mordeva , aveva capito in quei giorni a stretto contato con lui, che quello era uno dei suoi gesti consueti, faceva sempre così quando era concentrato.
Il desiderio di baciarlo ancora la fece ansimare, tremò un attimo e lui sollevò gli occhi per poterla guardare. Un brivido più forte e l’imbarazzo di essere scoperta la paralizzò.
- Aspetta, non ho ancora finito – (certo che questo dra cosi premuroso e gentile è d'avvero strano e capisco che herm sia stupita e si chieda il motivo di tale gentilezza , ma è anche vero che se lo sta godendo)
Io, a differenza tua Granger, sono abituato a bere - rispose Malfoy divertito. - Sentiamo, ti ha fatto bere e... - disse stringendo i denti per non mostrarle alcuna emozione.
- ... E nulla, Malfoy – replicò acida spingendolo via per passare , vergognandosi per essere stata dipinta come una facile.
– Non così veloce - affermò Draco prendendole il braccio .
- Che ha fatto? -
- Nulla ti ho detto - rispose sollevando gli occhi, sbagliò, perché si perse in quello sguardo magnetico. Doveva andare via. Doveva scappare da quel serpente infido. Doveva salvare la sua anima e se stessa dalla pazzia che presto avrebbe avvolto il suo cuore , il suo cervello, le sue membra.
- Ti ha fatto bere e non ha concluso ? - domandò ancora Draco, i suoi occhi indagatori scrutavano il suo volto, si sentì nuda.
-Sono io che l’ho fatto bere - ammise la Granger.
Aspetta - disse Malfoy muovendosi verso di lei, ma Hermione fu più veloce.
- Domani ti spiegherò tutto, ora è meglio dormire Malfoy- rispose correndo per il salone e rifugiandosi nella sua stanza.
Domani?! Io ti voglio ora. Disse Draco tra sé e sé. (dra sta facendo la parte del ragazzo geloso e protettivo in po' come un cavaliere medievale che difende l'onore della sua dama , non sopporta che qualcuno le sia vicino e vuole sapere ogni cosa per poter finalmente stare tranquillo , ha già passato troppo tempo senza di lei e ora che ha iniziato a capire non vorrebbe sprecarne altro)
fi villa zabini Non lascerò Hermione - disse infine
Zabini sgranò gli occhi un solo istante, sorpreso.
- Ah no, e cosa farai Draco: la sposi?-
- Sì, le ho chiesto di sposarmi e lei, ha accettato – replicò fronteggiandolo, pronto perfino a mandare al diavolo un’amicizia secolare per difendere quell’amore.Ho sempre immaginato che il giorno che mi sarei sposato tu, in quanto mio amico, saresti stato felice. Euforico, visto che non è la tua Pansy che sposo ma Hermione
La sposo io io la amo – aggiunse.
- Draco, ti prego non dire cazzate. Se ti vuoi scopare una Mezzosangue, fai pure, non è con me che poi devi scendere a patti ma con la tua coscienza - replico Blaise - Non puoi sposarla - disse infine Zabini, esasperato dai vaneggiamenti dell’amico.
- Non posso sposarla? E sentiamo chi me lo impedisce?- domandò acido.
- Stai facendo una cazzata , lo sai anche tu. Ora sei convinto che sia la donna della tua vita, ma ti stuferai di lei a breve. Ti conosco so come sei fatto- disse Blaise.
- No, tu non mi conosci! Tu credi che ti somigli ma io non sono come te, Blaise.
Io ammetto i miei errori. Io ho coraggio e sposo la donna che amoNon siamo uguali tu ed io, non lo saremo mai - disse ancora Draco senza lasciargli nemmeno il tempo di ribattere.
- Sposerò Hermione e saremo felici, con o senza la tua benedizione – finì.
(DECISAMENTE dra ha ben chiaro cosa vuole sa cosa lo ende felice ed è disposto a tuuto per averlo non solo ad andare contro la tradizione e l'educazione ricevuta ma anche rompere l'amicizia fraterna di una vita , quella che sembrava una perfetta simbiosi rischia di spezzarsi , e do ragione a dra bla non ha il coraggio dei suoi sentimenti e si che è facile essendo entrambi purosangui e quindi non vuole accettare che dra abbia più fegato di lui,
chi non lo vuole non lo merita , pansy non è l'unica)
Tempo corrente- Bagno dell’Albergo LondraToccò la piccola cicatrice che aveva sulla mano destra e il cuore si arrestò all’improvviso. Era invisibile, piccola e rialzata, in pochi sapevano della sua esistenza, in pochi sapevano come se l’era procurata. Chiuse gli occhi ed espirò piano sentì una scossa partire dalla mano e giungere fino al basso ventre. Fu come rivivere quell’istante in cui lui la curava assorto ben attento a non farle male.
Si era innamorata quella notte, quello che provava prima di quella notte lo catalogò come una sorta di infatuazione. Era stata attratta dal suo modo di fare: sicuro e schietto, professionale e preparato, era così che Draco era sul lavoro. Vivendo nella stessa camera d’albergo aveva iniziato a osservare ogni cosa di lui: la sua eleganza, la sua supponenza, perfino il suo ego l’affascinava. Era un bastardo senza scrupoli e lei, era sempre stata attratta da quel genere di uomini: scontrarsi e sconfiggerli la eccitava. Con Draco invece era stato tutto diverso: lui era il suo peggior nemico, la sua nemesi. Avrebbe dovuto distruggerlo, era andata a Firenze per quello per far emergere la sua preparazione a discapito dell’inefficienza del biondo, invece, era rientrata mano nella mano con lui sotto lo sguardo sconvolto di tutto il mondo magico. Non era stata lei a sconfiggerlo, avevano vinto insieme. Non era stata lei a cambiarlo, lui l’aveva conquistata .
Era stato tutto veloce, come lesto era stato lui a soccorrerla. Si erano lasciati travolgere dagli eventi dimenticandosi di essere sempre stati nemici, dimenticando i rancori, le lotte, le maledizione che per anni si erano scagliati.
La suggestione del luogo, Firenze e la sua magia, avevano avuto un ruolo importante nel rapporto tra lei e Draco. Il processo ad Alfieri, la vicinanza forzata , la condivisione e la palese attrazione che nutrivano uno per l’altro aveva fatto il resto. Era logico che finissero a letto insieme : i poli opposti si attraggonoLa consapevolezza che lei e Draco fossero sempre stati come il giorno e la notte, in quell’istante, fu più vivida, ma nonostante questo, sapeva che benché si sforzasse lui era entrato dentro di lei, lì nel suo cuore e mai sarebbe uscito
Siano ringraziati merlino e morgana cè gin con lei Tutte abbiamo paura il giorno prima delle nozze - disse Ginny avvicinandosi - l’ansia ti assale e mille dubbi affollano la mente, quasi anche respirare diventa difficile.Siamo insicure su tutto: ci chiediamo se è lui l’uomo giusto; se ci amerà veramente come dice ogni volta che facciamo l’amore con lui o se quello, è solo un altro modo per compiacerci . Ci arrovelliamo così tanto l’anima su mille nefasti pensieri che non riusciamo più a capire se quello che stiamo pensando è realtà o suggestione
Afrodite – Addio al celibato di Draco Malfoy.
Avanzava lentamente verso la donna che Blaise le aveva indicato, una strana sensazione lo avvolse, come se stesse andando incontro al diavolo in persona, ma quella che aveva di fronte era solo un’insulsa spogliarellista.
Di donne così nella sua vita ne aveva incontrate a migliaia e non le temeva, sapeva come aggirarle, illuderle e castigarle. Ghignò ricordandosi il vecchio Draco.
Già, dove era finito il vecchio Draco? Si domandò in quell’istante.
La amava, allora perché stava lì, assecondando lo stupido gioco di Blaise? Da quanto non baciava una donna che non era Hermione? Mesi, si rispose.
Come era riuscito a non tradirla, nemmeno con il pensiero.
Che cose gli aveva fatto quella strega? Come era riuscita a cambiarlo?
Incrociò i suoi occhi da cerbiatta che sbattevano ammiccanti, non erano languidi come quelli di Hermione, non erano caldi come i suoi ma solo provocanti.
Non gli piacquero.
Le labbra rosse e carnose lo invitavano a trasgredire per l’ultima volta nella sua vita.
Lei, non l’avrebbe mai saputo, si disse. Lei non lo saprà mai.
Già lei, ma tu Draco tu riuscirai a convivere con questo segreto?
- Facciamo alla svelta - disse afferrando la donna e portandola dentro la stanza.
No,si rispose. Non riuscirai mai a mentirle una cosa così.
vedremo come dra ha intenzione di risolvee la situazione |