Recensioni per
Two Steps from Hell
di Valpur

Questa storia ha ottenuto 286 recensioni.
Positive : 281
Neutre o critiche: 5 (guarda)


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Recensore Junior
15/04/13, ore 22:19
Cap. 19:

Qualche appunto:

"... Se mi avessero rifiutata non sarei mai più stata me stessa… mi sentivo di nuovo la bambina rifiutata da Delvin." Qui usi due volte "rifiutata". Potresti provare con "respinta", giusto per cambiare un po' il tono :);
- "... Nemmenolui era tanto contento, in realtà. Però sono contento che sei qui!”.
non riuscii a non sorridergli. “Grazie, Farkas. Io stavo…” C'è un punto fermo di troppo dopo la frase di Farkas, e il "non" va in maiuscolo;

Mannaggia, sapevo che sarebbe successo. Anch'io ho rischiato di commettere lo stesso errore di Alina la prima volta che mi venne assegnato un incarico (parlo come se avessi vissuto l'esperienza in prima persona...), ma poi ho capito che non era ciò che si addiceva a un Compagno. In effetti la consegna non era molto chiara, ed è naturale che una come Alina abbia frainteso il significato di quelle parole. La ragazza, temo, dovrà imparare a darsi una regolata. Purtroppo la vita non è mai stata gentile con lei: non comprende il significato del Bene e del Male allo stesso modo degli altri, a causa degli abusi del Mercante prima e della vita nella Confraternia poi.
Per lei uccidere è diventata una cosa naturale, come il respirare o il mangiare, ed è fottutamente giusto che abbia delle difficoltà a capire quando è ora di farlo e quando no.
Njada non è mai piaciuta troppo neanche a me, per il semplice fatto che è un'attaccabrighe saccente: anche quando diventi Precursore ti tratta con deferenza! Tuttavia, condivido appieno la tua decisione di non lasciar trapelare i tuoi sentimenti verso di lei, rischiando così di stravolgere il suo personaggio; siamo scrittori, sappiamo guardare oltre i nostri gusti personali U.U
Per esempio, a me non piacciono le bionde: due delle mie protagoniste sono bionde naturali. It seems legit xD
Ma torniamo a noi.
Adoro Jorrvaskr. Tutto di quel luogo parla di forza, di onore, di sangue e di sudore e di lealtà. Quando ci metti piede nel gioco ti sembra di poter percepire l'odore del legno, del fumo e del cibo, i rumori della gente che combatte, della vita che scorre in ogni braccio che brandisce un'arma. E poi la gente si meraviglia se questa è la mia Gilda preferita (già, preferisco i Compagni alla Confraternita Oscura :P).
Ho adorato la scena con Tilda e Farkas: l'orso che solleva la nonnetta e la sposta con gentilezza... è una cosa dolcissima, a mio parere, e lo è ancora di più se si tiene conto del fatto che entrambi hanno vissuto lì per molti anni ed è più che naturale che fra loro si sia instaurato una sorta di legame di parentela.
E poi Vilkas... è stato il marito del mio primo pg, una Nord di nome Hurlock, e rimarrà per sempre uno dei miei personaggi preferiti. Confesso che anche a me all'inizio non ha fatto una bella impressione, ma poi ho imparato a ricredermi <3 Mi è piaciuta molto la scena di combattimento fra loro due, soprattutto il meccanismo che segue la mossa scorretta di Alina: da lì capiamo come un combattimento faccia a faccia le risulti difficile, e come preferisca giocare sporco. Un'altra cosa che dovrà imparare, poretta xD
No no, capitolo molto bello, mi è piaciuto davvero :) Mi fiondo a leggere il prossimo!
Ciao! :D

Recensore Junior
15/04/13, ore 21:08
Cap. 18:

Ohhh, Whiterun! <3 Una città che mi ha sempre affascinata sotto ogni punto di vista, e non solo perché ospita la mia Gilda preferita, ma anche perché trovo sia la rappresentazione di una tipica città medieval/fantasy: pulita, luminosa, ricca di vita, di cibo e di birra. Lì gli orrori della guerra sembrano non esistere, appaiono solo come un lontano ricordo... esattamente come il passato di Alina. Solo che il suo è un ricordo diverso, del tipo che torna a tormentarti di notte, quando ti annoi e non hai niente a distrarti, e allora inizi a pensare. Cosa che forse sarebbe ora che Alina facesse: nella sua vita, come dice lei stessa, non ha mai avuto una vera e propria scelta, ha sempre agito sotto l'effetto - della dorga - di un ordine o di un impulso. E, ora che può decidere lei cosa fare della sua vita, si trova a dover fare i conti con se stessa.
Merda è vivo! Quasi non potevo cerderci quando l'ho letto, avevo i lacrimoni dalla gioia :3 Quel cavallo si è rivelato coriaceo almeno quanto la padrona, eh? O meglio, l'ex padrona: confido che prima o poi riuscirà a riscattarlo: quei due ne hanno passate troppe per stare lontani, e riverderli insieme sarebbe come un sogno. Inoltre, lui rappresenta un collegamento col passato di lei, uno che suppongo le dispiacerebbe recidere, benché questo comporti un continuo tormento per la sua povera mente.
Ma la cosa più importante e che mi ha coinvolta maggiormente del capitolo è l'entrata in scena di Farkas e Aela, due dei miei personaggi preferiti: lui lo adoro, è un gigante buono e un po' tonto, che tu hai saputo ritrarre alla perfezione in poche righe. E Aela... è Aela. Una donna forte, coraggiosa, cazzuta: insomma, una guerriera coi controfiocchi. E poi è anche rossa, e le rosse fanno sempre scena! xD
Devo ametterlo, sono curiosa di vedere come si svilupperà la storia, ora che hai deciso di introdurre i Compagni. Lo imparerò solo leggendo e recuperando i capitoli persi, immagino :P
Già, mi scuso per il periodo di inattività, ma tra il viaggio a Parigi e il basso non ho avuto tempo di bazzicare su efp; se poi si calcola che questo è anche un periodo in cui l'ispirazione è scesa sotto lo zero, si capisce il perché della mia assenza. Ma non temere: recupero in breve tempo :)

Ti faccio giusto qualche appunto qua sotto:

- "... Cominciamo con qualcosa di facile: vai alle stalle e consegna questo a Skulvar, alle stalle..." C'è una ripetizione di "alle stalle" che mi sembra superflua, perché si capisce che è alle stalle che deve consegnare il sacchetto, non importa che lo ripeti;
- "... Provi un brivido di puro terrore quando mi accorsi delle due guardie..." Provai;
- “Figurati. Sei tu quella che hanno ripescato nel torrente, vero?”
“Be’… sì” Hai dimenticato il punto fermo dopo "sì";
- Mi ero segnata anche un "mi zittì" che però ora non riesco a ritrovare nel testo... non so, forse ci andava un "mi zittii"... se ne hai voglia, ricontrolla xD

A posto per ora, passo al secondo capitolo :) Ciao!

Recensore Veterano
14/04/13, ore 19:11

*O* Sappi che sto gongolando da almeno dieci minuti per la bellezza di questo capitolo. Dico sul serio, mi è piaciuto veramente tantissimo, e la lunghezza non pesa affatto, anzi: tagliarlo a metà ne avrebbe soltanto spezzato il ritmo, secondo me. I Compagni non sono la mia gilda preferita di Skyrim (al primo posto c'è la Gilda dei Ladri :3), eppure il modo in cui li stai caratterizzando e stai srotolando man mano la storia, arricchendola di dettagli, me li sta facendo piacere davvero tanto e ricredere su alcune cose che, giocando, non mi avevano convinta.
A partire da Farkas, che di questo capitolo è quasi il co-protagonista: mi sono già affezionata a quel bestione dal cuore tenero, complici il modo in cui lo fai muovere, parlare, ma anche la sua protettività nei confronti di Alina che, insieme a lui, si sente al sicuro e accettata. Penso che se non ci fosse Farkas, per lei le cose non sarebbero altrettanto semplici da affrontare: stiamo parlando di una gilda di guerrieri che, per quanto affabili e onorevoli, sono orgogliosi e, come tutte le persone orgogliose, potenzialmente pericolosi. Lo testimonia Njada, quel suo voler sfidare la "novellina" a tutti i costi, soltanto per il gusto di vederla in difficoltà e magari umiliarla davanti agli altri; anche se l'effettiva umiliazione l'ha poi ricevuta Njada (ben le sta!). Alina non si è comportata bene, è vero, e non approvo la sua reazione: è ancora troppo una testa calda e, come ha dimostrato in più occasioni, quando si sente minacciata o provocata spesso agisce d'impulso e senza riflettere, ma al tempo stesso penso che i loro dissapori non avrebbero potuto risolversi altrimenti. Pestarla selvaggiamente le ha senz'altro assicurato il suo rispetto e, grazie a dio, spero che finalmente Njada la lasci in pace. è__é
Vilkas: in questo capitolo non compare quasi mai, se non per guardare male Alina. E, be'... ok, mi prenderai per pazza, ma solo io sto immaginando che sotto tutte quelle scuse e preoccupazioni si celi un velato ma reale interesse per lei? *O* Perdonami, ma la primavera mi fa vedere coppie ovunque XD
Anyway: dettagliata e realistica l'incursione di Alina e Farkas a Dustman’s Cairn e anche il combattimento con il ragno: Alina si rivela in gamba come sempre e se l'episodio di Farkas paralizzato dal terrore per i ragni mi ha fatta rotolare, ho trovato da brivido e veramente molto realistica la sua trasformazione. E così, Alina viene finalmente a sapere il segreto dei Compagni e, al tempo stesso, riesce a conquistarsi un posto nella sua nuova casa. Mi è piaciuta veramente tanto la frase: Ma tutto ciò che ruotava attorno, i litigi con Njada, gli sguardi di Kodlak, erano tutti mattoni della casa che mi stavo ricostruendo dentro. Persino il cipiglio di Vilkas… E' normale che Alina provi nostalgia e al tempo stesso "repulsione" per chi ha lasciato al Santuario: rimarranno pur sempre nel suo cuore, ma questa povera ragazza ha bisogno di star bene. Quindi, be', staremo a vedere cosa succederà ;)
Ho sempre più voglia di ricominciare a giocare a Skyrim e devo soltanto ringraziarti *O* Direi che è tutto, come sempre sono in ritardo a recensire, ma continuerò a seguirti fino alla fine, Sorella! è.é
Bravissima, come sempre :) Un bacio, Athenryl

Recensore Junior
12/04/13, ore 19:00

Valpur,
Questa volta, perdonami, ma devo cominciare dai difettutcci: è più forte di me, ma sarò breve prometto, anzi come diceva il poeta "sarò bre"!
So che Farkas fra i Compagni passa per quello lento, per quello un po' goffo ma dal cuore d'oro, magari non tanto bravo a seguire ragionamenti complicati (oppure no: non mi sorprenderebbe scoprire che ha una intelligenza dormiente che aspetta solo un libro di magia), però ti prego, ti scongiuro anzi: i congiuntivi no. Non mi togliere i congiuntivi a Farkas: posso accettare il difetto di pronuncia, i mannerismi, la parlata lenta, il dialetto bergamasco (XD), tutto, ma non i congiuntivi persi per strada. Farkas non lo merita e in un paio di occasioni mi si sono quasi accartocciate le palpebre leggendo.
Espulsa questa (semi) seria critica dal sistema, ne ho solo un altra: poiché Alina sa già cosa siano i licantropi, data la sua esperienza con Arnbjorn... ha senso che chieda a Farkas il fatidico "che cosa sei" di Twilight? (Sono un grosso cucciolone peloso Alina... secondo te cosa potrei essere?) Non fraintendere, ma considerando che Alina ha convissuto con Vampiri e Licantropi per diversi anni... mi sarei aspettato una reazione più cauta e normale. Il che avrebbe potuto poi essere lo spunto per una conversazione più amichevole, dato che la povera Alina cambia stato d'animo tre volte in due battute di dialogo...

A parte questo, fantastico capitolo!
Fenomenale la parte in cui Alina "vede rosso" e carica a testa bassa Nadja sfogando i dissapori fra le due con una serena scazzottata fra Compagni, che mi ha ricordato sia "That Yellow Bastard" di Sin City, nella scena finale del racconto, sia "Fight Club". Ancora meglio è ciò che viene dopo: l'uscita con Ria e i discorsi fra le due e di come gli ingranaggi del destino si stiano mettendo in moto.
L'incontro con Kodlak e Skjor nelle camere dell'Araldo è davvero ben fatto, con l'opposizione di due caratteri ben delineati e definiti.
E anche i dubbi di Alina, la sua difficoltà ad affezionarsi di nuovo dopo l'esperienza col santuario, il rapporto conflittuale con Vilkas (che secondo me scruta due cose ben precise di Alina a questo punto) e il gesto di inaspettata gentilezza di Ria con la coperta sono piccoli dettagli molto curati che apprezzo moltissimo.
La fobia rivelata di Farkas è il momento divertente del capitolo, e sembra essere piuttosto diffusa a Skyrim (e nel mondo reale: come non si possa amare degli esserini pelosi e zamputi è al di la di me comunque.)
A proposito, piccolo appunto: i draugr sono sepolti nella pietra e in sarcofaghi di metallo/pietra, il legno marcirebbe dopo tutti i millenni in quelle tombe, ma è solo un puntiglio.
Detto questo, il capitolo mi è davvero piaciuto e non vedo l'ora di leggere il prossimo, con l'ingresso di Alina fra i Compagni (che poi chiamarla Sorella, come nel santuario della confraternita... a me avrebbe fatto un po' strano, ma magari è voluto;).

Ben fatto,
Hi Fis.

Recensore Master
12/04/13, ore 13:29
Cap. 17:

Ciao Valpur! Grande capitolo anche questa volta! Naturalmente, sapevo benissimo che Alina non sarebbe morta... altrimenti, non si sarebbe spiegato come stesse raccontando di sé all'indietro nel tempo! Diciamo quindi che questa tua scelta di farle raccontare tutto dal futuro non ha pagato in questo caso, e ha rovinato un po' di pathos! In compenso, questa scena in particolare mi è piaciuta parecchio, sentivo anche io la paura entrarmi nelle vene; anche se sapevo bene come sarebbe andata a finire! Ma non potevo mai immaginare che a questo punto entravano in scena i draghi! In questo periodo sto imparando l'elfico, quindi il draconiano dovrà attendere la prossima volta, però quel suo "Sono tornato" mi stuzzica alquanto: sono tornato da dove? E perché? E chi? E Alina perché l'ha sentito? Mi sa che avremo a che fare anche con questi bestioni molto presto... bene,m quindi! Alla prossima e tanti complimenti!

Recensore Veterano
11/04/13, ore 21:53
Cap. 19:

So che il mio ritardo è imperdonabile, ma questa settimana è stata INFERNALE, maledizione ç_ç Però eccomi qui ora u.u
(confesso, invece di leggere Honor leggo sempre Hodor XD A parte tutto, ho trovato la canzone davvero appropriata per il capitolo, anche se breve... cioè è davvero da Compagni *-*)
Alina indecisa che fa avanti indietro sulla soglia di Jorrvaskr è adorabile. Quella ragazza ha davvero un tremendo bisogno di sentirsi parte di qualcosa, di sentirsi accettata. Mi è piaciuto come hai descritto la casa dei Compagni: tra le righe si respira quell'aria calda e familiare che si percepisce anche giocando, quell'atmosfera che mescola pacatezza e mistero, non so come descriverlo; anche se i Compagni in effetti sono tutto fuorchè guerrieri pacati, eppure mi piacciono proprio per quello, perchè appunto sembrano una grande famiglia, e come tutte le grandi famiglie hanno i loro segreti, ma anche un rigido codice d'onore che va rispettato.
Mi è piaciuto come in un capitolo sei riuscita a darci un' "infarinatura" generale, se così si può chiamare, di tutti i personaggi. Farkas mi fa rotolare ogni volta che apre bocca, specialmente quando dà le indicazioni ad Alina e indica tutt'altra direzione :') Njada è odiosa. Ehi, giù le mani da Alina! è__é
Kodlak, per quanto breve sia stata la sua apparizione, come sempre mi sembra già molto IC e molto ben caratterizzato: emana quell'aura di autorità, ben stemperata dai suoi modi cordiali e disponibili. E poi c'è Vilkas che, ammetto, è quello che mi è piaciuto di più in questo capitolo: tenebroso, stronzo, detestabile: ho gongolato come una matta quando Alina gli ha compromesso i gioielli durante il loro combattimento. Chissà come mai, ho come l'impressione che non le renderà affatto le cose facili XD In ogni caso, i miei complimenti per il realismo e il dinamismo del duello: si vede che hai una certa familiarità nel descrivere combattimenti e, ti dirò, raramente mi è capitato di leggere combattimenti e pensare:"wow, quanto caspita è realistico?" e al tempo stesso trattenere il fiato ogni volta che un personaggio mulina la sua spada. Insomma, da questo punto di vista sei davvero davvero brava ma te l'avrò detto ormai un milione di volte, le mie recensioni ormai devono sembrarti parecchio noiose .___.
Davvero molto verosimile anche il modo in cui Alina ha interpretato quel sistemare. Come si può biasimarla per questo? La Confraternita le ha insegnato che il modo migliore e più rapido per eliminare i problemi è eliminare chi li ha creati e, effettivamente, la sua reazione non fa una piega. Non mi sarei aspettata niente di diverso da lei: sotto questo punto di vista a mio parere deve ancora crescere, è ancora effettivamente un po' immatura nonostante i suoi venticinque anni (era da un po' che ero curiosa di sapere quanti anni avesse **). Ma con quello che ha passato non c'è da stupirsene. I Compagni da questo punto di vista le saranno davvero molto utili, secondo me, a maturare nel combattimento ma anche nella vita ^^
Una cosa che invece mi ha sorpreso, ma positivamente, è stato il finale: Alina che sogna Veezara, di cui ormai non ricorda più nulla. Veezara che, lentamente, dalla persona per la quale Alina abbia provato un reale affetto si sta trasformando sempre più un'ombra che presto non riuscirà più ad afferrare. Forse è segnale che davvero Alina si sta svegliando, che sta davvero chiudendo la porta della Confraternita per guardare avanti.
Però accidenti, spero davvero per lei che nei Compagni trovi davvero la famiglia che ha sempre cercato. Ha un disperato bisogno di sentirsi dire che è all'altezza del futuro che si è scelta, non di venire attaccata, aggredita e messa alla prova dal primo istante. Maledetto Vilkas >//<
Beeeene, direi che è tutto. Mi scuso ancora per il ritardo, ti mando tanti gattini per farmi perdonare *O*
un bacio e... a domani! *___*

(a proposito, conoscerai sicuramente Blackheart dei Two Steps from hell: ogni volta che la ascolto mi viene in mente la tua storia *O*)

Recensore Veterano
10/04/13, ore 12:03
Cap. 19:

Jorrvaskr! Oddio quanto amo questo posto! E vederlo vivere dal tuo punto di vista è, oltre che bello, anche molto interessante: come solito riesci a dare vita alle tue ambientazioni con dettagli a primo occhio insignificanti, come il mobilio a cui fai riferimento. Le personalità dei suoi abitanti, inoltre, sono ben delineate e per niente banali: mi piace Ria con la sua ingenua determinazione, tipica della ragazzina che Alina non è stata, Njada che ha proprio bisogno di una strigliata che, spero, Alina le dia xD Torvar, farfallone e, diciamolo, anche un po'...povero, ecco. Ma non perché lo hai reso male, semplicemente è ciò che mi trasmette il personaggio, gli è bastato guardare una volta le cicatrici di alina per evitarla!
Kodlak, Vilkas...e FARKAS! Farkas è stupendo. Non so perché, ma mi è piaciuto un sacco come lo hai reso bambinone ma nemmeno troppo tontolotto, via. E spero che queste manifestazioni di entusiasmo continuino :D Bello, lui! xD
Bella anche la parte dove Alina ottiene la sua prima missione: ancora una volta il suo passato viene fuori, e qui mi ha dato l'impressione di una bambina piccola, nel senso che lei ha appreso un solo modo di considerare e capire le cose, quello della confraternita oscura, in cui "sistemare" significa tutta un'altra cosa che lei collega subito all'omicidio, perché questo le è stato insegnato da quella che era la sua famiglia e non ha conosciuto altro. Cioè, non so se ho reso ciò che sento e se ho scritto una scemenza xD E poi il titolo del capitolo, cigliegina sulla torta per quello che si presenta come un altro scoglio: Alina è stata un'assassina, e anche brava, per lei combattere è una cosa, mentre per i Compagni è un'altra, non è abituata a scontri faccia a faccia, a giocare pulito. Vedremo come se la caverà.
Aw, Vilkas <3
Ancora brava, al prossimo capitolo^^ chiedo ancora schiuma (?) per il ritardo, ma non ero in vena di scrivere recensioni come si deve xD
Lady Phoenix

Recensore Master
09/04/13, ore 22:07
Cap. 18:

Che bel capitolo. Mi è piaciuto molto e Merda - Merda! - è ancora vivo e vegeto, ma bene!
Mi ci ero affezionata ormai ed è un piacere vederlo in buona salute.
Comunque.
Ho adorato la parte in cui Alina, quasi senza pensarci e spinta dall'istinto, decide di intromettersi nel combattimento e si butta a capofitto nella mischia. È davvero ben scritta e il ritmo veloce della narrazione mi ha catturato.
Inoltre trovo che tu sia stata capace di caratterizzare Olava in maniera davvero buona, mi piace come personaggio. Molto tenera la scena finale, poi!
Alina però è un po' un orso (a parer mio) e dovrebbe imparare a relazionarsi meglio con la gente, anche se negli ultimi anni, di fatto, non è che abbia avuto molti contatti al di fuori della Confraternita e qualche altra rara persona. :')
In conclusione: ottimo capitolo e... I Compagni, ci sono i Compagni! Avrei voluto abbracciarti solo per questo. *-*
Adesso vado, che domani devo essere in piedi all'alba. Il prossimo capitolo me lo tengo per domani.
Davvero buon lavoro e un bacio, buonanotte!

Emmevi

Recensore Master
09/04/13, ore 09:05
Cap. 16:

Ciao Valpur! Non sei poi tanto lontana, eh? Mi chiedo quanto manchi esattamente, ma per adesso mi godo questo capitolo e devo dire che è molto più interessante questo che le varie missioni della Confraternita nonostante tutti i personaggi che mi hai presentato lì! Alina alle prese con la droga, Alina alle prese con le bettole, e poi spunta sempre Delvin! Mi sa che spunterà almeno un'altra volta, è sempre lì ogni qualvolta che c'è bisogno di lui, e penso che ce ne sarà bisogno presto, e in maniera molto più interessante che prelevare la ragazza dall'acqua! Complimenti, è stato un bel capitolo, ho la sensazione che volente o nolente Alina tornerà ad incrociare le strade con quello che è rimasto della Confraternita, adesso! Alla prossima!

Recensore Junior
08/04/13, ore 21:35
Cap. 19:

Valpur,
Questo capitolo ha fatto riaffiorare molti ricordi buffi. Ricordo bene il test di ammissione ai Compagni: la prima volta che giocai a Skyrim ricordo di essere stato ripresto più volte perché stavo usando, nell'ordine, una spada evocata prima e una incanta poi. Entrambe mi furono seccamente rifiutate... ma insomma, non vi va mai bene niente!
Fui costretto a ricorrere ad un pessimo pezzo di ferro a forma di spada, e con quello sdraiai il povero Vilkas con un solo fendente... ops. Se l'era cercata in fondo, ma che figura misera! XD
Ecco, questo tuo capitolo è molto simile a quello che ho vissuto io: tutti che ti chiamano sangue nuovo, principiante ecc... quando magari ha già abbattuto qualche drago. O sei un membro della Confraternita Oscura.
Hai saputo dare a questo pezzo un fantastico senso di familiarità e allo stesso tempo, ricreare con cura tutti i personaggi dei Compagni, con tutte le loro qualità buone e cattive.
Kodlak ne esce come il sensei che effettivamente è, mentre un po' tutti gli altri personaggi che hanno linee di dialogo risplendono per i loro lati peggiori: Ria per esempio ("Io ieri ho ucciso un orso, e tu?") mi fa cascare le braccia ogni volta, mentre rimarrei molto sorpreso se Alina non arruffasse un po' le penne di Nadja: se lo merita, dato quanto sia acida e aggressiva, con pesanti fluttuazioni d'umore dopo che si è entrati nei compagni 0_o'.
E mi è davvero piaciuto il periodo di gavetta di Alina, anche se forse è il momento di metterla in posizione dominante: la vita le ha dato fin troppi calci, non sarebbe arrivato il momento per Alina di restituire qualche colpo? O almeno alzare la guardia? (Piegare il braccio a Nadja non mi basta ancora ;)
Davvero un capitolo divertente e che ho letto tutto di un fiato.

Piccolo appunto: se Alina ha ucciso il... seccatore dopo il tramonto ed è tornata subito a Jorrvaskr, come ha fatto Vilkas a saperlo prima che lei rientrasse in città? L'ha seguita? Considerando poi che Alina ha buttato il corpo nel fiume non mi sembra ci siano altre spiegazioni... ma allora perché Alina non accusa Vilkas di averla pedinata?

Un saluto e a presto,
Hi Fis.
(Recensione modificata il 09/04/2013 - 12:48 am)

Recensore Veterano
08/04/13, ore 17:54
Cap. 19:

... oops. È stato molto interessante seguire l'esordio di Alina tra i Compagni. Non sono la mia fazione preferita, a dire la verità – sono un po' l'equivalente della Gilda dei guerrieri, e fare il berserker tutto muscoli e spada non è proprio il mio stile di gioco. Apprezzo molto di più i cosiddetti trucchetti! Sono molto colpita dal senso che Alina ha attribuito automaticamente al "dare una lezione". Dimostra bene quanto sia abituata a uccidere, e a vivere l'uccisione al modo della Confraternita Oscura. È stato un tocco molto delicato e intelligente. Quanto all'atmosfera in Jorrvaskr, l'ho sempre immaginata così anche io... XD E devo ammettere che Farkas mi ha divertita come pochi altri. Un po' scemotto, is he. Però è dolce, a mio parere. Aspetto il prossimo capitolo con ansia :3 bravissima!

Recensore Veterano
07/04/13, ore 18:04
Cap. 18:

Buonsalve e buona domenica!! C: *distribuisce cioccolatini a forma di koala*
Premetto che ho adocchiato tempo fa questa storia, sulla pagina Facebook di EFP :D
Mi ha incuriosita sin da subito, perché ho immediatamente riconosciuto il titolo e le (incredibili ed epiche) musiche a esso associate *^*
Notalo una volta, notalo due, notalo tre... Il mio cervello è andato in black out e il mio dito, di sua spontanea volontà, ha cliccato sul link, finendo al primo capitolo.
Devo aggiungere che, in questo mondo, sono una profana, completamente. Prima d'ora, non ho mai sentito parlare di questo videogioco, né di Skyrim, insomma, in questa materia, e non ho paura ad ammetterlo, sono davvero ignorante.
Ma concedimi, ti prego, di dirti che questo non mi ha assolutamente impedito di cadere preda della tua storia, di venirne trascinata e travolta, di esserne catturata e mai liberata. Mi sono innamorata, credimi, e le emozioni che mi fai provare, mentre leggo, mi sono state suscitate da poche altre fanfics, qui e altrove.
Conoscendo Alina, ho conosciuto un nuovo universo, e ho imparato a viverci dentro, ed è come se ci fossi nata, perché - quasi quasi - lo sento mio, da tanto ne sono stata rapita. Ed è tutto merito tuo.
Ho letto questi diciotto capitoli in due ore o poco meno, tanto era grande la mia brama di scoprire, conoscere, avvertire, assaporare quello successivo, catapultandomi nei giorni di Alina, nelle sue avventure e, sì, nelle sue disgrazie, nelle sue piccole gioie, nei suoi desideri, nelle sue paure, in tutto ciò che lei è stata, è e sarà, in tutto ciò che vorrebbe essere e in tutto ciò che la sua vita farà di lei.
E' stato un cammino lungo, quello che ho intrapreso, e credimi, per me è ancora troppo poco, da quanta sete di leggere questa storia che ho.
Solo una cosa...
COME TI SEI PERMESSA DI FAR MORIRE VEEZARA? CHI TI HA POSSEDUTO? CHE SADICA MENTE TI HA SPINTO A FARMI UNA COSA DEL GENERE?
Ripeto, non so che cosa accade nel videogioco, ma...
Tu questo non dovevo farmelo ç___ç Insomma, tu mi hai ferito, e per questo ti perseguiterò per il resto dei tuoi giorni! Io amavo Veezara, e tu... tu... tu... sadica donna me lo hai portato via! Già immaginavo Alina e Veezara insieme, con tante bellissime piccole lucertoline (???) correre in un prato verde e raccogliere margherite *^*
E il mio sogno si è infranto tra le lacrime ç___ç
Sì, perché ho pianto. In quel capitolo, quando le fiamme hanno distrutto la casa e il cuore di Alina, mentre stringeva il corpo di Veezara, e gli diceva che lo amava, e lo baciava di quel bacio che in vita non era stata in grado di dargli, io ho pianto.
Ho pianto due volte, leggengo fanfics, solo due... la terza volta va a te, e alle emozioni che mi hanno sopraffatta, e che mi hanno gettata nella disperazione.
Se ti avessi avuta tra le mani ti avrei probabilmente strangolata >.< ma poi la storia non avrebbe più potuto continuare, quindi sarebbe stato controproducente U.U considerando che io AMO ALLA FOLLIA questa storia e necessito profondamente che continui (e spero, per la tua incolumità, che ci sia un lieto fine *la guarda minacciosa*).
Comunque, a parte le considerazioni sul fatto che Alina sia davvero sfigata ai limiti dell'assurdo e invidio la forza interiore che possiede (io mi sarei gettata sotto un masso con un CD remixato delle canzoni di Cicero, il quale, personalmente, non smetterà mai di inquietarmi. Potrà essere quello che vuoi, ma se ce lo avessi di fronte, potrei veramente uscire di senno :P ), che consideravo ormai Alina/Veezara la mia OTP, che Astrid se non fosse morta tra le fiamme l'avrei decapitata io, che adoravo Lis (e mi ha ricordato Aragog di Hagrid), che sapevo che sotto la crosta di Nazir ci fosse affetto e non solo sarcasmo - preparati, prenditi una seggiola e un pacco di biscotti perché la lista è lunga U.U - che la scena dell'incendio (sempre quella, sì!) è stata tra le più terribili che abbia mai letto, che l'infanzia (se mai si potrà mai chiamare tale) di Alina mi ha provocato un intenso istinto protettivo nei suoi confronti (se qualcuno la tocca, potrei seriamente fargli del male), che i draghi - OMG I DRAGHI, CI SONO I DRAGHI, OMG, MA IO TI AMO, SPOSAMI SUBITO! - mi hanno fatto (in ordine) a) accapponare la pelle (già quando Alina aveva intravisto qualcosa sfrecciare in cielo avevo intuito qualcosa), b) sorridere di gioia (non domandarmene il motivo, perché non lo so) c) sprizzare entusiasmo per il fatto d'aver compreso che hanno profondamente a che fare con Alina (e mi rimanda alla descrizione iniziale di sua "madre" e alle parole di Olava - non so quanto azzecco e quanto no, sono pur sempre un'estranea in Skyrim), che la Madre (a braccetto con Cicero) mi mette una paura addosso che non hai la minima idea, perché non so quanto voglia il bene di Alina (e ci riporta al fatto che sono molto protettiva nei confronti di questa ragazza), che ho recensito la tua storia perché ne sentivo la piena necessità, accantonando tutto il resto, e poi... oh, sì, che non potrei leggere una storia in cui Merda non sia presente *^*
Oh, sì, che il mio per te è un amore/odio che si alterna a momenti in cui vorrei trafiggerti con uno spadone o abbracciarti e regalarti arcobaleni e unicorni :D
Beh, ho appena scoperto che aggiornarai domani (???) e fidati, NON VEDO L'ORA!!! *O*
Okay, ho finito (((:
Spero di non avverti annoiato con questo papiro, con i miei scleri e boh, ti chiedo di perdonarmi se non faccio parte di questo mondo e sono un po' un'iniziata XD e beh, alla prossima!!!
Bacioni**
Milù**

Recensore Veterano
07/04/13, ore 16:05
Cap. 18:

Merda, oh Merda! <3 E' lui in realtà a tenere in piedi l'intera storia, l'ho sempre saputo! *O* (no, a parte tutto: sono davvero felice che sia tornato **)
Comunque, che bel capitolo *O* Non l'ho trovato troppo lungo, anzi, si è fatto leggere davvero molto velocemente. Olava rientrava nelle opzioni su chi avrebbe salvato Alina, ma confesso che speravo tanto in un ritorno di Brynjolf e Delvin e nella rassegnazione di Alina ad accettare la Gilda dei Ladri come la sua vera strada. E' per questo che ho trovato il capitolo una piacevole sorpresa perchè, oltre ad avermi fatto tirare un po' il fiato - ed immagino anche ad Alina, dopo tutte le recenti sfighe che ha avuto -, mi ha stupito molto la piega che hai voluto dare e che sta iniziando a prendere la storia.
Mi è piaciuto come hai descritto Olava, come l'hai fatta muovere. Mi è piaciuto molto anche il fatto che tu non abbia speso troppe parole a descrivere Whiterun: la sua atmosfera mite, un po' fuori dal mondo, e al tempo stesso suggestiva, trapela comunque, aleggia nell'aria, nei gesti della gente, nella pace di quelle strade ordinate e tranquille. Attraverso la vita di Alina stai toccando tanti frammenti della storia di Skyrim, tante vite, tante storie che vanno a intrecciarsi: dall'orfanatrofio di Riften ai Compagni stai creando i tesselli di un puzzle che va a completare una storia più grande. Non avrei saputo gestirla meglio.
Aela e Farkas che combattono contro il gigante mi sono piaciuti. Ho sempre trovato Farkas adorabilmente tardo - un po' come Hodor, lol -, ma la sua forza fisica e la destrezza nel combattere compensano ampiamente. Anche di Aela hai colto il lato che intriga maggiormente: la sua ferocia mescolata a un pizzico di incoscienza e sicurezza: l'ho ritrovata moltissimo in quell'afferrare Alina per la mano e nell'indovinare immediatamente il fatto di non trovarsi davanti una contadina ma una guerriera.
Divertente e struggente insieme anche questa Alina che indossa gonne, si fa insegnare nozioni sulle piante e impiega il suo tempo nelle stalle e a cercare radici e muschio per Olava. Questa cosa mi ha fatto davvero tanta tenerezza: una ragazza della sua età dovrebbe trovare normale e piacevole fare le cose che le dice di fare Olava, vestirsi e comportarsi in quel modo; ma non appartiene a quel mondo perchè le è mancato qualcuno che le insegnasse a essere donna, e al tempo stesso non è mai stata bambina.
Finalmente il pericolo e l'abisso sono lontani: in altri capitoli un po' di passaggio come questo avrei detto, lontani fisicamente ma non dal cuore di Alina; invece adesso mi sembra più serena, più rilassata, più distaccata dal dolore. Nella scena del combattimento con il gigante, quando scaglia il coltello e pensa, quasi distrattamente, a Veezara, mi è parso di cogliere sì una nota di malinconia, ma anche - finalmente - di sottile accettazione: Alina sta lentamente respingendo le ombre, sta piano piano tornando in sè. Sta iniziando ad accogliere la possibilità di costruire qualcosa di nuovo sulle ceneri di quello vecchio: come dice anche lei, Potevo essere qualcuno, qualcuno di diverso dalla bambina rovinata o dall’assassina smaniosa di affetto o, ancora, dalla raminga senza scopo. Alina è stata tante cose, è vero, ma mai sè stessa. E spero davvero che nei Compagni possa ritrovarsi, mettendo a frutto quello che ha imparato nella sua vecchia vita ma anche prendendone distanza, perchè non è mai realmente appartenuta al Santuario come non è fatta per la vita che conduceva prima di incontrare Astrid. E' fatta per qualcos'altro, qualcosa che devo ancora capire e che, confesso, ho sperato rivelasse Olava; ma in un certo senso sono felice che abbia scelto di non farsi predire nulla. Ora come ora Alina è ancora troppo debole per affrontare la notizia di altre disgrazie imminenti; ora deve occuparsi del suo presente, il passato e il futuro devono aspettare.
Va be', sto divagando. Però sappi che quando le mie recensioni si riempiono di frasi astratte e concetti contorti vuol dire che quello che ho letto mi è piaciuto davvero, davvero tanto XD
Direi che è tutto ^^ Come sempre un bellissimo capitolo, i miei complimenti, cara c: Un bacio e... a domani!

Recensore Junior
05/04/13, ore 23:27
Cap. 17:

First of all, ti riporto un paio di sviste che ho individuato, meri errori di battitura e distrazione xD:
- "... il boia stesso ero solo una sagoma..."
- "... Il crollo aveva sollevato unna nuvola di polvere."

Ora, io credo di non essere l'unica ad affermare che risvegliarsi su un carro con un manzo vichingo come Ralof fosse un gran dispiacere. Anzi, quasi quasi l'ho trovato piacevole xD Peccato solo che poi abbia scoperto che non si poteva sposare, uff! Mi sono piaciute molto le variazioni che hai apportato alle battute, altrimenti viste e riviste: bisogna pur metterci qualcosa di nostro dentro alle nostre storie! Mi è piaciuto molto l'Hadvar che hai creato: è un personaggio interessante, in primis per il fatto che non sembra essere particolarmente contento nell'ucciderti, e in secondo luogo perché ha questo rapporto di conoscenza con Ralof che mi ha sempre intigata parecchio. Due amici d'infanzia che si ritrovano a combattere a morte...
La descrizione di Alduin è molto realistica, ma ciò che ho apprezzato maggiormente è quella della decapitazione dei prigionieri e delle sensazioni provate da Alina all'avvicinarsi della sua. Perché è dannatamente vero che, quando moriamo, espelliamo dei liquidi decisamente poco gradevoli, ed è giusto riportarlo: l'idea di una morte gloriosa è troppo diffusa tra la gente.
Ho adorato questa frase: "La luce mi diede fastidio, ma quel singolo dettaglio fece tornare anche tutti gli altri sensi. Per primo, l’udito." Cazzo, è davvero così! Quando ti trovi in situazioni pericolose o comunque che ti provano emotivamente, è normale perdere il senso della realtà, rappresentato molto bene proprio dall'udito.
Ora tiro a indovinare chi è che ripescherà Alina dall'acqua, questa volta: Delvin? Non avrebbe molto senso perché lui sta a Riften, ma visto i loro precedenti non si sa mai xD
Ora vado a scoprirlo! :)

P.S.
Le parole in draconico dov'è che le trovi?

Recensore Junior
05/04/13, ore 22:49
Cap. 16:

Lo so, sono imperdonabile. Sono rimasta indietro con le recensioni di tre capitoli, ma stasera si recupera.
Ma dai, Alina e Delvin si incontrano sempre in questo modo? Ammetto che, al posto suo, sarei stato tentato di fare finta di niente e lasciarla lì xD
Il titolo della canzone l'ho trovato molto, molto azzeccato: Alina deve, ancora una volta, ricominciare tutto da capo. La sua vita precedente è stata fatta letteralmente a pezzi, e rimettere insieme i cocci non è mai facile, specialmente se uno ha subìto le sue stesse pene. Perciò ha senso che, anche dopo tre anni dopo la distruzione del Santuario, Alina non abbia ancora trovato la sua strada, un modo per rientrare in contatto con il mondo. La dorga, in questo, può essere un valido aiutante, e non mi sorprende che alla fine anche lei ci sia caduta dentro: a parte il fatto che lo Skooma ispira un botto anche la sottoscritta, rappresenta una tentazione in cui molti si crogiolano.
Ho trovato molto realistica la descrizione delle sensazioni che prova quando lo assume, sebbene non possa saperlo con certezza dato che non mi sono mai drogata; quel misto di invincibilità ed euforia che svanisce tanto in fretta quanto arriva, e che ti fa sentire giustamente più smerdo di prima. E gli incubi, quelli purtroppo restano. Alina dovrà imparare a conviverci, io credo.
Però questa ragazza attira i guai come una mosca sul miele, perciò ora corro a leggere e a recensire il prossimo capitolo :D
Scusa la recensione di pupù, ma ultimamente non sono nelle condizioni mentali ideali per compiere un'azione che abbia un minimo di senso logico. Tu pensa che prima, suonando il basso, mi sono sbragata un dito che mi ha preso a sanguinare di brutto! Che poi non si dica che la musica non può fare alcun male...
(Recensione modificata il 05/04/2013 - 10:50 pm)