Recensioni per
Sick Rhymes
di Blablia87
Brava! E un piacere leggere le tue storie: approfittando di questa domenica pomeriggio mi sono letta tutto quello che ha pubblicato su EFP e mi stupisce il numero limitato di recensioni... Grazie per il tempo piacevole che passo leggendoti... buona continuazione! |
Povero John! :-( |
Ciao! Che dire ho iniziato a seguire la storia mentre vagavo nel fandom alla ricerca di novità ed ora mi ritrovo alla fine del capitolo con la voglia di sapere come procederà la storia che hai creato. Ammetto che le AU di questo genere mi piacciono molto, ma tu hai caratterizzato i personaggi in maniera molto speciale, creando un intreccio di sentimenti che mano a mano stanno emergendo. Come andrà a finire tra Sherlock e John? E' molto difficile per loro accettare le rispettive nature genetiche, ma al contempo se penso a dei compagni perfetti l'uno per l'altro, beh indubbiamente questi sono proprio loro due. Perché chi meglio di loro potrebbe accettare la libertà richiesta dall'altro? Chi mai potrebbe capirli meglio? Sono sicura che tali questioni troveranno uno sviluppo nella tua stupenda trama narrativa, che per incisio trovo molto interessante. Ammiro sempre chi riesce a creare le bas per una storia d'investigazione, poiché è necessario che ogni pezzo del puzzle alla fine vada al suo posto e che vi sia una strategia che porterà poi alla scoperta dell'assasino. Tu sei riscita a creare tutto questo, aggiungendo quella vena di follia che è tipicamente la prediletta di Sherlock negli omicidi! I miei complimenti davvero! Per ora termino qui, ma non vedo l'ora di poter leggere un nuovo capitolo di questa storia! Ancora complimenti e alla prossima! |
Ciao carissima! |
Ciaooo! Vedo che Sherlock come sempre è stato chiaro ed esaustivo nelle sua spiegazioni, ahahah. |
Scusa, perché lo so che non dovrei dire certe cose, ma per un momento mi sono immedesimata in te che scrivevi questo capitolo. Per un frangente mi sono rivista mentre scrivevo una mia long su un cadavere "parlante". E ho sorriso perché la sensazione che si prova a mettere in bocca a Sherlock certe frasi, è unica. Quello che da fuori si vede, è John che non capisce niente di quello che sta succedendo e che cerca di scorgere (e non ci riesce) una qualche chiave di volta per svelare un delitto o un mistero, e che come unico appiglio ha mezze frasi e le mezze parole di un criptico Sherlock Holmes. Mi sono rivista perché so cosa si prova a prendere una mente geniale come quella di Sherlock Holmes e a mettergli in bocca un certo tipo di frasi. La sensazione è un po' del genere: che forza... Sherlock non lo sa e io invece sì. XD |
Io sono sempre in ritardo a commentare, ma leggo sempre! :-) |
Che bello ! Un nuovo capitolo e un buono indovinello sempre più inquietante :D |
Ciao, volevo dirti che come sempre la storia è sempre più FABOLOUS...😍 |
Non saprei cosa scrivere in una vera e propria recensione perchè mi ripeto sempre: storia bellissima e avvincente e scritta davvero benissimo etc etc :D ma volevo fati sapere che sono passata a leggere! Aspetto con ansia il prossimo capitolo!! xxx |
Ciaooo! Mi devo preoccupare se per tutto il tempo della macabra descrizione della scena del crimine mi scappava da ridere? |
E' tornata la filastrocca! |
Leggere questo capitolo dopo mangiato non è stata proprio una cosa bellissima... XD e ti ringrazio per non esser scesa nei dettagli in modo particolareggiato. Hai soltanto fatto capire quello che era successo e in che modo l'assassino ha colpito. A questo proposito, devo dire che quello che dice Sherlock a proposito del fatto che questo omicidio è "strano" è la stessa cosa che ha colpito anche me. I serial killer non cambiano tanto radicalmente il loro modus operandi, e il fatto che questo omicidio sia avvenuto in questa maniera mi porta a pensare che l'assassino si mascheri da serial killer psicotico. O forse, che sia il suo intento sia colpire una persona precisa e che mascheri il proprio movente uccidendo altre persone a caso, di modo da non venir scoperto. Dio, sarebbe geniale! Ma comunque... dicevo, credo che finga di essere uno psicopatico, quando invece ha uno scopo ben preciso. E qui penso a Moriarty, inevitabilmente. Ma potrebbe essere chiunque, è poi è comunque troppo presto per fare congetture del genere. |
Ciaoo! Mi fa piacere vedere che i due si sono un po' chiariti :) |
Capitolo più distensivo, questo, che seda un po' gli animi dopo gli accadimenti dei due precedenti. L'evoluzione del dialogo tra John e Sherlock aggiunge diversi tasselli a quello che diventa sempre più un mosaico. Ci dai dettagli in più sull'omicidio, il che serve un po' da pretesto per introdurre un argomento che mi ha colpita davvero. Raramente ci si prende la briga di vedere cosa fanno i Beta (perché Alpha e Omega prendono tutti gli spazi), ma ho trovato interessante il discorso riguardo il fatto che molti di loro sono dei reietti. Come ha detto Sherlock: nessun Alpha li prenderebbe con loro, e per questo molti finiscono ai margini della società. Questo è un po' lo stesso "spirito" che porta lo Sherlock della serie ad avere una sua rete di senza tetto. Certo, lì non ci sono scie e generi, ma il senso è pressoché identico. Anche qui, Sherlock usa persone che nessuno vuole, dando loro una ragione d'essere e qualche soldo. Lui invece ne ricava la possibilità di avere un gruppo di persone al proprio servizio, e che sono invisibili agli occhi e al naso della società. E sarebbe già stato interessante questo concetto di per sé, se non fosse che John se n'è uscito con una frase in cui dice che vorrebbe essere come uno loro. Che la vita di un beta è migliore di quella di Alpha e Omega, perché loro sono liberi dalla propria natura. Mh, io penso che quella di John sia un'illusione, un'idealizzazione di un qualcosa che nella realtà è molto diverso. Il che è perfettamente nella sua natura, l'idealizzare un qualcosa (nella serie lo fa con Sherlock!). Sì, è vero che i governi vedono i Beta come esseri inutili, ma non è a questo che mi riferisco. Il fatto è che anche un Beta è uno schiavo e lo è della sua non-natura, della sua non-scia. Io credo che, in questo, tu abbia centrato il punto e che stia descrivendo una società omegaverse come mai nessuno si è preso la briga di fare. E lo fai attraverso le parole di Sherlock: "Ma non esiste solo questo, John. Non siamo mera usta [1], per quanto ai più piaccia crederlo, per dare una giustificazione ai propri istinti". Scie e ormoni sono solo una giustificazione. Una ragione che viene sfruttata per dare un senso ai propri istinti animali. Qui siamo in un universo ipotetico, ma mi chiedo fino a che punto questo non applicabile anche alla nostra società... |