Viva me e il chiudere la pagina di Internet senza nemmeno inviare la recensione! Sul rerio, se non avessi la testa attaccata al collo la perderei di sicuro.
Non ricordo tutto quello che ho scritto, per cui, sicuramente, non appena mi verrà in mente di aver dimenticato qualcosa o modificherò la recensione, o lo scriverò nella prossima.
Allora, partiamo dai titoli. Ci ho provato in tutti i modi a capire questo criterio, ma non sono arrivata a nulla di fatto. Da quello che è venuto fuori dalla ricerca su internet, due sono canzoni, uno dovrebbe essere un libro parodia non so su cosa, un altro una commedia, gli altri non ne ho la più pallida idea, e l'ultimo mi ha portato a dei video su YouTube che riprendono creature, uno dei quali sembra essere Gollum del Signore degli Anelli.
Ho provato a metterli insieme per vedere se veniva fuori una frase di senso compiuto, ma nulla, visto che mi è venuto fuori questo: "Se in una notte ventosa una persona L'ululato del vento Alla ricerca di Stiles Tre persone che incontri in Hell Red è un colore freddo LA NOTTE È LA NOTTE IL RILIEVO NEI NOSTRI RIALZINI Fuori dal dolore Lunga camminata di paura Dove le cose paurose sono". Mi sono accorta, però, che il primo titolo e il terzo, ossia "Se in una notte ventosa una persona" e "Alla ricerca di Stiles", letti in quest'ordine hanno senso, però le altre, per quanto le cambi di posizione, non hanno un minimo senso, dunque anche la mia terza ipotesi, ossia che sia una frase da riordinare, non è giusta. A meno che non servano per forza i prossimi titoli.
Cooooomunque, passiamo alla recensione del capitolo.
- “Che sia la llorona?” si chiese sentendo il suo cuore farsi freddo. - Ha tirato in ballo la Ilorona... come mai? Da quello che mi ricordo Derek è uscito prima che la incontrassero, giusto? Per cui come fa a sapere della sua esistenza? Lo ha raccontato Stiles? Di sicuro si riferisce a leri, perché ha detto "la" Ilorona, e non "una" Ilorona.
- «Sta lontano da lui!»
L’urlo fu così vicino che per istinto Derek si protesse, credendo che tutto l’odio che sentiva nella voce della donna fosse per lui. Lo afferrò per un braccio e lo scaraventò quasi contro la parete opposta, sorprendendolo con la sua forza. S’impose di sguainare artigli e zanne a si preparò al prossimo attacco: poteva anche essere la madre del ragazzo, ma non aveva intenzione di lasciare che gli facesse del male.
«Che hai fatto al mio bambino?!» il grido gli esplose nelle orecchie e gli fece drizzare i peli sulle braccia; qualsiasi cosa fosse, sembrava tutto fuorché umana.
«Che hai fatto al mio bambino?!» urlò più forte, facendo rimbalzare la voce sulle pareti.
Derek spaventato e colto di sorpresa chiuse gli occhi, preparandosi all’attacco: stava per arrivare e per quanto non volesse fare del male nemmeno al ricordo della madre del ragazzo non aveva intenzione di lasciarsi ferire. Così, quando tornò a riaprire gli occhi nella penombra creata dalle luci d’emergenza, era pronto a difendersi.
La scena davanti ai suoi occhi gli era tuttavia incomprensibile: la donna infatti gli dava la schiena e aveva un braccio teso davanti a lui, come se lo stesse proteggendo.
«Che hai fatto al mio bambino?!» gridò per la terza volta e Derek si rese conto con orrore che il suo odio era tutto per Stiles.
Era ancora accanto alla porta rigido e con le guance rosse. Quando i loro occhi s’incontrarono si sentì assalire dalla sua vergogna. Già apriva la bocca per dirgli che non doveva sentirsi così, quando un oggetto esplose vicino la testa del castano.
Il ragazzo sobbalzò e lui fece altrettanto, colto di sorpresa.
«Mostro! Dove l’hai messo?!»
Stavolta il moro vide la donna afferrare un oggetto, una spazzola, dal comodino e lanciarlo verso il ragazzo, che si accovacciò per schivarlo, proteggendosi il viso con le braccia.
«Dimmi dov’è!»
Sentì il panico del castano quando l’oggetto lo mancò di pochi centimetri e la sensazione fu così forte da impedirgli di muoversi; era come congelato.
«Dov’è?!»
Il ragazzo la guardava terrorizzato cercando di farsi sempre più piccolo contro la parete. Derek poteva sentire i suoi occhi inumidirsi.
«LASCIA STARE IL MIO BAMBINO!» - è molto strano che si sia messa a difendere Derek, ed abbia aggredito Stiles, anche se fosse a causa della malattia. Perché mettersi a difendere una persona che non conosci nemmeno? A meno che la malattia non l'abbia portata a scambiare Derek per il marito. Ma anche in questo caso perché l'unica persona che non riconosce è il figlio? Me lo sono chiesto anche quando ho visto la puntata in cui leggono il libro sui Dottori del Terrore ed hanno quegli incubi ad occhi aperti. Quella è stata la prima volta in cui mi sono chiesta se Claudia non avesse qualche potere che si è manifestato con la malattia e che l'ha portata a vedere quello che sarebbe successo a Stiles, ossia la possessione del Nogitsune. Voglio dire, normalmente avrei detto che quella reazione era dovuta unicamente alla malattia, ma in un mondo soprannaturale poteva essere di tutto. Mi chiedo se, il fatto che si sia messa a proteggere Derek, indipendentemente da chi creda che fosse, contro suo figlio, non stia a significare che, per tutta la durata della malattia, l'unica persona che non sia stata in grado di riconosce e che abbia quindi attaccato, sia solo Stiles. Se fosse realmente così sarebbe davvero terribile, soprattutto per un bambino piccolo.
- «Ti aveva detto di non farlo» la voce di Stiles gli suonava nauseata e poteva solo immaginare come si sentisse in quel momento; lui d’altro canto era sollevato di non averlo lasciato nelle mani di suo zio.
«Stiles, è un pericolo, esattamente come te»
«Stiles non è un pericolo» lo attaccò Scott facendosi avanti «Lo è quel demone, non Stiles. E ha ragione, non avresti dovuto farlo.»
«È una strega, non-»
«Proprio perché è una strega non dovevi farlo!» gli ringhiò contro lui «Se davvero sono così potenti e pericolose allora l’ultima cosa che dovremmo fare sarebbe darle ragione di odiarci»
«E la storia del sangue poi? L’hai ferita, può fare incantesimi con quello no?» si aggiunse lo sceriffo.
L’uomo era pallido come un fantasma e si vedeva che si stava trattenendo dal correre da suo figlio. O dal dare un pugno a suo zio, cosa che avrebbe fatto molto volentieri anche lui in quel momento.
«E l’ha usato.» rispose l’altro serio «Mi ha lasciato vedere solo quello che voleva lei, mi ha impedito di guardare oltre. Non so dove li abbia incontrati, non so cosa stava facendo prima o dove fosse andata o quali siano i suoi obiettivi»
«Non avresti dovuto farlo» insistette Stiles «E se dobbiamo guardare il pelo nell’uovo tu sei un pericolo esattamente come me e lei»
«Non ho mai detto il contrario» gli rispose con sufficienza. «Derek, hai trovato qualcosa?» - sai che mi aspettavo che Stiles dicesse qualcosa del tipo: "Ora io mi faccio frugare di nuovo nella testa, al mio ritorno Deaton ti deve già aver portato di nuovo ad Eichen House".
Ok, va bene essere prudenti con il Nogitsune, ma non mi sembra che Peter si sia messo in lista per farsi sondare il cervello per far vedere che non ha nulla da nascondere. Se vuole frugare nelle menti di chi non si fida e ritiene pericoloso, allora perché non si propone lui per primo, anche solo per domostrare che, diversamente dalle altre volte, non ha intenzione di tradirli. Inoltre, chi ci dice che, nel frattempo, la volpe non sia entrata nel corpo di uno di loro? Derek e Cora non hanno fatto parola del patto che Tally ha stiputalo con la volpe, per cui o non ne sanno niente, o non se lo ricordano proprio, oppure temono che, una volta detto del patto, Peter ucciderà subito la strega togliendo così Stiles dalla possibilità di liberarsi del Nogitsune una volta per tutte.
- Fu nel silenzio funereo che seguì che Derek vide la pistola.
Era sul tavolo, una di quelle d’ordinanza in dotazione alle forze dell’ordine, poco distante dalla bottiglia di whiskey, con il calcio lucido e pronto per essere afferrato.
La mano dell’uomo era ferma tra i due oggetti e Derek si sentì gelare il cuore nel vedere come gli occhi acquosi dello sceriffo la fissavano.
I passi ripresero fino ad arrivare al pavimento e i suoi occhi si spalancarono nel vedere un bambino coi capelli dello stesso colore del ragazzo che aveva accanto, solo più lunghi e scompigliati; sulla fronte aveva un ciuffo strano e arricciato e i suoi occhi erano enormi, fissi sullo sceriffo. Le guance erano piene e pallide, con qualche neo, e ce n’erano anche sul naso all’insù. A completare il viso del bambino c’erano le labbra strette fino a diventare una linea e l’espressione serissima.
Ai piedi delle scale c’era Stiles e non poteva avere più di nove o dieci anni.
«Mi manca così tanto…» mormorò ancora lo sceriffo e la sua mano scivolò verso la pistola.
Gli occhi del bambino si spalancarono e il ragazzo lasciò la sua mano.
Sia lui che lo Stiles accanto al mannaro si mossero verso il tavolo spaventati e addolorati nel tentativo di fermarlo.
Derek lo guardò avanzare deciso, troppo stupito per fare alcunché, e quando il castano e la sua versione più piccola erano sul punto di scontrarsi, semplicemente lui tornò ad essere di quell’età, prendendone il posto.
Ora fissava impietrito suo padre che accarezzava il calcio della pistola.
«Mi manca così tanto Stiles…» sussurrò con voce rotta «È più di un anno che l’ho sepolta…»
Un paio di lacrime scesero sulle guance dello sceriffo.
Stiles si aggrappò al bordo del tavolo; lo superava solo con la testa.
«L’ho sepolta quel giorno all’ospedale quando ci hanno detto che non c’era cura… l’ho vista scendere viva nella tomba…» un singhiozzo gli impedì di pronunciare altre parole, ma lo sguardo terrorizzato del bambino diceva anche troppo.
E lui era bloccato dal gelo che sentiva nel cuore.
«Mi manca così tanto Stiles… e tu sei così sveglio…» gemette coprendosi gli occhi con una mano «sapresti cavartela anche senza di me… e tutti ti vorrebbero nella loro famiglia. Sei un bambino adorabile, dolce… io sarei solo un peso per te…» e mentre parlava stringeva il calcio con più decisione.
Gli occhi scattarono al bambino e avrebbe voluto muoversi, ma le sue gambe erano come piombo, i suoi arti non rispondevano ai suoi comandi e forse nemmeno riusciva ad impartire qui comandi tanto era sgomento.
Il figlio dello sceriffo aveva il viso come scolpito nella pietra e rigato di lacrime. Nel naso di Derek si mischiavano l’odore della paura, della tristezza, del dolore e della determinazione, nauseandolo e facendogli desiderare di aprire una finestra. Però restava bloccato.
«Mi manca» singhiozzò l’uomo e già sollevava la pistola.
«Ho un buco nel petto, mi manca… non voglio vivere una vita senza di lei…»
La piccola mano di Stiles si posò sul polso del padre, quello della mano in cui stringeva l’arma, e glielo fece abbassare; con delicatezza staccò una per una le dita e gliele fece chiudere sulla bottiglia.
Lo sceriffo per qualche secondo rimase intontito a fissare il vuoto poi si versò un bicchiere di Jack, aiutato dal figlio. Bevve il whiskey tutto d’un fiato e subito il piccolo gli riempì di nuovo il bicchiere.
Poi un altro.
E un altro.
E un altro ancora.
Gli riempì il bicchiere fino a che l’uomo non crollò sul tavolo addormentato.
Il piccolo Stiles ora era solo nella stanza, con le guance rigate di lacrime e la pistola in mano.
Quando l’aveva visto raccoglierla pistola ebbe paura, ma andò solo a nasconderla sotto il divano. Lo vide stringere i denti, fermo davanti alla porta; era voltato verso di lui e per qualche momento fu come se fosse stato davvero lì con il bambino che era stato e non avesse saputo aiutarlo. - Ho pensato ad una cosa terribile. Ma veramente, veramente terribile. Che lo sceriffo puntasse la pistola contro Stiles accusandolo di aver portato la madre alla morte. Mi è sempre rimasta impressa la scena alla festa di Lydia, dove in un'allucinazione Stiles veniva accusato dal padre di aver ucciso sua madre. Ad ogni modo, non è che la faccenda sia andata meglio rispetto a quello che avevo temuto, dato che, se il bambino non lo avesse dostratto, lui si sarebbe tolto la vida davanti al figlio. Ecco spiegato anche la presenza di una pistola sotto il divano.
- «Torna dentro»
Sentì l’intimazione di Peter ancora prima di aprire gli occhi, ma non fece altro che rendere più ferma la sua decisione di fare l’opposto.
Incontrò il suo sguardo con calma misurata e si preparò a litigare; dopo tutto quello che aveva visto sentiva dentro una gran rabbia e non chiedeva di miglio che una scusa per sfogarsi.
«No.»
«No?» gli chiese l’altro con malcelata irritazione.
«Per oggi basta così» disse piano osservano suo zio alzarsi faticosamente in piedi.
«Non hai nemmeno cominciato a cercare» sibilò l’uomo «se non pensi di farcela levati, lo faccio io» proseguì avanzando, ma Derek si mise accanto a Stiles.
«Non sono io» mormorò in tono d’avvertimento, poi fece un cenno al ragazzo piegato su se stesso e col viso nascosto tra le mani «ne ha viste abbastanza per oggi. Deve riprendersi»
«Non abbiamo il tempo per farlo riprendere» insistette il mannaro facendo un altro passo in avanti «O lo fai tu o lo faccio io»
Allungò una mano per raggiungere il figlio dello sceriffo, ma il moro lo bloccò fulmineo per il polso; Peter subito illuminò gli occhi d’azzurro e scoprì le zanne, ma Derek non intendeva cedere e fece altrettanto; in quel momento era disposto anche a ferirlo purché lasciasse il ragazzo in pace.
«Ho detto di no.» ringhiò aumentando la stretta.
«Non mi interessa»
«Ho detto di no!» e nel dirlo si spostò davanti a Stiles, spingendo suo zio indietro anche se cercò di fare resistenza.
«Derek, non-»
«Ho detto di no.»
Stavolta il ringhio che uscì dalla sua gola fu così cupo e aggressivo che lui stesso si coprì di pelle d’oca e più di un mannaro abbassò la testa. Non Peter però.
Lui infatti lo guardava con gli occhi sgranati. - ahhhhhh 😍😍😍😍!!!!!!!! Ma come siamo iperprotettivi, mio bel lupetto!!! Mi sa che, se vedesse il sogno fatto da Stiles, sarebbe ancora più protettivo.
- Suo zio era tutto un altro paio di maniche, ma stavolta stava zitto, non cercava nemmeno di opporsi a quello che aveva detto.
Stranito, si diresse verso la porta, un paio di passi indietro al bruno, e solo quando stava per chiuderla fu raggiunto dalle parole dell’uomo.
«Dobbiamo parlare» mormorò rivolto al nipote con un tono estremamente serio.
Derek però non voleva saperne, era ancora troppo arrabbiato con lui e lo liquidò con due parole e si chiuse la porta alle spalle senza nemmeno voltarsi. - chissà di che cosa vuole parlare... forse vuole convincerlo a prendere Cora e Malia per darsi alla macchia? O forse vuole parlare del suo improvviso cambiamento nei confronti di Stiles? Magari ha intuito qualcosa che il nipote ancora non riesce a vedere.
Comunque, se questa fosse una Sterek, per la prima volta Derek si metterebbe volontariamente insieme a qualcuno che, a casua di forze maggiori (vedi Nogitsune), è tendenzialmente uno spicopatico assassino. Ok, non so perché ho pensato ad una cosa del genere, ma sta di fatto che ci ho pensato.
- «Allison ha ferito buona parte dei mannari sotto questo tetto, tu hai ferito buona parte dei mannari sotto questo tetto, a cominciare da mio figlio, ma nessuno qui ti ha mani recriminato nulla! Vuoi che cominciamo e pareggiamo i conti? La lista è lunga bello mio!» - stiamo dimenticando anche mammina, nonnino e zietta Argent. A proposito di nonnino, a chi è che si è rivolto Chris per sconfiggere la Bestia? A Gerard Argent che, essendo stato morso da Derek, doveva essere stato fatto fuori, secondo le leggi dei cacciatori. Inoltre non è che Gerard andasse in giro nelle vicinanze di dove si trovava suo figlio, e Chris gli ha chiesto aiuto, è andato da lui volontariamente. Stiles, invece, ha accolto dentro di sè la volpe volontariamente, questo è vero, però non è stato lui a rompere il contenitore. Inoltre, se non avesse offerto il suo di corpo, il Nogitsune avrebbe posseduto qualcun altro, e sicuramente questo qualcuno non avrebbe chiesto di proteggere il Branco McCall, se fosse stato uno del Branco nemico e, se invece si fosse trattato di uno degli altri, compreso lo stesso Stiles, non si sarebbe nemmeno accorto della presenza del demone, e quendi non avrebbero potuto proporre il patto. Dunque, tra la possibilità di non essere posseduto e, di conseguenza, venire massacrato insieme al suo Branco, e la possibilità di essere posseduto volontariamente a patto di salvare il Branco, il minore dei mali era la seconda. Anche perchè il demone ormai era libero, e in questo modo, se Tally non avesse fatto quell'accordo, si sapeva con certezza che il Nogistune era dentro Stiles.
Peter sapeva cosa avevano intenzione di fare gli altri padri degli Hale, giusto? Allora perché non dirlo subito a Derek? Peter, come si è più volte visto, non usa giri di parole e non ha peli sulla lingua, per cui bastava che, non appena avesse saputo da Derek che aveva incontrato suo padre, dicesse a lui, Cora e Malia: "Sentite, gli ex compagni di Talia vogliono usarci come cani da monta e incubatrici umane. È meglio per tutti che stiate lontani da loro. Lo dico sopratutto a te, Derek, data la tua mania di andare letteralmente a letto con il nemico". Peché non lo ha fatto? Sorge spontaneo, quindi, chiedersi se non sia in realtà in combutta con loro e che, tutto quello che ha detto e fatto durante la loro prigionia, non servi per destare qualunque sospetto.
- «Il Nogitsune a questo punto potrebbe essere la nostra migliore opzione…»
«Sei impazzito?!»
Chris era allibito da quell’idea, ma Peter aveva le sue ragioni.
«Io non dico che-»
«Vuoi davvero affidarti a quel demone?!»
«CHRIS! QUEL DEMONE È L’UNICA RAGIONE PER CUI SIAMO RIUSCITI A SCAPPARE!» con una smorfia di dolore, l’uomo si portò la mano al petto ma non fece un fiato «Non mi piace, è una creatura malvagia e molto più subdola di me, ma Stiles è riuscito a farsi obbedire. Se lo trovassimo-»
«Se lo trovassimo nella mente di Stiles lo tireremmo fuori da lì. Subito.» disse suo padre con il “tono che non ammetteva repliche”.
«Se mi-»
«È un demone che si nutre di caos e dolore, come puoi solo pensare di affidarti a lui?!»
«Ti sei bevuto il cervello?! Come-»
«NON PIACE NEMMENO A ME!» gridò di nuovo il mannaro sovrastando le loro voci «Se non volete fare così, quali sono le vostre proposte?! Quali sono le vostre idee per salvare i figli che tanto amate?!» proseguì in tono di scherno, ma una nuova fitta di dolore lo costrinse a fermarsi.
I tre umani si fermarono a scambiarsi sguardi frustrati e impotenti perché non avevano un’altra soluzione.
«Sentite» riprese il mannaro con il respiro affannato «Non mi piace, ma se Stiles è riuscito a farsi obbedire, forse abbiamo una possibilità…»
Nessuno di loro diceva una parola raggelati dall’idea di Peter.
«Dobbiamo trovare il Nogitsune» concluse guardandoli negli occhi, esausto.
Loro si lasciarono prendere dallo sconforto. - Ora ci arriva? Era una facile intuizione quando Stiles ha detto di avergli dato il suo corpo IN CAMBIO DELLA PROTEZIONE DEL SUO BRANCO. Non so, in che lingua avrebbe dovuto dirlo? Enochiano? Solo che ora che c'è questo patto tra il Nogitsune e la strega, non so quanto sia possibile usufruire il demone. Anche perché non si sa ancora dove sia.
Tess
Lo sapevo, mi sono dimenticata proprio dell'ultima parte. Stiles: che ha intenzione di fare? Perché mi immagino che nel prossimo capitolo, qualunque cosa succederà, ci sarà un bacio tra Derek e Stiles? E perché Derek è sempre dentro allo sgabuzzino?
Comunque, questa idea ha a che fare con la ricerca del Nogitsune? Il ragazzo, durante appunto la sua ricerca, stava parlando di farsi venire una crisi depressiva. Dunque mi chiedo se non si tratti di questo.
Altra cosa importante a cui ho fatto caso proprio in questo capitolo: la presenza della FemSlash. Andando ad esclusione, non sono molte le ragazze disponibili per questa coppia: Melissa la escludo a priori perché, oltre ad avere una pseudo relazione con Chris, credo che reputi tutti loro come dei figli, per cui non ce la vedo proprio che fa robe con qualunque ragazza del gruppo. Sì, reputo Tally parte del Branco. Che poi Peter non la voglia non ha importanza. Hayden sta con Liam, Noshiko è felicemente sposata, Kira non è al momento reperibile, Cora e Malia mi sa che finiranno rispettivamente con Isaac e Scott. Dunque restano solo Tally e Lydia. Lydia ha ammesso di provare qualcosa per Stiles, per cui è da escludere anche lei perché, anche se venisse subito rifiutata, non penso che per la disperazione cominci una relazione con Tally. Ebbene, per quanto riguarda Tally dico solo che potrebbe essere lesbica. Forse è anche per questo che, nel sogno, non era imbarazzata a fare il bagno insieme a Stiles. In ogni caso, se è lei la prima della coppia, e nessuna ragazza del Branco o vicino a loro è l'altra, questo significa che o ci sarà un nuovo personaggio femminile, oppure il ritorno di un personaggio femminile, tipo Kira o Braeden.
Tess (Recensione modificata il 26/12/2018 - 12:20 am) |