Recensioni per
Due Marlboro [Prima stesura]
di holls
Ciao, |
Ciao! |
Ciao, |
Ciao Simona! Ero passato di qui tempo addietro, il primo capitolo mi aveva intrigato ma poi mi sono completamente dimenticato di recensirlo e così lo ho riletto ieri e lo sto recensori in questo momento. |
Ciao, |
Ciao! |
Non puoi capire quanto sono impaziente di sapere come continua... perché il bello è proprio questo, che trattandosi di un prequel dovrei essere meno curiosa e invece... Riguardo il tuo discorso della scorsa settimana, la depressione purtroppo colpisce chi è troppo emotivo e sensibile, l'importante è riuscire a rielaborare le cose e rialzarsi al momento giusto. La scrittura aiuta perché ti proietta in un mondo tuo dove sei soltanto tu la regista degli eventi, ed è un'ancora di salvezza anche per questo! Al prossimo anno :-) |
Ciao! 🖤 Eccomi qui a proseguire questa storia approfittando delle vacanze di Natale, e che cosa posso dire se non che mi è piaciuto tantissimo pure questo capitolo? La tua scrittura è molto matura e profonda, e mi piace il modo in cui usi la narrazione in prima persona. |
Nathan si è intascato il cellulare di Alan? Ma filo rosso del destino scansate proprio, questi sono condannati alla reciproca compagnia! A parte questo, davvero tristi i suoi pensieri. La faccenda del padre, di Harvey ... tutti che gli ripetono che è un ragazzino, ma questa cosa è iniziata quando aveva diciotto anni, a conti fatti lo era. Il problema però è che se ne è convinto lui stesso, e di riflesso finisce ad avere atteggiamenti più immaturi, quando è sotto stress, di quanti non ne avrebbe a mente lucida. |
Ciao! |
L'importante è che tu ora stia meglio... e la scrittura può essere un valido aiuto!! Bel capitolo, anche se corto... io vorrei sempre saperne di più!! Buone Feste, a giovedì :-) |
Chissà quanto è genuina la reazione di Nathan, del resto è stato il primo a sospettare dello scherzo. |
Ciao! |
Ah, e qui apprendiamo le origini della strepitosa aspirazione di sigarette di Nathan: la sua prima relazione seria, con un ragazzo più grande di poco ma comunque abbastanza da approfittarsene parecchio, complice anche lo scarsissimo supporto familiare di cui gode il nostro eroe. |
E qui abbiamo il punto di vista dell'investigatore stesso, che più che un po' scontroso come aveva pensato Nathan sembra proprio soffrire di depressione. E otteniamo anche un paio di informazioni interessanti sul caso: una discrepanza tra i racconti di Mirtha e James, un possibile movente ulteriore dietro la rapina, e un impiegato che sta a casa da due settimane senza essersi trovato i datori di lavoro sotto casa armati di torce e forconi, il che probabilmente è la cosa più strana di tutte. |