"Improponibile, si diceva.
Improponibile come un solo sospiro, un gemito, da parte della germanica potesse farle fremere il cuore, farla assalire da una gelosia e una possessività tali da arrivare ad odiare il fratello, il quale aveva reclamato la ex nazione prussiana come suo territorio, sua.
«Tu non dovresti esistere, sei solo un fastidio.»"

"Non ti senti amata, questa è la verità, sai ben poco dell’amore e quello che sai non è la parte migliore!"
Un omaggio per San Valentino a tutti coloro che amano l'amore in tutti i suoi significati. Un Killian che non ho mai vestito con questi abiti che leggerete e una Emma colta in una fragilità che nasconde dietro la sua vera se stessa. Un mix che può diventare solo amore e non soltanto un numero in un ambiente ospedaliero.

In una sola notte viene commesso un omiciodio. Tre uomini sconosciuti. Una scommessa stupida. Un sorteggio falso. Un cadavere di troppo.

Il ragazzo iniziò a salire le scale, con Hinata sempre rannicchiata tra le braccia, incapace di articolare parola.
Nemmeno lui parlò, limitandosi a sorreggere quel peso piuma, salendo gli scalini senza fiatare.
Soltanto quando la posò sul letto, con grazia, si costrinse a guardarla fisso negli occhi. Adesso anche Hinata aveva alzato lo sguardo, ancora umido, e il corpo non smetteva di tremare.
Neji sospirò intensamente, sedendosi accanto a lei a debita distanza.
«Hinata-Sama, prima che diciate qualsiasi cos…»
«Ti prego Neji io non voglio, ti prego fai qualcosa!»
Hinata, colta da uno spasmo di disperazione, gli si era tuffata tra le braccia, il respiro mozzato, i singhiozzi che violenti la scuotevano interamente.
Piangeva stringendo forte la tunica di Neji, il viso stremato nascosto sul suo grembo, mentre lui la fissava paralizzato dallo stupore.
[Prima classificata al contest Hyugacest indetto da Killer Queen 7 e Ladykiki]
NejiHina, HinaNeji, spero non troppo ooc. Io non l'ho messo, ma giudicare sta a voi.

“ Probabile, ” rispose il bifolco con nonchalance. “ Posso darti un passaggio a casa, però... alla moto ci penserai domani mattina! ”
Il cuore di Draco parve fermarsi per una manciata di secondi; quella moto era la sua vita, come avrebbe potuto lasciarla in un fossato con tante bestie pericolose, che avrebbero potuto graffiarla e distruggerla con la loro forza immonda?
“ Sempre se non preferisci rimanere qui e venire attaccato da un paio di coyote, sono molto famelici, sai? ”
“ Ci sono dei coyote qui? ”
Il bifolco annuì con fare serio. Draco si trattenne dal fare "ciao-ciao" con la manina alla sua moto: era un uomo estremamente volubile, lui.

«Guardami? Non ti sembra che io dimostri un giorno in più? Non pesano di più i miei ricordi? Domani. Domani potrebbe essere un giorno perfetto. Domani... credo che domani potrebbe piovere.»

Dedicata a tutti. Alle scrittrici e scrittori di fic sulle tmnt, a mio fratello, ai miei amici, ai miei tre micetti e a Michela, la mia ex-prof di italiano.
E se in seguito ad un incidente, ti risvegliassi davanti ai tuoi idoli, cosa faresti?

un momento perfetto di una giornata di primavera

Raccolta di flashfic dedicate a Peeta depistato.
Dal testo:
Sento un pizzico sul collo, non riesco ad aprire gli occhi e, l'ultima cosa che ricordo, è Katniss urlare il mio nome. [...]
Poi non sento assolutamente più nulla, soltanto il vuoto.

Un pupazzo, solo un pezzo di stoffa imbottito.

[Dalla raccolta Lacrime della buonanotte]
1) Just a poem
L'introduzione, quella in cui parliamo di noi stessi, di vizi e difetti, di ciò che ci ha portato a scrivere.

La mia prima one-shot ispirata a DOLLS ciao commentate!!!

Dai capitoli:
“Significa che sono fuori?” chiesi spazientito, volendo solo andarmene da lì e non doverci più tornare.
"Si, ma dovrà prestare servizio e aiuto all’ Istituto Femminile di Riabilitazione Elizabeth Parks per un tempo minimo di sette mesi."
Tutto inizia con un errore. Un errore che costerà caro a Taylor, che si troverà costretto a prestare serivizio in un Istituto per malate di mente.
Forse questo errore si rivelerà fatale per lui.
Forse comprometterà anche qualcun'altro nella sua caduta, come la piccola ed indifesa Delilah, segnata da un passato incerto e inquietante.
O forse questo errore si rivelerà la cosa migliore che lui abbia mai fatto.
Ma, comunque vada, è sicuro che Delilah proverà qualcosa che non ha mai assaggiato prima: la libertà.
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Con questo mio scritto, pubblicato senza alcuno scopo di lucro, non intendo dare rappresentazione veritiera del carattere di questa persona, nè offenderla in alcun modo.

Semplici foto,capaci di farmi sorridere,oppure,capaci di riaprire una voragine dentro di me che con il passare del tempo si era chiusa.
Quella era stata la prima e ultima volta in cui avevo provato a fidarmi di qualcuno.
Non ci avrei provato mai più.
Fino a quel momento avevo solo affermato le mie tesi,fidarsi di qualcuno portava solo sofferenze per paura di rimanere delusi.
Delusi dagli altri,delusi dalle persone di cui ti eri fidata.
La prima volta in cui mi ero fidata di qualcuno,ero stata presa in giro.
Avrei potuto continuare a crederci a quella promessa,ma due anni mi sembravano troppi per far si che venisse mantenuta.