“Tu non capisci, Midoriya” decretò allora, voltandosi di nuovo in sua direzione e trovandolo, come si aspettava, in piedi a pochi passi da lui. Si rese subito conto che le parole gli erano uscite più taglienti di quanto volesse, con una lieve nota di arroganza che apparteneva al vecchio sé stesso, al ragazzino il cui unico obbiettivo era indispettire il proprio padre, rinnegandolo in ogni maniera possibile e si maledì mentalmente nel vedere l’espressione affranta dell’altro ragazzo. Le labbra involontariamente arricciate in una smorfia ferita, gli occhi bassi e le sopracciglia leggermente aggrottate tra di loro. Mannaggia a lui. Dentro di sé prese il via una lotta interiore tra la voglia di prendersi a pugni per il suo comportamento e quella di colmare quelle poche falcate che li dividevano per inglobarlo in un abbraccio soffocante, nascondendo il volto nell’incavo del suo collo morbido e bearsi del suo profumo mentre gli sussurrava quanto fosse dispiaciuto. E quanto lo amasse.
“…prova a spiegarmelo, allora”

Il più delle volte Chuuya desiderava solo dare un pugno a Dazai e cancellargli il sorrisetto che aveva in faccia.

Da quando vivevano insieme, Ryuunosuke aveva iniziato a prendere nota di diverse abitudini di Atsushi che non conosceva e non si aspettava.

Germania, 1945.
L’M4 Sherman era una specie di leggenda, tanto quanto il Sergente Eustass Capitano Kidd, il genere di americano con i contro coglioni dicevano molti. Aveva combattuto in Africa, in Norvegia e, in quel periodo, in Germania, continuando ad essere un grandissimo stronzo intrattabile e incontentabile, ma sempre un guerriero rispettato.
Ovvio che un giovane intelligente e attento come Trafalgar Law ne avesse sentito parlare, infatti non aveva avuto problemi a trovarlo, obbligandosi ad avanzare passo dopo passo verso la sua rovina.
Lui non si era arruolato per quel genere di cose, dannazione. Aveva fatto domanda ed era stato accettato come medico del campo, invece cosa avevano fatto quei bastardi? Lo avevano scaricato alla prima occasione e solo perché all’Intoccabile Eustass Kidd serviva un altro uomo dal grilletto facile. Lui non aveva mai tenuto in mano una pistola, figuriamoci se sapeva sparare.
“E questa mezza sega chi sarebbe?”
Era solo l’inizio, se lo sentiva nelle viscere.

*Questa fanfiction partecipa alla challenge Chocolate Box, indetta dal forum FairyPiece - fanfiction&images*
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Se vuoi qualcosa che non hai mai avuto, devi fare qualcosa che non hai mai fatto. [Thomas Jefferson]
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Ma il massimo a cui arrivava il cervello di Eustass Kidd a fine giornata e dopo diverse birre era che voleva baciare l’uomo addormentato accanto a lui, e che voleva farlo in modo non violento. (…)
Kidd voleva baciarlo lentamente per il solo gusto di farlo, per avvicinarsi un po’ a quei lineamenti splendidamente scolpiti, per cedere un po’ di colore a quel volto altrimenti monotono, e tutto ciò era male perché per quanto si sforzasse riusciva a trovarci una sola spiegazione: coinvolgimento emotivo.

Un fremito rotolò giù dalla curva della colonna vertebrale di Akaashi quando Bokuto premette, strusciando, il suo corpo su di lui, schiudendo le gambe. I jeans non trattennero la presenza di una rotondità tesa tra le gambe, un rigonfiamento duro a cui Bokuto sembrò far finta di niente. La lingua scese sul suo collo scivolando lungo la vena, e Akaashi mugolò piano.
«L'avevi programmato, vero?»
Bokuto piegò le sopracciglia di colpa, deviando lo sguardo - era incapace di mentire proprio come un bambino. Poi un sorriso gli squarciò le labbra, sbarazzino. «Un pochino?»
[ BokuAka ]

C'erano due cose che avrebbero richiamato l'attenzione istantanea di Bokuto facendolo reagire come un animale notturno ad innescare la reazione primordiale di richiamo alla vista di una preda: la prima, la più facile, era parlare della pallavolo, perchè quando si stava con Bokuto la maggior parte degli argomenti di conversazione vertevano quasi sempre sulla pallavolo.
La seconda, di cui tutto il Fukurodani era ormai a conoscenza, era Akaashi Keiji.
_
«Qual’è il piano?»
«Evitare spargimenti di sangue?» tentò Sarukui. Konoha arricciò le labbra, deviando lo sguardo.
«Allora abbiamo già perso, Bokuto è già alla terza birra.»
Bokuto produsse un verso strozzato.
[ BokuAka ]

"Kid doveva essersi reso conto che la situazione era tesa, per cui lanciando il cappotto su una sedia con noncuranza si portò semplicemente alle spalle del divano con gli occhi piantati sulla tv, sempre ben guardingo ad evitare qualsiasi tiro che Law poteva giocargli anche senza guardarlo in faccia.
Era un infido stronzo, e Kid lo sapeva fin troppo bene.
Tuttavia, nonostante ormai si frequentassero da più di un anno come due ragazzini orgogliosi, incapaci di ammettere che si, ormai STAVANO INSIEME e chiunque l'avrebbe dato per scontato, compresi i loro sfortunati vicini di casa, Kid non si spiegava come ciò che aveva davanti agli occhi stesse effettivamenre accadendo.
Law era assorto nelle intricate vicissitudini che si susseguivano sullo schermo, e al rosso non ci volle più di un secondo per capire che cosa il suo "ragazzo" stesse guardando così avidamente.
-Ma che cazzo fai?- chiese con una voce più stranita del previsto. Law non si voltò ne si mosse, agguantando l'ennesimo pop corn al caramello. -È la domanda più stupida che tu mi abbia mai fatto, Eustass - ya.-"
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WARNING: possibili minuscoli inutili spoiler (che tutti sanno già) su Attack on Titan.

Il dovere di Trafalgar Law è sempre stato quello di difendere il mondo dalle creature magiche che lo corrompono. È stato addestrato fin dall'infanzia per questo compito unico e difficile, conosce i trucchi per sopravvivere, conosce le loro debolezze e quali incantesimi usare contro i mostri. Tuttavia, nella nuova missione che il Vaticano gli ha affidato, Law ha riscontrato più difficoltà del solito quando si trovò ad affrontare una creatura uscita da leggende.
Il ragazzo dai capelli corvini completerà la sua missione con successo? Ne uscirà vivo , o tradirà tutto ciò in cui crede per trascorrere l'eternità con il suo nemico?
Ci tengo a precisare che questa storia non è farina del mio sacco, io ho solo avuto il grande privilegio di tradurla nella nostra lingua XD detto ciò buona lettura.

A bordo del Polar Tang, Eustass Kidd regala all’ormai storico fidanzato Law un bracciale di ferro e rotto in due.
Ma il rosso capitano è molto più romantico e tenero di quel che il suo aspetto selvaggio, nonché il suo dono apparentemente preso dalla spazzatura possano far credere.
(Note)
Una piccola KiddxLaw per San Valentino!
Spero vi piaccia :)

Law e Kidd si ritrovano costretti ad una convivenza forzata. Fra notti da incubo e rimedi poco ortodossi, nella calma snervante prima di una battaglia importante, una sorpresa completamente inaspettata cambia la vita dei due pirati fin troppo sicuri delle proprie convinzioni.
Attenzione: fluff in agguato :P

{ SinJa | Hurt/Comfort }
Ja'far alle prese con un Sinbad travolto da un post-sbornia forse un po' troppo sentimentale.
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« È il settimo bicchiere, Sinbad. Lo sai che i vini di Remano sono forti. »
Non c’era altro da aggiungere. Non ci sarebbe stato altro da aggiungere, se solo quella frase non fosse stata rivolta proprio a Sinbad.
« Il re di Sindria non si ubriacherà con così poco, Ja’far! »
Ecco come aveva risposto.
E quando si rivolgeva a sé stesso in terza persona, chiamandosi “il re di Sindria” – o talvolta il grande, glorioso, maestoso re di Sindria, dipendeva dalla gravità della situazione – gli effetti della sbornia già incombevano.

Bokuto e un bicchiere di troppo. Akaashi e una cravatta verde.
Future!fic ~ BokuAka ~ Sex-Sex-Sex (e un pizzico d’ammore♥)

Cos'è successo tra Bokuto ed Akaashi, non appena tutti gli invitati se ne sono andati a dormire?
"Bokuto cercò il suo sguardo nel buio: «… Meglio che smetta?».
Akaashi restò in silenzio per qualche secondo. Poi rispose: «No…»."
[Inserita nella serie "Bros' party", ma non è necessario aver letto gli altri pezzi per comprenderla]

Raccolta di One Shot random incentrate esclusivamente su Bokuto e Akaashi, in continuo aggiornamento, su attimi di vita quotidiana, il raiting può variare da storia a storia.
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#1 - Futon
#2 - Tanti auguri
#3 - Something just like this
#4 - Aracnofobia
#5 - È una promessa