Gaara si è appena trasferito a Konoha. E' un ragazzo chiuso, solitario, introverso e senza amici, dovrà affrontare il suo ultimo anno di liceo e tante inaspettate novità a iniziare dalle ripetizioni con l'enigmatico Itachi Uchiha. Organizzazioni criminali, combattimenti clandestini, vite nascoste, storie d'amore tormentate, sentimenti sconosciuti e un vento di cambiamento che travolgerà tutti.
Non aveva nulla da ridere perché da quando Gaara gli si era avvicinato, creando un innegabile contatto con i loro rispettivi corpi, aveva provato una sorta di eccitazione crescente. E avercelo così, su di sé, quasi arreso all’idea di annullare le distanze, gliel’aveva fatto irrimediabilmente venire duro.
Aveva portato una mano sul collo di Gaara per poi dirgli guardandolo a pochi centimetri di distanza:
“Prendimi il cazzo.”
[ItachixShisui][HidanxGaara][HidanxDeidara][pairing in aggiornamento]

Nel dormitorio della U.A. High School, oltre a nuove mosse speciali nascono anche le prime esperienze d'amore. Le ragazze della sezione A lo sanno bene, ma tutte loro reagiscono in modo diverso agli sguardi curiosi dei compagni di scuola.
Dal capitolo 8:
"Il panico misto ad un'incontenibile curiosità apparve sul viso di tutti i ragazzi, che avevano man mano circondato Kirishima: la novità era stata percepita da chiunque, perfino i professori potevano aver notato la complicità apparentemente innocente che lo univa a Mina, dunque era normale che al centro dell'attenzione ci fosse Eijiro."
Le coppie sono tutte HET:
- Kirishima x Mina
- Tokoyami x Tsuyu
- Kaminari x Jirou (accenno alla Momojirou)
- Ojiro x Hagakure
- Bakugo x Ochaco
- Todoroki x Momo

Avevano una cosa in comune.
Non erano tratti somatici.
Non era la religione.
Non era la mentalità.
Non era la cultura.
Erano spezzate dentro, a metà, una frattura talmente profonda e talmente vasta che non si sarebbe mai e poi mai rimarginata.
Avevano lo sguardo spento di chi è appena morto. E si sa, non si può morire due volte. [Tratto dal prologo]
“Storia partecipante alla challenge D'infiniti mondi e AU indetto da AleDic sul forum di EFP”

[KatsukixOC] [FF ambientata in pari con il manga] [Accenni di altre coppie] [Tutte le coppie sono Het]
"Hai proprio lo stesso sguardo di quel bastardo a metà, Ombrosfigata"
"Smettila di chiamarmi in quel modo! Sono davvero stanca del tuo comportamento di merda"
"Sai quanto me ne frega"
Kimiko fece per tiragli un pugno ma Bakugou si scostò e le bloccò la mano girandole il polso.
La ragazza trattenne a stento un verso di dolore mentre sul viso del ragazzo si formava un ghigno soddisfatto.
"Saresti stata proprio prevedibile come criminale, lo sai?"
"Lasciami Bakugou"
Katsuki la tirò a sé affilando quel sorriso diabolico.
"Altrimenti?"
Quando la 1-A trova finalmente un equilibrio, arriva una nuova aspirante eroina in città. Kimiko Nishimura porterà un po’ scompiglio nella vita dei protagonisti, sopratutto in quella di Bakugou. Si odieranno a morte oppure tra di loro nascerà qualcosa di inaspettato?

-Obbligo o verità?- domandò Ashido col tono più innocente che le riuscì.
Con un coraggio che ammiro ancora oggi, Midoriya rispose: -Verità.-.
In generale quasi tutti inarcammo le sopracciglia per l' azzardo di quella scelta, quindi Jiro sintonizzò i propri auricolari.
-Bene Midoriya, vediamo un po'... quando hai dato il tuo primo bacio?-.
Da lì le cose avrebbero preso una piega decisamente diversa.
Sarapia

Siamo guaritori da generazioni, nella mia famiglia. Il mio bisnonno, Dagnarond, dopo una vita dedicata allo studio della scienza e magia medica, si occupò di scrivere un trattato che diventò leggenda tra i guaritori del mio popolo, intitolato nientepopodimenoche "Il Completo e Definitivo Atlante dell'Anatomia Elfica, Illustrato con Tavole a Colori", tuttora in uso nelle università della mia gente e simpaticamente abbreviato, dagli studenti, con il nomignolo "Elf's Anatomy".
Non c'è un esponente della mia famiglia che non sia stato un guaritore di successo riportato negli annali per qualche incredibile scoperta.
Poi ci sono io. Io che, un po' per scelta e un po' (tanto) per aspettativa degli altri, sono diventata a mia volta guaritrice ma che, ad esempio, oggi non ho nemmeno sentito la sveglia e sono qui a scapicollarmi, lanciata al galoppo sulla mia fedele Bethril, per attraversare un pezzo di Bosco Adamantino e mezza Cittapiana cercando di arrivare in orario, o almeno quasi in orario, all'ospedale dove lavoro. E dove, nemmeno oggi, brillerò particolarmente per la genialità delle mie intuizioni.

Poteva essere un qualcosa come l'amore, seppur carnale, schifoso sul serio?
Di Todoroki, e i suoi pensieri sconci su Midoriya. Trovandosi senza scampo, chiederà aiuto alla sola persona che avrebbe potuto capirlo senza difficoltà.

Cosa direbbero i protagonisti di Boku no Hero Academia in un'intervista anonima riguardante il sesso nei dormitori? Leggete e scopritelo! :D Si tratta di una raccolta di flashfic leggera e dai toni divertenti, anzi, direi pure demenziali, per tirare su il morale a me e a tutti quelli che in questo periodo non se la stanno passando bene. Un pensiero a voi dolcezze che siete malaticce, preoccupate o in pensiero per qualsiasi cosa, e vedrete che andrà meglio, prima o poi. :3

[ Questa storia partecipa al Contest "Foto Ricordo" indetto da Fiore di Cenere sul forum di EFP. ]
[ Questa storia partecipa al Contest "Like an Hero - Eroe per un giorno" indetto da Emanuela.Emy79 sul forum di EFP. ]
Yoshino osservò attentamente quella foto stretta tra le sue mani: ricordava con la stessa chiarezza di allora le continue smorfie di Shikaku mentre gli cambiava la benda — forse con gesti rozzi —, mentre lo medicava e rimproverava per le sue azioni sconsiderate, finendo per sorridergli e ringraziarlo con dei lievi baci quando restavano solo loro due, da soli. E ricordava molto bene quella vecchia lei impressa su carta: quella Yoshino dai capelli scompigliati, dalla veemenza repressa e dalla grande gioia nascosta sul suo viso nel saperlo sano e salvo, vivo e al suo fianco, sino alla fine — impressa nella sua anima.
«Grazie, Shikamaru».

Davanti a lui c’era una ragazza che guardava un quadro, uno di quelli arrivati da poco e solo per qualche mese. Ne aveva sentito parlare e lo aveva studiato minuziosamente, ma quando se lo ritrovò davanti gli fece uno strano effetto. Sentendo dei passi la ragazza si era voltata e Shikamaru poté vedere la stessa espressione sul volto sia nella ragazza del dipinto sia nella ragazza davanti a lui. Qualcosa si accese in quel momento nel cervello e nel cuore del moro, una piccola scintilla che lo scombussolò nel profondo. Labbra rosse carnose e dischiuse, naso sottile e dritto, occhi grandi e vivi che lo guardavano con un misto di stupore e disapprovazione, forse per averla interrotta nella sua contemplazione.
‘‘2° classificata allo ‘Zodiac game’ contest indetto da Emanuela.Emy79 sul forum di EFP”
"3° classificata parimerito al contest "Una storia per un quadro" indetto da wurags sul forum di EFP"

Raccolta di flash-fic ( anche one-shot ) a sfondo prettamente
delirante. Coppia Shikamaru/Temari; accenni Naruto/Hinata e
Sasuke/Sakura; i personaggi ci sono un po' tutti - più i
pargoli.
- Questo bambino, - e s'indicò
la pancia con un'espressione alquanto isterica, stava pure sudando da
morire quindi l'immagine d'insieme non doveva essere molto rassicurante
- è figlio del cry-baby, ok? Non m'interessa del corso della
natura o delle altre str****te, va bene? Questo bambino mi sta
deliberatamente facendo un dispetto!-
- Non credo che...-
- Si!, è pigro come suo padre,
e siccome sa che io non lo voglio più dentro la mia pancia se ne
starà bello comodo e tranquillo ad oltranza. Non voglio arrivare
al periodo di gestazione delle balene è chiaro!?-
- Temari, sei isterica.-
- Non sono isterica!-

"Che hai tatuato sul polso?"
C’è scritto Gratia. E’ una parola latina che identifica il gesto che faceva l’imperatore quando durante uno scontro nel circo, durante i giochi, doveva decidere sulla sorte del gladiatore in fin di vita. Se poneva il pollice verso, lo condannava. Se lo alzava, allora lo graziava, salvandogli la vita.
"E allora?"
Spero che Dio faccia la stessa cosa con me.

Akane Tendo, 20 anni, dopo aver concluso il liceo si trasferisce ad Osaka per frequentare l'università di medicina.
Qui conoscerà diverse persone (tra cui un certo Ranma Saotome) che sconvolgeranno completamente la sua vita e viceversa.

"Camminava stanca, le gambe cominciavano a riportare i segni di quella lunga guerra, a cominciare dall’aspetto esterno che evidenziava i profondi tagli sulla pelle ambrata. La cooperazione di quei strani ninja della Foglia era servita per relegare Kaguya ad un sigillo. Le perdite erano state enormi, ma per realizzare quel progetto chiamato “pace” era indispensabile il sacrificio di tutti.
I suoi occhi color acquamarina scrutavano con attenzione il paesaggio circostante, i volti dei Ninja le parevano tutti delle maschere, così simili a quelle assurde marionette che suo fratello Kankuro usava nel combattimento. La sua attenzione era rivolta ad individuare un viso così famigliare, così tanto da farle provare una morsa allo stomaco spiacevole. Abbassò lo sguardo verso i suoi piedi, la polvere era diventata tutt’una con la sua persona."
ShikaTema

A Jimmy sonno sempre piaciute le bambole, così silenziose, belle, malleabili così perfette.
Tutte da rovinare. Sì, lo aveva visto quel vuoto Jimmy; lo aveva riconosciuto da lontano.
Aveva visto quel insoddisfazione, quel desiderio di evasione, quel dolore mal celato dietro alla maschera di porcellana.
È allora che aveva deciso: sarebbe stata sua.
Ma sua veramente.
Non solo fisicamente quello era semplice, lui la voleva completamente dipendente.
Talmente assuefatta da lui da non riuscire a respirare senza la sua presenza.