Raccolta di shot Mythea.
Una per ogni lettera dell'alfabeto (a volte anche due).
Inserito Crossover per il capitolo 47 "XYZ"

"Molly Hooper era un'affermata professionista, stimata e amata da chiunque avesse avuto la fortuna di conoscerla. Era competente, precisa, gentile e simpatica. Non sparlava mai dei colleghi e nessuno le aveva mai mosso una critica, professionale o non.
Ovviamente, a tutto c'è un'eccezione e, nel suo caso, l'eccezione si chiamava Sherlock Holmes.
Molly Hooper non aveva mai veramente odiato qualcuno in tutta la sua vita.
Non sino a che non aveva incontrato Sherlock Holmes."

[Sherlolly+Mythea]
"C'erano solo due donne al mondo che potevano dare ordini a Mycroft Holmes.
Una era Sua Maestà la Regina e l'altra era sua madre. E la seconda era molto più pericolosa della prima. "

-Mi credi davvero un agente HYDRA?-
Phil non risponde allo sguardo oltraggiato che Melinda gli rivolge mentre la spintona lungo il corridoio. Dire che non crede più a nulla è riduttivo.
-Phil?- Melinda punta i piedi e Phil è costretto a girarsi per spingerla a camminare -Mi credi davvero un agente HYDRA?- ripete guardandolo negli occhi - Dopo venti anni che mi conosci? Pensi davvero che io sia un infiltrata?-
Phil digrigna i denti mentre la spinge avanti a sé con uno strattone alla banda in ferro che trattiene le manette -Non ti credevo nemmeno capace di tradirmi Melinda.-
[Versione alternativa della puntata 1x17]

Alcune rumorose famiglie avevano raggiunto l'atrio e, in mezzo a loro, un ragazzo riccioluto. Più alto della media dei suoi coetanei, con il viso serio e pallido, il suo vestito scuro spiccava in mezzo alla sala luminosa e alla folla multicolore che lo circondava. Non lo vedevo da circa un anno. Era molto cambiato, ma lo avrei riconosciuto anche fra mille.
Mi sono avvicinato e mi sono fermato di fronte a lui, aspettando che mi notasse. Lo ha fatto solo due secondi dopo e quando i suoi occhi si sono posati su di me la sua espressione denotava una certa irritazione.
“Potevi far venire un taxi. Non era necessaria la tua presenza.”
“Ho preferito assicurarmi personalmente che non fuggissi in Galles come due anni fa.”
“Era diverso. Avevo una casa in cui tornare.”
------- Seguito di "Conseguenze"

“Faremo tardi.” dico infine non appena ho abbastanza fiato.
“John aspetterà.”
“Pensavo non volessi che sapesse di noi, per ora. Ma se arriva e ci trova in questa posizione potrebbe dedurre qualcosa.”
Lui replica con una calda e bassa risata che mi fa rabbrividire nel profondo. C'è qualcosa di quest'uomo che non scateni i miei ormoni?
“John non è mai puntuale. E poi so per certo che ieri ha portato Mary al cinema e che hanno fatto piuttosto tardi, quindi probabilmente sarà assonnato e distratto. Senza contare che passa sempre prima a salutare Mrs. Hudson che lo tratterrà almeno dieci minuti. Quindi, facendo un rapido calcolo, abbiamo almeno una mezz'ora in più del previsto. Bis?”
------ Seguito di "Closer"

“È il mio corpo che reagisce alla tua presenza, non farne una questione personale, sei come l’allergia, quando ti avvicini mi viene il prurito alle mani!”
“Anche a me viene il prurito alle mani … senti il mio stesso bisogno?” gli chiese parecchio stizzita adesso.
“Quello di menarti? Di mettere a tacere la tua boccaccia, ti farti collassare per un tempo indefinito? Sì, cazzo!”
Storia ispirata a "I miei giorni migliori"

Il viaggio di Elise è un viaggio a ritroso nel tempo. E' ritornare indietro nel tempo, al momento in cui la sorte aveva deciso per lei. Che cosa farà, quando sarà lei a dover scegliere?

Sono profondamente convinta della necessità, per una vita felice, di uno spazio riservato all’irrazionale, sono sicura che i sentimenti mi siano indispensabili. Tu stai cercando di convincere ME a rinunciarci per sempre. Hai sostenuto finora che ne vale la pena. Ma TU, ci credi davvero? – posa con attenzione la penna, lo guarda negli occhi intensamente e prosegue – Sei davvero sicuro che non ti innamorerai?
Non rimpiangerai mai di esserti sposato in questo modo, di aver fatto un figlio senza amore? Di non poter invecchiare insieme a una persona che non ti stanchi mai di guardare negli occhi e di cui cerchi la mano ogni mattina appena sveglio?
Come fai a saperlo, come puoi essere certo che non morirai di dolore negando a te stesso questa possibilità?

"Sentiva ancora il respiro di Katherine sulla pelle.
Non aveva neanche fatto la doccia, come per paura di lavare via quei ricordi, quelle sensazioni.
Non voleva dimenticare, non poteva lasciare che lei uscisse completamente dalla sua vita"

Fred Weasley era stato l’unico uomo della sua vita.
Non Ron, Fred.
Aveva pensato per anni di essere innamorata del suo rosso amico.
Invece, in pochissimo tempo, alla Tana e poi dappertutto, aveva scoperto l’amore di Fred.
Spiazzante.
Allegro, incontenibile, lussurioso, segreto.
Impaziente.
***
«Sai che, Theo? Ho deciso di farmi la Granger.»
«Davvero? Non ti importa più il suo sangue sporco?»
«Ho detto che voglio farmela, mica sposarla.»
«Penso che non dovresti.»
«E perché mai? È femmina, decente, in più c’è il piacere della sfida, dato che non sembra una tanto facile. Perché non dovrei?»
«Non so che dirti. Mi sembra una con cui non si scopa senza conseguenze.»
«Le conseguenze ci sarebbero se sbagliassi l’incantesimo contraccettivo. Vuol dire che ci starò attento.»

La guerra magica è in una fase critica, un pugno di eroi nascosti in un castello scozzese è l'ultimo baluardo contro Voldemort.
Hermione Granger e Draco Malfoy, nemici in campi avversi, sono legati ad un destino comune.
Correvo, mentre sentivo nelle mie orecchie il mio stesso ansimare, le mie zampe colpivano il terreno strappando piccoli fili d'erba, ero veloce, ero figlia del vento.
...Ero una lupa, una splendida lupa, a detta della mia insegnante.
Il mio manto, colore delle nocciole mature, aveva riflessi dorati.
Si, io Hermione Jane Graner ero un animagus...
...Stavolta non mi sarebbe sfuggita, dovevo catturarla, non potevo fallire, non questa volta.
Con la scusa dei ribelli io cercavo lei..
Erano anni che mi sfuggiva, sembrava fumo tra le dita...

La grande battaglia di Hogwarts, la madre di tutte le battaglie, che ha spento la vita di centinaia di maghi e streghe, quell’orrida battaglia che non ha lasciato integra quasi nessuna famiglia, quella battaglia … non è servita a niente.
Nessuno ha vinto.
Nessuno ha perso davvero
Voldemort si è scontrato con il Prescelto.
Non lo ha ucciso.
Non ne è stato ucciso.
***
«Granger!»
Occhi spaesati, un brutto livido sulla guancia, sporco sotto le unghie, poi un sorriso luminoso
«Malfoy!»
Le braccia tese verso di lui, lo sguardo vacuo. Drogata, come il solito.
Almeno è maggiorenne. E tutto sommato forse sarà più soddisfacente del solito.
Scopare la Granger! Non l’avrebbe mai creduto.
Figuriamoci lei!

Una delle fanfiction più amate nel fandom di lingua inglese di Sherlock. La storia è narrata in prima persona dal punto di vista di Sherlock. Sherlock è innamorato di John, John non sa cosa fare. Poi arriva Mary e le cose si complicano inevitabilmente.

Non avrebbero mai permesso ai loro brutti caratteri di fare anche un solo tentativo per avvicinarsi l'uno all'altra; il destino sapeva bene che solo con un espediente li avrebbe potuti far incontrare; ma una volta vicini ... sarebbe andato bene anche un giorno di pioggia.
Storia 1° classificata al Contest Dramione Immage Contest