Avrebbe fatto un patto col diavolo pur di non udirla ancora, quella maledetta, nostalgica nota suonata dalle mani goffe ed incapaci di colui che un giorno, sarebbe divenuto il principale artefice della sua rovina...

A Sherlock non è mai piaciuto essere toccato.

La musica del violino permeava l'aria del salottino. Attutite dalla parete che lo separava dalla camera del cugino, le note di Bach, Debussy e Franck lo avevano tirato giù dal letto all'alba e accompagnato per buona parte della mattinata. L'unico momento di quiete, se così poteva chiamarlo, era stato quando il ragazzo al di là del muro si era fermato, per cacciare con stizza collerica la povera cameriera incaricata di prendersi cura di lui.

Dopo lo shock di Reichenbach, ognuno ha immaginato a suo modo il ritorno di Sherlock, e questo è il mio.
John è spietato, oltre che devastato. E Sherlock non è più lui.
Gli eventi stanno per precipitare di nuovo, in un modo che John non avrebbe mai potuto immaginare: ma uno è la salvezza dell'altro, come è sempre stato. Come sempre sarà.
(Era nata come OneShot, poi ho deciso di continuare, sperando di aver fatto bene.
Vi chiedo solo di lasciarmi una parolina, buona o severa che sia, per aiutarmi a capire meglio la mia strada. Grazie a tutti e buona lettura. )
NOTA: non ho fatto passare i soliti 3 anni, ma più o meno uno solo.
DISCLAIMER: nessun personaggio mi appartiene, nè lo farà mai.

"John guardò la pillola bianca posizionata nell'esatto centro del suo palmo."
[Sherlock/John]

Lo percepì distintamente prima ancora di sentire le note del violino, di riconoscerne la melodia composta una mattina di Natale... Triste e bella, perciò falsa. Perché, nella vita reale, John trovava che non ci fosse assolutamente nulla di bello nella tristezza.
Post-Reichenbach, fix-it.
Spoiler della seconda serie.

Le pareti bianche di un ospedale.
Post 'The Great Game'.
[Sherlock/John]

Mycroft, costantemente preoccupato per Sherlock, dopo l'ultima volta che ha rischiato la vita, decide di prendere in mano la situazione nel modo peggiore.
(dark!Mycroft, post "The Great Game")

Sherlock dimentica di prendere le medicine.
Sherlock/John

***Vincitrice del concorso "Quell'INFERNO di Contest", indetto da DarkRose86***
***Vincitrice inoltre del Premio Speciale "Miglior Trattazione del Pairing"***
“La menzogna sporca l’anima, la rende impura: lentamente la conduce all’inferno. E’ impossibile per chi ha rinnegato la fede aspirare al Paradiso; è impossibile cancellare dalla pelle un marchio a fuoco. Non si può cancellare l’odio, né il dolore. Ed è impossibile elidere dal corpo il seme del male inoculato da un demone…”
SebastianxCiel
Dedicata a tutte le ragazze che hanno partecipato al contest e a chiunque ami la coppia SebastianxCiel.

Ti accarezzai una guancia.
Il tuo volto si infiammò.
Non volevi che mi facessi del male, vero?
“Non ti preoccupare…Sono qui…”
Per una volta ero io il più forte, quello che doveva consolarti.
[Matt POV]

(M come Mihael)
"Mihael"
Solo questo – Mihael – sussurra Matt, vedendolo.
Mi-ha-el. Punto.
E poi rimane lì, fermo, guardandolo come si guarda un quadro, o una statua.
[E' una cosa strana da pensare, ora che Matt – Matt – è lì davanti a lui, è strano pensare che lui, il suo nome, l'aveva quasi dimenticato]

Piccola bambola di porcellana...

MelloxNear. Non ci sono poi molte regole ufficiali alla Wammy’s House... ma ci sono, comunque, anche regole ufficiose... (Tradotto da Chamyl).

Sfogli lentamente le pagine di quel piccolo quaderno mentre ancora ti chiedi cosa ti fossi perso in passato…cosa davvero tu, degno successore di L, non avessi colto, in tutti quegli anni, nei comportamenti di quel ragazzino dalla chioma dorata…tutti hanno dei segreti, è vero…eppure lui non sembrava il tipo da tenere un diario nascosto sotto una piastrella rotta del parquet. No. Davvero, non era da lui.