-COME HAI POTUTO NASCONDERMI UNA COSA DEL GENERE, JEN?- urlò sbattendo la mano chiusa in un pugno sul tavolo.
-Tu non hai il diritto di arrabbiarti.- pronunciò calma.
-NON MI HAI DETTO DI MIO FIGLIO! COME CAZZO DOVREI REAGIRE?- le urlò in faccia, spaventando la ancora di più.
-Oltre ad avermi abbandonato ed ad avermi amato per finta, mi hai anche portato via mio figlio.- sussurrò, con disgusto, ritrovandosi subito cinque dita sulla guancia.
-Tu...Tu non immagini neanche quanto io ti abbia amato, Louis! Dio solo sa quanto! Vuoi sapere il perché? Perché non avresti avuto questa stupida vita che tanto bramavi! Volevi la fama, diventare un cantante, no? Eccoti nella vita più bella in cui chiunque vorrebbe stare! Ora puoi fare tutto quello che vuoi, ma in questo mondo non farai entrare ne me, ne mio figlio.-
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-Quando mio padre aveva gli occhi lucidi quando lo abbracciavo o gli davo un bacio sulla guancia, io non capivo.
Quando mi stringeva a sè e mi sussurrava che ero la cosa più bella che gli fosse mai capitata, non capivo, ma ora so.
So che sentirmi chiamare papà è la nota più bella esistente nel brano musicale della mia vita.-

«Vuoi saperlo davvero?»
Annuii decisa.
«Vuoi sapere perchè in questi anni sono stato così lontano da te?»
«S-si..»
«Vuoi sapere perchè ti trattavo male, i miei sbalzi d'umore?»
«Si...si!»
Sospirò.
«Speravo questo momento non arrivasse mai..» farneticò.
«Cosa..quale momento?»
«In cui ti dicevo tutta la verità..»
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Zayn Jawadd Malik, un ragazzo cupo e solitario. La sua vita è cambiata nel corso degli ultimi anni, si comporta male con tutti, persino con i suoi amici. Ma c'è un motivo per il suo improvviso cambiamento? Egli nasconde un terribile segreto che però non rivela in giro. Perchè Zayn non ha bisogno di nessuno, neanche di colei che gli ha segretamente rubato il cuore.
O almeno lei così crede.
Riuscirà una turbolenta vacanza in California a calmare le acque? Troverà Zayn la pace?
Riuscirà a fidarsi della sorella del suo migliore amico?

Niall Horan è un giovane padre single che, a distanza di 3 anni dalla morte della sua giovane fidanzata, si ritrova a crescere ed accudire Sophie, sua figlia.
Ma una nuova offerta di lavoro porta il giovane ad allontanarsi dalla sua famiglia, costringendolo a contattare una baby-sitter.
-
-Sarà solo per pochi giorni... Te lo prometto.-
-Io ti odio...-
-
-Non puoi comprare l'amore di tua figlia.-
-Lei mi ama. E questo lo sai.-
-Tu le manchi. E' questo che tu non sai. O semplicemente te ne sbatti, perchè sono quelle quattro monete in più che ti rendono felice, non il sorriso di tua figlia.-

Essere la sorella di Zayn Malik, può essere davvero difficile.
[ accenni Larry Stylinson! se non ti piace, non leggere. ]
{sospesa ed in revisione}

Ally vive in un piccolo paesino vicino Holmes Chapel, la sua vita è monotona fino a quando un ospite non arriverà in casa sua.
Un ragazzo, 19 anni con seri problemi di droga. Non ha niente, non ha nessuno. Si sente infinitamente solo e la droga è la sua forza, perché c’è sempre per lui.
Ma quando incontrerà Ally e capirà che lei tiene veramente a lui ricomincerà ad essere felice. Ally diventerà la sua forza, Ally diventerà la sua droga.
-
Tratto dal capitolo 6:
“Si.” Affermai.
“Si?” Rispose lui confuso. “Cosa significa si?”
“Si, sarò il tuo eco, la tua luce, la tua stella, il tuo usignolo. Sarò qualunque cosa servirà per farti essere felice.” Gli spiegai. Una lacrima cadde dai suoi occhi fino ad arrivare alle sue labbra, che si schiusero in un sorriso perfetto. Lasciò la chitarra sul letto accanto a sé e con un lento movimento spostò la mia sedia, provvista di ruote, più vicino a dove era seduto lui, in modo da poter essere uno di fronte all’altro.
“Sarai anche la mia ragazza?” Mi chiese guardandomi negli occhi.
“Con molto piacere!” Gli risposi avvicinandomi a lui per baciarlo. Ricambiò felice della mia iniziativa e mi abbracciò

Sono Lucy Greens, ho 16 anni. Ho perso mia sorella e i miei genitori l'23 novembre 2011 in un incidente stradale quando avevo 13 anni. Sono stata adottata da una ricca famiglia inglese, un anno dopo l'incidente, e mi sono trasferita con loro a Londra. Non credo di essere una bella ragazza, mi vedo ricoperta di difetti irrisolvibili. Non ho amici. Sono sola.
Ma credo che qualcosa cambierà.

[Attenzione: la storia è a Rating arancione, ma questo è relativo solo ad alcuni capitoli.
'It's not easy being a parent' è una raccolta di OS.
#Larry Parents.]
Tratto dalla prima OS:
“Allora, amore, devi andare dalla maestra e devi chiederle se domani vuole venire a cena qui, ok?” chiede Louis mentre abbottona il cappotto alla sua bambina, Sophie. Sophie ha 7 anni, gli occhi azzurri, i capelli biondi (ma tutti sanno che da grande li avrà scuri e ricci come il suo papà) e due papà. Una ragazza ha accettato di portare in grembo il frutto degli spermatozoi di Harry, e sono soddisfatti della bellissima bambina che hanno creato. Louis e Harry sono fidanzati da quindici anni e sposati da otto, un figlio è stata una benedizione per loro due, sorridono molto di più adesso.
“Va bene.” Dice la bambina, Louis le schiocca un bacio sulla guancia. Che poi ha delle guance tenerissime.
“Ciao, papi.” Dice aprendo la porta.
“Woah! Woah! Dove vai?”
“A scuola.” Risponde ovvia indicando il vialetto. Louis avvicina sua figlia al petto e le dice nell’orecchio: “E papà Harry non lo saluti?”
“No.” Dice fredda prima di districarsi dalla sua stretta e correre verso l’autobus.

Delilah, giovane studentessa al primo anno di college, si iscrive per caso ad un nuovo social network dove conosce NJ, un giovane irlandese che vuole tenere nascosta la sua identità. I due si conosceranno, stringeranno amicizia, si scambieranno confidenze. Quello che NJ non sa però è che Delilah ama gli One Direction. Quello che Delilah non sa invece è che NJ è in realtà Niall James Horan.

"Malik ti odio ma mi piaci,mi piaci troppo.. Ti stuprerei.''

Karen,17 anni,una vita complicata.
Il suo incubo peggiore? Louis Tomlinson,il suo fratellastro.
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Diedi la buona notte a mia madre e salii al piano di sopra. Presi il cellulare e chiamai Darla.
'' Darla,sono io...indovina? Si sposano ''
'' Questo significa che? ''
'' Si...vivrò sotto lo stesso tetto di Louis Tomlinson,merda ''
'' Oh mio dio ''
Che l'inferno abbia inizio.
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Io sono Hope Payne e l'unico parente che mi accetta è mio fratello gemello.
Ho perso i miei genitori in un incidente stradale, a causa mia.
Mio fratello, magicamente, è sopravvissuto.
Siamo stati sballottati da una casa affidatari all'altra. Finchè non ci hanno adottato.
Alle medie ero etichettata come "quella strana", venivo allontanata da tutti.
In terza, la mia vita cambiò grazie ad un ragazzo: la mia ancora.
Al liceo sono popolare. Ciò rende tutto più semplice, ma fa schifo lo stesso.
Sono una ragazza complicata, ma lui mi ha capita al volo.
Mi sono costruita muri troppo alti e inutili e lui li ha distrutti.
Tre ragazzi mi stanno incasinando la vita, in meglio ed in peggio.
Mi sono entrati dentro e non riesco a farli uscire. Mi aiutano, ma mi confondono.
Sono un disastro, combino solo casini. Com'è possibile che sono così importante per queste persone?
I segni restano, anche se sembrano scomparsi.
Troppi baci non dati e parole non dette.
Abbracci che erano più di semplici abbracci. Abbracci in cui mettevi l'anima.
Vite donate a persone sbagliate. Nelle mani di chi non se le merita, tipo me.
E' una lotta alla sopravvivenza ogni giorno.

« Me lo merito, capisci? Sono sbagliato tu non puoi sapere cosa... » la voce acuta di Louis fu sovrastata da quella profonda di Harry. « NON POSSO SAPERE? PENSI CHE NON SAPPIA COSA SIGNIFICA? »
Lo sguardo terrorizzato di Louis lo costrinse a cercare la calma. « Louis, ti prego. » disse chiudendo gli occhi. « Non farti del male. » La sua voce perse vigore.
Louis nascose la testa fra le ginocchia per soffocare i singhiozzi. Harry scivolò accanto a lui, le spalle contro la parete. « Fallo per me. » una mano scivolò in cerca di quella dell'altro ragazzo.
« Non posso. »
« Si che puoi. So che puoi farlo. » La voce era incrinata, le lacrime vicine.
« Non lasciarmi. »
« Non lo farei mai, comunque andasse. »

Harry e suo padre Scott si trasferiscono a Londra a casa della fidanzata del padre, Ally. Essa ha una figlia di 18 anni, Serena.
Serena dovrà condividere tutto con Harry e le cose cambieranno con il passare del tempo.
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Tratto dal primo capitolo:
Mi sveglio a causa di un tuono e mi accorgo che la tv è spenta e anche la luce, guardo la sveglia sul comodino che segna le 3.00, alzo le braccia per stiracchiarmi ma mi accorgo che ho un braccio sulla pancia e se io ho due braccia di chi cazzo è il terzo, presa dal panico prendo la prima cosa che trovo sul comodino ovvero la sveglia e la tiro in testa alla persona al mio fianco.
Quest’ultima grida e accende la luce e mi accorgo che è Styles Junior.
Ma che cazzo fai? – dice massaggiandosi la parte dove l’ho colpito.
Ma che cazzo fai te, perché sei nel mio letto? – dico squadrandolo e notando che è solo in boxer, oh Gesù vergine Maria le mi ovaie hanno fatto BOOM.
Volevo fare compagnia alla mia sorellina – dice accarezzandomi una guancia.
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Spero di avervi incuriosito, i ragazzi compariranno più avanti.

Harry e Louis, grazie all'adozione, sono i genitori di una bellissima bambina che si chiama Alisa.
Cosa succede se la loro piccola scompare? Come reagiranno?
La storia conta 10 capitoli in totale || Larry Stylinson as romance || In questo scritto i protagonisti non fanno parte della band 'One Direction.'

Ero a pezzi, fisicamente e mentalmente. Stavo cercando disperatamente di dire quello che pensavo, ma la mia gola era chiusa e non riuscivo a respirare dal dolore: "A-Avete la minima idea di quello che ho dovuto sopportare? Di quello che ancora sopporto, tutti i giorni?"
Li guardai con sfida. Due di loro era chiaramente confusi, come se non avessero la minima idea di cosa stessi parlando. Liam e Niall, invece, abbassarono lo sguardo.
[...]
"Per favore, Taylor! Lasciati aiutare." Liam mi stava supplicando, ma i suoi occhi non riuscivano a scollarsi dalle mie braccia. Niall era così disperato che per poco non si metteva a piangere. Dieci minuti dopo questo teatrino mi abbandonai alle lacrime, lasciandomi scivolare lungo il muro del bagno.
Basta, ora basta.
Srotolai le bende bianche e voltai le braccia verso di loro.
E proprio in quel preciso istante, la porta si aprì, e Zayn entrò nella stanza. No, lui no. Lui non doveva vedere i tagli, non potevo permetterlo.
I suoi occhi saettarono verso le mie braccia scoperte, e la sua espressione cambiò di colpo.
[Gli aggiornamenti sono molto lenti. Siete avvertite.]