Dai capitoli:
- Questa volta su quale porta di legno hai sbattuto? -
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- Sei hai modo di stare vicino a Louis te ne sarei grato. E' debole -
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- Se urli in una bolla di vetro chi sta fuori non ti sente proprio. Ma se fai un foro, c'è sempre qualcuno pronto a sorreggerti, e io vorrei essere quel qualcuno -
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-Perchè siamo umani e non abbiamo abbastanza spazio per contenere tutto dentro di noi. Perchè le emozioni gonfiano e ci sopprimono. Perchè la nostra anima vuole sospirare ogni tanto-
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Ci sono eventi che non puoi programmare. C'è chi è destinato a starti vicino e chi invece a lasciarti troppo presto. Il più delle volte, si è costretti a indossare una maschera che non fa per te. Si è costretti a indossare un carattere, che non ti è mai appartenuto. E ci sono volte, in cui la maschera di ferro che indossi, porta più dolore di mille lame nel petto. Ma quando la indossi per troppo tempo, capisci che ciò che ti crea è anche ciò che ti distrugge. Emily ed Harry Styles, fratelli tenuti stretti dal destino, avranno a che fare con nuove amicizie e tante intriganti situazioni. Sarà di bene in meglio o dalla padella alla brace?

" -Tu, Hope, tu sei la mia discendente.-
Può una frase mettere in discussione un'intera vita?"
Tempo di decisioni per la piccola Hope, che sta assistendo al proprio lento processo di cambiamento, anche se non completo.
E' una custode, essere semi-divino dai vasti ed impetuosi poteri, ma la sua parte mortale ancora prevale su quella di dea; entro i diciotto anni, dovrà decidere se rimanere umana, rinunciando alla possibilità di essere ciò che è realmente, o diventare una custode a tutti gli effetti e rimanere al fianco di Librans.
La possibilità di diventare potente la spaventa, senza contare la certezza di perdere per sempre i suoi amici e il suo amore, Harry.
Sceglierà di essere sè stessa o sceglierà l'amore, che si dimostrerà essergli nemico?
Il passato tornerà a tormentare i protagonisti, creando scompiglio e presagio di morte.
Nuovi intrecci, nuovi colpi di scena e molto altro vi terranno incollati allo schermo... Siete pronti?
*SEQUEL DI "BLOODTHIRSTY"*

'Lou non ce la farò mai..'
'Harry ti piace Emma Jones dalle medie cazzo!'
'Lo so ma lei è popolare, mentre io..'
'Tu niente! Provaci almeno'
***
2 anni dopo
'Perché mi odi dolcezza?' chiese lui con quel sorriso che la metteva sempre in soggezione
'Sei cambiato..ecco perché'
'Oh andiamo! Ero lo zimbello della scuola! Dovrei piacerti di più adesso che sono popolare'
Lei rise 'è qui che ti sbagli..a me piacevi com'eri, il nerd di cui mi ero innamorata, la persona davanti a me, io non la conosco, e non desidero conoscerla' e se ne andò.

"Styles... Harry Styles" Guardai la segretaria cercare il mio nome nel lungo elenco di fogli che aveva.
"Styles, Styles, Styles... Ah eccolo! Stanza 258, sei in camera con un certo Louis Tomlinson!"
Presi le chiavi che mi offriva e le rivolsi uno dei miei sorrisi, che ero sicuro l'avrebbero sciolta. Probabilmente quella segretaria quarantenne era la donna più giovane in questo posto. Perchè i miei mi avevano costretto ad un college maschile? Beh in realtà lo sapevo, ma non era comunque giusto.
Attenzione, questa storia è una Larry!

Harry un ragazzo con u passato atroce. Si diverte a far del male alle persone ma adesso preferisce torturare Louis.
Louis un ragazzo con un passato non tutto rose e fiori si trasferisce a Londra con le sorelle.
Harry= sexy pericoloso eccitante cattivo e dominatore
Louis= normale tranquillo attento buono e il suo sottomesso..

Harry Styles è la nuova stella del porno Twink, siccome non ha altro modo di arrivare a fine mese. Rapidamente conquista una folta schiera di ammiratori, tra cui un assiduo donatore che si cela sotto il nickname di LTommo. Durante il giorno, comunque, lavora in un bar cercando di mantenere la sua identità nascosta. Proprio in questo bar incontra un bel ragazzo di nome Louis, al quale piace mettere molto latte nel suo the.
ATTENZIONE: Questa storia NON è mia. E' una traduzione di una fanfiction americana, il cui autore mi ha autorizzata a pubblicare.

La band femminile più famosa del momento.
La band maschile che ha conquistato il mondo.
Rough Diamonds, rivali delle Little Mix.
One Direction, amici delle Little Mix.
Cosa succederebbe se si ritrovassero a dover collaborare?
Tratto dal prologo: "Tutti urlarono e ne ero certa, la sensazione che provai, sarebbe rimasta indelebile nel mio cuore per tutta la vita".

Light e la sua famiglia si nascondono a Monaco, sotto il cielo bombardato dagli Inglesi. Anche Harry abita con loro e Light lo odia con tutto il cuore.
Cosa succederebbe se dovesse condividere con lui la stessa casa senza mai poter uscire?
Ma poi Harry viene catturato e Light decide di cercarlo, facendosi aiutare dal tenente Horan. Riusciranno a ritrovarsi e ad avere un finale felice?
Spin off di "Il ponte dei sucidi".
Chi ha il cuore tenero entri.
*Dal testo*
- ti odio - gli dico con rabbia - vorrei non dover vivere con te per tutto il tempo!
- ah si? - ribatte lui con una strana luce negli occhi - allora perchè non riesci a togliermi gli occhi di dosso?

Alzo lo sguardo e, i miei occhi azzurri, si scontrano con due occhioni nocciola. È un ragazzo.
Alto, capelli corvini, un po’ di barda e quegli occhioni bellissimi.
«Può farmi una foto se vuole.» Dice ridacchiando lui.
Scuoto la testa e lo guardo spaesata. «Mi dispiace.» Sospiro e abbasso lo sguardo. Oggi non è davvero la mia giornata.
Punto lo sguardo e su di lui. Indossa una camicia bianca con una cravatta rossa, dei pantaloni grigi e delle Nike grigie.
Guardo il suo viso. È concentrato a guardare in avanti. ha dei lineamenti perfetti e, quelle labbra, hanno qualcosa che mi attira. Vorrei morderle.
Alexis! Ma che cosa stai pensando!?
Mi porto una mano sulla fronte e scuoto la testa.
«È il tuo primo giorno?» Chiede il ragazzo rompendo il silenzio che si era creato.
Scuoto la testa. «Avevo un colloquio di lavoro con Mr. Malik, ma lui aveva di meglio da fare. Sono sicura che sia impegnato con qualche sua dipendente!» Roteo gli occhi e sbuffo. Lo sento ridacchiare.
«E tu? È il tuo primo giorno?» Punto gli occhi su di lui.
Scuote la testa e sorride. «No, ma sta andando tutto bene.» Punta gli occhi su di me. Arrossisco.
SOSPESA.

Harry Styles le aveva rubato pure l'anima. E se qualcuno le avesse detto che da un giorno all'altro si sarebbe ritrovata a sorridere guardando le loro dita intrecciate durante una passeggiata, che sarebbe annegata più di centocinquanta volte al giorno in quegli occhi troppo belli per poter essere descritti, e che avrebbe sentito le gambe cedere per ogni suo rassicurante sorriso, lei non gli avrebbe creduto.
Magari avrebbe rivolto lo sguardo al cielo sperando con tutto il cuore che un giorno o l'altro sarebbe almeno riuscita a guardarlo negli occhi dal vivo, anche per un attimo, le sarebbe bastato.
Essere oggetto delle sue coccole e attenzioni, essere stretta da quelle braccia muscolose, essere vittima consenziente dei suoi dolci, rudi, intensi, romantici, travolgenti e inaspettati baci...sarebbe troppo bello per essere vero, eh?
E infatti, è soltanto una finzione...almeno secondo quanto enunciato da quel contratto tanto squallido, quanto irrinunciabile.

«Dovresti smetterla» ansimò Louis contro la spalla nuda del ragazzo sopra di lui, «Dovremmo smetterla tutti e due»
Harry a malapena lo sentì, mentre assaporava la nudità e la tonicità del corpo sotto il suo con le mani, stringendo e palpando, accarezzando e graffiando.
«Perché?» sibilò poi, dentro la bocca di Louis, mentre si affannava a sfilarsi i pantaloni.
«Perché i principi non si fanno fottere dagli attori erranti» ribatté l'altro col fiato corto, correndo con le sue dita ad aiutarlo.
«E immagino che i principi non dovrebbero nemmeno innamorarsi degli attori erranti, vero?»
Louis rispose soltanto con un grugnito, perché le labbra del suo principe erano già scese a torturargli le clavicole.
«Vuoi che me ne vada?» chiese Harry alzando appena la testa.
In tutta risposta, Louis inarcò il collo per cercare le sue labbra e lo baciò.
Minilong Larry, Medieval!AU, liberamente ispirata alla Scalata del Wanki!Fic

1867. Black Hills. Battaglia del Little Bighorn. A mezzogiorno in punto il Colonnello George Armstrong Custer divide malamente il reggimento per attaccare senza basi concrete; così ha inizio un sanguinoso e violento attacco alle tribù dei Sioux, Cheyenne e Arapaho, uniti dall’intento di sgominare gli americani e cacciarli dai territori “non ceduti” nei quali era previsto che passasse una nuova ferrovia. Custer disobbedisce agli ordini e ciò comporta una grave e dolorosa sconfitta del suo squadrone. Il resto della 7° Cavalleria raggiunge il luogo del massacro: 268 morti, Custer compreso. Gli indiani si erano portati via lo scalpo e la dignità rimanente dei guerrieri, martoriandoli anche dopo la morte. Lo scempio del campo di battaglia occupa le successive tre giornate dei soldati rimasti, che devono contare ed identificare i propri compagni. In particolare il giovane Louis si vede costretto ad esaminare da vicino più di 50 corpi ammassati nella steppa finché qualcosa in lontananza non attira la sua attenzione. Un luccichio che solo un pugnale può emettere. Un pugnale come quelli che avevano i soldati morti, come quello che ha lui. E che bisogno c’era di nascondersi dietro a radi cespugli se si era un soldato della Cavalleria?

Dipendenti dall'amore, terribilmente drogati e non ne possiamo fare a meno. Roviniamo noi stessi, la nostra anima. La sporchiamo, la stracciamo pur di ricevere un frammento di cuore, di sentimento, di passione, o semplicemente di bene. Il bene di un figlio, il bene di un genitore, il bene di qualsiasi cosa che sembri ci consoli. L'amore è solo un enorme circolo vizioso, che vortica, vortica all'infinito, ti risucchia le energie vitali e ti calpesta, ti uccide.
Ma è vita.
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- Cosa sei disposta a fare? -
- Tutto il possibile. -
- Anche questo? -
- Se è necessario si. -

-E Samantha?-
-Non erano gli stessi sentimenti che adesso provo per Jasmine; non hai mai provato la sensazione..di innamorarti davvero? Di amare ogni singola cosa di questa persona, ogni suo piccolo vizio, ogni suo piccolo particolare che la rende unica. Il fatto che lasci sempre i capelli sciolti sul suo bellissimo viso, la sua ossessione per la musica classica, le maniche che le coprono sempre i polsi e i dorsi delle mani, le sue unghie lunghe e ben curate, tranne quella del pollice perché ha la fissa di mangiucchiarsela quando è tesa. E' sempre tremendamente puntuale, piena di ansia ed agitazione. E poi..la sua risata..è il suono più dolce che abbia mai sentito in tutta la mia vita. Amo veder comparire sul suo volto un sorriso seguito da una risata a causa mia, amo saper che riesco a farla stare bene. Amo tutto di lei e non m'importa della sua età, di quanto sia arrabbiata con me o di quanto io sia stato idiota perché in questo momento sento che l'unica cosa di cui avrei bisogno è un suo abbraccio, magari mentre siamo sul letto o sul divano..perché potrei stringerla così da farla diventare piccola piccola-

Ero lì da quasi 14 anni, non sapevo cosa volesse dire felicità, gioia, tristezza o meglio non avevo mai provato niente di simile. Le giornate passavano lente e vuote, in quella stanza dalle pareti bianche, senza vita come me, A5, era la mia stanza e quello ormai era diventato il mio nome, le guardie mi trattavano come un emarginata, avevo tagliato i ponti con la civiltà, mi avevano chiusa in quella stanza e non ci ero più uscita ma ora quella storia doveva finire, ero stufa dei pomeriggi passati ad osservare il bianco dei muri, ero senza vita, se il cuore non batteva nella cassa toracica probabilmente mi avrebbero già portata all'obitorio.
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''Come ti chiami umana?''
La sua mano mi passò fra i capelli, aveva la mano fredda e mi fece venire i brividi.
''C-che vuol dire?''
Anche lui rise.
''Il tuo nome?''
Andai alla ceca.
''Non lo so''
''Non hai un nome..?''
''No..''
Rise.
-In alcuni capitoli accenni a Larry [Harry-Louis]-