Wendy è la nipote di Hepzibah Smith e due anni dopo aver terminato gli studi ad Hogwarts nella casa di Serpeverde, per conto di sua zia si reca da Magie Sinister e si ritrova con Tom Marvolo Riddle. L'incontro è fatale e i due iniziano a condividere una relazione clandestina e passionale. Un rapporto segreto: Nessun amore, nessun sentimento, solo nelle notti tra le lenzuola.
Wendy è promessa a Gaston, un odioso rampollo della società Magica e sebbene ella lo odi, accetterà il matrimonio per amore della zia.
Ma il destino è beffardo, crudele e Wendy è nelle sue grinfie.
Potrà salvarsi dal suo orrido matrimonio alle porte?
Lord Voldemort accetterà di amarla e trarla in salvo o proseguirà per l'Albania, lasciandola a se stessa, pur di ottenere il Diadema di Corvonero?

«Era il 6 gennaio 1482. Fu quel giorno che Claude Frollo, arcidiacono di Notre-Dame, vide per la prima volta la zingara Esmeralda.»
- Terza classificata al Contest Multifandom “True Colours (of Your Soul)” indetto da Laodamia94 sul forum di Efp -

Waylon Park non avrebbe mai voluto trovarsi a Mount Massive, che fosse sano di mente o meno.
Non avrebbe voluto lasciare la sua famiglia e rimanere intrappolato in quel luogo circondato da Varianti pazzi che tentavano in tutti i modi di ucciderlo, e certamente non sarebbe mai stato in grado di immaginare tutti gli orrori a cui aveva assistito.
Ma soprattutto non poteva credere che “Lo Sposo” fosse così malato da riuscire ad infettare in parte anche il proprio buon senso facendogli patire le pene dell’inferno più violente e passionali che avrebbe conosciuto mai.
Eppure…ne era uscito vivo…entrambi ne erano usciti.
Tratta da Outlast Whistleblower questa fanfiction presenta: scene erotiche fra due uomini (uno dei quali non molto consenziente), linguaggio lievemente colorito, rapimento, Sindrome di Stoccolma e insanità mentale.

[Cyrano de Bergerac]
Cyrano lo sa, che non potrà mai averla.
Ma questo non gli impedisce di desiderarla.

A volte il senso di colpa ti soffoca senza che tu possa farci niente e allora cosa ti resta?
Un'uomo distrutto nello spirito la sa la risposta: Niente tranne il vuoto che decide di accogliere.

“ Mio signore” implorò una voce di donna alle sue spalle. Si voltò. Bellatrix Lestrange era dietro di lui, sulla soglia della porta che dava al salone, dove aveva tenuto la riunione per la cattura del ragazzo, pochi mesi prima. La testa china e le labbra sottili tremolanti. Si rivolgeva verso di lui, implorante, con le lacrime agli occhi.
“ Mio signore… vi prego… perdonatemi”
Lui la fissò
“ Mio signore…”.
In lacrime, Bellatrix cadde in ginocchio e avanzò verso di lui. Arrivata ai suoi piedi, gli baciò la veste nera.

Sapevo della tua identità,ma chi potrebbe mai credermi?

Un sentimento così folle, violento e oscuro come quello dei protagonisti non può essere amore. Nulla è amore se riguarda l'Oscuro Signore. Accetterà quindi Lord Voldemort che possa semplicemente essere meraviglioso sesso? Con la sua altrettanto oscura Mangiamorte? O troppo grande sarebbe la distrazione?
Magia, sesso e amore non sempre corrisposto faranno da fondamentale sfondo alle storie ormai ben conosciute di questi personaggi.

Prima classificata ai contest "La bellezza di un cuore spezzato (e rimesso insieme)" indetto da Amethyst e "La Melodia Segreta dei Sogni" indetto da E.Comper sul forum di EFP
Sei stata cattiva con me. Ma sei così bella, Cecilia, così splendente...
La strega strabica canta a bassa voce, mentre guarda la luna con un sorriso adorante.

Essere la Capo Scuola è un onore. Condividerlo con Tom Riddle, non molto.
Dal testo:
"Siamo nella sala comune del dormitorio dei Capi Scuola. Lui Slytherin, io pure. Lui maniaco del controllo, io uno spirito libero.
E cosa succede se si prova a sottomettere uno spirito libero? Si ribella."
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AVVERTENZE: Contenuti espliciti!
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Pubblicato anche su Wattpad

[Slash://]
Due ragazzi.
Un mese di vacanza.
Quattordici biglietti lasciati su un muro.
Quindici fiori ad accompagnarli, scelti accuratamente in base al loro significato.
L' evoluzione di un rapporto, dalla fredda indifferenza all' amore.
I sentimenti sono imprevedibili: cambiano in un batter di ciglia e non sempre si trova il modo adeguato per esprimerli appieno.
Ma le possibilità sono tante, quasi infinite.
Sta a noi sfruttarle al meglio.
E se il mezzo di comunicazione è decisamente desueto, la situazione si fa più intrigante...

Adesso, ogni singolo anno sembra gravargli sulle spalle. Persino gli occhi sono differenti. Più cupi, adombrati da mille trascorsi.
Brutta cosa il passato, vero, Tomoe?
Kirihito deglutisce, deglutisce a vuoto. Percepisce la rabbia farsi largo fra le viscere, abbracciare lo spirito.

- N-no...basta, ti prego...-
Mio fratello è comparso sulla soglia della mia stanza. L'oscurità mi rende impossibile distinguere altro che non sia la sua sagoma: si sta ancora sistemando la cinghia dei pantaloni, anche se è notte fonda e non deve andare da nessuna parte. O forse sì. Ti prego, Dio, fa' che abbia da andare da qualche parte, fa' che abbia voglia di prendersi una boccata d'aria e accidentalmente cada dentro un fosso e si spezzi il collo. Sono stremata, esausta e non voglio più avere paura.
{La storia partecipa al contest "Are you mine?" di Mary Black}

[Dal cap. 1 - Fatale Monstrum]
-Tu… Non esisti…-
Silenzio. E i suoi occhi, in quei lunghissimi secondi che trascorsero a rallentatore, non si staccarono mai dai miei, scrutandomi con curiosità. Una risata acuta e inquietante scoppiò nuovamente sulla sua bocca. Con estrema facilità si portò una mano alla giacca, continuando a ridere, puntandomi una pistola contro. Non pensai, non c’era più tempo per farlo. Mi gettai a terra non appena fece fuoco, serrando le palpebre più forte che potevo. Un boato, lo sgretolarsi di polveri sottili. Mi voltai appena, osservando con occhi sgranati il maestoso buco che attraversò la parete che si trovava alla mi spalle. Se mi avesse colpita, come minimo, sarebbe riuscito a farmi esplodere la testa, lasciando schizzi cremisi e materia grigia ovunque. Cercai di riprendere fiato, di tenere i nervi saldi sebbene sentissi i suoi occhi pesare su di me come un’incudine. Sollevai lo sguardo, ora era in piedi, e torreggiava su di me esponendo quel magnifico ghigno che riusciva ad incutermi una paura più profonda e malata del semplice terrore. [...]
-Allora, sono abbastanza reale per te, adesso?-

Meed: a fitting return or recompense
Storia frutto di una notte insonne, ancora sugli Arclight, una retrospezione su Tron/Byron in seconda persona nata da una semplicissima domanda: è davvero vivo? Come può considerarsi, veramente?
Attenzione: sono presenti alti livelli di headcanons, di virgole maltrattate, e vari riferimenti più o meno ignoti.
(354 parole)