Dal testo:
Il difetto di uno scrittore, o almeno per lei lo era sempre stato, era quello di avere una fantasia sfrenata e una mente che lavorava decisamente in modo diverso da quella di qualsiasi altra persona al mondo. Lexa doveva ammettere di aver sempre odiato quella prerogativa di se stessa, proprio perché in quell'esatto momento il suo cervello stava riproducendo la scena davanti ai suoi occhi a rallentatore. Dei del cielo, Clarke Griffin era nella sua doccia e Lexa pregò che il suolo si aprisse all'istante e la inghiottisse.

Lexa è una giovane studentessa di letteratura e ha una cotta senza uscita per la sua bella e attraente vicina di casa: Clarke Griffin. Le cose cominciano a diventare un po' strane quando dall'appartamento di fianco comincia a sentire dei rumori inequivocabili, più volte al giorno e quasi tutti i giorni. Lexa pensa semplicemente che Clarke sia a suo agio con la propria sessualità e che non si faccia problemi a cambiare spesso partner, ma quando perde il lavoro part-time che le permette di pagare l'affitto, scoprirà che è sempre meglio non giudicare il libro solo dalla copertina.

Ci sono persone destinate ad incontrarsi. E se questo non succede, allora ci pensa il Destino a dare una mano.
Questo è successo a Kurt Hummel, residente a New York, e a Blaine Anderson, residente a Los Angeles.
Non si sono mai incontrati di persona, ma si sono innamorati.
Può darsi che questa storia, dai contorni fantasy, non abbia senso... ma l'amore raramente ha senso. Altrimenti non potrebbe infrangere le più solide leggi dell'universo.
(Already Home!Klaine)

Hunter Clarington viene sfidato a passare la notte nella tenuta di mastodontiche dimensioni e raccapriccianti arredi di Sebastian Smythe. Durante la notte però qualcuno (o qualcosa) bussa alla sua porta.
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[Hunter Clarington - Thadastian - Niff - Richent BroTP - Trunter Enemies]
Questa shot è sul tema di Halloween, storia horror con accenni comici.
Riferimenti a "Il Gatto Nero" di Edgar Allan Poe.

Durante COFA.
Alec reclinò la testa e lasciò sfuggire un sospiro mentre sentiva la pressione allentarsi e la lingua di Magnus tracciare la linea dei suoi muscoli, ma all'improvviso sentì un nuovo brivido che non era causato né dal piacere né dal freddo.
Era un tremore che partiva dal suo avambraccio destro.
«Jace» sussurrò confuso e aprendo gli occhi nello stesso istante.

“Il ragazzo dagli occhi felini versò il vino nel suo bicchiere. I capelli gli ricadevano sulle spalle, dritti e neri. Sembrava avere diciannove anni, ma l’apparenza ingannava. –Alieni.- borbottò di nuovo, ancora incredulo. L’uomo di fronte a lui annuì, mentre rifiutava la bottiglia che l’altro gli offriva.”
***
Idea che mi è venuta in mente cercando di prendere sonno. È un cross-over abbastanza folle, che unisce due personaggi che amo: Il Dottore e Magnus Bane. Si colloca dopo “The Runaway Bride” e “City of Lost Souls”.

Per Capitol City sono un passatempo. Per coloro che rimangono nei Distretti sono un altro anno di vita in più. Per coloro che verranno sono solo nomi, esempi da seguire o errori da non ripetere.
Ma per se stessi, i Tributi sono... loro.
Bambini, giocattoli dei potenti, giocattoli rotti alla fine dei giochi, animali; vorrebbero essere persone ma sono condannati a non esserlo più. Non sanno cosa faranno se e quando vinceranno; sanno solo che vogliono vivere, anche se solo per un altro giorno.
Kurt e Quinn: Distretto 2
Dave e Lettice: Distretto 3
Sebastian: Distretto 4
Mike e Tina: Distretto 6
Santana: Distretto 7
Blaine e Rachel: Distretto 8
Wade e Mercedes: Distretto 11
Solo uno di loro vincerà... ma cosa? E a quale prezzo?
(Crossover Glee/HungerGames)

Kurt Hummel, Distretto 4, e Blaine Anderson, Distretto 11, si trovano alla finale degli Hunger Games come ultimi due Tributi sopravvissuti dei 24 scesi nell'Arena. Innamorati durante i Giochi, dovranno decidere chi dovrà morire e chi dovrà vivere, poiché non possono entrambi vincere, essendo di diversi Distretti.

Blaine spedisce un messaggio al numero sbagliato per errore. Da qui le cose si evolvono tra lui e il suo 'Numero Sbagliato': Kurt.

Affrontare ogni giorno quel "mostro", come tante altre persone che avevano l'unica colpa di essere portatori di handicap, di avere un orientamento sessuale diverso, di appartenere ad una etnia o ad una religione diversa. Ne aveva visto gli effetti, li aveva testati sulla sua pelle.
"Come un pezzo di vetro che gli straziava le viscere"
"Vediamo se ha il sangue rosa"
"Sto per morire"
"Per proteggerti da quei bulli"
"Me ne frego di quello che gli altri pensano di me"
Ma i pezzi di vetro che gli avevano lasciato nel fianco c'erano sempre e solo una voce, un canto poteva scioglierli come ghiaccio al Sole.
(Molte delle cose qui riportate sono realmente avvenute, perché il più delle volte, solo se sei stato vittima di bullismo puoi realmente comprenderne la sofferenza che ciò comporta)

Blaine ha dodici anni quando vede uno Sidhe per la prima volta.
Ha la pelle pallida e luminosa e le orecchie a punta, ed è la cosa più bella che lui abbia mai visto.
Blaine scoprirà di essere uno dei pochi esseri umani a Villalu a pensarla così.
Scoprirà che il mondo può essere ingiusto, sbagliato, crudele, e che le persone possono esserlo anche di più.
Scoprirà cosa significhi perdere tutto, poi lottare, vincere, perdere, respirare soltanto per un'altra persona.
Scoprirà cosa significhi amare, amare davvero, dentro due occhi blu profondi come l'oceano.
[Klaine Fantasy: Human!Blaine/Elf!Kurt]
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"In quel momento erano lì, e Kurt era felice.
In quel momento nessuno stava cercando di far loro del male e nessuno stava cercando di portargli via Blaine.
In quel momento Blaine lo stava guardando come se fosse l’essere più perfetto di tutto il creato.
In quel momento si appartenevano."
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"L'amore può renderti distratto.
Può prendersi una parte troppo grande della tua attenzione e sopraffare le tue percezioni.
Può farti sentire indistruttibile.
L'amore può essere molto, molto pericoloso."

Questo ne aprì una e spremette tutto il contenuto verde nel suo piatto, per poi passarci sopra il nigiri e mangiarlo. Tutto questo sotto lo sguardo ammirato di Darren.
“Non so come fai, io se solo mi avvicino a quella roba comincio a lacrimare” commentò il ragazzo riccioluto lanciando uno sguardo quasi impaurito verso la salsa verde nel piatto del soprano.
“Dio io lo amo, dalla prima volta che l’ho mangiato. Lo mangerei su tutto, anche da solo, con il dito!” replicò Chris prendendo un po’ di wasabi e mettendolo sopra ad un maki, per poi portarselo alla bocca, senza nessuna smorfia.
Darren alzò un sopracciglio fra lo scettico e l’ammirato.
“Sul serio?” domandò colpito, per poi sogghignare.
Chris annuì con il capo, e Darren allora affondò un dito nel wasabi e lo avvicinò alla bocca dell’altro.
“Proviamo” lo sfidò divertito alzando le sopracciglia.
I risvolti inaspettati di una cena a base di sushi. E di wasabi.
CrissColfer!Smut, da dichiarare illegale, leggere a vostro rischio e pericolo.

Un Twilight alternativo.
Cosa succederebbe se un giorno una di noi si svegliasse e scoprisse di essere finita dentro il libro di Twilight e aver preso le sembianze di Bella Swan? Ovviamente la storia prenderebbe uno sviluppo del tutto inaspettato!
Dal Cap 3:
"E se avessero scoperto da dove venivo e che sapevo tutto di loro e non solo, sapevo anche come sarebbe andata la storia?
Mi avrebbero di sicuro presa per matta, o peggio sarebbero impazziti loro all'idea di essere la trama di un libro a cui io non sò come avevo dato vita.
Ma la cosa che mi spaventava più di tutte era non avere la certezza di non essere "ascoltata" da lui... infondo la vera Bella era dotata di una mente privata e per questo che non veniva sentita...ma ora non c'era più lei, c'ero io...e avendo una mente diversa forse..."
In corso di revisione e correzione