Park Chanyeol ha perso momentaneamente l'uso delle gambe.
Byun Baekhyun ha perso per sempre l'uso della voce.
Park Chanyeol vuole di nuovo giocare a basket, correre sullo skate e farsi una sana scopata.
Byun Baekhyun vuole accarezzare il suo gatto, cancellare il passato e guardare Chanyeol.
Park Chanyeol ama stare in compagnia di Baekhyun, anche a costo di aspettare ore affinché lui scriva.
Byun Baekhyun ama Chanyeol e ha la totale paura di perderlo.
Park Chanyeol è etero.
Byun Baekhyun è gay.
Park Chanyeol è la scia delle stelle.
Byun Baekhyun è le stelle stesse.
Park Chanyeol è la voce di Byun Baekhyun.
e Byun Baekhyun è le gambe di Park Chanyeol.
Oh, ma allora è perfetto.
-BaekYeol- accenni di tutte le altre mie amatissime coppie

Avere qualcuno ad amarci non è mai stato così semplice, lasciarli senza preavviso non è mai stato così irrilevante.
Distinguere il falso dal vero, non è mai stato così impossibile.
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« Nessuno ha voglia di aspettare, Jongup. Al giorno d'oggi vogliamo tutto e subito, vogliamo prenderci solo il meglio delle cose, la parte più divertente o quella più facile. Le cose cambiano in fretta e noi dimentichiamo in fretta con loro, non c'è più tempo di aspettare. »
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Ma quanto meccaniche possono divenire le azioni d'un uomo innamorato? Quanto umane quelle di una macchina disposta a tutto? Quanto aliene quelle del mondo che li circonda?
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« Non ci sono cartelle, non ci sono numeri, non ci sono schemi di alcun genere... ci sei solo tu. »
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E se l'equilibrio sul quale tutti facevano affidamento, ad un tratto cominciasse a vacillare?
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« Quelli come voi stanno diventando un problema. »

"Fissava le pareti della stanza senza vederle realmente, cercando di captare ogni piccolo rumore. L’unica cosa che sentiva era il suo flebile respiro. Le luci al neon del lampadario rendevano l’atmosfera circostante molto ospedaliera, e quel paragone non fece altro che accrescere l’ansia dentro le sue membra. Non sapeva come mai, ma la sola idea che quella camera potesse sembrare un ospedale lo terrorizzava abbastanza.
Guardò impotente la porta sbarrata davanti a lui, per poi lasciar scivolare gli occhi sulla scarsa mobilia che lo circondava: un comò di medie dimensioni, un traballante tavolino di mogano e una sedia inutilizzata, considerando che era seduto sul pavimento freddo. Ingoiò l’aria, aspettando che qualcosa accadesse. Ma non succedeva niente da almeno cinque giorni.
Uscirò mai da qui?"
(Taoris, Kaisoo, Hunhan, Baekyeol, Sulay, ChenMin)
(Titolo cambiato! Precedente: "Il college degli orrori")

La Riida University è la più prestigiosa università del Giappone e ospita studenti di ogni ceto sociale, dal più ricco al più povero. Ma se all'esterno appare come una dignitosa e stupefacente università, all'interno è insita di personaggi alquanto strambi.
Kim Jongin, figlio del preside, è un egocentrico che ama il gioco d'azzardo.
Do Kyungsoo, figlio del Ministro degli interni, è uno studioso studente che non si amalgama con nessuno e gestisce, anonimo, il blog del sito dell'edificio, dove racconta e sparla dei segreti degli studenti.
Oh Sehun è un misterioso e taciturno ragazzo che tutti considerano come un fantasma.
Huang Zitao è il decimo erede della più temuta famiglia mafiosa del Paese.
Wu Yifan è il figlio di due bellissimi attori cino-americani e non presta attenzioni a Tao.
Park Chanyeol è un bellissimo modello dalla lingua troppo lunga e fin troppo perspicace.
Byun Baekhyun è un attore rinomato, amico di tutti, fedele a nessuno.
Luhan è la Diva dell'università.
Sono i più famosi e desiderati della città e le loro vite si incroceranno in intrighi, violenza, perversione, amore e bugie. Bugie che Do Kyungsoo non si lascerà sfuggire, ridicolizzando tutti nel suo amato blog. Benvenuti alla Riida University, da quale porta entrerete?

Innaturale. Squilibrato. Rifiuto.
Gli insulti partono sempre dai più innocui per poi appesantirsi via via che la situazione degenera e la vittima non può fare altro che accettarli.
Gli insulti sono l’arma dei più deboli, che non possono o non vogliono accettare la diversità e per difendersi attaccano, mirando ai punti più vulnerabili, là dove sanno di poter vincere.
Ci sono due categorie, invece, di persone forti: quelle che sopportano e quelle che se ne fregano e Himchan e Yongguk fanno rispettivamente parte di queste.
[...]
“Non torna” sussurra, cercando di trattenere il dolore che invece lo assilla in continuazione, da settimane ormai, da quando ha deciso che doveva essere forte per entrambi;
“Non torna più, Jun Hong”
[Banghim]

"Non si ferma mai il tempo. Trascorre e invecchia con te, con l’unica differenza che lui resta come sempre, lo stesso di sempre, mentre tu cambi, ti cospargi di maturità e vecchiaia e poi muori. Il tempo non muore mai, non può morire mai e mai morirà. Resterà sempre lì, a guardarti consumare standosene in un silenzio che terrorizza l’intero universo.
“Chanyeol… ma quando moriamo, ci incontriamo di nuovo nel paradiso?”
“Non lo so amore, ma a che ti importa?”
“Chanyeollie! Mi importa eccome! Una vita è troppo corta per amarti al 100%”
“… Amore…”
“Se solo potessi vivrei in eterno pur di amarti ancora, Chanyeol. In eterno. Ti amo così tanto…”
“Allora, nel dubbio di una qualche risposta, viviamo insieme tutta questa vita. Non lasciamoci mai.”
“Non ti lascerò mai, Chanyeol. Mai.”
Chanyeol sa che quelle parole sono vere e sa anche che ha ragione e dovrebbe mettere da parte il ricordo di Baekhyun, soltanto non ci riesce e ogni giorno crolla sempre più nel suo sorriso ormai sbiadito, nel suo profumo di miele che ormai non annusa più con il naso ma con il cervello, nel suo ridere sguaiato agitandosi tutto, nel suo amare senza sosta."
-BaekYeol-

Che si tratti dell'affascinante Kim Himchan o del carismatico Bang Yongguk, a volte le cose vanno male anche ai più fighi ed è allora che si trovano a ubriacarsi.
Himchan pensa che gli sia andata di lusso, a dire il vero: per essere uno incontrato al pub e rimorchiato senza sforzi Yongguk è anche troppo perfetto.
E forse lo sarebbe davvero... se solo non fosse per quella sorpresa dai capelli riccioluti, le mani paffute e l'altezza d'un vaso da giardino.
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[ BangHim ]

Bastano solo le parole angelo o demone e in automatico si va a pensare al classico dualismo bene e male, dove le buone azioni porterebbero felicità e le cattive decisioni le temute disgrazie. Ma in realtà per creare il mondo perfetto in cui viviamo oggi, regolato da leggi inflessibili e dure regole, si è stati costretti a compiere in passato azioni “grigie” anziché bianche o nere.
Così come tra due fazioni in guerra la verità sta sempre nel mezzo, e termini come “buono” e “cattivo” troppo spesso non trovano il giusto significato.
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Dopo un tragico avvenimento la vita di Jongup verrà stravolta, ritrovandosi conteso tra il Paradiso e l’Inferno. Obbligato a scegliere, capirà sulla propria pelle che il colore delle sue azioni non corrisponderanno ai reali risultati sperati.
I suoi rispettivi conquistatori invece quanto oseranno spingersi pur di arrivare al suo cuore? Perché si sa, una volta che Amore si impossessa inevitabilmente di qualcuno lo rende capace di follie.
Testimone di ciò, un avvenimento accaduto anni fa di cui una creatura superiore ne conserva –ancora oggi- le ferite e i ricordi...
► OTP trama principale BangHimUpLo ► OTP sottotrama DaeJae ► surplus di personaggi secondari

La fredda aria di novembre pesava sulla pelle secca e raschiata a causa di quell'atmosfera così pungente da essere quasi graffiante. Attraverso quella lastra trasparente, che in quel momento li separava dal resto del mondo, si potevano intravedere le ultime variopinte foglie fluttuare leggere, lasciarsi cullare dolcemente prima di posarsi su quella dura e fredda superficie di marmo bianco, sporco.
[...]
La fronte di Yongguk era appoggiata proprio sul vetro di quella finestra, con lo sguardo perso e la mente altrove. Dalle sue labbra fuoriusciva un caldo sospiro che andava a disegnare sul vetro una macchia opaca e alle sue orecchie arrivava uno strano vociare, un suono ovattato e schiacciato dalla pesantezza dei suoi stessi pensieri.

Poi li vede.
E’ la prima volta, ne è certo, perché due occhi così non li avrebbe mai potuti dimenticare.
Sono due pozze nere taglienti e affilate, come lame di un rasoio.

Lasciate che vi racconti una fiaba.

Non sapeva esattamente quando era successo, come era successo e soprattutto perché, ma si era innamorato di lui, così semplicemente ed inaspettatamente che alla fine tutte quelle domande erano scivolate nell'oblio e nella consapevolezza che non sarebbe servita una risposta.

Cominciavo a sentire il suo corpo ovunque.
Infilavo le mutande al mattino, dopo la doccia, e indugiavo sulle ossa del bacino. Lasciavo il tessuto e facevo scendere lentamente le dita intorno alle labbra.
Mi lavavo i denti e passavo un dito bagnato sulle altre labbra, quelle del viso, mordendole appena, non chiudendo la porta a chiave, sperando che entrasse, sperando che non entrasse mai.
Disegnavo con movimenti più lenti, misurati, sotto i suoi occhi. Leggeva un libro sul divano, io le davo la schiena. Bramavo il momento in cui mi sarei girata e l’avrei trovata intenta a leggere la mia storia di carne, invece che parole stampate. Non accadde.
[Questa storia si è classificata terza al contest Shopping di prompt e bonus di AllisonMonster e ha ricevuto il premio Vogue dal giudice Exoticue.]

È un errore scrivere di se stessi e delle proprie passione e questa storia è, di conseguenza, un errore.
Una ragazza a cui piace la filosofia e la mitologia, collocata in un luogo e in un tempo non definito, che rifiuta l'idea di dover essere scelta e decide di scegliere e amare chi le pare.
Peccato che sia un bel po' iellata la tizia.

“Vedi Luke, questa storia parte da molto lontano. Però devi sapere una cosa. La melodia che hai sentito non è stata scritta a caso, né per scopi economici. Louis scrisse quello spartito per una e una sola persona a questo mondo: il suo amato Harry.”
[Harry/Louis][27.3k][Cris]