La reazione di Elsa quando scopre che noi fan l'accoppiamo con dei ragazzi..
Scusate per la schifezza che state per leggere.

La convivenza fra sorelle non è sempre felice e spensierata. Ogni tanto possono nascere delle discussioni, il cui esito è del tutto imprevedibile.

"Le urla disperate provenivano da sotto di loro, così abbassarono la testa nello stesso momento verso la dura terra che si estendeva oltre il cancello. Davanti, un piccolo fagotto informe si muoveva energicamente, mentre urlava a più non posso.
Elsa era paralizzata dal terrore. Anna, invece, si chinò lentamente a terra, inginocchiata proprio accanto al fagotto, e scostò un lembo di quello che sembrava un vecchio straccio scuro.
Intanto il cielo brillava più che mai."
"- Oggi fa più freddo dell’ultima volta delle luci- notò sussurrando tristemente al cielo.
- È quello che penso anch’io- le rispose una voce ignota.
Aprì gli occhi di scatto e si girò indietro, sorpresa. Dietro di lei, solo la stanza ghiacciata illuminata dalle luci mistiche.
-Anna?- chiese tremante frugando con lo sguardo ogni angolo della stanza in penombra.
-Mi senti?- riprese la voce meravigliata.
Elsa fece qualche passo indietro e si rigirò di scatto verso la finestra, le mani pronte a sferrare un’ attacco.
- E mi vedi?- sussurrò il ragazzo."
Jelsa con un bambino abbandonato e il suo fratellastro. presenza di Kristanna e accenni di altre opere.
Nata da una frase di Let it Go: I'm one with the wind and sky

Ad Arendelle è tornato il caldo, Anna ed Elsa sono più unite che mai, e quest'ultima, ora che ha scoperto il segreto per controllare i suoi poteri, sta imparando a non avere più paura di stare tra la sua gente. A gettare ombra sulla loro serenità è l'arrivo di Hans, condannato a vivere da servo ad Arendelle per tutto il resto dei suoi giorni, ma più determinato che mai a vendicarsi. Sarà davvero Hans un pericolo per le nostre principesse?
*Helsa*

Hans torna alla corte di Arendelle per scontare la sua pena. Un colpo di stato si verifica nel paese dell'Ovest durante la visita della famiglia reale di Arendelle. Sebbene il suo cuore gli dica il contrario, il principe non vuole immischiarsi: dopotutto odia la regina Elsa. Oppure no?
Salve a tutti! Premetto che la storia non è mia, è una meravigliosa fic spagnola che ho trovato su un sito straniero. L'autrice, Abby Lockhart1, mi ha permesso la traduzione. Per chiunque volesse leggere la storia originale, vi lascio il link: https://www.fanfiction.net/s/10212024/1/The-Price-of-Politics
Buona lettura! ^^

E se Elsa non fosse l'unica ad avere dei poteri? Se anche Anna possedesse dei poteri di cui nessuno, nemmeno il re e la regina di Arendelle, ne era a conoscenza? E se qualcuno nell'ombra stesse tramando contro le due sorelle per un torto subito?
- In revisione -

Una violenta crisi economica mette la Regina di Arendelle davanti alla prospettiva di un matrimonio di convenienza. Il suo senso del dovere la induce ad accettare e non si tirerà indietro nemmeno quando scoprirà che l'unico pretendente disposto a prenderla in moglie è nientemeno che... il Principe Hans delle Isole del Sud!

Se Anna avesse saputo che quella era una delle ultime volte che la guardava, l’avrebbe guardata meglio. “Papà….?” pronunciò poi, timorosa.
“Sì?”.
“Dille che non mi sono fatta male”.
“Eh?” chiese il genitore, stupito e leggermente agitato.
“Sono caduta, ma non mi sono fatta male. Vorrei che glielo dicessi, magari la farebbe stare meglio”.

il corpo della ragazza stava diventando sempre più gelido, e nella baracca non c'era niente per riuscire a scaldarla; la legna messa vicino al camino mezzo distrutto odorava di muffa, e sebbene le pellicce di animali sembrassero in buono stato anche esse puzzavano terribilmente di putrefatto.
riuscì a sussurrare Anna con quel poco di voce che le corde vocali riuscivano a produrre sbrinando un po' di ghiaccio dalla propria gola.
Il montanaro si avvicinò a lei, abbracciandola e cominciando a strofinarle le mani lungo tutto il corpo, cercando di non passare su zone a lui non ancora concesse.
Era troppo timido, e Anna sapeva che anche il suo rango non lo aiutasse a lasciarsi andare.
disse di nuovo. Lei lo voleva. Per dargli un po' di coraggio si avvicinò a lui e gli posò un bacio sulle labbra. Sapevano di ghiaccio.
[KristoffXAnna] [momenti Jack FrostXElsa]

{ Kristanna; Kristoff/Anna | future!fic + daily life | fluff, romantico? }
— Poco dopo Kristoff sbucò con due tazze di porcellana e porgendone una all'altra, che subito s'avvicinò al bordo del recipiente per vedere se la sua ipotesi era giusta; sì, si trattava proprio di cioccolata calda. ×
Caldo contrapposto a freddo in una candida giornata d'inverno.
{ flashfic stupida e senza pretese, sappiatelo. }

-Helsa-
"Esigo una danza con la Regina di Arendelle"
"Dovreste cambiare verbo, poiché io non obbedisco a nessuno"
"Obbedirete a me."

{child!Anna&Elsa | Anna!centric}
«Elsa, nevica! Vogliamo costruire un pupazzo di neve?»

Oneshot legata alla mia long 'La Regina di Ghiaccio'
Dal testo:
"Principessa Anna, ho un messaggio, che mi hanno detto essere urgente, per lei"
Aprì la porta e lui mi consegnò una lettera, lo ringraziai, aprì la lettera e la iniziai a leggere, ma erano solo poche righe.
'Anna, devo parlarti.
Riguarda tua sorella.'
Ma ciò che mi sorprese di più fu il nome alla fine della lettera.

|Helsa| |Hans + Elsa| |ho pubblicato anche il seguito, Fix You|
*
Un amore che non diede loro la forza di volare, ma di lasciarsi precipitare. E tornare a vivere.
*
"Ora capisco per quale motivo siete qui..." [...] Elsa strinse la tazza fra le mani, aggrappandosi a essa come se fosse l’unico modo per non cadere "vi siete resa conto che qualche anno di pace non è stato sufficiente per guarire le ferite di una vita, non è così?"
Lo guardò sbigottita e si affrettò a squittire un "no!" che rivelò tutta la sua fragilità e insicurezza.

-Helsa-
*
Storiella ispirata all'universo della long che ho scritto, Bring me to Life, che trovate in giro per il fandom o direttamente sul mio account. Anche se non interessa direttamente la long, vi consiglio di leggerla, magari per capire meglio il rapporto tra i due.
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«Sei mai stata malata?»