[XX] Believe.
Che poi, cosa vuol dire believe? Believe è solo una parola, come ce ne sono mille altre nel vocabolario.
Believe non vuol dire niente.
In cosa, in chi, perché? Se non si crede in niente è meno facile essere feriti.
[Completa]

La testolina di Erika ha sempre strambe idee, ma questa volta potrebbe aver avuto un vero e proprio lampo di genio.
Vago accenno iniziale alla situazione della seconda stagione
STEREK

Una delle fanfiction più amate nel fandom di lingua inglese di Sherlock. La storia è narrata in prima persona dal punto di vista di Sherlock. Sherlock è innamorato di John, John non sa cosa fare. Poi arriva Mary e le cose si complicano inevitabilmente.

< Domani avrete sicuramente fatto pace di nuovo e... litigherete e farete di nuovo pace. Non c'è motivo per esser tristi >
< E' proprio questo il problema, cretino! >
...e noi cambiamo i nostri percorsi
prendendo strade differenti
allora l'amore, l'amore ci farà a pezzi
[ Eric&Kyle-centric. Warning: storia adatta a un pubblico maturo ]

Sherlock lo fissa come se volesse, o potesse, disgregarlo in miliardi di cellule da rinchiudere in vetrini ed esaminare alle luci di un microscopio e lui si sente vulnerabile. Non che questa sia una novità in sua presenza, ma non è mai stato spiacevole.
“Che diamine sta succedendo?”
E la voce gli trema, forte. Il soldato che è in lui si vergogna, si ribella, pretende fermezza e determinazione ma John, per qualche strano motivo, è già capitolato. [...]
"Ti proteggo, John."

Dopo la battaglia con il Chimero dei sogni, Strawberry non riesce a smettere di pensare a Ghish, nonostante il suo amore per Mark. Cosa succederà, quando Ghish, ferito, si rivolge a lei per farsi curare, mettendo alla prova i veri sentimenti della ragazza? TRADOTTA DA BEBBE5

-Hai intenzione di rinfacciarmelo per molto tempo?-
-Chissà. Forse.-
-Va bene. Finiamola qui. Probabilmente pensi che io sia in debito con te, quindi l’unico modo per risolvere la cosa è ricambiare in qualche modo, quindi… Ti farò una proposta che non potrai rifiutare.-
John alzò improvvisamente gli occhi su di lui, ed istintivamente si allontanò con il busto dal tavolo su cui era comodamente poggiato. Il fatto che l’altro lo guardasse con gli occhi socchiusi e uno strano sorrisino sul volto, lo inquietava leggermente.

Ridotti entrambi ai minimi termini di esseri umani: solo carne e sangue e ossa e umori.
Non è umano. Ripetitelo. Non. È. Umano.

Dal secondo capitolo:
– Spiegami com'è possibile che il tuo migliore amico eterosessuale provi il costante bisogno di baciarti. –
– Lo scambio di effusioni tra amici è del tutto normale. Nella maggior parte dei casi. –
[...]
– Nella maggior parte dei casi, gli amici non fingono di essere morti per tre anni per poi ricomparire come se niente fosse nella tua vita e pretendere che sia tutto come prima. –
Evidentemente Sherlock aveva mancato il punto. E anche in maniera lampante.

Chiuse gli occhi lanciando il capo indietro, contro il morbido cuscino della poltrona, reprimendo tutto il suo dolore nella piacevole e confortante consapevolezza di poter respirare il suo profumo. Avrebbe voluto che la sua essenza gli impregnasse le vesti, la pelle, i capelli per il resto della sua vita.
Oneshot ambientata alla fine di SH-Game of Shadows

Una raccolta di oneshot (tendente alla long nei capitoli successivi) dedicate ad alcuni personaggi della Wammy's house che ben conosciamo. Iniziamo con... Mello. Leggerissimo OOC dovuto a personaggi non approfonditi nel manga (Linda e Matt)e per lo sviluppo delle relazioni nel gruppo.

< Cos'hai le pulci Padfoot? >.
Peter è il primo a sollevare la questione e James la coglie come l'occasione per poter staccare lo sguardo dal libro di Pozioni.
< Non sarai mica passato vicino a Mocciosus? >.
< No, orticaria >.
Maledetta, stramaledetta orticaria psico-somatica che ti coglie proprio quando non riesci a chiudere la bocca su un fatto, quando sei costretto a tacere e tenere per te un qualsiasi pensiero o idea.

Osservò il proprio riflesso con sguardo critico, mentre si legava i capelli biondi contro la nuca, cercando di liberare il volto dalle ciocche rimanenti. Aveva un corpo particolare. Il suo fisico non poteva essere considerato “maschile” alla prima occhiata. Magro, snello e apparentemente fragile. Non aveva particolare muscolatura e non si preoccupava neanche di lavorare per metterla su.