Post 3x13. [Spoilers] [Hannigram]
Hannibal Lecter e Will Graham sono morti: Jack Crawford li ha visti con i suoi occhi, eppure non riesce a crederci.
Forse fa bene.
Dal testo:
Will sentì un colpo al cuore, quando uno sguardo particolare di Hannibal gli rivelò che era la sua compagnia a renderlo oltremodo felice. Si rese conto di condividere quella sensazione, e sorrise allo psichiatra. Hannibal sostenne il suo sguardo, rispondendo al suo sorriso.
-Allora, buon appetito- disse Hannibal in italiano.
-Buon appetito, Hannibal.-

La caduta è avvenuta, come i due angeli maledetti il mare li ha accolti, soffocati e ha cancellato il passato da Will. Ma è sufficiente l'acqua del mare a lavare via un amore mostruoso?
"Will solleva la testa dalla superficie morbida del maglione di Hannibal e i suoi occhi cercano il mare, gli scogli, la fine.
L'acqua è vicina, le rocce li aspettano, spalancate come le gambe di una prostituta."
Spoiler su tutte le stagioni. Post 3x13. Hannigram.

Hannibal amava la cucina, la venerava.
Amava far assaggiare i suoi dolci e le sue bevande dal sapore particolare alle persone, vedere il loro sorriso una volta finito e i loro occhi illuminarsi di piacere al primo morso o al primo sorso.
Non c'era soddisfazione più grande.
Voleva lavorare in quel bar, deliziare i palati più fini e quelli più umili, soddisfare i capricci culinari di donne e uomini di ogni età.
Provare quel brivido di consapevolezza lungo la nuca non appena il campanello dell'entrata avvisava l'arrivo di un cliente, lasciando agli occhi dell'uomo la sorpresa di una persona mai entrata prima. Stupirla. Incantarla.
Anche se nessuno era riuscito a fare lo stesso con lui.
Attirarlo in una dolce tela tessuta di curiosità.
Almeno, fino a quella sera.
[ Sebbene dal nome si possa intuire che il profilo appartenga a due ragazze, questa storia è unicamente ideata e realizzata da me, Silvia! Detto questo, buona lettura!]

Una piccola scena di vita al 221b di Baker Street. Johnlock.
John, tormentato da un incubo, si sveglia di notte urlando, causando a Sherlock una reazione decisamente poco "tipica" per lui.
Dal testo: "John chinò la testa in preda ad un incontrollato moto di vergogna: come aveva potuto mostrarsi così davanti a Sherlock? Lo avrebbe sicuramente riempito di commenti sprezzanti, avrebbe … Il materasso si curvò dolcemente, accogliendo il nuovo arrivato che ora sedeva vicino a John e lo osservava in silenzio."

Briciole di pane sul sentiero che conduce a "casa".

Un bacio è quello che fa perdere un battito all'egocentrico detective, ed è sempre un bacio quello che avverte sulle proprie labbra che, prese alla sprovvista, non oppongono alcuna resistenza, seppur solo per pochissimi secondi. Esatto, solo qualche attimo, perché non era questo che voleva Sherlock, non era così che le cose dovevano andare a finire. Il suo viso si contorce indignato, infastidito da quell'atto così stupido e sentimentale. Porta entrambe le mani sulle spalle dell'amico spingendolo via da sé con tutte le proprie forze, facendo distaccare le labbra e, repentinamente, distaccandosi da lui e scivolando di lato. Sherlock non sta più giocando, non c'è più alcuna luce di divertimento nei suoi occhi. Come ha potuto perdere un battito per una cosa del genere? Lui, il grande Sherlock Holmes, che perde il controllo per un bacio! Andava bene finché era tutto un gioco, ma ora la situazione ha preso una piega che non gli piace per nulla.
[Johnlock]

Era freddo, scostante. Il cuore batteva solo per necessità. Le emozioni sono elementi stupidi, irrilevanti. Un mondo in bianco e nero, animato solo dalla soddisfazione causato dalla distruzione altrui. Giorni infiniti, senza senso. E poi, un incontro. Un uomo. John. Dovrebbe essere come tutti gli altri. Ma così non è. Banale, eppure complesso. Tutto ciò che è nuovo e sconosciuto, racchiuso in una persona sola.
E proprio quando Sherlock sembra scendere a patti con ciò che scopre di provare per John, un avvenimento sconvolgerà nuovamente la sua vita. E per risolvere tutto questo, per la prima volta, non potrà chiedere l'aiuto di nessuno.
(Avvenimenti nel lasso di tempo della seconda stagione)

"Hannibal che sussurra teorie sull’amore. Will che morirebbe con lui cento volte ancora."

Sherlock e John si ritrovano alle prese con un caso dalle mille sfumature del male, tutte pennellate in modo uniforme su una tela.
Sherlock dovrà affrontare una battaglia con i propri sentimenti, le proprie paure più profonde e guardare il suo mind palace andare in frantumi.
[Johnlock]

Di un lago e di sentimenti inespressi.

Di pensieri notturni e parole sussurrate.

Will Graham è un consulente dell'FBI per il caso dell'Averla del Minnesota, ma le cose si complicano e tutto va a rotoli. Mentre uccide Garret Jacob Hobbs, gli succede qualcosa di strano e comincia ad avere allucinazioni con protagonista il famoso serial killer Hannibal Lecter, imprigionato nel Baltimore State Hospital For The Criminally Insane da 3 anni.
O, perlomeno, Will crede che siano allucinazioni.
***
Questa storia è la traduzione di "Sensates" di Starkaryen che trovate a questo link http://archiveofourown.org/works/4623987/chapters/10541307
I paragrafi scritti in stampatello sono scritti dal punto di vista di Will, quelli in corsivo dal punto di vista di Hannibal.

John fissava come ipnotizzato quelle goccioline luccicanti sulle gote pallide dell’investigatore, ed anche se sapeva che quello era un momento intimo e privato, non riusciva a distogliere lo sguardo.
Sherlock, intanto, non sembrava essersi accorto di nulla, e continuava a leggere, ed a piangere, in silenzio.

Esistono casi irrisolti e sentimenti irrisolti.
I primi puoi esaminarli nelle fredde vacanze natalizie insieme al tuo coinquilino, i secondi invece no - dal momento che li provi proprio nei confronti di suddetto coinquilino.
Tre indagini, due puntali inspiegabili e una lettera difficile da aprire.
(dedicata alla mia sorellina, la Sherlock del mio John)